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    Auto usate, in un anno quanti prezzi aumentati: ecco le più “care”

    Gli addetti ai lavori lo avevano previsto da tempo. Adesso, la ricerca condotta da Carvago.com, marketplace europeo dedicato alle vetture di seconda mano, ha confermato il dato che vede i prezzi di alcune auto usate aumentati di oltre un terzo nel 2021. E la crisi globale dei semiconduttori è la motivazione principale. “La crisi globale dell’industria automobilistica, causata da una carenza di chip, materiali e capacità di lavoro, sta avendo un effetto drammatico anche sul mercato europeo delle auto usate – ha spiegato Antonio Gentile, Country Manager di Carvago per l’Italia -. Il numero di auto usate disponibili è sceso ai livelli più bassi dal 2009”. Ecco le 10 auto con il più alto aumento di prezzo, selezionate da Carvago.
    Carvago, sbarca in Italia la piattaforma per la vendita di auto usate da tutta Europa
    Al primo posto c’è, un po’ a sorpresa, la Volkswagen Caddy 1.6 TDI da 102 cavalli (da 13.500 a 18.990 euro, +40,67%), seguita da Citroen C3 1.2 da 82 cv (da 10.800 a 14.200 euro, +31,48%) e Peugeot 3008 1.6 HDi con 120 cv (da 12.450 a 16.150 euro, +29,72%). Al quarto e quinto posto si posizionano rispettivamente Ford EcoSport 1.0 125 cv (da 10.900 a 13.838, +26,95%) e Ford Focus 1.5 TDCi 120 cv (da 13.495 a 16.950, +25,60%). Al sesto e al settimo, invece, ecco smart Forfour 1.0 da 70 cv (da 10.900 a 13.490 con un incremento del 23,76%) e la Fiat 500 1.2 da 69 cv (da 9.700 a 11.890, +22,58%). Chiudono la classifica Dacia Sandero 1.0 da 90 cv (da 9.200 a 11.199, +21,73%), Citroen C3 1.4 HDi da 75 cv (da 10.600 a 12.900, +21,70%) e Peugeot 308 SW 1.6 HDi da 120 cv (da 9.400 a 11.350, +20,74%).
    Il primato di Volkswagen Caddy
    Vista la classifica, la domanda può sorgere spontanea: perché qualcuno dovrebbe chiedere così tanto di più rispetto a un anno fa per una Caddy da 102 cv? “Le leggi fondamentali della domanda e dell’offerta spiegano abbastanza bene questo risultato apparentemente strano – spiega Antonio Gentile -. Mentre c’erano 23 Caddy di questo tipo disponibili nel dicembre 2020, il numero è sceso a 9 alla fine del 2021. A quanto pare ci sono abbastanza clienti interessati a questo mezzo economico, pratico e senza fronzoli per creare l’eccesso di domanda che permette ai venditori di chiedere prezzi più alti”.
    In un anno prezzi su del 20-40%
    “Quello che sta succedendo è che, le condizioni senza precedenti del mercato dei veicoli nuovi, sta creando una situazione in cui la stessa auto, ma un anno più vecchia e con un chilometraggio maggiore, si vende per il 20-40% in più rispetto alla fine del 2020 – aggiunge Gentile -. Abbiamo visto questo scenario con alcuni pezzi da collezione, ma era impensabile per veicoli comuni come questi. Se ne possedete uno, ora potrebbe essere il momento migliore per vendere!”.
    Auto usate, i 5 optional da controllare all’acquisto LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Il tetto ai finanziamenti farà bene al Circus”

    ROMA – Il budget cap è una delle incognite della Formula 1 targata 2022. Con questa nuova regola la FIA punta a evitare l’egemonia tecnica di pochi team, limitando i finanziamenti al primo sviluppo e alle modifiche tra una tappa e l’altra del Mondiale. Una regola che ricorda quella applicata in molti sport americani, come afferma Toto Wolff. “Credo che il budget cap rappresenti un bene per il nostro sport. Neanche il Super Bowl viene vinto sempre dalla stessa squadra. Ovviamente le scuderie che investono più soldi nello sviluppo non saranno contente, ma in compenso avremo più equilibrio. Nessuna squadra partirà più con un secondo di vantaggio”.
    Circus in espansione
    La Mercedes è il simbolo di come lo strapotere economico si traduca spesso in un vero e proprio impero in Formula 1. Tra i quattro mondiali consecutivi di Hamilton e quelli per i costruttori, la casa di Brackley non ha infatti conosciuto rivali, se non l’anno scorso, quando a trionfare è stato Max Verstappen. Il Mondiale del 2021 ha però fatto sì che la Formula 1 potesse essere scoperta da tanti giovani appassionati, un aspetto che entusiasma il manager austriaco: “L’anno scorso abbiamo attirato tanti nuovi giovani tifosi e credo che questa progressione non abbia limiti. Se la pandemia ce lo consente, quest’anno ci sarà il GP di Miami e nel 2023 forse gli USA avranno una terza pista in calendario. Sono ottimista per il futuro”, ha detto, concludendo, Wolff. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff sul budget cap: “È un bene per il Mondiale”

