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    MotoGp: Marc Marquez prova il recupero lampo, test sulla Honda Cbr 600

    ROMA – A due settimane e mezzo dall’ultima volta, Marc Marquez è tornato in pista in sella a una Honda Cbr 600. Il pilota di Cervera, a cui è stato diagnosticato il ritorno della diplopia dopo la caduta nel warm-up del Gran Premio d’Indonesia, vuole tornare a gareggiare in MotoGp il prima possibile. Una settimana fa, il CEO di Dorna Carmelo Ezpeleta si augurava un suo rientro per il Gran Premio del Portogallo del prossimo 25 aprile, ma a questo punto non è da escludere nemmeno che il Cabroncito provi a esserci anche ad Austin questo weekend.
    Le parole di Puig
    Qualche giorno fa, il team manager della Honda Alberto Puig aveva commentato la situazione di Marquez: “Dobbiamo chiarire un po’ la situazione, ha avuto l’episodio dell’occhio l’altro giorno, se si guarda da vicino le cadute sono state brutali, ma era caduto molte volte prima e non gli era successo niente – le sue parole ai microfoni di DAZN -. Ha avuto questo incidente l’anno scorso, ma dal 2011 non gli era successo nulla, non possiamo pensare che ogni volta che Marc cadrà avrà questo problema. Il fatto è che gli incidenti di Mandalika sono stati brutali, specialmente l’ultimo, è stato orribile. Abbiamo tutti corso, siamo tutti caduti ed è stato un incidente molto brutto” LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gp delle Americhe: il rodeo di Austin è sempre di Marquez

    ROMA – Finora, a collezionare vittorie ad Austin è stato solo Marc Marquez. Dal 2013, anno in cui è stato istituito il Gran Premio delle Americhe, lo spagnolo di Cervera – in sella alla sua Honda – ha lasciato solo le briciole agli avversari. Solo Alex Rins, nel 2019, è stato capace di sottrargli lo scettro del rodeo, complice anche la caduta dello stesso Marquez, che in quella gara partiva già dalla pole position. Questo weekend, però, l’otto volte campione del mondo potrebbe non esserci a causa della diplopia. Nulla è ufficiale ancora sul fronte dell’Ala dorata, che deve ancora emettere un comunicato a riguardo.
    Gp delle Americhe: tutti i dati
    Il tracciato di Austin è lungo 5,5 kilometri per un totale di 20 curve (11 a sinistra e 9 a destra). Mentre il rettilineo, punto di forza – almeno sulla carta – delle motorizzate Ducati è lungo 1.200 metri. Il senso di guida è antiorario, aspetto che piace molto a Marc Marquez e che forse gli ha consentito di rafforzare anno dopo anno il suo record di giro veloce in gara (2:03.575 nel 2014 con una velocità media di 160 km/h circa). L’ultima edizione del Gran Premio delle Americhe si è svolta l’anno scorso e ha visto vittorioso sempre Marc Marquez, con Fabio Quartararo (Yamaha) e Pecco Bagnaia (Ducati) a completare il podio MotoGp. LEGGI TUTTO

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    F1, Brown: “Ecco la mia proposta per il nuovo calendario”

    ROMA – La Formula 1 continua ad interrogarsi su quale sarà il calendario delle prossime stagioni. Stefano Domenicali aveva poche settimane fa ipotizzato una stagione con 30 tappe, possibilità che accende l’entusiasmo di molti per la troppa frenesia che ci sarebbe tra un Gran Premio e l’altro. Zak Brown, CEO di McLaren, prova così a mediare dalle colonne dell’agenzia Reuters: “L’idea è avere 30 Gran Premi su base regolare, ma correrne solo 21 o 22 all’anno. La mia ipotesi è quella di avere 17 o 18 tappe regolari e 7-8 che si alternano sul calendario”.
    Alla ricerca di un equilibrio
    La Formula 1 è uno sport che si sta ritagliando una fetta di interessi commerciali importante. L’espansione verso i paesi emergenti sulla scena finanziaria e politica è evidente, ma il rischio – sempre dietro l’angolo – è di esagerare. I viaggi transcontinentali mettono a dura prova team e piloti, mentre la logistica è sempre più sotto stress, soprattutto per quanto riguarda le tappe ravvicinate e in posti geograficamente molto lontani. Dopo l’ingresso del Gran Premio di Las Vegas, è tempo di rinnovo per i circuiti storici della Formula 1: molti sono infatti in scadenza e cercano dalla FIA un prezzo di favore per essere riconfermati. LEGGI TUTTO

