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    Evans alla Virtus Roma: “Porto la mia esperienza per fare bene”

    ROMA – La Virtus Roma ha ingaggiato ufficilamente Chris Evans, ala statunitense di 203 cm per 100 kg, lo scorso anno in forza all’Orleans Loiret Basket. “Non vedo l’ora di giocare con la Virtus Roma e di cimentarmi nel campionato italiano – le sue prime parole da giocatore della formazione capitolina – spero di poter contribuire agli obiettivi che ci porremo grazie all’esperienza che ho maturato in questi anni giocando ad alti livelli”. Nato a Chesapeake (Virginia) il 29 gennaio 1991, Evans frequenta la Petersburg High School prima di andare nei college di Coastal Carolina, Wabash Valley e Kent State dove nell’ultima stagione (2012-13) è stato eletto nell’All-Mac First Team e nel Mac All-Tournament Team. Terminata la carriera universitaria, Evans inizia immediatamente l’avventura europea dalla Grecia all’Aries Trikala, formazione della massima serie ellenica, dove chiude la stagione con 16.2 punti di media e 7 rimbalzi in 25 gare; nel 2014-15 l’approdo in Italia in A2, indossando per dieci gare la maglia di Trapani (15.2 punti, 4.9 rimbalzi con il 41% da tre) e per altre dieci quella di Scafati (21 punti e 4.6 rimbalzi). Il 2015-16 vede Evans spostarsi in Israele, prima con l’Hapoel Tel Aviv per 9 partite e poi con il Ironi Nahariya, mentre nel 2016-17 torna in patria per giocare in G-League con i Canton Charge (17.6 punti, 5.1 rimbalzi in 33 gare). Nel 2017-18 è in Francia con il Monaco, con la canotta dei quali disputa anche 20 gare in Basketball Champions League, facendo registrare 13.2 punti e 4.1 rimbalzi, giocandosi inoltre la finale del campionato francese fino alla quinta gara con Le Mans. Nel 2018-19 Evans si divide tra Gran Canaria, dove disputa anche 12 gare in Euroleague (10.2 punti, 2.5 rimbalzi in 18.8 minuti), e il Pinar Karsiyaka che lo vede protagonista in Europe Cup a 11.5 punti e 4 rimbalzi in 21.6 minuti. La scorsa stagione Evans è di nuovo in Francia: con l’Orleans Loiret disputa 24 partite con 14.9 punti, 5 rimbalzi e il 37% da tre.
    Evans, giocatore esperto per la Virtus
    “Chris Evans è un giocatore in grado di ricoprire i ruoli del ‘3’ e del ‘4’, una caratteristica che lo rende un’importante arma tattica. È dotato di grande talento come dimostra la sua ottima carriera: soltanto due stagioni fa è andato in doppia cifra di media per punti in Eurolega con il Gran Canaria, è un giocatore importantissimo che ci darà grande equilibrio”, dice il ds della Virtus Valerio Spinelli. Soddisfatto coach Piero Bucchi: “Evans è un giocatore che ha una consolidata esperienza europea di alto livello, oltre a essere stato già nel nostro campionato, seppur in A2. È un ragazzo di talento e con grandi qualità atletiche, sono sicuro possa essere un’aggiunta importante nel reparto degli esterni, senza dimenticare la sua capacità di giocare anche da ‘4’ in determinati momenti della partita”. LEGGI TUTTO

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    Perkins, dal Giappone a Brindisi: colpo dell'Happy Casa

