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    Primiero e San Martino di Castrozza: tra Pale, cime e Cimon

    Nel cuore delle Dolomiti definite da Le Courbusier “le più belle architetture naturali del mondo”, la valle del Primiero, in provincia di Trento, è costellata da paesi ricchi di storia, le cui tracce si ritrovano nelle pievi, nelle case, nei tabià e nel saliscendi tortuoso di strade e stradine. Molte testimonianze riportano alla storia della valle, quando era un centro minerario di notevole importanza con giacimenti di ferro, argento e rame e richiamava lavoratori dalle regioni vicine e dal Tirolo. A Fiera di Primiero si può vedere il quattrocentesco Palazzo del Dazio o delle Miniere, che ospita oggi un piccolo museo etnografico. Sigismondo, Arciduca d’Austria e Conte del Tirolo, lo fece costruire proprio per farne la sede del Bergrichter, il giudice minerario che sovrintendeva alle miniere e alle selve di Primiero e per farvi custodire il metallo prezioso.

    Mete ideali per le vacanze in famiglia, i paesi del Primiero sono collegati da una pista ciclabile lunga 11 chilometri. Un percorso che inizia da Masi di Imèr e risale il corso del torrente Cismon, oltre l’imbocco della selvaggia val Noana, toccando i comuni di Mezzano, Transacqua e Fiera di Primiero, dove diventa un anello che comprende gli abitati di Tonadico e di Siror.

    Oltre Tonadico, da dove ci si inoltra nella verdissima val Canali, e Siror, la valle si fa stretta e profonda e la strada sale con un serie di curve e tornanti fino a San Martino di Castrozza, a 1450 metri, su cui svettano maestose e spettacolari le Pale, tinte di rosa a ogni tramonto. Dal paese partono numerosi sentieri che si diramano all’interno del Parco naturale Paneveggio Pale di San Martino. Con i bambini, si può andare ai laghetti Colbricon, sotto Passo Rolle, raggiungibili anche con i passeggini da trekking. Dai rifugi in alta quota Velo della Madonna e Pradidali partono invece gli scalatori per affrontare le grandi pareti e le più note vie ferrate. Ma il più panoramico è senz’altro il Rosetta, affacciato sulla conca di San Martino dall’Altopiano delle Pale. LEGGI TUTTO

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    Lago di Como, tra il verde dei monti e il blu dell'acqua

    Il nostro tour ideale parte dalla Cremeria Bolla di via Boldoni, non lontano dalla cattedrale di Como e dal Palazzo del Broletto, dove, dopo una buona colazione, si parte e lasciandosi alle spalle Villa Olmo si prosegue sulla Strada Regina fino a Cernobbio, ai piedi del Monte Bisbino. Qui, prima breve tappa a Villa d’Este. Da non perdere un aperitivo all’elegante bar Terrazza, ma se l’ora e il look non sono consoni si può ripiegare sul bar Gei di piazza Mazzini, che produce, tra l’altro, ottimi gelati.George Clooney a parte, che com’è noto ha casa nei dintorni, tra Laglio e Brienno il lago offre incomparabili bellezze. A cominciare dalla minuscola Isola Comacina, l’unica del Lario, tra Sala Comacina e Ossuccio. Da non perdere, sul promontorio prima di Lenno, Villa del Balbianello, di proprietà del Fai, e il suo giardino con platani a candelabro, cascate di glicini, ortensie e rododendri.

