Cameron Norrie piega Lorenzo Sonego 4-6, 6-2, 6-4 e vola all’ultimo atto del torneo ATP 250 di Metz, dove attenderà il vincente tra Tien e Sachko. I numeri raccontano bene la storia di una partita sfuggita progressivamente dalle mani dell’azzurro: Sonego chiude con il 64% di prime contro l’83% del britannico, vincendo sì il 78% dei punti con la prima, ma crollando al 32% sulla seconda.
Sette ace a sei per il torinese, che però si è letteralmente spento dopo quel famigerato 15-40 sull’1-1 del secondo set, occasione d’oro non sfruttata e preludio al blackout. Da lì in avanti, Sonego non è più arrivato a 30 in risposta, riuscendo soltanto a rimandare un epilogo che sembrava già scritto. Norrie, glaciale e continuo, ha chiuso i conti completando la rimonta e conquistando con personalità un posto in finale.
Sonego vince il primo set contro Norrie: 6-4 con numeri impressionanti
L’episodio chiave arriva già nel terzo game, quando Sonego, aggressivo in risposta, costruisce due palle break: chiude la seconda con un lob vincente, sfruttando un errore di rovescio di Norrie e portandosi avanti 2-1. Un break che il britannico non riuscirà più a recuperare.
Con il vantaggio in mano, il torinese gioca in scioltezza: nel quarto game tiene il servizio con un passante straordinario di rovescio in corsa e una sequenza di dritti anomali che mandano fuori ritmo Norrie. L’azzurro sale 3-1 e mette pressione all’avversario, che comincia anche a lamentarsi per presunte perdite di tempo al momento del servizio.
Sul 3-2, Sonego firma un altro game di grande qualità, girando lo scambio con un rovescio lungolinea millimetrico. L’inerzia è tutta dalla sua parte, con scelte coraggiose e ottime coperture della rete.
Norrie prova a tenere viva la frazione mantenendo la battuta sul 5-3, ma Sonego si presenta a servire per il set con sicurezza assoluta: un ACE, una prima vincente e un grave errore di rovescio dell’inglese spianano la strada al 6-4.
Crollo Sonego: Norrie domina il secondo set e chiude 6-2
Lorenzo Sonego smarrisce completamente ritmo e fiducia nel secondo parziale, ceduto 2-6 a Cameron Norrie. Un set che gira in modo netto nel secondo game, quando l’azzurro si procura due palle break sul 15-40, grande occasione per scappare 2-1. Da lì, però, si spegne la luce: Norrie infila quattro punti di fila con servizi precisi e un rovescio vincente, completando la rimonta sul 2-1. È il momento che cambia l’inerzia.
Nel game successivo arriva la svolta negativa: sul 15-40, Sonego viene trafitto da una risposta di dritto del britannico che pizzica la riga per pochi millimetri. È il break del 3-1 Norrie, accolto con un pugno alzato che aumenta le polemiche già in corso sulle presunte perdite di tempo al servizio dell’azzurro.
Da quel momento, Norrie prende in mano il set con autorevolezza: tiene il servizio con facilità, sale 4 a 1 spingendo con un dritto molto più incisivo e costringendo Sonego all’errore sistematico nello scambio. L’azzurro, che “non vince più un punto da fondo da diversi minuti”, continua a soffrire in risposta e fatica a trovare prime vincenti come nel primo set.
Sul 1-4, arrivano scintille di reazione con un ace e una buona prima slice, ma il britannico resta implacabile nei turni di battuta e sale rapidamente 5-2. Nell’ultimo game del set, Norrie costruisce con una grande risposta anticipata di rovescio, ottenendo la palla set sul 30-40. Sonego con l’ennesimo errore perde nuovamente il servizio ed il parziale.
Un terzo set segnato dalle occasioni mancate
A fare davvero male all’azzurro è l’inizio del set: Norrie parte fortissimo e si ritrova subito sullo 0-40, con Sonego costretto già dal secondo game a compiere un mezzo miracolo per non cedere il servizio. Anche nei giochi successivi le chance non mancano.
È la costante del parziale: quando serve Sonego, si gioca; quando serve Norrie, no. Il britannico piazza ace, prime vincenti, righe prese in serie, e chiude turni di battuta in meno di venti secondi.
Il torinese resta agganciato alla partita quasi esclusivamente grazie alla sua prima di servizio. Ogni volta che la percentuale cala, il rischio di perdere il servizio aumenta. Il dato è chiaro: nel terzo set Sonego conquista punti praticamente solo con la prima — e con qualche errore imprevisto di Norrie, salvando fino a cinque palle break lungo il parziale.
Ma questo non basta. Norrie continua a martellare, alterna risposte profondissime a rovesci vincenti e sembra non sentire minimamente la pressione.
Sul 4-5, con Sonego al servizio per restare nel match, arriva la resa. Ancora una risposta fulminante di rovescio del britannico, ancora una riga maledetta, ancora un errore di dritto dell’azzurro. Due palle match in un lampo.
La prima è quella definitiva: Sonego perde il servizio ed il match per 6 a 4.
Fine della corsa a Metz, ora la Davis
Sonego lascia Metz e chiude qui la sua stagione individuale. Lo rivedremo a Bologna, per la Final 8 di Coppa Davis. Ma resta una domanda inevitabile: in queste condizioni di forma soprattutto con alcuni blackout mentali dimostrati in questo incontro, che contributo potrà dare alla squadra azzurra?
La risposta arriverà presto. Per ora, resta il rammarico di un match deciso in gran parte nei dettagli — e sulla forza implacabile del servizio di Cameron Norrie.
Francesco Paolo Villarico

