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    Lancia Fulvia HF Competizione, quella gialla del '69 costa 120.000 euro

    La storia di Lancia nelle competizioni passa anche per i successi di Lancia Fulvia 1600 HF Competizione e, per tutti gli appassionati del modello, l’inglese RM Sotheby’s ne ha messa una in vendita. La vettura è del 1969 ed è stata completamente restaurata, prima di essere portata in mostra all’Amelia Island Concours d’Elegance.

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    Lancia Fulvia HF Competizione gialla 1969

    IDEA DE TOMASO
    La storia della Fulvia HF Competizione è interessante: l’idea fu di Alejandro De Tomaso, che sperava nell’acquisto di Lancia da parte di Ford. Secondo il pilota, se gli americani avessero rilevato il Marchio italiano, lui sarebbe stato nominato Ceo della Casa in virtù della sua amicizia con l’allora capo di Ford Lee Iacocca. La storia, però, è cambiata con l’acquisto lampo di Lancia da parte di Fiat. La Fulvia restava, gli ambiziosi progetti imprenditoriali di De Tomaso no.
    BASE FULVIA E ALETTONE
    Il modello è realizzato sul telaio standard della Lancia Fulvia, alla quale solo state applicate numerose modifiche come l’ala posteriore retrattile e regolabile. Il cofano a conchiglia, il tappo del serbatoio a sgancio rapido, i finestrini in plexiglas e il roll-bar interno completano le dotazioni della vettura.
    MOTORE E PREZZO
    Il motore V4 da 1,6 lt è stato ribassato di 30 mm per favorire la stabilità della Fulvia e la sua maneggevolezza. L’asse posteriore è stato sostituito da due bracci oscillanti indipendenti e un serbatoio in alluminio, più capiente, nel vano posteriore. RM Sotheby’s ha anche annunciato il prezzo per la Fulvia HF Competizione, in livrea gialla: per averla nel proprio garage, serviranno circa 120.000 euro.
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    Aston Martin, dal 2025 arrivano SUV e granturismo elettrici

    I progetti sono ancora a medio termine, retaggio della vecchia proprietà che voleva lanciare con il marchio Lagonda un modello a zero emissioni. Oggi, però, la prima elettrica Aston Martin è appannaggio della nuova proprietà di Lawrence Stroll, intenta a puntare sul marchio Aston per le due novità a partire dal 2025.

    Cruciale nella proposta elettrica è la collaborazione tecnica con Mercedes, a fornire non solo motori termici e ibridi plug-in personalizzati nei prossimi anni, ma anche sistemi elettrici. Quanto sia importante poter fare affidamento su architetture, motori e batterie frutto di un progetto già maturo, oggetto di investimenti e sviluppo, è noto. 
    L’acquisto da parte di Aston Martin vedrà comunque elementi di unicità, nell’assemblaggio previsto presso l’impianto di St. Athan, dove verranno prodotti sia il suv elettrico che una sportiva idealmente accostabile alla DB11 con motore termico. Assetto, design di carrozzeria e interni, dinamica, avranno tutti un’impronta propria.
    Mercedes e Aston Martin: partnership tecnica
    Mercedes ricordiamo come abbia delineato un programma di sviluppo dell’offerta elettrica che vedrà EQS arrivare sul mercato in estate, EQE – grande berlina equiparabile per segmento a Classe E – presentata a settembre, poi il maxi-crossover EQS. L’architettura modulare EVA sarà comune a tutti questi modelli ed è verosimile che venga fornita anche ad Aston Martin.
    Per potenze in gioco, l’elettrico che introdurrà Mercedes avrà potenze anche in eccesso dei 700 cavalli, assolutamente compatibili con una proposta Aston martin che sia granturismo di livello. Secondo quanto anticipato da Lawrence Stroll nel corso di un’intervista al Financial Times, i passi sul progetto elettrico “sportivo” non sono ancora alla fase avanzata di validazione del design, men che meno della sigla, che potrebbe non allinearsi alla storica DB. D’altronde, Aston martin ha chiarito come il futuro resterà imperniato su una sportività con motore termico, elettrificata, fino oltre il 2030. 
    In attesa che arrivi il suv elettrico nel 2025, nei prossimi mesi verrà presentata la versione ibrida plug-in di Aston Martin DBX, con un sistema ricaricabile e l’abbinamento del motore elettrico sulla linea di trazione composta con motore V8 biturbo 4 litri e cambio 9G-Tronic. Sarà lo schema in arrivo in primavera su Mercedes-AMG GT 4 porte 73 S.