    A Villa Carlotta, a Tremezzo, si ammirano L’Ultimo addio di Romeo e Giulietta di Francesco Hayez e il parco traboccante di fiori. Prima di imbarcarsi, a Cadenabbia, sul traghetto che, con partenza ogni mezz’ora (navlaghi.it), porta in soli dieci minuti a Bellagio, la più turistica e internazionale delle località lariane, con il bel lungolago, le case colorate, gli hotel di lusso, le botteghe, i bar e ristoranti affacciati sulla riva e, naturalmente, Villa Melzi, con i suoi splendidi giardini all’inglese.
    E se fin qui ha prevalso l’aspetto contemplativo, o al massimo quello goloso, a Bellagio comincia la parte più divertente del tour per chi ama guidare. Seguendo le indicazioni per Erba, la strada sale in quota fino al Santuario del Ghisallo (tempio del ciclismo, con un bel museo), da dove si gode di una spettacolare vista su tutto il lago. Poco prima di arrivare ad Asso, seguendo sulla destra l’indicazione per Sormano, si giunge all’osservatorio astronomico, da cui, nelle belle giornate di sole, si vede tutta la Pianura Padana fino all’Appennino.Da qui la strada prosegue fino a Pian del Tivano, da dove inizia la discesa verso Zelbio, a 800 metri di altezza, circondato da maestosi castagneti cui si alternano boschi di faggi, querce, betulle e pinete. Dopo un tratto con tornanti immersi nel verde, si arriva all’incantevole, quanto poco conosciuto, borgo di Nesso, nuovamente a quota lago. Dove ci si ferma sull’antico ponte della Civera, o scendendo lungo una scalinata di 340 gradini, per ammirare l’Orrido, una profonda gola naturale con una cascata che divide in due il borgo. Si rientra quindi a Como costeggiando il lago, giusto in tempo per una piacevole passeggiata sulla riva fino alla settecentesca Villa Geno, ai piedi della collina di Brunate. Tornando verso la centrale piazza Cavour, su cui si affacciano caffè e ristoranti, cattura l’attenzione The Life Electric, la struttura in acciaio di Daniel Libeskind, alta più di 16 metri, posta su una rotonda all’estremità della diga foranea e dedicata, come è facile intuire, al cittadino più illustre di Como, Alessandro Volta. LEGGI TUTTO

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    Toyota, collaborazione con Amazon per nuovi servizi di mobilità

    Toyota e Amazon hanno stretto un nuovo accordo, un ulteriore stretta di mano compresa all’interno di una partnership più ampia e già avviata da tempo tra la Casa giapponese e il colosso statunitense. Lo scopo della partnership è quello di sviluppare e ampliare i servizi di mobilità, raccogliendo dati utili alla sicurezza e al comfort degli automobilisti, insieme a un partner d’eccezione. 
    Con Amazon Echo Auto, Alexa è sulle vostre macchine
    I contenuti dell’accordo e i vantaggi per gli automobilisti
    L’inedito accordo prevede che Amazon realizzi una piattaforma globale, Amazon Web Services (AWS), che aiuti Toyota a gestire, elaborare e analizzare i dati della flotta mondiale di veicoli connessi al Marchio. Dati che potranno così essere utilizzati per molteplici scopi, tra i quali: costruzione di nuovi modelli; car sharing; rideshare; noleggio a servizio completo; manutenzione del veicolo; assicurazione basata sul comportamento di guida.
    La gamma Toyota: consulta il listino completo di Auto!
    “La connettività guida tutti i processi di sviluppo: produzione, vendita e assistenza nel settore automobilistico – ha affermato Shigeki Tomoyama, Chief Production Officer Toyota -. Espandere il nostro accordo con AWS per rafforzare la nostra piattaforma di dati sui veicoli sarà un grande vantaggio per le attività all’interno di Toyota”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: Zarco operazione perfettamente riuscita

    MODENA – Johann Zarco è stato operato questa mattina allo scafoide al Policlinico di Modena allo scafoide. Il pilota transalpino domenica scorsa sul circuito austriaco del Red Bull Ring è stato protagonista di un incidente con Franco Mobidelli durante la gara di MotoGP.
    L’ospedale emiliano ha emesso una nota sulle condizioni del pilota transalpino della Ducati Avintia: “Questo pomeriggio, Johann Zarko, pilota francese della Ducati, è stato sottoposto al Policlinico di Modena a un intervento di riduzione e sintesi della frattura allo scafoide lievemente scomposta, da parte dell’equipe della Clinica Ortopedica di Modena presso l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena. L’intervento, che ha comportato l’inserimento di una vite tramite tecnica mininvasiva, sotto guida radiografica è andato bene e il pilota effettuerà la riabilitazione in accordo con il proprio staff medico”.
    Il francese sarà dimesso stasera e arriverà domani in Austria per sottoporsi alla visita medica di controllo con cui ottenere il via libera per correre nel GP di Stiria in programma il prossimo fine settimana. Poi Zarco sarà ascoltato dalla commissione che ha convocato lui e Franco Morbidelli dopo l’incidente di domenica scorsa sempre sul circuito austriaco. LEGGI TUTTO

