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    Virtus Roma, colpo di scena: iscritta al campionato di serie A

    ROMA – La Virtus Roma è iscritta al campionato di Serie A. “Ho preso la decisione di mettere la Virtus nella condizione di iscriversi al prossimo campionato. La decisione era legata a riequilibrare i parametri necessari all’iscrizione, ulteriore impegno importante sul quale ho dovuto riflettere”. Così il patron della Virtus Roma, Claudio Toti, ha deciso di annunciare l’iscrizione del club al prossimo campionato di Serie A di basket. Toti ha dichiarato: “Mi sono trovato di fronte a una decisione difficile dove cuore e testa dovevano ragionare contemporaneamente. Volevo far sì che la Virtus rimanesse patrimonio del basket e della città ma anche avere delle speranze riguardo la cessione, perché non posso definirle certezze, che questa trattativa possa andare in porto nei prossimi giorni, inteso tra quindici e un mese. Stiamo lavorando su più fronti, ritengo di avere avuto interlocuzioni abbastanza importanti affinché si verifichi, ragione per cui ho fatto questo sforzo. Avrei voluto si compiesse prima dell’iscrizione, non ci sono riuscito ma oggi ho veramente una grande convinzione di poter concludere queste trattative in tempi abbastanza rapidi, spero di non sbagliarmi”.  LEGGI TUTTO

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    Basket, Reale Mutua Torino: rinnovo per un anno a Bushati

    TORINO – La Reale Mutua Basket Torino ha comunicato l’accordo per la stagione 2020/2021 con Franko Bushati, l’esperto giocatore italo-albanese che si è unito alla compagine gialloblu a gennaio, dando un prezioso contributo nella conquista del primo posto nel girone Ovest. Il play-guardia classe 1985 è arrivato sotto la mole in un momento difficile per gli infortuni, mettendo le sue qualità e la sua esperienza vincente al servizio di coach Cavina e della squadra. Decisivo nel derby con Derthona, è stato elemento fondamentale in campo e fuori nel momento decisivo della stagione. Ora la Reale Mutua Basket Torino potrà contare fin dall’inizio sulle sue qualità. LEGGI TUTTO

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    Basket, l'Nba riparte nella “bolla” di Orlando: tutti in ginocchio per Black lives matter

    La Nba riparte in ginocchio contro il razzismo per ricordare la morte di George Floyd, l’afroamericano ucciso durante un fermo di polizia. La stagione del più importante campionato di basket del mondo è ricominciata dopo il lockdown nella “bolla” di Orlando, in Florida, il resort di Disney World riservata a giocatori e addetti ai lavori risultata negativa al test sul coronavirus.Subito una manifestazione importante prima di Utah Jazz-New Orleans Pelicans: durante l’inno americano i giocatori, insieme agli allenatori e agli arbitri, si sono inginocchiati contro il razzismo e l’uso eccessivo della forza da parte della polizia. Le maglie con i messaggi antirazzisti indossate dai New Orleans PelicansCondividi   LEGGI TUTTO

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    Nba, si riparte nel segno di LeBron e Davis. Male Melli, zero punti

    ORLANDO (Florida) – La lunga attesa è finalmente terminata. Dopo la pausa forzata per l’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid-19, la stagione 2019-2020 dell’Nba è ricominciata nella ‘bolla’ di Orlando con due match risoltisi al fotofinish. Prima dell’inizio di entrambi, giocatori e arbitri hanno ascoltato l’inno americano in ginocchio, indossando una maglietta nera con la scritta ‘Black Lives Matter’ nel ricordo di George Floyd, ucciso dalla polizia di Minneapolis lo scorso 25 maggio.

    Nba, si riparte con due match
    Subito sconfitti i New Orleans Pelicans di Nicolò Melli, messi al tappeto in volata da Utah Jazz per 106-104. Ingram e Clarkson si dividono la corona di top-scorer con 23 punti a testa, per la 29enne ala reggiana solo 2 assist in poco più di 14 minuti di impiego. Nel derby di Los Angeles, la spuntano i Lakers per 103-101 con 34 punti di Davis; non bastano, ai Clippers, i 58 messi a segno dalla coppia formata da George e Leonard. (in collaborazione con Italpress) LEGGI TUTTO

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    Nba: spettacolo Harden, vincono anche Gallinari e Belinelli