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    Torino, benzinaio eroico spegne l'auto in fiamme

    Eroe per caso a Torino, precisamente in piazza Omero, dove lo scorso giovedì 4 marzo un’auto è andata in fiamme a pochi metro da una stazione di rifornimento. La tragedia fortunatamente è stata evitata grazie all’intervento coraggioso e immediato del benzinaio che si è trovato davanti una scena pericolosissima.

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    Torino, benzinaio eroe spegne auto in fiamme

    Soccorso immediato
    Dalle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della pompa di benzina, si vede una vettura a bordo strada immersa nel fuoco proprio a pochi metri di distanza dall’impianto. Ad agire in fretta e senza neanche pensarci un attimo è stato proprio l’uomo che lavora nella stazione di carburante. Con molto coraggio e intraprendenza il benzinaio, armato di estintore si è diretto verso l’auto per domare l’incendio.
    La reazione si è rivelata decisiva visto che le fiamme si sono spente subito e nessuno è rimasto ferito. lI peggio, e quella che poteva trasformarsi in una tragedia, è stato evitato grazie soprattutto al suo coraggio.
    Benzina: prezzo sale dell’1% in 7 giorni, verde a 1,536 euro LEGGI TUTTO

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    Vespa 75th: Piaggio celebra i 75 dello scooter divenuto un mito

    Il mito Vespa compie 75 anni e viene celebrato dal Gruppo Piaggio con una speciale versione anniversario: la Vespa 75th. Una proposta, questa, che sarà venduta esclusivamente nel 2021 per celebrare tutta la storia e la passione che questo pezzo di Italia rappresenta nel mondo.

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    Vespa 75th: allestimento anniversario per Primavera e GTS

    SOLO PRIMAVERA E GTS
    Dal 23 aprile del 1946, data di deposito del brevetto di Corradino D’Ascanio, al 2021: settantacinque anni di storia nel corso dei quali Vespa ha saputo distinguersi sulle strade, accompagnando fenomeni di costume, musicali, giovanili e diventando una icona senza tempo.
    Oggi, il Gruppo Piaggio ha voluto dedicare al mito una serie speciale chiamata Vespa 75th, che sarà disponibile per i modelli Primavera – nelle cilindrate 50, 125 e 150 cc – e per Vespa GTS – nelle cilindrate 125 e 300 cc -, ma con commercializzazione estremamente limitata al 2021.
    DETTAGLI E FINITURE
    Per questa speciale ricorrenza, la scocca di Vespa 75th è proposta in una speciale colorazione metallizzata in Giallo 75th, un cromia studiata espressamente per questa serie anniversario e che reinterpreta in chiave contemporanea alcune delle colorazioni più in voga negli anni Quaranta.
    Inoltre, sulle fiancate e sul parafango anteriore compare il numero 75 in una tonalità lievemente più accentuata, che fa da cornice alla sella dedicata in nabuk grigio fumo con cadenino, ai cerchi con bordi diamantati e numerosi dettagli cromati, alla cresta sul parafango anteriore, alla cornice della strumentazione e agli specchi retrovisori e, solo su GTS, alle pedane passeggero estraibili.
    Cromato è anche il portapacchi posteriore su cui alloggia una borsa rotonda che ricalca nelle forme il tipico contenitore per la ruota di scorta.
    WELCOME KIT ESCLUSIVO
    Per sottolineare ulteriormente l’unicità di questa speciale serie celebrativa, ogni esemplare di Vespa 75th è accompagnato da un Welcome Kit, che comprende una sciarpa Made in Italy in 100% seta con lavorazione jacquard e bordi cuciti a mano, una targa vintage Vespa in acciaio, Owner’s Book dedicato e otto cartoline da collezione che ripercorrono attraverso le immagini più significative le altrettante decadi di storia di Vespa.
    Il Museo Piaggio riapre dal vivo e anche online LEGGI TUTTO

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    Quiz patente, per superarlo mette una telecamera nella mascherina: denunciato

    Una truffa incredibile, quella tentata alla motorizzazione civile di Bologna. Protagonista un 50enne di origine nigeriana e il suo clamoroso tentativo di superare l’esame teorico della patente facendosi dare le risposte corrette da un suo amico. Ecco come.