    ROMA – Tra le nuove norme della Formula 1 2022 c’è anche il budget cap. In poche parole, la FIA – per evitare l’egemonia tecnica di poche scuderie – andrà a limitare i finanziamenti allo sviluppo stesso e alle modifiche tra un Gran Premio e l’altro. Una regola che ricorda quella applicata in molti sport americani, come afferma Toto Wolff. “Credo che il budget cap rappresenti un bene per il nostro sport. Neanche il Super Bowl viene vinto sempre dalla stessa squadra. Ovviamente le scuderie che investono più soldi nello sviluppo non saranno contente, ma in compenso avremo più equilibrio. Nessuna squadra partirà più con un secondo di vantaggio”.
    Baby boom
    La Mercedes è il simbolo di come lo strapotere economico si traduca spesso in un vero e proprio impero in Formula 1. Tra i quattro mondiali consecutivi di Hamilton e quelli per i costruttori, la casa di Brackley non ha infatti conosciuto rivali, se non l’anno scorso, quando a trionfare è stato Max Verstappen. Il Mondiale del 2021 ha però fatto sì che la Formula 1 potesse essere scoperta da tanti giovani appassionati, un aspetto che entusiasma il manager austriaco: “L’età media dei tifosi si è abbassata e penso non ci sia alcun limite a questa espansione. Covid permettendo, nel 2022 correremo a Miami e nel 2023 forse avremo una terza gara negli USA. Per il futuro c’è ottimismo”, ha concluso Wolff. LEGGI TUTTO

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    Danilo Petrucci: “Non torno in MotoGp, sono curioso per la MotoAmerica”

    ROMA – Forte di una Dakar in cui ha stupito i veterani del rally più seguito al mondo, Danilo Petrucci ritorna a sentire l’asfalto sotto la sella. Il pilota di Terni è infatti a Portimao, dove si sono conclusi i test della Superbike che gli hanno permesso di salire in sella a una Ducati Panigale V4. Nel mirino di Petrucci c’è la MotoAmerica, che affronterà proprio con la scuderia italiana: “Ho scelto gli Stati Uniti – ha detto ai microfoni ufficiali del sito della MotoGp- perché ero curioso di vivere in un altro continente. Mi sono stupito della guidabilità della moto e mi sono divertito. Un ritorno in MotoGp? Ormai è un capitolo chiuso della mia carriera”.
    Petrucci sulla Superbike
    Il rally nel deserto ha però lasciato il segno sul fisico di Petrucci, che era partito in Arabia Saudita portandosi già dietro noie fisiche dovute alla lunga stagione in classe regina. “Partirò negli USA a fine marzo e non ho fatto una vera e propria preparazione. Ho ancora un po’ di dolore perché la Dakar ha chiesto al mio corpo tanta fatica. Il nostro obiettivo nella MotoAmerica è vincere, ma non sarà facile”. La voglia di provare qualcosa di nuovo ha preso però il sopravvento sui dolori: “La Ducati mi ha corteggiato a lungo e io pensavo solo a tornare in pista: sono curioso di scoprire ogni cosa”. Poi fa sognare gli appassionati della Superbile: “Quella di correre in SBK potrebbe essere una possibilità. Vorrei correre in questo campionato se la coincidenza con la MotoAmerica me lo consente”, ha detto, concludendo, il pilota umbro. LEGGI TUTTO

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    Danilo Petrucci: “La MotoGp è un capitolo chiuso, punto alla MotoAmerica”

    ROMA – Dopo l’esperienza alla Dakar 2022 – con tanto di vittoria nella quinta tappa -, Danilo Petrucci torna sull’asfalto. Il pilota di Terni è infatti a Portimao, dove si sono conclusi i test della Superbike che gli hanno permesso di salire in sella a una Ducati Panigale V4. Nel mirino di Petrucci c’è la MotoAmerica, che affronterà proprio con la scuderia italiana: “Ho scelto gli Stati Uniti – ha detto ai microfoni ufficiali del Motomondiale – perché ero curioso di vivere in un altro continente. Mi sono stupito della guidabilità della moto e mi sono divertito. Un ritorno in MotoGp? Ormai è un capitolo chiuso della mia carriera”.
    Possibilità Superbike
    Il rally nel deserto ha però lasciato il segno sul fisico di Petrucci, che era partito in Arabia Saudita portandosi già dietro noie fisiche dovute alla lunga stagione in classe regina. “Partirò negli USA a fine marzo e non ho fatto una vera e propria preparazione. Ho ancora un po’ di dolore perché la Dakar ha chiesto al mio corpo tanta fatica. Il nostro obiettivo nella MotoAmerica è vincere, ma non sarà facile”. La voglia di provare qualcosa di nuovo ha preso però il sopravvento sui dolori: “La Ducati mi ha corteggiato a lungo e io pensavo solo a tornare in pista: sono curioso di scoprire ogni cosa”. Poi apre le porte alla Superbike: “Se non coincideranno i weekend vorrei correre delle gare in questo campionato. Potrebbe essere un’opzione”, ha concluso Petrucci. LEGGI TUTTO