    TORINO – Ultima notte di amichevoli per la Nba nella ‘bolla’ di Orlando, in Florida, da giovedì notte si inizia a fare sul serio con la ripresa della stagione regolare. Nel frattempo le 22 squadre concentrate a Disney World hanno completato la loro fase di preparazione dopo il lunghissimo lockdown. Nelle ultime amichevoli da segnalare le vittoria di Danilo Gallinari e Marco Belinelli: gli Oklahoma City Thunder hanno battuto i Portland Trail Blazers 131-120 con 9 punti e 5 rimbalzi del Gallo, in appena 16 minuti. I San Antonio Spurs hanno invece superato gli Indiana Pacers 118-111 con 9 punti di Belinelli in neppure 21 minuti di gioco. La partita più interessante della notte era quella fra gli Houston Rockets e i Boston Celtics. Successo della squadra texana allenata da Mike D’Antoni, trascinata dai 35 punti di uno scatenato James Harden e dai 19 di Russell Westbrook. I Celtics hanno però tenuto a riposo tutti i titolari. Da segnalare anche i successi dei Dallas Mavericks sui Philadelphia 76ers, dei Mamphis Grizzlies sui Miami Heat per 128-110 e dei Phoenix Suns sui campioni in carica Toronto Raptors per 117-106. LEGGI TUTTO

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    Il dominio Juve visto dagli Usa: troppe vittorie stancano

    Se persino una testata come Sports Illustrated si pone la domanda, vuol dire che qualcosa sta succedendo. O meglio: è accaduto. Si interrogano, sulla base del concetto che “the song remains the same”, sul fatto che il nono titolo consecutivo della Juventus sia la conferma, di cui secondo la rivista non si sentiva il bisogno, che a vincere siano sempre le corazzate. È vero che contano le prestazioni di Ronaldo e Dybala, ma è anche vero che non a caso Ronaldo e Dybala vanno dove c’è chi può permetterseli. Aggiungono che spesso i domini così conclamati si manifestano nell’arco dell’intera stagione, senza mai (o quasi mai) inoculare il siero di un dubbio.L’eccezione LakersIn America sono allergici ai poteri forti nello sport. Prendiamo l’Nba: dal ’46 era capitato soltanto ai devastanti Lakers, soprattutto negli anni Ottanta, di portarsi a casa l’anello per più di cinque stagioni consecutive. E per questo, infatti, nessuno ha mai visto di buon occhio l’attuale dominio dei Golden State Warriors. La prima cosa di cui si preoccupano i capi del basket americano, animati dal bisogno di tutelare la “democrazia agonistica”, è che se vince sempre la stessa franchigia vuol dire che qualcosa non torna nella distribuzione a livello di “draft”, che insomma il sistema non fa abbastanza per assicurare un equilibrio tecnico ed economico. Ma in Europa, salvo iniziative individuali, non esiste un salary cap. E in molti Paesi non si riesce neppure a garantire un’equa distribuzione dei diritti tv. Così l’appurare che la Juventus, o il Bayern, o il Psg, hanno per l’ennesima volta trionfato nel loro campionato, corrisponde definitivamente ad un “sense of weariness”, secondo Sports Illustrated, una via di mezzo tra una sensazione di stanchezza e una punta di sconforto.Scudetto Juventus 2020 LEGGI TUTTO

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    Basket, Russell si presenta a Treviso: “Possiamo vivere un anno davvero speciale”

    TREVISO – Dopo Logan, oggi è arrivato a Treviso anche il nuovo playmaker Dewayne Russell, 26 anni di Peoria (Arizona), 180 cm di esplosività e talento per la Dè Longhi Treviso Basket 2020/21. Dopo il college alla Grand Canyon University, ha esordito in Europa in Francia a Nancy nel 2017 e nelle ultime due stagioni è stato grande protagonista del massimo campionato in Germania (terzo assoluto negli assist con 6.4 e 14.5 punti a gara nel 1’9/20) con i Crailsheim Merlins. “Il viaggio è andato tutto bene, ora ci aspetta la quarantena e poi finalmente potrò unirmi al gruppo per iniziare a lavorare al meglio con la mia nuova squadra e lo staff per la stagione che è alle porte. Avrò degli ottimi compagni di squadra e penso che questo gruppo ci permetterà di vivere un anno davvero speciale”, le prime parole del cestista americano.
    [[smiling:127054]] LEGGI TUTTO