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    Basket, Eurocup: terzo successo di fila per Virtus Bologna e Trento

    ROMA – Trento e la Virtus Bologna proseguono il loro bel cammino spedito in Eurocup centrando il terzo successo in altrettanti incontri. Nel gruppo D L’Aquila è passata (65-71) in Francia sul terreno del Nanterre mentre, nel gruppo C, la Virtus ha passeggiato (66-82) ad Andorra.Browne e Morgan trascinano TrentoTrento ha vinto a Nanterre grazie a una grande prova di Browne (18 punti e 8 assist) e Morgan (14 punti), decisivo nel finale. Ma merita una citazione anche Williams che ha chiuso con 10 punti e 8 rimbalzi. Alla formazione francese non sono bastati i 19 punti di Cordinier. Gli uomini di Brienza sono partiti male, pagando un black-out al tiro di 3’30”, e hanno chiuso il primo quarto sotto di 11 (24-13) affondati da Stone e Conklin (11 punti a testa alla fine). A prendere per mano le aquile ha pensato Maye che, a suon di canestri, ha contribuito al parziale di 11-0 che ha permesso ai suoi di rimettere la testa avanti (28-29 al 17’). L’equilibrio è durato fino al 35’ quando Morgan ha deciso di guadagnarsi la copertina con due triple consecutive. Trento è salita sul 59-65 al 37’ e, nel finale, ha gestito bene il vantaggio grazie a due canestri di Browne.Super Teodosic, la Virtus volaLa Virtus ringrazia soprattutto Teodosic (21 punti e 6 assist), Alibegovic e Gamble (16 punti a testa) per il successo ad Andorra. Bologna ha iniziato la gara con il freno a mano (15-8) e ha dovuto pensare Alibegovic a tenerla a galla (24-21 al 13’). A questo punto è entrato in scena Teodosic che, con 11 punti in 3’, ha consentito ai suoi di allungare sul 28-37 al 16′ ed andare al riposo avanti di 15 (30-45). Con il contributo di Gamble, la Virtus ha toccato anche il +22 in avvio di ripresa poi ha rallentato un attimo i ritmi consentendo ad Andorra di ridurre il divario (40-53 al 25’). Gli uomini di Djordjevic però non si sono addormentati: sono tornati sul +19 con una tripla di Teodosic, ed un canestro di Abass e poi hanno gestito bene l’ultimo quarto in cui hanno toccato anche il massino vantaggio di +23, grazie a un libero di Tessitori, prima di accontentarsi di chiudere con 16 lunghezze di scarto. LEGGI TUTTO

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    Eurolega, Coronavirus e scioperi: situazione complicata anche per Milano

    TORINO – Altri quattro casi di positività al Covid-19 nell’Asvel Villeurbanne, sconfitto settimana scorsa in Eurolega al Forum dall’Olimpia Milano, la società ha comunicato che i test di ieri hanno rilevato quattro casi aggiuntivi all’interno del gruppo. “Al momento restano nove giocatori a disposizione, compresi due giovani iscritti all’Eurolega (Elwin Ndjok e Matt Marsh?)”, ha fatto sapere l’Asvel, che questa sera affronterà il Panathinaikos in Eurolega.
    Sciopero greco per l’Olimpia
    Problemi logistici per l’Olimpia Milano ed il Maccabi Tel Aviv entrambe impegnate ad Atene contro l’Olympiacos in questo doppio turno: la compagine allenata da Ettore Messina giocherà domani al Pireo con ripartenza per Milano giovedì ma proprio per il 15 ottobre è stato indetto sciopero nazionale in Grecia. Milano rischia di rimanere bloccata ed il Maccabi di non poter di atterrare, inizia a farsi largo ipotesi di rinviare a sabato la partita tra i padroni di casa e gli israreliani.
    Difficoltà per il Coronavirus
    Tornando al probema del coronavirus preoccupa la situazione dello Zenit San Pietroburgo dove si contano ben 13 casi di positività tra giocatori e membri dello staff, i russi questa settimana avrebbero dovuto affrontare Baskonia e Valencia in Spagna, la squadra non è partita ed entrambe le sfide sono state cancellate dall’Eurolega, che aspetta la decisione del giudice sportivo. Per regolamento servono almeno 8 giocatori a referto per evitare la sconfitta a tavolino (20-0), lo Zenit oggi ne ha a disposizione solo 6. Anche il Khimki Mosca sta faticando, sabato scorso ha dovuto giocare in 8 perdendo in casa contro lo Zalgiris Kaunas e mercoledì si troverà nella stessa situazione in quel di Madrid contro il Real. LEGGI TUTTO

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    Vanessa: «Vorrei che Kobe e Gigi vedessero»

