Un tweet e una gaffe clamorosa hanno riacceso le polemiche attorno alla decisione di Jannik Sinner di non partecipare alle Final Eight di Coppa Davis. Il giornalista Bruno Vespa, attraverso un post pubblicato su X (ex Twitter), ha criticato duramente la scelta del numero 2 del mondo, mettendo in discussione il suo attaccamento all’Italia — ma con un errore che non è passato inosservato.
Nel suo primo messaggio, Vespa ha infatti scritto:
“Perché un italiano dovrebbe tifare per Sinner? Parla tedesco (giusto, è la sua lingua madre), risiede a Montecarlo, si rifiuta di giocare per la nazionale. Onore ad Alvarez che gioca la Coppa Davis con la sua Spagna.”
Il nome “Alvarez” è però un errore: il giornalista intendeva ovviamente riferirsi a Carlos Alcaraz, campione spagnolo e grande rivale di Sinner. Poco dopo, Vespa ha pubblicato un secondo tweet correttivo, scrivendo che il tennista azzurro avrebbe rinunciato alla Davis “per prendersi una settimana di vacanza in più”.
Le parole del conduttore di Porta a Porta hanno scatenato un’ondata di reazioni indignate nel mondo dello sport. A prendere la parola sono stati due simboli dell’Italia sportiva, entrambi altoatesini come Sinner.
Il leggendario campione di slittino Armin Zoeggeler ha replicato con fermezza:
“C’è chi dice che non è italiano perché parla tedesco? Se abbiamo di questi problemi… Io non ne ho, io so quali sono le mie origini. Abbiamo un passaporto italiano, non c’è nulla da discutere.”
Sulla stessa linea anche Tania Cagnotto, icona dei tuffi e medaglia olimpica, che ha difeso Sinner sottolineando l’assurdità delle polemiche:
“Che lo parlino loro il tedesco, se ci riescono… Federer e Djokovic hanno fatto scelte simili, ma nessuno li ha criticati così. Noi italiani siamo bravissimi a lamentarci, sembra più invidia che altro. Jannik è italianissimo.”
La polemica arriva a poche ore dall’esordio di Sinner all’ATP 500 di Vienna, dove l’altoatesino ha ribadito che la rinuncia alla Coppa Davis è stata una decisione ponderata con il suo team, per gestire al meglio la preparazione in vista della prossima stagione.
Una scelta professionale, trasformata da alcuni in un caso nazionale. Ma a difendere l’immagine di Sinner, questa volta, ci hanno pensato due voci autorevoli dello sport italiano.
Francesco Paolo Villarico