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Fritz ci crede: “Aver battuto Alcaraz in Laver Cup mi ha dimostrato che posso farcela”

Non un successo semplice per Taylor Fritz nei quarti a Tokyo, tre set per battere un redivivo Korda, uno che gioca molto bene a tennis ma che non riesce a farlo con continuità e furia agonistica. Il californiano sta vivendo un buon 2025, di conferma dopo l’esplosione dell’anno scorso quando ha disputato la prima finale Slam a New York, bissando dopo a Torino alle Finals, in entrambi i casi stoppato da Sinner. Proprio battere Sinner e Alcaraz è diventato il mantra per Taylor, visto che alzare un trofeo Slam è per lui un serio obiettivo e non un sogno, e da qua la consapevolezza che per farcela sia necessario sconfiggere i due migliori al mondo per farcela. Per questo il successo riportato da Fritz in Laver Cup su Alcaraz ha dato ancor più spinta all’americano, convinto di potercela fare anche nei tornei ufficiali. L’ha confermato alla stampa a Tokyo dopo l’accesso in semifinale, dove affronterà Brooksby con la prospettiva di ritrovarsi di fronte proprio Alcaraz in finale.

“Da un po’ di tempo sento in grado di battere i migliori, a patto che il mio tennis funzioni alla perfezione” commenta Fritz dopo il successo nei quarti in Giappone. “Battere Carlos e Sascha consecutivamente alla Laver Cup mi ha dato ulteriore fiducia, mi fa capire che posso farcela. Ovviamente, questi successi non sono arrivati ​​in un torneo importante come uno Slam, ma ho sentito il nervosismo e la pressione in quei due match e ho saputo gestirli. Mentalmente, è fondamentale per me affrontare una sfida con la tranquillità di averlo già fatto. Rende tutto più facile”.

“Il mio obiettivo principale è vincere uno Slam” continua Fritz. “So di poter battere i migliori, ma per raggiungere costantemente il loro livello ho bisogno di una vittoria importante in uno Slam che mi dimostri di essere all’altezza. Dopo Djokovic, sia io che Zverev stiamo cercando di avvicinarci a Sinner e Alcaraz”

“Ci sono pochissimi tennisti che possono competere ad armi pari con loro, anche solo per un giorno, e sto lavorando duramente per colmare il divario. Solo se riuscirò a vincere un titolo del Grande Slam potrò considerare altre sfide, come impegnarmi per essere il migliore al mondo” conclude l’americano.

Mario Cecchi


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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