Spettacolo, tensione e grande tennis a Riad, dove Aryna Sabalenka ha superato Jessica Pegula in uno dei match più intensi di queste WTA Finals 2025. La numero uno del mondo si è imposta con il punteggio di 6-4, 2-6, 6-3, avvicinandosi così alle semifinali del torneo, ma la sua vittoria è stata accompagnata da un episodio di forte tensione con il suo allenatore Anton Dubrov, che ha addirittura lasciato lo stadio nel corso del terzo set.
Il match è stato di altissimo livello. Sabalenka ha iniziato bene, trovando grande profondità e potenza nei colpi, ma Pegula ha reagito con il suo consueto gioco solido e preciso, forzando la bielorussa a rischiare sempre di più. Dopo aver perso nettamente il secondo set, Aryna ha ritrovato la lucidità e, grazie a un servizio più incisivo e a un atteggiamento più aggressivo, ha chiuso la partita in due ore e quattro minuti.
“Jessica ha giocato in maniera incredibile, soprattutto a rete. È una grande doppista e lo ha dimostrato: spesso non potevo fare nulla, l’unica soluzione era colpire ancora più forte, cercando le righe,” ha spiegato Sabalenka dopo la vittoria. “Mi sono divertita molto, e questo mi ha aiutata a trovare il mio miglior tennis.”
Con questo successo, Sabalenka guida il Gruppo Iga Swiatek con due vittorie, ma non è ancora matematicamente qualificata: le basterà vincere un set contro Coco Gauff per assicurarsi un posto tra le prime quattro.
La lite con il coach Dubrov: “Forse sono stata troppo dura con lui”
L’episodio che ha sorpreso tutti è avvenuto nel corso del terzo set, quando Sabalenka, visibilmente nervosa, ha sfogato la sua frustrazione contro Anton Dubrov, il suo coach dal 2020. Dopo alcune frasi dure provenienti dalla panchina della bielorussa, Dubrov ha deciso di lasciare il campo, visibilmente contrariato.
A fine match, la numero uno mondiale ha affrontato l’argomento con sincerità:
“Forse sono stata troppo dura con lui in quel momento. Spero che sia ancora qui nello stadio, non so dove sia andato,” ha detto Sabalenka. “Ero molto frustrata e ho sfogato la rabbia su di lui, ma in realtà quella situazione mi ha aiutato a liberare la tensione e a giocare meglio. Ha fatto bene ad andarsene, era la cosa giusta da fare: a volte è meglio lasciarmi sola con i miei pensieri.”
Sabalenka, che ancora insegue il suo primo titolo alle Finals, ha poi guardato avanti con determinazione:
“So che devo vincere cinque partite per diventare campionessa, questa è la mia mentalità. Contro Gauff voglio entrare in campo con un piano più chiaro e migliorare il mio servizio, ogni dettaglio può fare la differenza.”
Marco Rossi