    Telecamera, smartphone e vibrazioni: l’ingegnoso piano
    Il protagonista della vicenda infatti aveva nascosto una piccola telecamera artigianale all’interno di un foro applicato sulla mascherina, che i candidati dovevano ovviamente indossare per via delle restrizioni anti-contagio. La telecamera filmava le domande del quiz teorico, che venivano così inviate allo smartphone di un amico del 50enne. Il complice, a sua volta, dava la risposta corretta facendo vibrare il telefono cellulare del candidato: una vibrazione in caso di risposta ‘vera’, due vibrazioni in caso di risposta ‘falsa’.
    Scadenza patente: foglio rosa ed esami di guida, ecco le date delle proroghe
    Il 50enne è stato però scoperto dalla commissione di esame, accortasi delle troppe (e sospettose) volte in cui il protagonista muoveva la testa di lato – evidentemente per far vedere le domande al complice -. La commissione ha così chiesto di poter controllare la mascherina, data la presenza di un piccolo foro, ed è stata così scoperta la telecamera. Una volta scoperto, il candidato è stato naturalmente sospeso dall’esame e anche denunciato per truffa aggravata ai danno dello Stato. LEGGI TUTTO

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    Vettel e le 5 Ferrari vendute, la confessione: “Le ho date via perché…”

    Naturalmente la notizia non era passata inosservata: Sebastian Vettel ha fatto spazio nel suo garage e si è liberato di cinque Ferrari della sua collezione. L’abbandono del team di Maranello alla fine dell’ultimo Mondiale non è stato senza polemiche e il pubblico ha potuto ricamare su una notizia come questa, per cui il pilota tedesco ci ha tenuto da ribadire la sua posizione a riguardo.

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    Vettel vende le sue auto personali: presenti 5 Ferrari

    ADDIO A 5 INCREDIBILI ROSSE
    Vettel è stato sostituito dalla Ferrari con Carlos Sainz per la prossima stagione di Formula Uno; nel frattempo, il pilota 33enne ha ceduto otto supercar della sua collezione tra cui: una Ferrari LaFerrari, una Ferrari Enzo del 2004, una F50 del ’96, una Ferrari F12tdf, una 458 Speciale, una Mercedes SL65 AMG “Black Series”, una Mercedes SLS AMG “Gullwing” e una BMW Z8 Roadster, per un totale di circa 5 milioni di euro. “La logica era quella di liberare un po’ di spazio. Sono molto impegnato nella mia vita, quindi non ho il tempo di divertirmi e guidare senza fare nulla, quindi nessun grande segreto”, questa la posizione del tedesco 4 volte campione del mondo in F1.
    2020 DELUDENTE
    Tornando sull’ultima fallimentare annata a bordo della Rossa, Vettel non si è nascosto: “L’intero anno scorso è stata una sfida e ci ho pensato molto e non sono stato contento di come è andata. Ma l’ho accettato e l’ho vissuto e non ho rimpianti. In definitiva, non vedo l’ora che arrivi quest’anno. Sono molto in pace con l’anno scorso, so che non è stato secondo i miei standard che mi tengo. Non mi preoccupo mai di quello che la gente pensa o dice ed è per questo che penso che sia importante. Sono in pace ed è per questo che non vedo l’ora che arrivi quest’anno”.
    GRANDE SPIRITO 
    Sulla sua nuova scuderia: “Lo spirito è grande e la gente è molto entusiasta, è una squadra molto piccola se la si paragona alla Ferrari, quindi le cose sono un po’ diverse. Ma non si tratta di fantasie, è il lavoro dietro le quinte e da quello che ho visto, le persone sono molto capaci e molto talento. Non è un segreto che negli ultimi anni era necessario essere in Mercedes per vincere il campionato. Ma la F1 sta cambiando e forse quel divario potrebbe ridursi e questa è la speranza, per essere più vicini alla vetta e non solo sul podio se si è fortunati. Per quanto riguarda l’età, sento di averla dentro di me, ma poi dipende dalle circostanze di come vanno le cose nel prossimo futuro”.
    Tutte le supercar nel garage di Lewis Hamilton LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo a Miller: “Spegni il telefono e inizia a vincere”

