Sinner: “Ho pensato di mollare. Non auguro a nessuno quello che ho passato da innocente”
Il n. 1 al mondo si racconta in una lunga intervista al Tg1: “In Australia non mi sentivo a mio agio, i giocatori mi guardavano in modo diverso. Avevo pensato di prendermi un po’ di tempo per staccare. Ho faticato ad accettare i tre mesi di sospensione, non auguro a nessuno di passare una roba del genere da innocente”. E sul rientro: “Contento di tornare a Roma, non c’è posto più bello. Cahill? In un anno possono cambiare tante cose”
“Se ho pensato di mollare tutto? Sì, mi è capitato”. A dirlo è Jannik Sinner, protagonista di una lunga intervista concessa al direttore del Tg1, Gian Marco Chiocci. Jannik ha ripercorso quanto accaduto nell’ultimo anno, segnato dal caso clostebol e dalla sospensione di tre mesi. Un capitolo difficile da dimenticare per Sinner che ha anche pensato di mollare tutto: “Prima degli Australian Open quest’anno ero in un momento non felicissimo. C’era ancora quel caso di doping e arrivando in Australia non mi sentivo a mio agio. Nello spogliatoio e dove andavo a mangiare i giocatori mi guardavano in modo diverso. Non mi piaceva. Io ero uno che scherzava, ma quella situazione era diversa. Ho pensato di prendermi un po’ di tempo per staccare dopo l’Australia, poi è capitato questo e non volevo capitasse, ma in un altro senso mi ha fatto bene. Tre mesi sono troppi, ma una ragione per cui non ho giocato Rotterdam era proprio quella, mi serviva tempo con amici e per dare priorità alle persone a cui voglio bene”.
“Faticato ad accettare i tre mesi di sospensione”
Una sospensione che Sinner – per sua stessa ammissione – ha faticato ad accettare: “Ho faticato ad accettare i tre mesi di sospensione perché nella mia testa non ho fatto niente. Ho vissuto un anno intero di difficoltà”. E sui commenti ricevuti da altri atleti come Novak Djokovic e Federica Pellegrini: “Ognuno è libero di dire ciò che vuole ed è libero di giudicare. Solo io so cosa è successo e cosa ho passato, non auguro a nessuno di passare una roba del genere da innocente”. LEGGI TUTTO