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    Ciclismo, Nizzolo campione d'Italia: battuti in volata Ballerini e Colbrelli

    Tre volate in una sul traguardo di Cittadella, dove Nizzolo per la seconda volta in carriera si laurea campione italiano nella prova in linea. Un rettilineo non particolarmente lungo, preceduto da una curva: è Colbrelli che inscena una volata delle sue, di grande impatto agonistico. Non basta: esce Davide Ballerini, che memore di quello fatto di recente al Giro di Polonia, si mette a centro strada curandosi poco degli altri. Non basta: neanche questo, perchè l’ultima parola la dice il milanese, perfetto nella scelta del tempo di uscita. Non una sorpresa, perché Nizzolo aveva fatto un inverno importante, con vittoria di tappa al Tour Down Under ed alla Parigi-Nizza, poi dopo il lockdown aveva fatto anche una buona Milano-Sanremo, chiusa al quinto posto. La curiosità: per la prima volta vince un corridore ‘ritirato’. Nizzolo infatti aveva cambiato bici, e non essendo rilevato dal dispositivo posto sul mezzo, era stato dato fuori dai giochi.”Quando si rimane in pochi le volate sono pazzesche, complesse, imprevedibili. Però quando ho visto il percorso mi era piaciuto, duro ma sapevo di potercela fare. Un grazie a Battistella, che ha fatto un grande lavoro. La dedica? A me stesso, dopo tre anni non facili me lo merito”, le prime parole da campione italiano. Già Battistella. Se Nizzolo ha potuto piazzare il suo spunto lo deve anche al giovane compagno di squadra, che si è caricato sulle spalle insieme a Bagioli (altro molto interessante, lavorava per Ballerini) il compito di evitare che le idee da finisseur che avevano contagiato parecchia gente diventassero realtà. Anche nel caso di Battistella comunque sorpresa fino ad un certo punto, essendo il campione under 23 in carica.Un percorso degno di un campionato italiano, per essere degno di qualcosa in più l’ultima salita poteva essere piazzata un po’ più vicino all’arrivo (invece di km ne mancavano 25). Partenza da Bassano del Grappa, arrivo a Cittadella dopo 254 km: in mezzo 11 giri con la salita della Rosina e, una tantum, il muro della Tisa, un tocco di nord visto il pavé. Nel momento decisivo si trovano davanti in tredici: tra loro c’è anche Nibali, che però non prova a fare la differenza sull’ultimo strappo della Rosina, ma su un falso piano. Per ritrovare lo Squalo a cercare di fregare il prossimo, bisogna arrivare all’ultimo km, ma la sorpresa dura un amen, il tempo mecessario a Oss per neutralizzarla. Altri tentativi di evitare la volata: abbastanza convinto quello di De Marchi, ripreso a 14 km dall’arrivo, un po’ meno quelli di Ulissi e del campione uscente Formolo. Poco da fare però, alla fine è stato un affare tra velocisti.  LEGGI TUTTO

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    Basso positivo al Covid: escluso dai Campionati Italiani con Ganna, Moscon e Puccio

    Tegola per il Team Ineos, che ritira i suoi quattro corridori in vista della prova in linea dei Campionati Italiani: Leonardo Basso (positivo al Covid e asintomatico), Filippo Ganna, Gianni Moscon e Salvatore Puccio, che si erano allenati con lui nelle ultime ore. I quattro resteranno in isolamento per i prossimi 14 giorni
    CORONAVIRUS, TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

    Il Team Ineos ha comunicato l’esclusione dai Campionati Italiani di ciclismo, in programma domenica con la prova in linea da Bassano del Grappa a Cittadella, di suoi quattro corridori. Si tratta di Leonardo Basso, risultato positivo al Covid-19 e di tre suoi compagni, che si erano allenati con lui nelle ultime ore, allontanati dalla gara in via precauzionale nel rispetto dei nuovi protocolli sanitari: Filippo Ganna (vincitore del titolo italiano a cronometro), Salvatore Puccio e Gianni Moscon. 