    ROMA – Volano scintille tra Jack Miller e Jorge Lorenzo. Il pilota australiano, impegnato nei test di MotoGp in Qatar, ha infatti risposto a un commento del maiorchino, che sui social aveva commentato una caduta di Cal Crutchlow alla curva 2 del circuito di Losail, famosa per essere piena di insidie. “Ve l’avevo detto” – ha scritto l’ex pilota campione del mondo in classe regina. La replica di Miller è subito arrivata ed è stata piuttosto dura: “Ma che ne pensi di crescere? Smettila di comportarti come un bambino”.

    Lorenzo: “Concentrati sulle cose importanti”
    Parole forti anche quelle di Lorenzo, che ha replicato al pilota della Ducati sempre su Instagram: “E tu che ne pensi invece di spegnere il telefono, smetterla di fare stoppies e iniziare a vincere qualche gara? Hai già 26 anni. Concentrati su quello che è importante”. Un attacco piuttosto pesante nei confronti di Miller, che quest’anno farà il suo esordio nella squadra ufficiale della casa di Borgo Panigale. LEGGI TUTTO

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    L'8 marzo di Alfa Romeo: l'omaggio alle donne che hanno fatto la sua storia

    BARONESSA, AVIATRICE E GIORNALISTA
    Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, la Baronessa Maria Antonietta d’Avanzo – aviatrice e giornalista -, debuttò sull’Alfa Romeo G1 a Brescia nel 1921, piazzandosi terza. La d’Avanzo gareggiò fino agli anni ’40 in tutto il mondo, sfidando i colleghi uomini su varie monoposto e competizioni.  
    ANNA MARIA PEDUZZI
    Gli anni della Scuderia Ferrari scrissero un capitolo fondamentale nella storia di Alfa Romeo. Tra i piloti del Cavallino Rampante c’era la comasca Anna Maria Peduzzi. Dopo il debutto a bordo della sua Alfa Romeo 6C 1500 Super Sport, acquistata da Ferrari, Peduzzi vinse nel 1934 la Classe 1500 alla Mille Miglia e, nel dopoguerra, gareggiò con l’Alfa Romeo 1900 Sprint e l’Alfa Romeo Giulietta.
    LE FRANCESI ODETTE SIKO E HELLè NICE
    Negli anni ’30 Alfa Romeo si affermò tra le principali protagoniste dell’automobilismo, grazie a vetture straordinarie e a piloti che entrarono nella leggenda: Nuvolari, Varzi, Caracciola e Sommer, che vinse la 24 Ore di Le Mans nel 1932 al volante di un’Alfa Romeo 8C 2300. In quella gara si piazzava quarta assoluta l’Alfa Romeo 6C 1750 SS dell’affascinante Odette Siko, aggiudicandosi la categoria 2.0 litri. La giovane parigina Siko divenne presto una delle star del circuito, distinguendosi con la sua eleganza sia nel paddock che nelle prestazioni, spesso in compagnia di un’altra pilota francese Hellè Nice. All’anagrafe Mariette Hèlène Delangle, era una modella, acrobata e ballerina. Nota per la sua personalità estroversa, Nice gareggiò in Europa e in America e fu tra i primi piloti a esporre i marchi dei suoi sponsor sulla carrozzeria di una monoposto. Nel 1933 partecipò al Gran Premio d’Italia a Monza al volante della 8C 2300 Monza di sua proprietà. Nel 1936 vinse la Ladies Cup a Montecarlo e partecipò al Gran Premio di San Paolo in Brasile, dove fu vittima di un terribile incidente, da cui uscì miracolosamente viva dopo tre giorni di coma.
    ADA PACE, SAYONARA
