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Classifica ATP Italiani: Jannik Sinner aumenta il vantaggio. Flavio Cobolli per la prima volta in top 20

Ora l’obiettivo per Sinner è rimanere numero 1 a fine anno. Con i 3 mesi di assenza (e i 4 1000 saltati) non sarebbe proprio un risultato banale.
Da difendere ha tanti punti, 6000, rispetto ai soli 1000 di Alcaraz. Guardando alla Race, ha 1500 punti da recuperare ad Alcaraz, il che significa che da qui a Torino, inclusa, deve farne almeno 1500 in più per rimanere al primo posto.
Non sono proprio pochissimi, ma entriamo nella fase di stagione di gran lunga preferita da Sinner. Sul cemento lo scorso anno è stato imbattibile e non ci sono motivi per pensare che non debba esserlo anche quest’anno. A maggior ragione quest’anno, anzi, dato che i 3 mesi saltati a inizio anno lo porteranno a essere sicuramente più fresco mentalmente e fisicamente dei rivali. E questo è un fattore davvero molto importante.
Nonostante abbia vinto quasi tutto in quest’ultima fase di stagione l’anno scorso, ci sono addirittura dei tornei dove può fare meglio, come Toronto e Parigi (che quest’anno, a meno di problemi fisici che ci auguriamo tutti non si verifichino, credo proprio giocherà).
Alcaraz certamente può fare molti più punti rispetto alla scorsa stagione, a partire proprio dal primo Master 1000 (che l’anno scorso non giocò) e dallo US Open (dove uscì al secondo turno).
Però per lui si entra nella parte di stagione decisamente meno favorevole. In primis per superficie, il cemento (tranne Indian Wells, che ha caratteristiche un po’ diverse) e l’indoor sono ancora un po’ più complicati per lui. Se su terra ed erba ha pochi rivali, lì possono batterlo più giocatori ed è più facile che si verifichi un passaggio a vuoto. Ed è più complicato per lui mantenere anche la condizione fisica e mentale mostrata nella prima metà dell’anno.
Per adesso è sempre stato così.
Da notare il fatto che Alcaraz abbia vinto tutti e 5 i Master 1000 nella prima metà dell’anno, mentre nessuno, NESSUNO, dei 4 della seconda metà. Ha fatto anzi solo 1 finale, contro le 7 (tutte vinte) dei tornei nei primi 6 mesi. E’ un fatto assai curioso, date le sue vittorie e le sue qualità.
In generale, di tornei rilevanti, nella seconda parte dell’anno ha vinto “solo” (con mille virgolette, ovviamente) uno US Open, ormai 3 anni fa. Più, volendolo aggiungere, il 500 di Pechino lo scorso anno.
Ecco, penso che oggettivamente sia un bottino molto misero per uno come lui, che praticamente ha vinto tutto e ovunque.
Bisogna anche ricordare che lo scorso anno le Olimpiadi hanno influito parecchio, sia mentalmente che probabilmente anche fisicamente, ma il risultato negli anni precedenti non fu tanto diverso.
E’ anche opportuno ricordare che è un giocatore ancora molto giovane, non ci sono dubbi sul fatto che vincerà e migliorerà anche in quella fase dell’anno.
Ma secondo me non diventerà mai la sua “preferita”, soprattutto perché mentalmente e fisicamente sarà sempre molto difficile per lui mantenere gli standard mostrati nei tornei precedenti, mantenere intatta la voglia, la condizione, la carica, la concentrazione, dopo quei 3 mesi tra terra ed erba così esaltanti per lui. Mentre per Sinner è davvero un momento e una fase di stagione in cui può ingranare la marcia.


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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