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    F1, ufficiale: Gp d'Australia rinnovato fino al 2035

    ROMA – La Formula 1 rende noto oggi che l’accordo per il Gran Premio d’Australia è stato rinnovato. La gara al circuito dell’Albert Park, quest’anno vinta da Charles Leclerc su Ferrari, sarà in calendario fino al 2035. In questo nuovo contratto sono inserite anche la Formula 2 e la Formula 3, che correranno in terra australiana a partire dal 2023. L’edizione appena trascorsa del Gp d’Australia ha registrato oltre 419.000 presenze lungo tutto il weekend, segnando il primato dell’evento sportivo più seguito nella storia del paese.
    L’entusiasmo di Domenicali
    Stefano Domenicali, presidente e CEO della Formula 1, ha spiegato così il valore dell’accordo appena raggiunto con il tracciato di Albert Park: “La gara è sempre stata una delle preferite dai fan, dai piloti e dai team e Melbourne è una città internazionale, pittoresca e vivace: un abbinamento perfetto per il nostro sport”. “Nell’edizione appena disputata – prosegue l’italiano – c’è un’affluenza straordinaria e siamo elettrizzati per questo nuovo corso per il Gp d’Australia. Il nostro sport non smette di crescere”. LEGGI TUTTO

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    Pogba alla Juve: il ritorno più atteso. E torna anche il suo garage da 1,6 milioni!

    Ci sono amori che non finiscono mai, un po’ come quello tra la Juventus e Paul Pogba, atteso nei primi giorni di luglio all’ombra della Mole per vestire di nuovo la maglia bianconera. Il “Polpo” è pronto a tornare nella sua Torino, ma ovviamente non da solo: oltre alla sua famiglia c’è un parco auto immenso, un tesoro multimilionario a 4 ruote che necessiterà di un garage dalle dimensioni (e dai sistemi antifurto) davvero notevoli.Guarda la galleryPogba, passione supercar: le auto del francese FOTO
    Le “bimbe” di Paul
    Paul Pogba è l’emblema del lusso sfrenato. Il centrocampista, attualmente in vacanza a Miami, si è mostrato al pubblico con addosso abiti delle firme più costose, ha vissuto in ville mozzafiato ed ha sfrecciato con le supercar più imponenti. La sua collezione di auto raggiunge il valore di 1,6 milioni: tra le più belle c’è la Rolls-Royce Wraith Black Badge, valutata circa 340mila euro, l’auto più costosa di Paul, ma elegantissima è anche la Lamborghini Aventador bianca da 315mila euro. Nel suo garage è presente anche una Ferrari 812 Superfast da 302mila euro, che il calciatore ha scelto di acquistare in giallo. A spiccare è anche la sua Bentley Flying Spur a quattro porte, che vanta sedili in pelle trapuntata e un hot-spot Wi-fi, sicuramente comoda ma non sobria, la quale fa compagnia ad un’Audi RS6, una Maserati Quattroporte e a una Mercedes GLS 4×4 nera.
    Pogba si dimentica della sua Rolls Royce, la riprende 9 mesi dopo  LEGGI TUTTO

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    Vendite online, cosa cercano gli italiani dalle auto usate?

    Gli ultimi anni, tra pandemia e crisi dei semiconduttori, hanno cambiato profondamente il modo di vivere – e acquistare – l’auto. L’allungamento dei tempi di consegna delle vetture nuove, causato dalla difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, ha spinto molti automobilisti a puntare su veicoli usati. Che, in misura sempre maggiore, vengono acquistati online senza recarsi fisicamente presso un rivenditore. CarNext, piattaforma europea per la compravendita di auto usate, ha lanciato un sondaggio proprio su questo tema, scoprendo che sono sempre di più gli italiani disposti ad acquistare un veicolo attraverso internet. E svelando anche alcuni dati relativi a quelle dotazioni di cui gli automobilisti non vogliono assolutamente fare a meno quando sono alla ricerca di una vettura di seconda mano.
    Auto usate, 5 modelli per le vacanze estive a meno di 20.000 euro
    Auto usate, quello che non può mancare
    Secondo lo studio realizzato da CarNext con mUp Research, la quasi totalità degli italiani sarebbe disposta a comprare un’auto usata online. Oltre il 90% degli intervistati crede infatti che questa formula di acquisto sia “conveniente”. Ben disposti verso le piattaforme online sono soprattutto i giovani della fascia 18-34, ma in generale solo l’8% delle persone che hanno risposto al sondaggio restano fedeli al principio del “se non vedo, non compro”. Una grande apertura verso gli acquisti online, ma a condizione che essi avvengano in maniera sicura su piattaforme certificate: il 54% degli intervistati infatti considera prioritaria la sicurezza nel pagamento e la durata della garanzia. Di fondamentale importanza, per un automobilista su 3, anche il prezzo della vettura.
    CarNext ha poi diffuso alcuni dati relativi alle preferenze degli automobilisti italiani che vanno alla ricerca di una vettura usata. Dal punto di vista dei colori più cercati ci sono poche sorprese: le tinte più gettonate sono infatti nero, grigio, bianco e blu. Per quanto riguarda invece le dotazioni ritenute indispensabili (da 1 automobilista su 2) ci sono climatizzatore multi-zona, la connettività Bluetooth e i sistemi di assistenza al parcheggio. Grande interesse anche per i dispositivi avanzati di sicurezza, come il sistema di riconoscimento delle condizioni fisiche ed emotive del conducente: ben il 21% degli intervistati lo reputa un optional necessario.
    E le elettrificate? Ancora poco presenti sui mercati dell’usato (seppure in crescita), le vetture a batteria, sono oggetto di un grande interesse da parte della clientela. L’85% degli intervistati ricerca sulle piattaforme di usato modelli elettrici o ibridi.
    Sempre più gettonate le vendite online
    L’acquisto online di auto usate è un trend in crescita che sta riscuotendo feedback positivi da parte degli automobilisti. Chi ha comprato o provato a comprare una vettura di seconda mano tramite una piattaforma digitale ha definito l’esperienza “snella, semplice e affidabile”, con l’89,8% che si dichiara soddisfatto e il 67,1% che consiglierebbe questa modalità di acquisto ad altre persone.
    “Se prima della pandemia la sfida era portare il cliente ad acquistare su un marketplace, anziché in negozio, adesso tutti comprano online – ha spiegato Dalisa Iacovino, managing director di CarNext Italia – Nel mercato odierno per noi operatori il tema della fiducia diventa prioritario. In CarNext lavoriamo ogni giorno per essere riconosciuti come un operatore serio, di cui l’utente può fidarsi, e lo facciamo anche grazie alla collaborazione con partner che condividono il nostro modo di agire e i nostri valori”.
    Auto, scopri tutti gli annunci sul mercato dell’usato LEGGI TUTTO