    Negli anni ’50 la torinese Ada Pace fece parlare di sé. Nei suoi dieci anni di carriera, Pace si aggiudicò ben undici gare nazionali di velocità, sei nella categoria Turismo e cinque nella categoria Sport. Iscritta quasi sempre alle gare con lo pseudonimo di “Sayonara”, dovuto alla beffarda scritta che solitamente apponeva al posto della targa posteriore, raccolse i suoi successi più prestigiosi con l’Alfa Romeo Giulietta Sprint Veloce e l’Alfa Romeo Giulietta SZ, con cui nel 1958 riuscì ad aggiudicarsi la Trieste-Opicina.
    RAGANELLI, PRIMA IN EDIZIONE LIMITATA
    Forse l’unica donna a conquistare un campionato mondiale su quattro ruote fu la romana Susanna “Susy” Raganelli, che nel 1966 si aggiudicò il Campionato del Mondo di karting classe 100 cm3 sconfiggendo Leif Engstrom e il grande Ronnie Peterson. Raganelli legò per sempre il suo nome ad Alfa Romeo concludendo la sua carriera al volante di una GTA, ma fu anche la prima in Italia ad acquistare una leggendaria Alfa Romeo 33 Stradale del 1967, prodotta in appena 12 esemplari.
    CHRISTINE BECKERS E LIANE ENGEMAN
    Gli anni ’60 furono l’epoca dell’Alfa Romeo Giulia Sprint GTA, vettura memorabile per i risultati, le vittorie e l’importanza che ebbe nella storia di Alfa Romeo. Meno note sono invece le vicende dell’Alfa Romeo GTA-SA (sovralimentata). Preparata in dieci esemplari per il Gruppo 5, era dotata di due compressori centrifughi ad azionamento idraulico che aumentavano la sua potenza a 220 Cv consentendole di toccare i 240 km/h. Pur raggiungendo prestazioni di punta, la GTA-SA presentava “un imprevedibile picco di potenza che interveniva all’improvviso e in modo inaspettato, rendendola difficile da governare in curva o in manovra” spiegava Teodoro Zeccoli, storico collaudatore di Autodelta. Proprio a bordo dell’indomabile GTA, si fece notare la giovane pilota belga Christine Beckers, che conquistò la vittoria a Houyet nel 1968 e ottenne ottimi risultati anche l’anno successivo a Condroz, ai “Tre Ponti”, a Herbeumont e a Zandvoort. Beckers non fu l’unica, tuttavia, a distinguersi con la GTA. L’Alfa Romeo 1300 Junior del team di Toine Hezemans fu portata agli onori dalla velocissima pilota olandese Liane Engeman, successivamente scelta dall’Alfa Romeo come modella.
    LELLA LOMBARDI E ANNA CAMBIAGHI
    Dopo Maria Teresa de Filippis negli anni ’50, la seconda donna italiana a scendere in pista in una gara di Formula 1 – in ben 13 GP – fu Maria Grazia “Lella” Lombardi. Tra il 1982 e il 1984 partecipò al Campionato Europeo Turismo con l’Alfa Romeo GTV6 2.5 insieme ad Anna Cambiaghi, Giancarlo Naddeo, Giorgio Francia e Rinaldo Drovandi, contribuendo alla conquista di molteplici titoli. Resta l’unica donna pilota italiana a essere andata a punti durante una gara di Formula 1.
    TAMARA VIDALI IN GIALLO
    Tamara Vidali ha portato l’Alfa Romeo 33 1.7 Quadrifoglio Verde di Reparto Corse al successo nel Campionato Italiano Turismo nel 1992. Gli appassionati non possono dimenticare la livrea tutta gialla dell’Alfa Romeo 155 guidata sempre dalla Vidali nel Campionato Italiano Superturismo del 1994.
    TATIANA CALDERON
    La colombiana Tatiana Calderon, classe ‘93, ha esordito nei campionati giovanili nel 2005, vincendo la serie Easy Kart Pre-Junior; nel 2008 è la prima donna a vincere la classe JICA del campionato Stars of Karting Divisione Est negli Stati Uniti. Nel 2017 è nominata pilota di sviluppo per il team di Formula Uno Sauber; nel 2018 viene promossa a collaudatrice F1 per Alfa Romeo Racing. LEGGI TUTTO