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    F1, Norris rivela: “Ha avuto contatti con altre scuderie”

    ROMA – È notizia di ieri il rinnovo di contratto fino al 2025 tra Lando Norris e la McLaren. Quella di oggi è che la decisione del britannico non è stata immediata. Come infatti rivela lo stesso Norris ai microfoni ufficiali della Formula 1, ci sono state scuderie che hanno provato a ingaggiare l’inglese: “Non avrebbe senso dire una bugia. Abbiamo scambiato qualche parola con altri team, che potete immaginare quali possano essere”. Il retroscena di Norris però non cancella la decisione presa: “Quello lanciato da me e dalla squadra è un segnale di grande fiducia e sono convinto che la McLaren nei prossimi anni possa risollevarsi e lottare al vertice”.
    La telefonata a Seidl
    Lando Norris racconta così quello che è successo dopo le “little chats” con le altre scuderie. “Non appena è saltato fuori qualcosa di questi contatti, ho subito chiamato Andreas Seidl (team principal della McLaren, ndr) e abbiamo chiacchierato sui progetti per il futuro. Poi ho scelto di restare”. Il pilota inglese non sembra però volersi legare a vita al colore arancione. “La McLaren è stata la scelta giusta, ma ora so che queste opportunità ci sono”. A commento delle parole di Norris ci sono quelle dello stesso Seidl, che afferma: “Non ci sono scappatoie da questo contratto. E questo è un messaggio importante per tutta la squadra”. Nel frattempo, a Woking ci si prepara a svelare la prossima monoposto, con un evento che si terrà domani alle 20:00. L’obiettivo della McLaren è riprendersi il terzo posto nella classifica costruttori, andato poi alla Ferrari. LEGGI TUTTO

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    F1, Norris dopo il rinnovo: “Ci sono stati contatti con altri team”

    ROMA – Lando Norris ha scelto la McLaren fino al 2025. La scelta del pilota di Bristol di legarsi per i prossimi anni alla scuderia di Woking non è stata però automatica. Come infatti rivela lo stesso Norris ai microfoni ufficiali della Formula 1, ci sono state scuderie che hanno provato a ingaggiare l’inglese: “Non avrebbe senso dire una bugia. Abbiamo scambiato qualche parola con altri team, che potete immaginare quali possano essere”. Il retroscena di Norris però non cancella la decisione presa: “Quello lanciato da me e dalla squadra è un segnale di grande fiducia e sono convinto che la McLaren nei prossimi anni possa risollevarsi e lottare al vertice”.
    Il ruolo di Seidl
    Lando Norris racconta così quello che è successo dopo le “little chats” con le altre scuderie. “Non appena è saltato fuori qualcosa di questi contatti, ho subito chiamato Andreas Seidl (team principal della McLaren, ndr) e abbiamo chiacchierato sui progetti per il futuro. Poi ho scelto di restare”. Il pilota inglese non sembra però volersi legare a vita al colore arancione. “La McLaren è stata la scelta giusta, ma ora so che queste opportunità ci sono”. A commento delle parole di Norris ci sono quelle dello stesso Seidl, che afferma: “Non ci sono scappatoie da questo contratto. E questo è un messaggio importante per tutta la squadra”. Ora che il futuro di Norris è un capitolo chiuso, la McLaren si prepara a presentare domani alle ore 20la nuova monoposto con la quale cercherà il riscatto dopo il terzo posto costruttori soffiato dalla Ferrari. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Il nome della macchina? Devo ancora deciderlo”

    ROMA – Sebastian Vettel ha parlato nel corso della presentazione della nuova AMR22, la monoposto che Aston Martin utilizzerà nel Mondiale 2022 di Formula 1. “Sono molto emozionato nel vedere la macchina, ma lo sarò ancora di più a guidarla, viste tutte le novità di quest’anno – ha detto -. E’ un progetto incredibile, non vedo l’ora di salire e vedere come mi sentirò”. Il pilota tedesco ha evidenziato le tante incognite dovute al cambio di regolamento per la stagione alle porte:  “Con tutte queste novità è difficile sapere cosa possiamo aspettarci, ed è impossibile sapere dove saremo in futuro. Vogliamo fare meglio dell’ultimo anno, dove abbiamo avuto diverse difficoltà. Per molte ragioni potremmo fare meglio quest’anno. Il potenziale è molto buono, siamo in crescita. Il nome della monoposto? Ancora non l’ho deciso, lo troveremo dopo che l’avrò provata”.Guarda la galleryVettel e Stroll presentano la nuova monoposto Aston Martin AM22
    L’entusiasmo di Stroll
    Anche Lance Stroll ha parlato durante l’evento di presentazione: “E’ sempre un momento emozionante quando viene svelata la macchina. Quest’anno è molto diversa per via dei cambi di regolamento. Questo nuovo regolamento è un’opportunità per tutti i team. Noi dobbiamo pensare al futuro. Dovremo imparare molto di questa macchina. L’inverno è stato bello, ma sono pronto per tornare in macchina. Siamo cresciuti tantissimo da quando ho iniziato in questo team, e stiamo crescendo ancora”. LEGGI TUTTO