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    Formula 1: la Ferrari inizia ad alzare la voce

    TORINO – Sul filo della rottura. E non parliamo (soltanto) dei problemi di affidabilità che nelle ultime tre gare sono costasti a Charles Leclerc e alla Ferrari una fetta molto grande e quindi pesante delle speranze mondiali nella lotta contro Max Verstappen e la Red Bull. A Maranello, dove per la seconda volta hanno dovuto constatare la rottura del turbo e per la prima anche dell’intero motore endotermico sulla F1-75 andata in fumo al 20° giro del GP dell’Azerbaigian, c’è tensione anche sul fronte politico.La questione è nota da tempo, ma irrisolta. E non solo con la Ferrari, se vogliamo dirla tutta, visto che ha condizionato in un modo o nell’altro la durissima battaglia tra Red Bull e Mercedes, ovvero la conclusione dello scorso campionato di Formula 1. Parliamo della Direzione Gara, del “due pesi e due misure” e delle regole mai chiare ch continuano a imperare nel Circus dei motori anche nella nuova era Fia targata Mohammed Bin Sulayem. Dal caso delle temperature delle benzine a quello della pit-lane di Montecarlo, la Scuderia non è per nulla contenta delle decisioni “salomoniche” prese dagli Steward. E Mattia Binotto ha deciso di farsi sentire.«Se guardo all’inizio della stagione, certamente la Ferrari non può essere soddisfatta delle decisioni della direzione gara. Abbiamo commesso degli errori, ma sento anche un senso di ingiustizia: penso che spesso siamo stati svantaggiati» le parole del team principal Mattia Binotto. Parole forti, anche se pronunciate con la consueta pacatezza. E con un’aggiunta ancora più “buonista”. «Capiamo le difficoltà e non possiamo negare nemmeno che sia un lavoro difficile. Per migliorare dobbiamo aiutare anche noi. Credo che debba esserci una collaborazione tra le squadre e i direttori di gara. E che ci vorrà del tempo per capirsi».Insomma, la Federazione è avvertita: la Ferrari non ha intenzione di farsi mettere i piedi in testa e vuole giocarsi le sue carte mondiali liberamente e correttamente. Ma allo stesso tempo, nonostante l’epoca dei Patti della Concordia con Liberty Media sia ormai superata, nella nuova Formula 1 per ora regge la regola (non scritta) dell’evitare scontri, tanto più mediatici. Il problema è che la Red Bull si muove un po’ per conto suo. Tanto più Helmut Marko, il braccio operativo e politico di Mateschitz. Quindi, anche un mediatore come Binotto, ha capito che qualche volta servirà alzare la voce. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta: “Il Mugello è andato male, stiamo discutendo sui Gp in Italia”