    Il comunicato del Team Ineos

    Ganna fa il bis: ancora campione italiano a crono

    “Oggi il Team Ineos ha ritirato i suoi corridori dal Campionato Italiano di ciclismo come misura precauzionale in linea con i protocolli dopo che Leonardo Basso è risultato positivo al Covid (asintomatico). A parte una visita per un trattamento medico al suo ginocchio otto giorni fa, Leonardo è rimasto nella sua casa di Asolo con la sua fidanzata, allenandosi da solo negli ultimi 10 giorni. Testato negativo martedì, è rimasto a casa e non era in hotel con la squadra negli ultimi giorni. Ha comunque provato la ricognizione della crono con Filippo Ganna, allenandosi con lui, Salvatore Puccio e Gianni Moscon questa mattina. In linea con i protocolli, i quattro resteranno in isolamento per i prossimi 14 giorni. Quattro membri dello staff saranno anche isolati come contatti secondari. Anche se hanno sempre indossato la mascherina e mantenuto il distanziamento sociale, il Team Ineos rietiene di adottare questo protocollo in via precauzionale”. 

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    Basso positivo al Covid, la Ineos si ritira dal Campionato italiano

    Ieri la festa per il tricolore a cronometro di Filippo Ganna. Oggi però la Ineos ha dovuto invece ritirare i propri corridori dalla prova in linea del Campionato italiano, che si correrà domani tra Bassano del Grappa e Cittadella. Il team britannico ha scelto questa misura precauzionale in linea con i protocolli Covid dopo che Leonardo Basso è risultato positivo ad un tampone effettuato ieri. Il ragazzo è asintomatico e negli ultimi dieci giorni si è sempre allenato da solo nei dintorni di Asolo, dove vive con la sua ragazza.Martedì scorso il 26enne era risultato negativo ad un controllo. Ieri, invece, ha effettuato la ricognizione a cronometro con Filippo Ganna e questa mattina è andato ad allenarsi con lui, Salvatore Puccio e Gianni Moscon, gli altri italiani della Ineos.In linea con i protocolli, tutti e quattro i ciclisti ora si autoisoleranno per 14 giorni. Nessuno di loro era comunque nella rosa del Tour de France. Quattro membri del personale si isoleranno allo stesso modo poiché sono considerati contatti secondari. Nonostante siano stati in contatto con i corridori che indossavano maschere, osservando le distanze sociali e altri protocolli, il team ritiene che questa sia una precauzione prudente ma necessaria. LEGGI TUTTO

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    Campionati italiani ciclismo, Ganna conferma il Tricolore a cronometro

    Il corridore del Team Ineos ha confermato il titolo Tricolore a cronometro, già conquistato nella passata edizione. Nella prova contro il tempo con arrivo a Bassano del Grappa ha preceduto De Marchi e Affini. Tra le donne quarta vittoria per Elisa Longo Borghini

    Filippo Ganna si conferma campione italiano a cronometro. Il corridore del team Ineos ha dominato la gara contro il tempo dei campionati italiani di ciclismo. Il campione del mondo dell’inseguimento su pista ha fatto il bis dopo il successo, sempre a cronometro, nel 2019. Ganna ha completato i 38,4 chilometri del percorso da Bassano del Grappa a Cittadella in 45 minuti netti. Medaglia d’argento per Alessandro De Marchi, staccato di 50 secondi dal vincitore, e bronzo per Edoardo Affini, a 1’31” da Ganna.

    Tra le donne successo per Elisa Longo Borghini
    Nella prova femminile, Elisa Longo Borghini ha firmato il suo personale poker tricolore: la piemontese della Trek Segafredo, oggi in maglia Fiamme Oro, ha infatti vinto questa gara per la quarta volta. Fuori dal podio (quarta) la campionessa uscente Elena Cecchini, lontana 1’09” dalla compagna di nazionale.

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    Ciclismo, Filippo Ganna si conferma campione italiano a cronometro

    CITTADELLA – Ha tenuto fede al pronostico, Filippo Ganna (Team Ineos), che da grande favorito domina la gara a cronometro individuale dei campionati italiani di ciclismo. Il campione del mondo dell’inseguimento su pista ha fatto il bis nella prova contro il tempo della rassegna tricolore, completando i 38,4 km del percorso da Bassano del Grappa a Cittadella in 45 minuti netti. Medaglia d’argento per Alessandro De Marchi, staccato di 50″, bronzo per Edoardo Affini, a 1’31”.Nella prova femminile, Elisa Longo Borghini ha firmato addirittura il poker. La piemontese della Trek Segafredo, oggi in maglia Fiamme Oro, ha infatti vinto questa gara per la quarta volta. Succede nell’albo d’oro a Elena Cecchini, staccata 1’09” e giunta quarta. LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, il Tour detta le regole: due positivi al Covid in 7 giorni e la squadra torna a casa

