Lo sguardo e parole di Alex De Minaur dopo la dura sconfitta subita contro Lorenzo Musetti hanno toccato i presenti all’Inalpi Arena e tutto il mondo del tennis. Una disperazione sincera quella dell’australiano, dirompente, esternata a caldo con ancora in testa quella rimonta che l’ha condannato all’ennesima battuta d’arresto contro un top 10. Dalla Gran Bretagna un noto cronista lancia una proposta: è giusto che un tennista sconfitto e toccato così nel profondo debba andare obbligatoriamente in press conference poco dopo la partita?
“Se voglio davvero fare sul serio e compiere il prossimo passo nella mia carriera, queste partite non posso perderle. Semplicemente, non posso”, ha detto De Minaur, quasi piangente, dopo la partita contro Musetti. “Ho la sensazione di averne perse tante quest’anno. Più di ogni altra cosa, sto arrivando a un punto in cui mentalmente mi sta distruggendo”. Parole dure, sembrava un pugile appena messo al tappeto.
“I regolamenti dei tornei del Grande Slam e degli eventi maggiori obbligano i giocatori a parlare con i media qualora venga presentata una richiesta, e in un appuntamento prestigioso come le ATP Finals questo significa affrontare la stampa sia dopo le vittorie sia dopo le sconfitte” commenta Kevin Palmer, noto cronista inglese. “Il tennis è uno dei pochi sport in cui i giocatori battuti devono presentarsi ai giornalisti immediatamente dopo una sconfitta. Un aspetto che, negli ultimi anni, anche atlete come Naomi Osaka hanno messo in discussione, suggerendo che forse le regole sull’obbligo di parlare con i media andrebbero riviste. Il golf, per esempio, segue regole diverse: i giocatori non sono tenuti a parlare con la stampa, e persino un campione come Rory McIlroy, vincitore del Masters, ha talvolta scelto di saltare i suoi impegni con i media negli ultimi anni”.
Il sincero dolore esternato da De Minaur a Torino potrebbe riaprire il dibattito su quanto sia giusto costringere un giocatore appena reduce da una sconfitta dolorosa a rivivere quella ferita parlando pubblicamente pochi minuti dopo. È assolutamente da tutelare l’importanza dei media e sulla promozione del tennis che deriva dal riportare i commenti dei tennisti, ancor più in eventi basilari nella stagione come le Finals, ma Palmer lancia una proposta: “Sarebbe forse stato più opportuno diffondere un comunicato piuttosto che sottoporre il giocatore a un confronto tanto difficile davanti alle telecamere. De Minaur appariva confuso, come se faticasse ancora a elaborare quanto accaduto. E in un momento storico in cui l’attenzione al benessere mentale degli atleti è sempre più centrale, questa conferenza stampa è sembrata qualcosa che, forse, non avrebbe dovuto avere luogo”.
Marco Mazzoni

