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    Tour de France 2022, il percorso e le tappe: si torna al Col du Granon dopo 35 anni

    Partenza l’1 luglio, arrivo il 24. È stata presentato ufficialmente oggi il percorso che caratterizzerà il Tour de France 2022. La 109^ edizione scatterà dalla Danimarca (il 13° Paese straniero a ospitare la prima tappa) con una cronometro di 13 km a Copenaghen, “il paradiso delle bici”, seguita da altre due tappe danesi prima dello sconfinamento in territorio francese, con il primo appuntamento fissato a Dunkerque. Da qui i ciclisti, con Pogacar (vincitore delle ultime due edizioni) grande favorito, affronteranno alcuni tratti di pavé della Roubaix sulla strada verso Arenberg, prima di approdare in Belgio, dove tra Binche e Longwy “ci sarà la tappa più lunga con i suoi 220 chilometri e un muro al 12% nel finale”, come spiegato dal direttore del Tour, Christian Prudhomme.
    Il Tour de France risale al Col du Granon dopo 35 anni
    Passato il tratto in salita della Super Planche des Belles Filles, la Grande Boucle arriverà in un altro Paese straniero, la Svizzera, con i corridori impegnati tra Losanna, il Massiccio del Jura con il Col de Mosses, il Col de la Croix e il Pas de Morgins, prima di giungere a Morzine dove sarà osservata la prima giornata di riposo. La corsa ripartirà verso Megeve, poi la tappa seguente avrà il suo epilogo al Col du Granon, dove il Tour non sale dal 1986. Il giorno successivo un’altra tappa impegnativa, con approdo alla cima dell’Alpe d’Huez. Dopo altre tre stages ecco l’arrivo a Carcassonne, dove si cominceranno a intravedere i Pirenei ed è in programma la seconda giornata di riposo prima del gran finale. Da qui 179 km per arrivare a Foix, poi un’altra tappa impegnativa con destinazione Peyragudes e la ripartenza da Lourdes verso Hautacam. La terz’ultima tappa vedrà il ritorno in pianura, con traguardo a Cahors, seguita dalla cronometro di 40 km tra Lacapelle-Marival e Rocamadour, antipasto della passerella finale tra gli Champs-Élysées, a Parigi.
    Tour de France 2022, tutte le tappe

    1 luglio: Copenaghen – Copenaghen (cronometro) 13 km
    2 luglio: Roskilde – Nyborg 199 km
    3 luglio: Vejle – Sonderborg 182 km
    4 luglio: Trasferimento
    5 luglio: Dunkerque – Calais 172 km
    6 luglio: Lille – Arenberg Port du Hainaut 155 km
    7 luglio: Binche – Longwy 220 km
    8 luglio: Tomblaine – Super Planche des Belles Filles 176 km
    9 luglio: Dole – Losanna 184 km
    10 luglio: Aigle – Châtel Les Portes du Soleil 183 km
    11 luglio: Riposo
    12 luglio: Morzine Les Portes du Soleil – Megève 148 km
    13 luglio: Albertville – Col du Granon 149 km
    14 luglio: Briançon – Alpe d’Huez 166 km
    15 luglio: Bourg d’Oisans – Saint-Etienne 193 km
    16 luglio: Saint-Etienne – Mende 195 km
    17 luglio: Rodez – Carcassonne 200 km
    18 luglio: Riposo
    19 luglio: Carcassonne – Foix 179 km
    20 luglio: Saint-Gaudens – Peyragudes 130 km
    21 luglio: Lourdes – Hautacam 143 km
    22 luglio: Castelnau-Magnoac – Cahors 189 km
    23 luglio: Lacapelle-Marival – Rocamadour (cronometro) 40 km
    24 luglio: Parigi La Défense Arena – Parigi Champs-Elysées 110 Km

    Il 24 luglio al via il Tour de France femminile
    Il vincitore della Grande Boucle, il 24 luglio, farà da testimone per l’inizio del Tour de France in versione femminile. Un percorso di otto tappe, con epilogo previsto il 31 luglio: il traguardo sarà sulla Super Planche des Belles Filles, in Alsazia, a 1183 metri con pendenza mai sotto il 10%.
    Tour de France femminile 2022, tutte le tappe

    24 luglio: Tour Eiffel – Champs Elysees 82km
    25 luglio: Meaux – Provins 135km
    26 luglio: Reims – Epernay 133km
    27 luglio: Troyes – Bar-sur-Aube 126km
    28 luglio: Bar-le-Duc – Saint-die-des-Vosges 175km
    29 luglio: Saint-die-des-Vosges – Rosheim 128km
    30 luglio: Selestat – Le Markstein 127km
    31 luglio: Lure – Super Planche des Belles Filles 123km LEGGI TUTTO

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    Giro di Lombardia, Tadej Pogacar vince davanti a Fausto Masnada

    Lo sloveno Tadej Pogacar ha vinto la 115^ edizione del Giro di Lombardia (da Como a Bergamo di 239 chilometri), battendo allo sprint il compagno di fuga Fausto Masnada. Il due volte vincitore del Tour de France aveva staccato gli altri big in corsa con un’azione solitaria sul Passo di Ganda, prima di essere ripreso da Masnada in fondo alla discesa. Nella volata a due, sul traguardo di Bergamo, Pogacar ha fatto valere il suo spunto più veloce rispetto al corridore di casa.