    PARIGI – L’emergenza Covid torna a preoccupare fortemente anche la France ed il Tour, la cui partenza è prevista sabato 29 agosto da Nizza, detta le regole. Due casi positività in sette giorni porteranno all’esclusione della squadra interessata dalla Grande Boucle. Lo ha reso noto una fonte ufficiale, precisando che il provvedimento riguarda non solo i corridori, ma anche i membri della dirigenza che sono integrati nella “bolla di gara”. Ricordiamo che sono ventidue le squadre che parteciperanno alla corsa.Ciclismo LEGGI TUTTO

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    Giro dell'Emilia 2020, vince il russo Vlasov davanti ad Almeida. 3° Ulissi, 7° Nibali

    Il 24enne dell’Astana ha preceduto sul Colle San Luca (Bologna) il portoghese Almeida e Diego Ulissi. Sesta posizione per il vincitore del Lombardia Fuglsang davanti a Vincenzo Nibali

    Il 24enne Alexsandr Vlasov dell’Astana Pro Team ha vinto l’edizione numero 103 del Giro dell’Emilia con arrivo a Bologna sul Colle di San Luca. Alle sue spalle il portoghese Almeida, ripreso e staccato a 600 metri dall’arrivo, giunto al traguardo con 9 secondi di distacco dal campione nazionale russo. Diego Ulissi, terzo a 18″, ha completato il podio di giornata. Quarta posizione per Dunbar (+21″), quinto Bagioli (+24″). Ha chiuso la gara al sesto posto il danese Jacob Fuglsang (+29″), fresco vincitore del Giro di Lombardia lo scorso sabato. Settimo Vincenzo Nibali, con un ritardo di 45 secondi, che ha preceduto il compagno di squadra Ciccone, Visconti e Brambilla. Per Vlasov, terzo al Lombardia, è il secondo successo stagionale dopo la classica sul Mont Ventoux dello scorso 6 agosto. LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Tour de France, Froome e Thomas non convocati da Ineos: è la fine di un'epoca

    Per la prima volta il Team Ineos, sarà al Tour de France con un solo britannico, non quello più famoso, Geraint Thomas, ma Luke Rowe. Una decisione presa anche per non mettere Froome a fare il gregario, mestiere tra l’altro a cui si adatta con la solita dedizione
    FROOME E THOMAS, NIENTE TOUR

    È finita un’epoca. È finito il periodo di dominio britannico nel ciclismo. Una decina di anni con la pista a fare da sfondo ai successi nelle grandi corse a tappe. Una rivoluzione fatta con l’attenzione ai dettagli, ai cosiddetti “marginal gains”, i piccoli vantaggi da sommare per averne poi uno più grande. Costruire corridori e successi, da Wiggins a Geraint Thomas, inseguitori che hanno poi inseguito la maglia gialla. Tutto secondo una pianificazione precisa, maniacale, manageriale, tutto secondo il pensiero di Sir Dave Brailsford.

    Per la prima volta il Team Ineos, ex Team Sky, sarà al Tour de France con un solo britannico, un gallese, non quello più famoso, Geraint Thomas detto “G”, vincitore del Tour 2918, ma Luke Rowe, passista, aiutante, “domestique”…I leader sono centro-sudamericani, Bernal-Carapaz. Una decisione presa lunedì sera, per la scarsa condizione di Thomas, un po’ “rotondo” per l’esigente bilancia del Team Ineos, e per non mettere Froome, 4 Tour vinti, a fare il gregario, mestiere tra l’altro a cui si adatta con la solita dedizione e che tuttavia non è decisamente il suo. Thomas al Giro, con Carapaz che ha visionato 4 tappe la scorsa settimana pensando di essere il capitano, e Froome alla Vuelta.

    Chris lascerà il Team Ineos a fine stagione per andare nella squadra israeliana del ricco Sylvan Adams e la cosa non è piaciuta a Sir Dave Brailsford, soprattutto per tempi e modi, con una fantomatica richiesta, ora impossibile per il regolamento, di passaggio alla Israel Start up-Nation a stagione in corso. Chris Froome non viene dalla pista ma da una gioventù trascorsa tra Kenya e Sudafrica, è uno abituato a non mollare mai, anche dopo il terribile incidente di 14 mesi fa al Delfinato, con femore, vertebre, gomito e costole ko. Certo nel suo futuro, con la sua grinta sarà ancora tutto possibile, un vero fachiro dell’allenamento però tutto sarà più difficile per l’età e per non avere alle spalle una squadra sempre all’avanguardia, sempre al top, sempre alla ricerca del nuovo come il Team Ineos. La squadra che guarda avanti, da battere prima ancora di pedalare, anche se i suoi leader non avranno l’Union Jack accanto al loro nome. LEGGI TUTTO