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    Mercedes AMG-One, ecco come canta un V6 da F1

    “Dalla pista alla strada”. “Una Formula con le ruote coperte”. Quante volte avete letto queste frasi riferite a una hypercar dalle prestazioni estreme?
    Ecco, facile dirlo di qualunque sportiva estrema da oltre 1000 cavalli in commercio ora, ma rendere una frase fatta reale è qualcosa di diverso e maledettamente complicato.
    Ne sanno qualcosa in Mercedes-AMG perché loro sì che hanno preso una monoposto da F1, la loro, per renderla a norma di codice della strada, ma hanno rischiato il ricovero in manicomio per farlo.
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    I perché dei ritardi del progetto
    La Mercedes-AMG ONE è stata presentata nel 2017, con le prime consegne promesse in 18 mesi, ma le cose non sono andate secondo i piani perché prendere la Power Unit realizzata nel 2016 per la W07, quella del Mondiale vinto da Rosberg e delle 19 vittorie su 21 GP per adattarla all’uso stradale, ha messo i tecnici di Affalterbach di fronte a tante sfide e problemi da risolvere.
    Poi, la pandemia da COVID-19 ha fatto il resto nell’aumentare i ritardi alla delibera del progetto.
    I tedeschi, però, non si sono arresi. Superati al banco i problemi nati nel rendere il V6 1.6 turbo da oltre 1000 cv, completo di MGU-H (il sistema che recupera energia dal calore dei gas di scarico) e MGU-K (il dispositivo che recupera l’energia che si dissipa nelle frenate), rispettoso nelle norme anti-inquinamento e anti-rumore, capace di accendersi come un auto normale e non attraverso l’intervento di un’intero team di meccanici della scuderia di F1, ma soprattutto di farlo rendere a un regime di giri da vettura stradale in modo da essere guidabile non solo da un Campione del Mondo, la AMG One è tornata in pista per una nuova serie di collaudi, gli ultimi prima di consegnare i 275 esemplari già ordinati.
    I test in pista
    I tester hanno verificato come il complesso sistema di aerodinamica attiva della Mercedes AMG-ONE, confermi il tipo di efficacia studiato in galleria del vento in condizioni di utilizzo reali, oltre a collaudare la vettura nella modalità di guida 100% elettrica.
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    Ora ultimo step di prove previsto al Nürburgring e poi, dopo un’attesa che sembrava infinita, la vera F1 con le ruote coperte potrà scendere in strada nella sua veste definitiva. LEGGI TUTTO

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    Ciclovia della Versilia, in sella da Viareggio a Forte dei Marmi

    Una terra che strega, la Versilia. Merito delle sue incredibili e affascinanti località contese tra mare e montagna, le Alpi Apuane di preciso. Ci sono tanti modo per scoprire le bellezze di questo tratto costiero della Toscana e uno sicuramente è sfruttare i quasi 30 chilometri della cosiddetta Ciclovia della Versilia che tocca Viareggio e Forte dei Marmi, passando per Marina di Pietrasanta e Lido di Camaiore.
    Partendo dalla capitale toscana del carnevale, dove il tracciato è anche conosciuto come Pista Ciclabile Fausto Coppi – in questi luoghi la bicicletta vanta una grande tradizione – si punta a nord lungo un percorso piacevole e pianeggiante quasi interamente in prossimità del mare. Prima di saltare in sella, però, meglio indugiare un po’ sulla celebre Passeggiata Margherita, per respirare a pieno l’aria Liberty e Art Decò degli eleganti palazzi che vi si affacciano. Il Gran Caffè Margherita, il Bagno Balena, lo Chalet Martini, i Magazzini Duilio 48, l’Hotel Liberty, sono tutti lì a ricordare le suggestive atmosfere dei ruggenti anni Venti. Un saluto all’Attesa, la statua di bronzo di Inaco Biancalana posizionata sul molo di Viareggio, ormai uno dei simboli della città, che ne testimonia il passato marinaro, e si parte.
    Appena una manciata di chilometri e si raggiunge Lido di Camaiore, che con le sue spiagge dorate è una stazione balneare attrezzatissima e all’avanguardia, capace di spiccare tra le località turistiche più amate d’Europa. Appena oltre, è il Parco della Versiliana, nei pressi di Marina di Pietrasanta, a invadere il panorama con i suoi ottanta ettari di bosco secolare. Qui, il consiglio è di dedicare una piacevole visita all’omonima villa realizzata nel 1886, il cui nome – Versiliana – fu coniato dallo scrittore Renato Fucini. Nelle calde giornate estive, i viali del parco, che si diramano nel sottobosco, caratterizzato per lo più da pini marittimi, pini domestici e lecci, offrono grande refrigerio, circondati da piccoli stagni e interessanti zone umide, dove è possibile avvistare diverse specie di uccelli, tra le quali folaghe, martin pescatore, e gallinelle d’acqua.
    La ciclabile prosegue, tra stabilimenti balneari e invitanti chioschi di gelato, fino a Forte dei Marmi, da raggiungere possibilmente nel tardo pomeriggio, per gustare un bel tramonto sul Pontile Medaglie D’Oro, magari mentre qualche pescatore locale tenta la sorte con la tradizionale rete a bilancino. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: intervento riuscito su Zarco

