Vedere per credere. Due settimane fa, Valentin Vacherot arrivava a Shanghai senza nemmeno sapere se sarebbe riuscito a entrare nelle qualificazioni. Oggi, il monegasco è campione del Masters 1000 di Shanghai 2025, dopo aver battuto in finale suo cugino Arthur Rinderknech con il punteggio di 4-6, 6-3, 6-3. Una storia talmente improbabile da sembrare scritta per il cinema, ma che solo il tennis può rendere reale.
Una finale tra parenti e sogni diventati realtà
In un torneo che ha visto cadere stelle e nascere nuove favole, la più grande sorpresa è arrivata proprio dall’interno della stessa famiglia.
I cugini Vacherot e Rinderknech**, protagonisti di un percorso straordinario, si sono ritrovati uno di fronte all’altro **per la prima volta nel circuito ATP — e per di più in una finale di Masters 1000.
A rendere ancora più speciale l’atmosfera c’era anche Roger Federer, spettatore d’eccezione in tribuna centrale.
Il francese è stato il primo a colpire. Con un break immediato per il 3-1, Rinderknech ha mostrato solidità e lucidità tattica, affidandosi a un gioco ordinato e proiettato spesso verso la rete.
Vacherot, più nervoso e impreciso nei primi giochi, ha cercato di restare aggrappato al set, ma senza riuscire a trovare il ritmo necessario per mettere in difficoltà il cugino.
Con un servizio impeccabile e nessuna palla break concessa, Rinderknech ha chiuso il primo parziale per 6-4, dando la sensazione di avere la finale sotto controllo.
Vacherot reagisce e manda la sfida al terzo set
Nel secondo set, il monegasco ha mostrato tutto il carattere che lo ha contraddistinto durante il torneo.
Pur rischiando di capitolare subito (0-30 nel primo gioco), ha reagito con freddezza e determinazione. I turni di servizio sono diventati sempre più solidi, mentre il suo rovescio iniziava a fare male.
Sul 4-3, Vacherot ha trovato il break decisivo con un rovescio lungolinea da manuale, chiudendo poi il set per 6-3.
Era la sesta volta nel torneo che riusciva a rimontare un set di svantaggio — e questa volta la storia lo stava portando verso un destino straordinario.
Il trionfo: il sogno diventa realtà
Nel terzo set, la fiducia e il ritmo di Vacherot sono diventati travolgenti. Ha strappato subito il servizio a Rinderknech, mentre il francese, provato fisicamente e mentalmente, cominciava a mostrare segnali di resa.
Nonostante qualche ultimo sussulto di orgoglio e l’intervento del fisioterapista per problemi alla schiena, Rinderknech non è più riuscito a ribaltare l’inerzia del match.
Solido, preciso e determinato, Vacherot ha chiuso con autorità per 6-3, coronando una delle imprese più incredibili nella storia recente del tennis