Con la nuova espansione verso lo Stadio dei Marmi l’impianto del Foro Italico ha raggiunto dimensioni considerevoli e regalato al pubblico e al torneo spazi adeguati a reggere l’impatto di un torneo combined ATP e WTA 1000. Manca solo una cosa a rendere gli Internazionali un torneo completo dal punto di vista strutturale: almeno un campo coperto. Se ne parla da anni, tra possibilità economiche e soprattutto vincoli paesaggistici, ma finalmente sembra arrivato il semaforo verde. In una conferenza stampa indetta ieri nel torneo del torneo romano, il Presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma ha annunciato che il Centrale del Foro Italico avrà una copertura entro l’edizione 2028 del torneo.
“Grazie al ministro Giorgetti abbiamo avuto la possibilità di poter investire maggiormente sul Foro Italico, che è già oggetto di un programma di riqualificazioni già in atto, condiviso con la Presidenza del Consiglio, la Sovrintendenza, il Comune di Roma”, riportiamo dal sito FITP. ”
Così il Presidente della Federtennis Angelo Binaghi: “Ho sempre sostenuto fino agli anni scorsi che la copertura del Centrale fosse un’opera da fare se non altro per il ritorno degli investimenti. Ho cambiato idea, perché mi sono preso conto anche quest’anno che per noi non è solo importante avere quei 2000 posti in più che la copertura crea, che ci renderebbero non più in deroga con l’ATP. Ma è importante anche la copertura perché il livello della nostra manifestazione e le nostre ambizioni sono talmente elevate che non è più possibile procrastinare con le scelte di questo genere”.
La copertura del Centrale, continua Binaghi, “consentirà di poter utilizzare un numero importante di volumetrie che oggi in questo stato non ci sono anche per attività collaterali a quelle dell’attività sportiva”.
Il Centrale, spiega Mezzaroma,”non avrà solamente la copertura ma anche come potete vedere una nuova ridefinizione delle facciate. Il concetto utilizzato è di rendere la trasparenza, di garantire una permeabilità visiva in modo da non interrompere la contiguità dei segni visuali fra le varie parti del Foro Italico. La struttura avrà una copertura amovibile per cui è previsto un investimento di circa 60 milioni di euro da parte di Sport e Salute. Nel nostro intendimento questo è un impianto che poi lavorerà circa 150 giorni all’anno, per eventi sportivi e non solo, con ricavi di 22 milioni l’euro l’anno”.
Questi i tempi dei lavori: “Da qui alla fine dell’autunno avremo tutte le autorizzazioni; dal primo dicembre fino ad aprile del 2026 potremmo esperire le varie procedure di gara in modo da poter iniziare i cantieri immediatamente dopo la fine degli Internazionali BNL d’Italia 2026. Ci tengo a precisare che i lavori saranno fatti nei periodi in cui non si svolgerà il torneo e i termini previsti per ultimarli sono di 18 mesi” conclude Mezzaroma.
Vedremo se davvero l’annosa questione del campo coperto sarà così risolta. Viste le frequenti giornate disturbate dalla pioggia, avere almeno un campo coperto sarebbe una manna per il torneo e gli appassionati, certi di poter vedere – almeno sul Centrale – il programma di giornata completato. Al momento, degli 8 Masters 1000 che si gioca all’aperto solo Madrid e Shanghai dispongono di un campo con copertura mobile.
Mario Cecchi