    BRINDISI – L’Happy Casa Brindisi si è assicurata lo statunitense Nick Perkins. Centro mancino di 203 cm per 113 kg, nato a Saginaw e cresciuto a Ypsilanti, nel Michigan, l’americano è reduce da una stagione nella Japanese Basketball League: con la compagine dei Niigata Albirex ha messo a referto 20.4 punti e 10 rimbalzi di media. La società brindisina gli ha già dato il benvenuto sui canali social, dove ha ricordato altri suoi numeri che ne fanno un vero e proprio grand colpo di mercato. Il commento del Direttore Sportivo Simone Giofrè: “Siamo felici di dare il benvenuto ad un giovane prospetto come Perkins con il quale chiudiamo il roster 2020-2021. Crediamo che Nick possa essere un valore aggiunto per la nostra squadra grazie alle sue doti tecniche e atletiche e gli auguriamo di poter fare il percorso di crescita che merita”.
    Polisportiva Roma, Friedkin tentato dal basket
    Udom alla Happy Casa: è ufficiale. La Virtus Bologna ingaggia Adams LEGGI TUTTO

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    Virtus Roma, preso l'americano Evans: “Porto la mia esperienza”

    ROMA – La Virtus Roma annuncia l’acquisto di Chris Evans, ala statunitense di 203 cm per 100 kg, lo scorso anno in forza all’Orleans Loiret Basket. Nato a Chesapeake (Virginia) il 29 gennaio 1991, nell’ultima stagione in Francia l’americano ha disputato 24 partite con 14,9 punti, 5 rimbalzi e il 37% da tre. “Non vedo l’ora di giocare con la Virtus Roma e di cimentarmi nel campionato italiano – ha dichiarato Evans – spero di poter contribuire agli obiettivi che ci porremo grazie all’esperienza che ho maturato in questi anni giocando ad alti livelli”.
    Bucchi: “Evans giocatore esperto”
    “Evans è un giocatore con una consolidata esperienza europea di alto livello, oltre a essere stato già nel nostro campionato, seppur in A2 – le parole di Piero Bucchi, coach della Virtus Roma – è un ragazzo di talento e con grandi qualità atletiche, sono sicuro possa essere un’aggiunta importante nel reparto degli esterni, senza dimenticare la sua capacità di giocare anche da 4 in determinati momenti della partita”. “Due stagioni fa è andato in doppia cifra di media punti in Eurolega con il Gran Canaria – spiega Valerio Spinelli, direttore sportivo del club capitolino – è un giocatore importantissimo che ci darà grande equilibrio”. LEGGI TUTTO

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    Melli battuto da Belinelli: Pelicans e Kings, playoff addio. 20 punti di Gallinari

