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Sinner arriva alle ATP Finals da favorito, ma avverte: “Non mi considero mai davvero il numero uno”

Jannik Sinner approda alle ATP Finals 2025 come principale favorito al titolo e con un obiettivo aggiuntivo: difendere il trofeo conquistato lo scorso anno a Torino. Il recente trionfo al Rolex Paris Masters ha ribadito la sua superiorità sulle superfici indoor, dove il numero uno del mondo ha espresso un livello di gioco dominante per tutta la stagione.

Nonostante ciò, Sinner mantiene il profilo basso e respinge l’etichetta di “numero uno” come condizione mentale permanente. L’italiano continua a ripetere che, per lui, c’è sempre margine di miglioramento, e che il confronto al vertice con Carlos Alcaraz resta una spinta continua.
Durante il Media Day delle Finals, Sinner ha analizzato con sincerità la lotta per il primo posto del ranking: “L’eliminazione precoce di Carlos a Parigi ha aperto alcuni scenari che seguo da vicino, ma so che se lui gioca molto bene, non ho possibilità indipendentemente dai miei risultati. L’anno scorso provai un’emozione incredibile sollevando il trofeo e vorrei riviverla, indipendentemente da chi chiuderà l’anno da numero uno. La chiave per giocare bene è rimanere il più libero possibile”.

L’azzurro ha ribadito l’importanza delle Finals, pur riconoscendo che nessun torneo può essere paragonato a uno Slam. “Questo è uno dei tornei più importanti, soprattutto considerando la questione del numero uno. Ma uno Slam resta sopra tutto. Qui il margine di errore è minimo: partire male incide moltissimo. Sono felice di essere qui e di giocare davanti al pubblico italiano. Se chiuderò l’anno al meglio sarà fantastico; se non succederà, avrò comunque disputato una stagione incredibile, con pochi tornei ma tantissime vittorie”.

Sinner ha commentato anche le parole di Alexander Zverev, che ha dichiarato di preferire affrontare Alcaraz indoor piuttosto che Sinner: “Mi fa piacere ciò che ha detto Zverev. So di essere molto forte al chiuso e ne sono consapevole, ma basta rilassarsi un attimo e tutto si complica”.
Infine, l’italiano ha chiarito il suo approccio mentale alla classifica: “A mio parere sbagli a pensare di essere il numero uno. Io mi considero sempre il numero due, perché c’è sempre lavoro da fare. I numeri sono lì, certo, ma mentalmente cerco altre motivazioni”.
Sinner arriva a Torino come uomo da battere, ma con i piedi ben saldi a terra. Ora tocca al campo.

Francesco Paolo Villarico


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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