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    F1, Brown sul calendario: “Penso a 18 Gp fissi, poi 7-8 tappe alternate”

    ROMA – Il calendario della Formula 1 resta un tema scottante all’interno dei tavoli decisionali del Circus. Il presidente Stefano Domenicali aveva poche settimane fa ipotizzato una stagione con 30 tappe, possibilità che non piace a molti per la troppa frenesia che ci sarebbe tra un Gran Premio e l’altro. Zak Brown, CEO di McLaren, prova così a mediare dalle colonne dell’agenzia Reuters: “L’idea è avere 30 Gran Premi su base regolare, ma correrne solo 21 o 22 all’anno. La mia ipotesi è quella di avere 17 o 18 tappe regolari e 7-8 che si alternano sul calendario”.
    F1: tra passato e futuro
    La Formula 1 è uno sport che si sta ritagliando una fetta di interessi commerciali importante. L’espansione verso i paesi emergenti sulla scena finanziaria e politica è evidente, ma il rischio – sempre dietro l’angolo – è di esagerare. I viaggi transcontinentali mettono a dura prova team e piloti, mentre la logistica è sempre più sotto stress, soprattutto per quanto riguarda le tappe ravvicinate e in posti geograficamente molto lontani. Dopo la conferma ufficiale del Gran Premio di Las Vegas, la Formula 1 guarda anche ai suoi circuiti storici, molti dei quali devono rinnovare i propri accordi con la FIA. LEGGI TUTTO

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    I consigli Rooney a Kane: “Comprati una Ferrari”

    Se provate a cercare sul profilo Instagram di Harry Kane foto della stella del Tottenham accanto a qualche bolide di lusso sappiate che non troverete nulla. La questione è stata sollevata anche al Monday Night Fotball, durante il quale Wayne Rooney ha dedicato numerosi elogi al suo “collega”. Umiltà e riservatezza però non sembrano aiutare Kane nel vedere i riflettori puntati addosso.
    Ferrari e quella black list dei vips che non possono avere le Rosse: c’è anche Nicolas Cage
    “I giovani pensano ai social”
    Prima di dare giudizi affrettati è necessario dire che la frase pronunciata dal presentatore è stata estremamente ironica e anticipata da continui elogi nei confronti di Kane. “Penso che Harry sia molto umile, uno dei migliori giocatori che la Premier League abbia mai visto. Purtroppo ormai i giovani pensano solo a mostrarsi sui social, ricevendo attenzioni esagerate e arrivando a stringere per questo accordi di con sponsor. Lui è una superstar in campo e un gentiluomo fuori e penso che a volte le persone si lascino affascinare da quei calciatori che guidano “macchine flash”, ha affermato l’attuale allenatore del Derby County. Immediata la risposta di Carragher, che seppur d’accordo con Rooney ha voluto lanciare un consiglio all’attaccante: “Sai cosa devi fare Harry, vatti a comprare una Ferrari!”.
    Il siparietto di Ibrahimovic a Maranello: c’è la maglia del Milan per l’interista Binotto LEGGI TUTTO

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    F1, Norris: “Dopo le prime gare è svanito l'entusiasmo”

