Alexander Bublik non è mai stato un tipo da mezze parole, e anche questa volta il kazako ha deciso di dire la sua senza filtri. Dopo essere stato una delle vittime del sorprendente percorso di Valentin Vacherot al Masters 1000 di Shanghai 2025, il numero uno del Kazakistan ha commentato con la consueta schiettezza il trionfo del monegasco, forse una delle più grandi sorprese nella storia recente del tennis.
Intervistato da Tennis TV, Bublik ha spostato l’attenzione non tanto sul campione inatteso, quanto sul livello del resto del circuito:
“Se Vacherot è stato capace di vincere un Masters 1000 è colpa nostra. Di tutti noi. Abbiamo fallito. Non ci siamo preparati abbastanza per quel torneo. Ha battuto non so quanti top 20 e due top 10 e ha vinto il titolo. Dall’altra parte c’era Arthur (Rinderknech), che ha distrutto tutti. È una domanda che dobbiamo farci: come è possibile che noi, gente che ha vinto Masters 1000 e Slam, non siamo stati in grado di fermare questi due? Dobbiamo rifletterci. Se il livello al di fuori di Carlos e Jannik non è abbastanza alto, ecco il risultato.”
Un’analisi tanto dura quanto lucida, che mette in evidenza una verità spesso taciuta: il gap tra i due dominatori della nuova generazione, Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, e il resto del circuito sta diventando sempre più evidente.
Con il successo di Vacherot a Shanghai e la finale raggiunta da Rinderknech, Bublik invita il circuito a una riflessione collettiva: il talento e la genialità non bastano se mancano la costanza e la preparazione. Parole forti, ma forse necessarie, da uno dei personaggi più autentici e imprevedibili del tennis moderno.
Francesco Paolo Villarico