    ROMA – La MotoGp rischia di perdere una tappa italiana: il Mugello e Misano sono in bilico. Parola di Carmelo Ezpeleta, amministratore delegato di Dorna Sports. Il capo dell’azienda che detiene i diritti commerciali del Motomondiale ha infatti rilasciato un’intervista a “motociclismo.es” dove ha detto: “Il Mugello è andato male rispetto ad altri weekend per varie ragioni. La Formula 1 ha sovrapposto Monaco con la tappa in Italia. Poi penso ci sia stato uno scarso lavoro di promozione di cui abbiamo già parlato”.
    Il fattore Rossi
    Certo i paesi interessati a ospitare una tappa della MotoGp non mancano, come ricorda Ezpeleta: “C’è un gran numero di richieste per ospitare Gran Premi in futuro e stiamo discutendo se mantenere il numero attuale di Gran Premi in Italia: se non avranno successo, non ce ne saranno ancora due nei prossimi anni. Gli eventi finora erano andati bene, ma ovviamente serve anche il pubblico. Tireremo le somme a Misano, ma in Spagna i tifosi non mancano mai”. E alla domanda se il ritiro di Valentino Rossi abbia potuto abbassare la resa del botteghino, Ezpeleta risponde: “C’era gente per il ritiro del suo numero 46. Ma credo che i tifosi siano andati avanti e poi Rossi non era famoso solo in Italia: in tutto il mondo il suo merchandising è venduto ancora oggi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta: “Al Mugello poco pubblico, una tappa in Italia a rischio”

    ROMA – Una MotoGp senza Mugello o Misano? Per Carmelo Ezpeleta, amministratore delegato di Dorna Sports, è possibile. Il numero uno dell’azienda che gestisce i diritti commerciali del Motomondiale ha infatti rilasciato un’intervista a “motociclismo.es” dove ha affermato: “Il Mugello è andato male rispetto ad altri weekend per varie ragioni. La Formula 1 ha sovrapposto Monaco con la tappa in Italia. Poi penso ci sia stato uno scarso lavoro di promozione di cui abbiamo già parlato”.
    L’era post-Rossi
    Certo i paesi interessati a ospitare una tappa della MotoGp non mancano, come ricorda Ezpeleta: “C’è un gran numero di richieste per ospitare Gran Premi in futuro e stiamo discutendo se mantenere il numero attuale di Gran Premi in Italia: se non avranno successo, non ce ne saranno ancora due nei prossimi anni. Gli eventi finora erano andati bene, ma ovviamente serve anche il pubblico. Tireremo le somme a Misano, ma in Spagna i tifosi non mancano mai”. Il fattore Valentino Rossi ha influito sul numero dei biglietti? Secondo lo spagnolo solo in parte: “Durante la cerimonia di ritiro del numero 46 c’erano spettatori. Le persone hanno voltato pagina e Valentino non era popolare solo in Italia, ma era un’icona in tutto il mondo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rins: “Suzuki? Si poteva gestire meglio”

    ROMA – “Il prossimo anno saremo in MotoGp”. Inizia con questa premessa l’intervista ad “AS” di Alex Rins, pilota della Suzuki, scuderia che non ci sarà in griglia per la stagione 2023. Lo spagnolo, così come il suo compagno di squadra, Joan Mir, deve trovare un team per continuare la sua avventura in classe regina. “È un vero peccato che finisca il progetto Suzuki, ma ritengo che – aggiunge Rins – dobbiamo massimizzare quel poco che ci è rimasto e dare il massimo. I ragazzi che lavorano qui se lo meritano. Penso che si sarebbe potuto fare meglio sotto alcuni punti di vista”.
    Le parole di Rins
    Da quando la casa di Hamamatsu ha comunicato il suo addio al paddock, Rins si è infatti ritrovato improvvisamente a doversi guardare attorno: “Nessuno del team si aspettava niente del genere fino al momento in cui la notizia ci è stata ufficialmente comunicata. Ora per noi si apre la ricerca di un progetto per il prossimo anno. Confido nel mio manager, nel mio team e nella mia famiglia che mi aiuta a mantenere la giusta motivazione”. “La MotoGp – conclude il 26enne – è la mia vita e il mio sogno. Vorrei avere una moto ufficiale ma adesso il divario con i team satellite non è più così marcato come prima”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Espargaro: “La costanza farà la differenza”

    ROMA – Messo in archivio l’errore di Barcellona, Aleix Espargaro torna in sella alla sua Aprilia per il Gran Premio di Germania, decimo fine settimana della MotoGp 2022. “Nelle ultime due gare prima della pausa estiva – dice il pilota catalano – il nostro obiettivo deve essere quello di portare a casa punti importanti. Quest’anno abbiamo dimostrato di poter essere competitivi sempre, su ogni pista e in ogni condizione, la costanza sarà fondamentale quando si tireranno le somme. Sono motivato, al Sachsenring potremo fare bene”.
    Le parole di Vinales
    Anche Maverick Vinales nutre speranze per il weekend al Sachsenring: “Affrontiamo una pista che sembra adattarsi bene alle caratteristiche mie e dell’Aprilia. Il test di Barcellona è stato positivo e il Sachsenring sarà un banco prova importante per confermare le buone sensazioni delle ultime gare, dove siamo costantemente cresciuti”. “C’è molto lavoro che proseguirà anche nel prossimo fine settimana e gradualmente possiamo dire che stiamo raggiungendo il nostro miglior livello”, afferma Vinales. LEGGI TUTTO