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Djokovic: “Le Olimpiadi di Los Angeles 2028 mi motivano a continuare”

Los Angeles 2028. È questo il nuovo obiettivo fissato da Novak Djokovic che ha in mente i Giochi Olimpici negli Stati Uniti, in programma tra tre anni. Il campione serbo, che lo scorso anno a Parigi ha completato il Career Golden Slam con l’oro conquistato sulla terra del Roland Garros, ha svelato i piani per il futuro in un’intervista al podcast (Ne)uspjeh prvaka con l’allenatore, ex West Ham e Watford, Slaven Bilic. L’obiettivo è Los Angeles 2028, quando Nole avrà 41 anni: “L’unica cosa che ho in mente e che mi dà motivazione sono le Olimpiadi del 2028 a Los Angeles, ancor più dei tornei dello Slam – spiega Djokovic – Quel momento in cui indossi lo stemma del tuo Paese, quando vivi nel villaggio con i migliori atleti olimpici, quella sensazione: quello è lo sport“. Nole ha parlato poi della passione e l’amore per il tennis, il motore che lo spinge ancora ad entrare in campo: “Amo il tennis e amo ancora tenere la racchetta tra le mani. Il bambino dentro di me, che si è innamorato di questo sport, è ancora presente, sento ancora quel legame. Se non avessi più quella passione e il desiderio di competere, non continuerei. Ma amo ancora scendere in campo e vincere con la racchetta in mano. Quella fiamma è ancora viva“.

“Per giocare negli Usa mio padre si rivolse a degli usurai”

Nella lunga intervista, Djokovic ha parlato delle difficoltà affrontate a inizio carriera per affermarsi. Un racconto riguarda il primo viaggio negli Stati Uniti, con il padre costretto a chiedere dei soldi in prestito a degli usurai: “Per l’intero soggiorno, per me e per lui, servivano 5.000 dollari. A quei tempi trovare quella cifra era praticamente impossibile. Allora lui si rivolse a quei famosi usurai, criminali, che all’epoca erano gli unici disposti a prestarti dei soldi “a fiducia”, ma con un interesse altissimo. L’interesse era del 15-20%, ma poiché aveva fretta, è diventato del 30%. Mio padre strinse i denti e gli diede la mano. Erano tempi durissimi. Ci sono tante storie che non si possono raccontare in pubblico. Alla fine ce l’ha fatta a restituire tutto, ma sono state situazioni davvero difficili“.


Fonte: https://sport.sky.it/rss/sport_tennis.xml

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