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Il sogno del Belluno Volley svanisce a un soffio dal traguardo

Sfuma a un passo dal traguardo l’approdo in Serie A2 per il Belluno Volley. Dopo una gara 5 intensa, lottata, emozionante fino all’ultimo scambio, a festeggiare è la Romeo Sorrento: una compagine di assoluto valore e già regina di Coppa Italia e Supercoppa. Eppure, in Campania, i rinoceronti hanno lasciato un segno indelebile. Non è arrivata la promozione. Ma è arrivata una certezza: questa squadra e questa società hanno riportato Belluno a pensare in grande, a vivere la pallavolo come senso di appartenenza, identità, passione collettiva. La finale persa non cancella nulla. Anzi, conferma quanto il gruppo sia cresciuto e abbia saputo superare ostacoli e pressioni. Il PalaTigliana era un fortino. Ma i ragazzi di coach Marzola hanno risposto colpo su colpo, murato, difeso, ricucito svantaggi. E sono sempre rimasti in partita, con un’anima che si rispecchia in quella della loro gente: una cinquantina di tifosi ha attraversato lo Stivale e raggiunto la terra dei limoni. E molti appassionati si sono ritrovati nel cuore della città per sostenere, anche a distanza, i biancoblù. L’obiettivo sfuma, il cammino rimane. Così come le vittorie, le emozioni, la VHV Arena traboccante di tifosi e di gioia, la passione accesa grazie al lavoro instancabile della famiglia Da Rold. È mancata solo l’ultima zampata. Ma ci sarà un domani. E sarà costruito sulla forza di questo presente. La stagione si chiude tra applausi e gratitudine. Perché è vero che la A2 è sfuggita, ma il seme è piantato. E ha radici profonde.

LA MALEDIZIONE DEL PRIMO SET – Nel sestetto di partenza, coach Marzola dà spazio a Luisetto, protagonista di una buonissima gara 4, mentre in banda è confermato Schiro, insieme a Berger. Così come è collaudata la diagonale composta da Mian, in qualità di opposto, e Ferrato, in cabina di regia. E a lanciare i rinoceronti è proprio Ferrato, con un triplo ace, affiancato da Luisetto, artefice del muro dell’8-5. Solo che la Romeo ricuce ben presto lo strappo e Baldi imprime un’accelerata al match: 14-12 biancoverde e bellunesi costretti a inseguire. Almeno fino a quota 23, nel momento in cui si perfeziona la nuova parità, ispirata da uno Schiro sugli scudi. Inevitabile l’epilogo ai vantaggi: i biancoblù riescono ad annullare il primo set-ball agli avversari, non il secondo. Perché Tulone confeziona l’ace del 26-24. E per la quinta volta su cinque, nella serie, il parziale d’avvio sorride ai campani.

MURO, ACE E BISI – Nel secondo round, però, sale prepotentemente di colpi il muro dolomitico: la premiata ditta Ferrato-Basso crea il primo divario (8-5), ma i padroni di casa, e Pol in particolare, hanno altre idee e provano a scappare via sul 13-10. A quel punto, entrano dalla panchina Guizzardi e Bisi. Ed è la svolta, se è vero che l’opposto di origine modenese firma due servizi vincenti in un amen e contribuisce al parzialone di 6-1. Dai 9 metri, si fa sentire pure Schiro, con l’ace del 19-16, mentre Basso, a muro, chiude i conti: tutto in equilibrio.

CONTROMOSSE – A riportare il match sul binario sorrentino sono Pol. E un incontenibile Andrea Baldi: l’opposto in maglia biancoverde converte in oro tutto ciò che tocca. Lancia la fuga iniziale nel terzo capitolo (9-6) e la alimenta con un contrattacco da capogiro (14-9), mentre i rinoceronti non riescono a trovare le contromosse. E, a dispetto dei numerosi cambi, cedono in maniera progressiva. Alla fine saranno ben 11 le lunghezze di distacco con le quali va in archivio il parziale.

RUGGITO – Come nella domenica precedente, i bellunesi hanno le spalle al muro. E la Romeo è a un solo set da un obiettivo che stavolta non sfugge: anche se Bisi ruggisce e imbocca il rettilineo conclusivo sul 19-18 ospite. Tuttavia, Patriarca fa la voce grossa sotto rete e inchioda a muro il pallone del 23-23. Pronta la replica di Berger: sempre a muro (23-23). Ai vantaggi, però, è ancora decisivo Patriarca. E con lui, Wawrzynczyk: 26-24. Sorrento firma il “triplete”, al Belluno Volley rimane l’orgoglio.

CILIEGINA– «Una partita combattuta, come ci aspettavamo – è l’analisi di coach Marco Marzola -. Ed è stata decisa dai dettagli. Cos’è mancato? Solo un pizzico di lucidità, oltre che di pazienza, nei momenti decisivi. Tengo però a ringraziare il pubblico e la città di Belluno per come mi ha accolto da novembre. Abbiamo condotto un percorso molto bello insieme, con tanti punti conquistati in regular season, anche se ora prevale il dispiacere per l’epilogo. Peccato non aver messo la ciliegina sulla torta».

ROMEO SORRENTO-BELLUNO VOLLEY 3-1

PARZIALI: 26-24, 21-25, 25-14, 26-24.

ROMEO SORRENTO: Tulone 5, Wawrzynczyk, Pol 12, Patriarca 8, Baldi 18, Fortes 11; Russo (L), Gargiulo, Cremoni, Becchio, Ciampa 1. N.e. Filippelli, Farcasiu, Pontecorvo (L). Allenatore: N. Esposito.

BELLUNO VOLLEY: Ferrato 9, Mian 2, Luisetto 3, Basso 8, Berger 10, Schiro 11; Martinez (L), Guizzardi 1, Bisi 14, Loglisci, Mozzato 3, Saibene, Cengia. N.e. Devranis (L). Allenatore: M. Marzola.

ARBITRI: Michele Marconi di Pavia e Maurizio Merli di Terni.

NOTE. Durata set: 31’, 31’, 31’, 33’; totale: 2h06’. Sorrento: battute sbagliate 16, vincenti 5, muri 11. Belluno: b.s. 14, v. 7, m. 12.


Fonte: http://www.legavolley.it/rss.asp


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