    ROMA – Dopo i primi test a Barcellona la McLaren sembrava una buona vettura. Poi la stagione è iniziata e la Papaya ha perso certezze, con i primi due Gran Premi di Formula 1 che sono stati avari di soddisfazioni per Lando Norris e Daniel Ricciardo. Le aspettative dopo i test pre-season erano infatti ben altre e il britannico non nasconde il rammarico ai microfoni ufficiali del Circus: “Non posso mentire. Se hai punti e successo e podi, il morale è sempre alto. Se fossimo ottavi o settimi saremmo più soddisfatti. Quindi, un po’ del nostro entusiasmo è svanito”.
    Le parole di Norris
    Non tutto però è perduto per la scuderia di Woking, che può sempre contare su una grande tradizione di meccanici e tecnici: “Penso che la cosa fondamentale sia mantenere tutti molto motivati. Entro sei, sette o otto gare di lotta penso che possiamo compiere buoni passi in avanti e tornare ai nostri livelli”. La classifica della McLaren racconta del periodo nero dei britannici: zero punti per Ricciardo e solo sei per Norris. Il riscatto potrebbe portare il nome però di Daniel Ricciardo. Il pilota di Perth è già carico per il Gran Premio d’Australia, dove potrà riabbracciare i propri tifosi. LEGGI TUTTO

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    F1, Norris deluso: “È svanito l'entusiasmo”

    ROMA – I primi dati della pre-season erano incoraggianti, poi la McLaren si è persa per strada e i primi due Gran Premi di Formula 1 sono stati avari di soddisfazioni per Lando Norris e Daniel Ricciardo. Le aspettative dopo i test di Barcellona erano infatti ben altre e il britannico non nasconde il rammarico ai microfoni ufficiali del Circus: “Non posso mentire. Se hai punti e successo e podi, il morale è sempre alto. Se fossimo ottavi o settimi saremmo più soddisfatti. Quindi, un po’ del nostro entusiasmo è svanito”.Guarda la galleryMcLaren MCL36: la nuova monoposto di Norris e Ricciardo per il 2022
    Bicchiere mezzo pieno
    Non tutto però è perduto per la scuderia di Woking, che può sempre contare su una grande tradizione di meccanici e tecnici: “Penso che la cosa fondamentale sia mantenere tutti molto motivati. Entro sei, sette o otto gare di lotta penso che possiamo compiere buoni passi in avanti e tornare ai nostri livelli”. La classifica della McLaren racconta del periodo nero dei britannici: zero punti per Ricciardo e solo sei per Norris. Questo fine settimana a Melbourne andrà in scena il Gran Premio d’Australia, con il pilota australiano che si dice già pronto a riabbracciare il proprio pubblico.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales: “La vittoria di Espargaro? Avevo fiducia in lui”

    ROMA – L’Aprilia sogna in grande e punta ad Austin con la consapevolezza di chi vince. La vittoria di Aleix Espargaro è motivo d’orgoglio anche per Maverick Vinales, suo compagno di squadra. “Quello di oggi – ha infatti detto lo spagnolo – è un grande risultato per tutti noi, sono felicissimo per tutto il team e per lui, abbiamo lavorato sodo durante l’inverno e ce lo meritiamo. Sapevo che Aleix avrebbe potuto vincere, perché in prova aveva dimostrato di avere qualcosa in più rispetto a tutti gli altri, e ci speravo tanto, perché questa vittoria è importantissima ed è una grande iniezione di entusiasmo per tutti”. Ora la sfida sarà replicarsi nel Gran Premio delle Americhe questo fine settimana.
    Le parole di Vinales
    Parlando invece della sua performance, Vinales ha evidenziato come l’Aprilia abbia raggiunto un buon livello, ma che ci si debba concentrare ulteriormente. “Riguardo alla mia gara, mi sono trovato a lottare con tanti avversari, perdendo tempo con sorpassi e controsorpassi e ciò ha inciso anche sulle gomme. Ma – ha detto l’ex Yamaha – non mi posso lamentare, è bello essere tornati nella top ten, soprattutto perché credo che avrei potuto ottenere un piazzamento migliore, poi il mio passo in gara è migliorato molto e ho raggiunto un buon feeling di base con la moto. Eravano a caccia di conferme dopo la nuova messa a punto provato nel warm up in Indonesia. Avevamo ragione e quindi ora sono sicuro che possiamo ancora migliorare”. LEGGI TUTTO