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Martina Trevisan: “Ricomincio da me stessa, i sogni non si rivelano mai. Sinner? Una gioia per gli occhi”

Martina Trevisan è finalmente tornata a giocare dopo nove mesi lontano dai campi, ma la sua assenza era tutt’altro che casuale: l’ex numero 18 del mondo nel 2023 ha dovuto fermarsi per una fastidiosa lesione al tallone che le rendeva impossibile non solo allenarsi, ma perfino camminare normalmente nei periodi più acuti del dolore. Per evitare l’intervento chirurgico, la tennista toscana ha provato ogni tipo di terapia e trattamento, ma alla fine si è dovuta arrendere all’evidenza: solo l’operazione avrebbe potuto darle una soluzione definitiva e permetterle di tornare a vivere da atleta.

Dopo mesi di riabilitazione, sudore e determinazione, Martina è rientrata in campo, togliendosi la soddisfazione di vincere subito una partita al WTA 125 di Bastad e di ripetersi anche questa settimana al WTA 125 di Roma. A quasi 32 anni, la Trevisan non pensa minimamente al ritiro e, intervistata da fanpage.it, ha raccontato come ha vissuto questa lunga assenza, quanto le sia mancato il circuito e quali siano i suoi obiettivi futuri. “Sono felicissima di essere tornata, non ne potevo più di aspettare. Dal giorno dopo l’operazione, tutta la mia determinazione è stata indirizzata al momento del rientro. Tornare in campo, dopo tutto questo tempo, è stata una sensazione di rinascita, come tornare a casa.”

Trevisan ha spiegato quanto sia stato difficile convivere con il problema al tallone, un dolore che ti fa perdere la concentrazione e che ti costringe a una continua incertezza: “Giocare con la sindrome di Haglund è destabilizzante anche dal punto di vista emotivo, non sai mai quando il dolore colpirà. Adesso, finalmente, mi sono tolta un peso di dosso”. Se dal punto di vista sportivo le mancavano soprattutto l’adrenalina e la tensione positiva che si respira nei tornei, la parte negativa del tennis non le è mancata affatto: “Non mi sono mancate le polemiche, gli attacchi gratuiti, le minacce degli haters e degli scommettitori. Oggi i social hanno aperto la porta a tanta violenza, che non ha nulla a che vedere con lo sport”.

La voglia di lottare, però, è rimasta intatta. Martina non ama vivere alla giornata: ogni gesto, ogni allenamento è orientato a un obiettivo preciso, che sia una vittoria, un trofeo, o semplicemente tirare fuori il meglio da sé stessa. “I sogni non si rivelano mai, altrimenti non si realizzano”, dice con il sorriso, determinata a non arrendersi.

Nel corso dell’intervista, la toscana ha voluto esprimere anche la sua ammirazione per Jannik Sinner: “È un ragazzo straordinario, il suo tennis raffinato ed efficace è motivo d’orgoglio per tutti noi. Chi dice che il suo stile è poco spettacolare non ha mai impugnato una racchetta. Vederlo giocare, e vedere come rende semplici anche i gesti più difficili, è una gioia per gli occhi e per il cuore”.

Marco Rossi


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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