    Chiamatelo segno del destino. «Vorrei che Kobe e Gigi fossero qui per vedere tutto ciò», così in una storia su Instagram Vanessa, moglie di Kobe Bryant trova le parole giuste, quelle del cuore e si congratula con i Lakers per la vittoria del titolo a 10 anni dall’ultima volta. Lakers sul tetto della Nba e le dediche a Kobe non sono mancate, così come il pensiero di tutti i compagni di squadra e gli appassionati del basket a quel drammatico incidente in cui morirono Kobe e Gianna, una delle figlie, quella che più gli assomigliava e che come lui amava giocare a basket. Era il 26 gennaio scorso quando papà e figlia tredicenne, e altre sette persone, persero la vita. Ma il loro ricordo sarà immortale. LEGGI TUTTO

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    NBA, LeBron: “Io il più forte di sempre? Decidete voi”

    ORLANDO – “Significa tanto rappresentare questa squadra storica, quando sono venuto ho detto che l’avrei rimessa nella posizione in cui deve essere. Rob Pelinka ha meritato il vostro rispetto, coach Vogel ha meritato il vostro rispetto, i miei compagni hanno meritato di essere rispettati. E anche io merito il vostro dannato rispetto”. Queste le parole di LeBron James, stella dei Lakers, al termine della vittoria che ha permesso al club gialloviola di vincere il loro 17esimo titolo. “Io il migliore di tutti i tempi? Lascio a voi la discussione. A me interessa rendere fieri i miei compagni, la mia squadra e la mia famiglia”, ha aggiunto.
    NBA, Lakers sul tetto del mondo

    Il messaggio dedicato alla mamma
    “Ti amo, ti adoro. Sei la ragione per la quale io sono riuscito a fare tutto questo”. Così LeBron si è rivolto alla madre, alla quale ha telefonato dopo la conquista del titolo con i Lakers sdraiandosi fuori dallo spogliatoio. La scena è stata immortalata dagli smartphone e diffusa sui social. LEGGI TUTTO

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    NBA, LeBron: “Io il migliore di tutti i tempi? Lascio a voi la discussione”

    ORLANDO – “Significa tanto rappresentare questa squadra storica, quando sono venuto ho detto che l’avrei rimessa nella posizione in cui deve essere. Rob Pelinka ha meritato il vostro rispetto, coach Vogel ha meritato il vostro rispetto, i miei compagni hanno meritato di essere rispettati. E anche io merito il vostro dannato rispetto”. Queste le parole di LeBron James, stella dei Lakers, al termine della vittoria che ha permesso al club gialloviola di vincere il loro 17esimo titolo. “Io il migliore di tutti i tempi? Lascio a voi la discussione. A me interessa rendere fieri i miei compagni, la mia squadra e la mia famiglia”, ha aggiunto.
    NBA, Lakers campioni dopo 10 anni dall’ultima volta
    Nba, Lakers campioni! Gli Heat si arrendono in gara-6 Il messaggio di LeBron alla madre
    “Ti amo, ti adoro. Sei la ragione per la quale io sono riuscito a fare tutto questo”. Così LeBron si è rivolto alla madre, alla quale ha telefonato dopo la conquista del titolo con i Lakers sdraiandosi fuori dallo spogliatoio. La scena è stata immortalata dagli smartphone e diffusa sui social.
    Los Angeles, esplode la gioia dei tifosi dei Lakers LEGGI TUTTO

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    Basket, Finals Nba: trionfo dei Lakers, LeBron James Mvp

    Quando mancano cinquanta secondi al trionfo e alla cascata di coriandoli, due giocatori dei Lakers celebrano lontano dal campo, dietro uno dei canestri. LeBron James stringe da dietro Anthony Davis con un lungo abbraccio che racchiude la chiave di questa stagione. La coppia meglio assortita degli ultimi vent’anni porta i Los Angeles Lakers al 17° titolo della storia e un uomo nel Pantheon dei più grandi di sempre. A 35 anni LeBron diventa il primo nella storia Nba a vincere quattro titoli con tre squadre diverse, unico a conquistare il titolo di Miglior giocatore delle finali con tre maglie diverse, unico con più di 25 punti di media ai playoff con tre franchigie. LeBron, sempre più The King, ha raggiunto Michael Jordan e Bill Russell come unici nella storia a vincere il titolo di mvp in almeno quattro finali e nella stagione regolare. Ma poiché nessuno, nemmeno il padrone assoluto del campionato, può vincere da solo, anche LeBron sa di essere entrato nella storia grazie a Davis, al primo titolo Nba della carriera, grazie a Rajon Rondo, e a tutti gli altri, che si sono riscattati dal torpore che aveva consentito a Miami di tenere aperta la serie.Finals Nba, i Lakers vincono l’anello. Miami si arrende, LeBron MvpA due giorni dal drammatico finale di gara5, quando Danny Green aveva sbagliato il tiro della vittoria dopo aver ricevuto palla da LeBron, stavolta non si è riproposto il dilemma se The King si sarebbe preso la responsabilità del tiro decisivo. Gara6 è stata una manifestazione di potenza della Lakers Nation, di nuovo tremendi in difesa, capaci di tenere gli Heat a solo 58 punti alla fine del terzo quarto, e vincere alla fine 106-93 dopo aver chiuso all’intervallo a +28 (64-26). “Avete fatto una difesa capolavoro”, aveva detto alla squadra nel timeout prima del quarto fianle, il coach, Frank Vogel, al suo primo trionfo da allenatore.Basket LEGGI TUTTO