    MODENA – Intervento riuscito per Johann Zarco al Policlinico di Modena. Il francese è stato protagonista dell’incidente con Morbidelli domenica scorsa al Red Bull Ring, in Austria, nel corso della gara di MotoGP.
    L’ospedale emiliano ha emesso una nota sulle condizioni del pilota transalpino della Ducati Avintia: “Questo pomeriggio, Johann Zarko, pilota francese della Ducati, è stato sottoposto al Policlinico di Modena a un intervento di riduzione e sintesi della frattura allo scafoide lievemente scomposta, da parte dell’equipe della Clinica Ortopedica di Modena presso l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena. L’intervento, che ha comportato l’inserimento di una vite tramite tecnica mininvasiva, sotto guida radiografica è andato bene e il pilota effettuerà la riabilitazione in accordo con il proprio staff medico”.
    Il francese sarà dimesso stasera e arriverà domani in Austria per sottoporsi alla visita medica di controllo con cui ottenere il via libera per correre nel GP di Stiria in programma il prossimo fine settimana. Poi Zarco sarà ascoltato dalla commissione che ha convocato lui e Franco Morbidelli dopo l’incidente di domenica scorsa sempre sul circuito austriaco. LEGGI TUTTO

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    Mahindra Thar, generazione inedita per il fuoristrada indiano

    Mahindra Thar svela la sua nuova serie. Il fuoristrada indiano si va a configurare come un veicolo off-road duro e puro, classico: forse fin troppo, perché anche in questo caso le somiglianze con Jeep Wrangler sono evidenti (Mahindra di recente ha perso una disputa con Jeep in USA per il modello Roxor).
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    Thar arriverà sul mercato indiano ad ottobre. Vettura a due porte, votata alle escursioni: con convertibile top, tetto morbido o rigido. La fanaleria, a led, e la griglia (comprese le storiche sette barre …) sono effettivamente riconducibili alla fuoristrada americano.
    La trazione è integrale con marce ridotte: al posteriore c’è il bloccaggio meccanico del differenziale. Le sospensioni sono indipendenti davanti e multi-link dietro: la profondità di guado è di 65 centimetri, l’altezza da terra di 22,6 centimetri: l’angolo d’attacco è di 41,8°, quello di uscita di 36,8° e di dosso di 27°.
    Gli pneumatici sono all terrain 255/65 su cerchi da 18 pallini, in abitacolo spicca uno display multimedia  centrale che informa anche sull’attività e le prestazioni in off-road.

    Benzina e Diesel, 150 e 130 cv
    Thar 2020 presenta nuovi motori: il benzina 2 litri TGDi Stallion da 150 cavalli e 320 Nm di coppia e il Diesel di 2.2 litri da 130 cavalli e 320 Nm. Il cambio può essere manuale a sei rapporti o automatico sempre a sei marce. LEGGI TUTTO