Momenti bui, sofferenza e il coraggio di chiedere aiuto. Nicolás Jarry ha voluto raccontare senza filtri il periodo più difficile della sua carriera e della sua vita, segnato dalla diagnosi di neurite vestibolare che lo ha colpito nel corso dello scorso anno. Il tennista cileno, in un’intervista a El Mercurio, ha spiegato quanto sia stato complicato affrontare mesi interi lontano dal suo miglior livello, tanto da precipitare in uno stato di profonda depressione.
“È stato il peggior semestre di tutta la mia vita”, ha ammesso Jarry, che ha confessato di essersi sentito senza forze, senza nemmeno la voglia di alzarsi dal letto. Solo l’intervento di uno specialista, uno psichiatra, gli ha permesso di trovare la strada per risalire e tornare, passo dopo passo, a vivere il tennis con un nuovo spirito.
“Ho imparato ad apprezzare di più il tennis, ad essere più grato per quello che posso fare ogni giorno in campo. La malattia mi ha costretto a rallentare, a guardarmi dentro e a capire che la salute viene prima di tutto”.
Un messaggio di grande onestà e umanità quello di Nicolás Jarry, che oltre i risultati sportivi ha scelto di mostrare la sua fragilità, nella speranza che la sua storia possa aiutare altri atleti a non avere paura di chiedere aiuto quando la pressione diventa insostenibile.
Francesco Paolo Villarico