    Terza posizione per Adam Yates a 51″: il britannico ha regolato il gruppo degli inseguitori davanti allo sloveno Roglic, allo spagnolo Valverde, ai francesi Alaphilippe e Gaudu e al canadese Woods. Decima posizione per il colombiano Higuita a 2’25”, giunto al traguardo insieme al connazionale Quintana, all’ungherese Valter, a Vincenzo Nibali, al danese Vingegaard, a Lorenzo Fortunato e al portoghese Oliveira.

    Solamente Eddy Merckx, nel 1971 e nel 1972, aveva conquistato nello stesso anno il successo nella Liegi-Bastogne-Liegi, nel Tour de France e nel Giro di Lombardia. Impresa riuscita 49 anni dopo a Tadej Pogacar. LEGGI TUTTO

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    Europei pista, Jonathan Milan oro nell'inseguimento individuale

    Strepitoso Jonathan Milan agli Europei di ciclismo su pista di Grenchen, in Svizzera. L’azzurro ha conquistato la medaglia d’oro nell’inseguimento individuale, battendo il russo Gonov. Il 21enne friuliano – vincitore della medaglia d’oro all’Olimpiade di Tokyo nell’inseguimento a squadre insieme a Ganna, Consonni e Lamon – ha dominato la finale andando addirittura a riprendere l’avversario dopo 3500 metri. Il bronzo è invece andato allo svizzero Claudio Imhof, che ha vinto la sfida per il terzo posto con il francese Benjamin Thomas. 
    Barbieri bronzo nell’Omnium
    Rachele Barbieri ha conquistato la medaglia di bronzo nell’Omnium femminile. La 24enne modenese, già argento nell’inseguimento a squadre, ha chiuso la prova alle spalle della britannica Katie Archibald e della francese Victoire Berteau. LEGGI TUTTO

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    Gran Piemonte, Walls vince in volata davanti a Nizzolo. Risultati e ordine d'arrivo

    Matthew Walls si è imposto allo sprint nell’edizione numero 105 del Gran Piemonte, 168 km da Rocca Canavese a Borgosesia, dopo aver attraversato il Canavese e la Valsesia, dove si è svolto il circuito finale di circa 35 km. Il corridore della (Bora-Hansgrohe) ha preceduto Giacomo Nizzolo (Qhubeka NextHash) e Olav Kooij (Jumbo-Visma). Completano la Top-10 Trentin, Ghirmay, Marecko, Minali, De Kleijn, Capiot, Oldani, Hayter e Consonni. Prima gara da campione della Roubaix per Sonny Colbrelli, tagliato fuori dalla volatona finale. Sabato si chiude la grande stagione di ciclismo con il Lombardia, ultima monumento di questo 2021. 

    L’ordine d’arrivo del Gran Piemonte
    1 – Matthew Walls  (Bora-Hansgrohe) – 168km in 3h34’47”, media 46.931 km/h2 – Giacomo Nizzolo (Qhubeka NextHash) s.t. 3 – Olav Kooij (Jumbo-Visma) s.t  LEGGI TUTTO

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    Milano-Torino, vince Roglic 2° A. Yates, 3° Almeida. Risultati e ordine d'arrivo

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    ©LaPresse

    Primoz Roglic ha conquistato la Milano-Torino, la classica più antica d’Italia, giunta alla 102^ edizione. Lo sloveno della Jumbo-Visma si è imposto grazie a una straordinaria azione nel finale, che ha condotto i corridori sulla salita di Superga. Preceduto con uno scatto negli ultimi 400 metri di ascesa il britannico Adam Yates. Sul podio anche Joao Almeida. Tra gli italiani 7° posto di Diego Ulissi e 8° di Fausto Masnada, staccati di 48″ dal vincitore LEGGI TUTTO

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    Parigi-Roubaix, Colbrelli riscrive la storia sul fango: battuto allo sprint Van der Poel