    ORLANDO (Stati Uniti) – Nela notte Nba arrivano importanti verdetti nella corsa ai playoff a Ovest: vincono i San Antonio Spurs trascinati da un super DeRozan e in un colpo solo tagliano fuori i Pelicans di Nicolò Melli e i Sacramento Kings. Cade Memphis contro Toronto, Washington si arrende ai Thunder di Danilo Gallinari; vincono Boston e Houston, Brooklyn sorprende i Clippers nonostante i 39 punti di Leonard, mentre Damian Lillard firma 51 punti nella vittoria di Portland contro Philadelphia, che perde Joel Embiid per infortunio. Dopo il passo falso contro i Clippers, i Blazers dunque tornano al successo e si riportano vicini all’ottavo posto occupato da Memphis, con la certezza che sabato alle 20.30 italiane si disputerà almeno una partita dello spareggio per andare ai playoff (le squadre sono invece da decidere). 
    Belinelli piega Melli
    Contro i Pelicans, in una sfida fondamentale per la corsa playoff, San Antonio fa gara di testa per tutta la partita, pur facendosi rimontare dal +17 nel terzo quarto. Poi, grazie all’esperienza di DeMar DeRozan negli ultimi minuti, gli Spurs portano a casa una vittoria importantissima: il leader di San Antonio mette a segno 14 dei suoi 27 punti nel quarto periodo, infallibile dalla lunetta (7 su 7) e preciso anche dal campo (10 su 16). Dal canto suo Marco Belinelli ha il merito di essere in campo negli ultimi minuti attirandosi i falli dei Pelicans e realizzando 4 liberi fondamentali: un contributo prezioso alla vittoria dei texani anche in una serata non brillantissima al tiro (3 su 11 dal campo, con 2 su 6 dall’arco), chiusa dall’azzurro con 14 punti in 21 minuti. Dall’altra parte del campo Nicolò Melli saluta dunque la speranza di giocare i playoff: una decina di minuti nel primo tempo con 2 punti, poi resta a osservare la sconfitta dei compagni.
    Embiid va ko, Lillard ne fa 51
    A trascinare i Portland Trail Blazers nella vittoria contro Philadelphia è soprattutto Lillard (51 punti): dopo i pesanti errori contro L.A. e le bordate verbali con Beverley e George, la stella dei Blazers si sfoga mettendo 18 punti nel solo ultimo quarto e portando i suoi al successo con 16 su 28 al tiro e 15 su 16 ai liberi. Il secondo miglior realizzatore in casa Blazers è Carmelo Anthony con 20 punti, che si toglie la soddisfazione di superare John Havlicek e Paul Pierce nella classifica marcatori di ogni epoca, salendo al 15° posto assoluto. Chiudono in doppia cifra anche Nurkic (15 punti), C.J. McCollum (16) e Mario Hezonja (12). Per i Philadelphia 76ers la notizia peggiore della serata è però l’infortunio di Joel Embiid, costretto a uscire per un problema alla caviglia sinistra.
    Playoff addio per i Sacramento Kings
    Cadono i Los Angeles Clippers, che cedono contro Brooklyn in un match che aveva poco da dire a due squadre già proiettate ai playoff. Ai Clippers non bastano i 39 punti di Kawhi Leonard, mentre per i Nets miglior marcatore è Caris LeVert con 27 punti. Houston batte Sacramento per 129-112 e sancisce l’addio definitivo dei Kings ai playoff. I Rockets prendono in mano la partita dal secondo quarto, sorpassano all’inizio del terzo quarto e volano via toccando addirittura il +24. Miglior marcatore Austin Rivers con 41 punti. Gli Oklahoma City Thunder di Danilo Gallinari, infine, superano senza grossi problemi i Washington Wizards imponendosi 121-100. Ottima prestazione per l’azzurro autore di 20 punti in 21 minuti giocati (6/8 per lui, con 3/5 da tre), 2 rimbalzi e 2 assist. Meglio di lui solo Darius Bazley: 23 punti con 5/8 da tre. Per i Thunder vittoria importante in chiave play-off.
    Raptors e Celtics vincono
    Vincono i Toronto Raptors e mettono ancora più nei guai Memphis. I Grizzlies cedono 108-99 e vedono l’ottavo posto vacillare, con Portland, San Antonio e Phoenix che potrebbero addirittura lasciarli fuori dallo spareggio playoff. Non bastano a Memphis un discreto inizio e un buon ultimo quarto con i Raptors ormai rilassati. Serve invece un tempo supplementare ai Boston Celtics per avere la meglio sugli Orlando Magic. Finisce 122-119, ma è l’indisciplina a costare ai Magic, con Boston che nell’overtime scappa via dalla piazzola. Miglior marcatore Gordon Hayward con 31 punti. (In collaborazione con Italpress)
    Nba, i risultati della notte
    Portland Trail Blazers – Philadelphia 76ers 124-121San Antonio Spurs – New Orleans Pelicans 122-113Toronto Raptors – Memphis Grizzlies 108-99Boston Celtics – Orlando Magic 122-119 d1tsSacramento Kings – Houston Rockets 112-129L.A. Clippers – Brooklyn Nets 120-129Oklahoma City Thunder – Washington Wizards 121-100  LEGGI TUTTO

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    Belinelli batte Melli, Pelicans e Kings fuori dai playoff. Gallinari ne fa 20

