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Michael Russell svela il piano per battere Alcaraz: così Fritz sogna la finale a Wimbledon

Decorato con il premio di Miglior Allenatore del 2024, Michael Russell è diventato una figura chiave nell’ascesa di Taylor Fritz ai vertici del tennis mondiale. E in vista della semifinale di Wimbledon contro Carlos Alcaraz, Russell ha raccontato all’ATP la strategia che intende seguire per provare a compiere l’impresa e sorprendere tutti.

A leggere i pronostici, sembra quasi impossibile pensare che Taylor Fritz possa interrompere la corsa di Carlos Alcaraz verso la finale, ma il tennis – si sa – non ama le certezze, e nel mondo dello sport nulla è mai davvero scritto. Fritz, spesso sottovalutato e oggetto di critiche superficiali sui social, è invece un top 10 solido, metodico, che continua a spingersi oltre i propri limiti grazie a una straordinaria etica del lavoro e una notevole intelligenza tattica. Proprio su questo insiste Michael Russell: “Taylor arriva a questa semifinale con grande fiducia dopo un ottimo rendimento nella stagione sull’erba. Vincere due tornei prima di Wimbledon è stato fondamentale, e l’esperienza delle semifinali Slam, come quella raggiunta lo scorso anno a New York, conta moltissimo. Lì ha giocato al suo meglio e lo vedo pronto per affrontare Carlos qui”.

Russell descrive Fritz come un vero studioso del gioco, uno che analizza ogni dettaglio per migliorarsi: “La chiave sarà non farsi prendere dall’euforia, non forzare colpi che non sente nelle corde, restare nel suo piano di gioco. Taylor è un grande stratega, ha un’intelligenza tattica notevole ma a volte rischia di pensare troppo. Deve continuare a fluire in campo, senza caricarsi di pensieri inutili”.

Il piano anti-Alcaraz: servizio, ritmo e rischio
Ma quali sono, secondo Russell, i punti chiave del piano per battere Alcaraz? “Sarà fondamentale essere efficiente al servizio e muoversi rapidamente per prendersi l’iniziativa. Taylor dovrà togliere tempo a Carlos, impedendogli di dettare il ritmo e dominare i punti. È necessario essere aggressivi in risposta, colpire forte da fondo campo e prendersi qualche rischio. Sappiamo che Carlos è esplosivo e trasforma la difesa in attacco in un attimo, quindi servirà un altissimo livello. Il rendimento con la prima di servizio sarà decisivo per giocare sciolto e mettere pressione”.
Sul rapporto con Fritz, Russell aggiunge un dettaglio interessante: “Quando è davvero concentrato, quasi non comunichiamo. Solo nei momenti complicati Taylor chiede di ricevere qualche input, ma in generale mi piace quando entra nella sua ‘zona’ e si isola da tutto il resto”.

La sfida ad Alcaraz, sulla carta proibitiva, resta pur sempre aperta alle sorprese, specie se Fritz riuscirà a mettere in campo il suo miglior tennis e a seguire il piano preparato dal suo allenatore. La storia di Wimbledon ci insegna che i sogni, qualche volta, diventano realtà.

Francesco Paolo Villarico


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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