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    Nba, Lakers sul tetto del mondo! Gli Heat si arrendono in gara-6

    ORLANDO (Florida) – LeBron James e i Los Angeles Lakers sono tornati sul tetto del mondo nel basket. I Lakers sono di nuovo campioni Nba dopo dieci anni, grazie alla vittoria in gara 6, nella notte, contro i Miami Heat per 106-93. Le finali dell’era Covid sono state giocate nella ‘bolla’ di Walt Disney World, in Florida. Questo è il 17esimo anello per i Lakers, che raggiungono Boston al comando della classifica dei titoli vinti nella Lega cestistica più famosa del mondo. Ed è il quarto, con tre squadre diverse, per LeBron James, autore di una tripla doppia da 28 punti, 14 rimbalzi e 10 assist. Si conclude così una stagione in cui l’Nba ha affrontato la pandemia e detto addio alla leggenda dei Lakers, Kobe Bryant, a cui è stata dedicata questa vittoria.

    Nba, Lakers vincono il titolo
    I gialloviola dei Lakers tornano sul tetto della Nba dieci anni dopo l’ultimo trionfo dell’era Kobe Bryant. La sfida contro i Miami Heat è stata vinta nettamente e fin dal primo quarto la formazione di LeBron James ha subito imposto il suo gioco. Dopo neanche trenta minuti, infatti, i gialloviola erano avanti di 29 lunghezze punti e solo nell’ultimo periodo hanno ‘decelerato’ consapevoli anche del fatto che la franchigia della Florida non poteva più pungere. Il migliore del match è stato proprio LeBron James con una tripla doppia da 28 punti, 14 rimbalzi e 10 assist. Ma fondamentale è stato anche l’apporto di Rajon Rondo (19 punti). Per Miami il migliore è stato un Bam Adebayo con 25 punti, 10 rimbalzi e 5 assist. In calo la prestazione di Jimmy Butler che nelle in gara 5 aveva fatto la differenza prendendo per mano i Miami.
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    Nba, Lakers campioni dopo 10 anni! Heat si arrendono in gara-6

    ORLANDO (Florida) – Dopo un digiuno durato dieci anni, i Los Angeles Lakers tornano campioni dell’Nba. Nella ‘bolla’ di Orlando, nella notte italiana, il quintetto californiano ha chiuso sul 4-2 la serie di finale con Miami Heat, battendo i rivali in gara-6 per 106-93, subentrando cosiì nell’albo d’oro del campionato pro nord americano ai Toronto Raptors. I Lakers trionfano per la 17esima volta nella loro storia, eguagliando così il record dei Boston Celtics, e si godono anche il premio di Mvp delle finali a LeBron James, che ottiene l’undicesima tripla doppia della sua carriera nelle finali Nba (meglio di un’altra leggenda come Magic Johnson, fermatosi a otto) con 28 punti, 14 rimbalzi e 10 assist. E che porta a casa l’ambito riconoscimento per la quarta volta dopo il 2012 e 2013, proprio con Miami, e il 2016 con Cleveland. La franchigia della Florida può consolarsi solo con i 25 punti messi a segno da Bam Adebayo, mentre Rajon Rondo si ferma a quota 19 così come Anthony Davis, ancora ‘monumentale’ in fase difensiva.
    Nba, Lakers campioni! Gli Heat si arrendono in gara-6 Nba, Lakers campioni
    Miami, che dopo il 3-2 sperava di riportare la serie in parità per tentare un’inaspettata ‘remuntada’, è letteralmente dominata dai rivali e a nulla può Goran Dragic, in campo nonostante un infortunio al piede non del tutto superato. E anche Jimmy Butler, dopo la straordinaria gara-5, non riesce a dare ai suoi il solito contributo, vistosamente a corto di fiato. A fine match, Jeanie Buss, la proprietaria del Los Angeles Lakers, ha ringraziato il commissario Nba, Adam Silver, per essere riuscito a portare a termine una stagione che era stata interrotta a causa dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid-19. L’idea della ‘bolla’ è stata vincente, così come la ‘fame’ di un instancabile James: “Far parte di questa squadra è una sensazione incredibile, vogliamo essere rispettati – ha detto l’ala americana, entrata già nella leggenda – Qui non abbiamo ego ma vogliamo dare sempre il meglio, dentro e fuori dal campo”. E anche questa volta ci sono riusciti, nel nome di Kobe Bryant, l’ex fuoriclasse dei Lakers morto in un incidente con un elicottero assieme alla figlia Gianna e ad altre sette persone lo scorso 26 gennaio.
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