    ORLANDO (Stati Uniti) – Sette partite nella notte italiana di Nba e arrivano importanti verdetti nella corsa playoff a Ovest: vincono gli Spurs trascinati da un super DeRozan e in un colpo solo tagliano fuori i Pelicans di Nicolò Melli e i Sacramento Kings. Cade Memphis contro Toronto, Washington si arrende ai Thunder di Danilo Gallinari; vincono Boston e Houston, Brooklyn sorprende i Clippers nonostante i 39 punti di Leonard, mentre Damian Lillard firma 51 punti nella vittoria di Portland contro Philadelphia, che perde Joel Embiid per infortunio. Dopo il passo falso contro i Clippers, i Blazers dunque tornano al successo e si riportano vicini all’ottavo posto occupato da Memphis, con la certezza che sabato alle 20.30 italiane si disputerà almeno una partita dello spareggio per andare ai playoff (le squadre sono invece da decidere). Un successo arrivato dopo aver quasi sprecato 17 punti di vantaggio, ma tenuto stretto grazie a due liberi di Nurkic a 10.2 secondi dalla fine. 
    Lillard ne firma 51, Embiid infortunato
    A trascinare i Portland Trail Blazers è soprattutto Lillard (51 punti): dopo i pesanti errori contro L.A. e le bordate verbali con Beverley e George, la stella dei Blazers si sfoga mettendo 18 punti nel solo ultimo quarto e portando i suoi al successo con 16 su 28 al tiro e 15 su 16 ai liberi. Il secondo miglior realizzatore in casa Blazers è Carmelo Anthony con 20 punti, che si toglie la soddisfazione di superare John Havlicek e Paul Pierce nella classifica marcatori di ogni epoca, salendo al 15° posto assoluto. Chiudono in doppia cifra anche Nurkic (15 punti), C.J. McCollum (16) e Mario Hezonja (12). Per i Philadelphia 76ers la notizia peggiore della serata è però l’infortunio di Joel Embiid, costretto a uscire per un problema alla caviglia sinistra.
    Belinelli batte Melli
    Contro i Pelicans, in una sfida fondamentale per la corsa playoff, San Antonio fa gara di testa per tutta la partita, pur facendosi rimontare dal +17 nel terzo quarto. Poi, grazie all’esperienza di DeMar DeRozan negli ultimi minuti, gli Spurs portano a casa una vittoria importantissima: il leader di San Antonio mette a segno 14 dei suoi 27 punti nel quarto periodo, infallibile dalla lunetta (7 su 7) e preciso anche dal campo (10 su 16). Dal canto suo Marco Belinelli ha il merito di essere in campo negli ultimi minuti attirandosi i falli dei Pelicans e realizzando 4 liberi fondamentali: un contributo prezioso alla vittoria dei texani anche in una serata non brillantissima al tiro (3 su 11 dal campo, con 2 su 6 dall’arco), chiusa dall’azzurro con 14 punti in 21 minuti. Dall’altra parte del campo Nicolò Melli saluta dunque la speranza di giocare i playoff: una decina di minuti nel primo tempo con 2 punti, poi resta a osservare la sconfitta dei compagni.
    Toronto e Boston vincono
    Nella altre partite vince Toronto e mette ancora più nei guai Memphis. I Grizzlies cedono 108-99 e vedono l’ottavo posto vacillare, con Portland, San Antonio e Phoenix che potrebbero addirittura lasciarli fuori dallo spareggio playoff. Non bastano a Memphis un discreto inizio e un buon ultimo quarto con i Raptors ormai rilassati. Serve invece un tempo supplementare ai Boston Celtics per avere la meglio sugli Orlando Magic. Finisce 122-119, ma è l’indisciplina a costare ai Magic, con Boston che nell’overtime scappa via dalla piazzola. Miglior marcatore Gordon Hayward con 31 punti. 
    Sacramento Kings, addio playoff
    Cadono i Los Angeles Clippers, che cedono contro Brooklyn in un match che aveva poco da dire a due squadre già proiettate ai playoff. Ai Clippers non bastano i 39 punti di Kawhi Leonard, mentre per i Nets miglior marcatore è Caris LeVert con 27 punti. Houston batte Sacramento per 129-112 e sancisce l’addio definitivo dei Kings ai playoff. I Rockets prendono in mano la partita dal secondo quarto, sorpassano all’inizio del terzo quarto e volano via toccando addirittura il +24. Miglior marcatore Austin Rivers con 41 punti. Gli Oklahoma City Thunder di Danilo Gallinari, infine, superano senza grossi problemi i Washington Wizards imponendosi 121-100. Ottima prestazione per l’azzurro autore di 20 punti in 21 minuti giocati (6/8 per lui, con 3/5 da tre), 2 rimbalzi e 2 assist. Meglio di lui solo Darius Bazley: 23 punti con 5/8 da tre. Per i Thunder vittoria importante in chiave play-off.(In collaborazione con Italpress) LEGGI TUTTO