    “Io lo so che non sono solo anche quando sono solo, io lo so che non sono solo. E rido, e piango. E mi fondo con il cielo e con il fango”. Sull’onda – e le note – di una magica Estate italiana e una maglia Tricolore e insieme di campione d’Europa jovanottiamente “addosso”, Sonny Colbrelli si candida già a volto di questo autunno caldissimo: dopo i trionfi di Imola e Trento il 31enne bresciano della Bahrain-Victorious si prende anche la Parigi-Roubaix battendo allo sprint Florian Vermeersch e il super favorito Mathieu Van der Poel, riportando un successo che all’Italia mancava da 22 anni, dalla vittoria di Andrea Tafi nel 1999. Sarà ricordata come un’edizione epica della Regina delle Classiche – cancellata nel 2019 e slittata da aprile a ottobre a causa della pandemia – perfino di più della ‘solita’ gara ad eliminazione diretta: un vortice di emozioni e spettacolo, cadute, pioggia e fango, appunto, protagonisti assoluti per 257 chilometri, di cui 55 di pavé. E le ‘maschere’ più eroiche di questa 118^ Roubaix sono italianissime: quella di Colbrelli, al debutto all’Inferno del Nord; ma anche quella di Gianni Moscon, quarto al traguardo. Perché il trentino è stato nel gruppetto di fuga dalle prime pedalate, è sopravvisssuto al durissimo e iconico Arenberg, scappando in solitudine sul Mons-en-Pévèle e sfidando pietre e pozzanghere, inseguito proprio dal fuoriclasse di Desenzano, dal belga e dall’olandese. Più forte della foratura alla ruota posteriore (ai -30, quando aveva un vantaggio di un minuto e mezzo sui battistrada), il ‘trattore’ della Ineos ha resistito strenuamente al ritorno del terzetto, ma si è dovuto arrendere a una quindicina di km dall’entrata nel mitico velodromo di Roubaix, un tempio del ciclismo. Al suono della campana, è scattata la volata e il capolavoro di Colbrelli, che piazza la zampata e si lascia andare a terra, stremato, scoppiando in un pianto liberatorio. “Per me è un sogno che si avvera – racconta – una leggenda. Ero veramente al limite, ma è il mio anno”. È la Parigi-Roubaix, è l’Italia, bellezza! 

    L’ordine d’arrivo della Parigi-Roubaix 
    1) Colbrelli 6h01’57” (Ita)
    2) Vermeersch (Bel)  s.t.
    3) Van der Poel (Ola) s.t.
    4) Moscon a 44″ (Ita)
    5) Lampaert (Bel) a 1’16” 
    6) Laporte (Fra) s.t.
    7) Van Aert (Bel) s.t.
    8) Van Asbroeck (Bel) s.t.
    9) Boivin (Can) s.t.
    10) Haussler (Aus) s.t. LEGGI TUTTO

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    Giro di Sicilia, Vincenzo Nibali conquista il successo finale dopo vittoria in 4^ tappa

    Torna al successo Vincenzo Nibali, che si aggiudica il Giro di Sicilia dopo aver vinto la quarta e ultima tappa, la Sant’Agata di Militello (Messina)-Mascali (Catania), di 180 chilometri.

    Il 36enne della Trek Segafredo non vinceva una corsa dal 2019, quando si aggiudicò la 20^ tappa del Tour de France, e si è detto “incredibilmente emozionato” ad averlo fatto “sulle strade dove pedalavo da piccolo”, visto che Messina, dove è nato, dista solamente una settantina di chilometri da Mascali.

    Dopo un’azione cui ha partecipato anche Chris Froome che il gruppo è riuscito ad annullare, lo Squalo è andato all’attacco in salita a una ventina di chilometri dal traguardo, guadagnando presto un notevole vantaggio e chiudendo la tappa con 49 secondi di vantaggio sui più immediati inseguitori, tra i quali lo spagnolo Alejandro Valverde – che aveva cominciato la tappa da leader della corsa e l’ha chiusa da secondo alle spalle di Nibali – il francese Romain Bardet e l’italiano Alessandro Covi, terzo al traguardo dietro a Simone Ravanelli e terzo anche nella classifica finale della corsa a tappe siciliana.

    La classifica finale
    Vincenzo Nibali ha corso le quattro tappe del Giro di Sicilia 2021 in 18h09’50”, aggiudicandosi la corsa con 46″ di vantaggio sullo spagnolo Valverde, 49″ su Covi, 55″ sul colombiano Restrepo e 58″ sul francese Bardet. 

    L’emozione dello Squalo
    Grande emozione per Vincenzo Nibali, che dopo aver tagliato in prima posizione il traguardo di Mascali è scoppiato in lacrime per un successo che mancava da 26 mesi, peraltro ottenuto proprio sulle strade di casa. Poi l’abbraccio con il fratello Antonio, che il prossimo anno lo seguirà nella nuova avventura in maglia Astana.

    “Morale e fiducia per il Giro di Lombardia”
    “Conoscevo queste strade, soprattutto la discesa finale. Vedere amici e tifosi è stato bellissimo, non riesco a trovare le parole per descrivere quello che sento” ha dichiarato Nibali dopo il successo. “Era da un po’ che non riuscivo a centrare un successo. Ho provato ad avvantaggiarmi sull’ultima salita, sentivo alla radio che il vantaggio restava costante, conoscevo bene la discesa finale e ho cercato di spingere a tutta fino al traguardo. Dopo questo successo ho morale e fiducia per il  Giro di Lombardia della prossima settimana”.  LEGGI TUTTO