A metà strada dell’edizione 2025 del Masters 1000 di Toronto, il direttore del torneo Karl Hale ha fatto il punto in una lunga conferenza stampa, toccando tutti i temi caldi dell’evento: dall’estensione a 12 giorni, alle lamentele dei giocatori per il calendario, passando per l’assenza di alcune grandi stelle, il rapporto con le tv e il boom di pubblico.
“La prima settimana è stata semplicemente straordinaria. Abbiamo avuto partite entusiasmanti, nottate tiratissime fino alle due del mattino, e un’atmosfera elettrica in ogni angolo del club. Le attività fuori dal campo sono state tutte molto partecipate, così come i concerti e i momenti di relax per i giocatori. L’esperienza per i fan è stata di prim’ordine: sono stato sui campi tutti i giorni e posso dire che questa edizione sta andando molto bene”, ha esordito Hale davanti ai media.
Riguardo all’assenza di Sinner, Alcaraz e Djokovic, il direttore ha spiegato: “Eravamo ovviamente dispiaciuti per i forfait, ma la domenica era già sold out prima ancora di conoscere gli accoppiamenti. Questo testimonia quanto il tennis stia crescendo in questo mercato. Ci confrontiamo costantemente con la ATP e i giocatori: il CEO Andrea Gaudenzi sarà qui questa settimana e parleremo di come migliorare ulteriormente la situazione e il nuovo modello a 12 giorni. Per ora siamo molto soddisfatti, ma il confronto continua”.
Non sono mancate domande sulle trasmissioni tv, dopo che il broadcaster domestico ha garantito la copertura onsite solo per sei giorni: “Non era quello che volevamo, avremmo preferito dare maggiore visibilità soprattutto ai canadesi, come Felix. Da oggi però la programmazione domestica è partita e daremo spazio anche a Gabriel (Diallo, ndr). Sono stati fatti degli aggiustamenti, e nei prossimi anni miglioreremo ancora”, ha assicurato Hale.
Quanto all’impatto pratico del nuovo formato allungato: “Abbiamo appena superato metà evento, a fine torneo tireremo le somme. Posso dire che la presenza di pubblico sta crescendo rispetto agli ultimi anni e stiamo andando verso un nuovo record di affluenza. È importante anche per la crescita dei giovani, ci sono più wild card e opportunità, e questo è un valore per tutto il tennis canadese”.
Sulla “famosa” questione del calendario e delle richieste dei giocatori: “È una loro opinione, ma il livello che si vede qui è altissimo. Parleremo con la ATP e i giocatori per trovare soluzioni che migliorino ancora l’esperienza per tutti. Il nostro obiettivo è offrire sempre il meglio a chi viene qui, sia in campo che sugli spalti”.
Infine, su Gabriel Diallo, il giovane canadese ormai protagonista del circuito: “Abbiamo iniziato a seguirlo già dai tempi della Kentucky University, anche grazie al lavoro di Marty Laurendeau, uno dei migliori coach canadesi. Il suo potenziale è altissimo, può aiutare anche Denis e Felix a crescere ancora. La concorrenza interna è sempre positiva”.
Il messaggio finale di Hale è chiaro: “Vogliamo lavorare insieme alla ATP, ai giocatori e agli sponsor per continuare a crescere. Il pubblico qui è incredibile e merita il massimo. I prossimi anni saranno sempre più importanti per il torneo di Toronto”.
Francesco Paolo Villarico