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    Nba, Antetokounmpo, LeBron e Harden in corsa per l'MVP

    In tre si giocano il titolo di MVP della regular season 2020: Giannis Antetokounmpo (Milwaukee Bucks), LeBron James (Los Angeles Lakers) e James Harden (Houston Rockets). James potrebbe raggiungere Kareem Abdul-Jabbar (sei volte vincitore), Michael Jordan e Bill Russell come gli unici cinque volte MVP della lega. La Nba non ha specificato quando verrà annunciato il vincitore, così come quando verranno annunciati i vincitori di tutti gli altri premi individuali di cui ha reso noto il terzetto di finalisti. 
    Nba: Doncic trascina Dallas, che lotta per l’ottavo posto a Ovest
    NBA: sorridono Belinelli e Melli, i Celtics superano i Raptors LEGGI TUTTO

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    Basket Nba: Phoenix sogna l'ultimo pass play off, Antetokounmpo si arrende a Doncic

    ORLANDO – Chiuso il discorso dei pass playoff a Est, resta ancora un posto da assegnare a Ovest con Phoenix che continua la lunga rincorsa a Memphis. Cammino impeccabile e senza macchia per i Suns nella “bolla” di Orlando che, però, per una serie di risultati non favorevoli dagli altri campi rischia di finire fuori dal discorso playoff nonostante sia l’unica franchigia ancora imbattuta da quando è ripartita la Nba. Gli uomini di coach Williams nella notte hanno schiantato anche Miami dopo aver fermato Indiana, Clippers, Dallas e Washington. Gli Heat si arrendono 112-119 con un Devin Booker da 35 punti e il massimo stagionale di Jevon Carter (20 punti con 6/8 da tre).I Clippers aiutano Phoenix, Lakers ancora koPhoenix avvicina Portland, beffata dai Clippers. Con Leonard a riposo e George in panchina negli ultimi cinque minuti, gli uomini di Doc Rivers trovano la vittoria su Portland per 122-120 grazie alla tripla di McGruder a 26″5 dalla sirena. I Blazers, che possono ancora sperare nei play-off, pagano gli ultimi 96 secondi, dove hanno subito un parziale di 12-5. Ancora una sconfitta per i Lakers che, da quando hanno la certezza del primo posto a Ovest, hanno letteralmente staccato la spina per ricaricare le batterie in vista dei playoff. I gialloviola cadono contro Indiana trascinata da un monumentale TJ Warren che a Orlando viaggia con una media punti di 34.8: 39 quelli nella vittoria su LeBron e compagni, la quarta su cinque di Indiana che nella fase post-lockdown è la migliore squadra a Est. Inutili i 31 punti, 8 rimbalzi e 7 assist del Prescelto, al rientro dopo aver saltato la sfida con Houston. Los Angeles Lakers-Indiana PacersCondividi   LEGGI TUTTO