Mentre a Parigi è in corso un torneo rinnovato e interessante, che potrebbe riportare Jannik Sinner al n.1 del ranking in caso di vittoria nell’ultimo Masters 1000 in calendario, già si è proiettati al grandissimo appuntamento delle ATP Finals, al via domenica 9 novembre a Torino. Nel corso di Tennis Talk su SuperTennis, Paolo Lorenzi ha espresso un parere interessante sul vantaggio che oggi Jannik ha su Carlos quando si gioca in condizioni indoor. Secondo il direttore degli Internazionali d’Italia ed ex Pro di ottimo livello, Carlos a Torino non sarà ancora al livello di Jannik per le condizioni nel quale si gioca il “Master”. Lorenzi ha così spiegato il suo punto di vista e cosa ancora avvantaggia Sinner rispetto ad Alcaraz quando si gioca al coperto.
“A Torino non mi aspetto che Alcaraz sia ancora al livello di Sinner”, afferma Lorenzi. “Oggettivamente Sinner in condizioni indoor ha dei tempi, una qualità quando colpisce, è sempre dietro alla palla, non sbaglia mai una scelta, è come se ci fosse nato… e per certi versi è così. Invece per Alcaraz alla fine nei momenti importanti arrivano sempre dei piccoli difetti nelle scelte, perché non fa la scelta che farebbe un giocatore forte indoor, magari sceglie di far saltare di più la palla, oppure si fa prendere dalla fretta”.
A Paris SHOCKER 💥
The moment @cam_norrie defeated Alcaraz from a set down for his first ever win over a World No.1! #RolexParisMasters pic.twitter.com/RES0TyjwNi
— Tennis TV (@TennisTV) October 28, 2025
“Alcaraz è come se fosse più in grado rispetto a tutti gli altri ad adattarsi durante il match, quindi più variabili ci sono meglio è per lui, ne può approfittare” continua Lorenzi. “Ma quando si gioca indoor le variabili sono minime: non c’è il sole, non c’è il vento, le condizioni di gioco sono sempre identiche di giorno, di sera… E questo un po’ lo frena nel far vedere questa sua caratteristica che è fenomenale”.
“Ci metterà solo un po’ più di tempo, arriverà un momento in cui Carlos sarà competitivo sul cemento indoor. Il problema è che il suo avversario (Sinner, ndr) in quelle condizioni fa tutto perfetto!” conclude Lorenzi.
Mario Cecchi
 
 
