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    MotoGp, Dovizioso: “La pista non mostra i veri cavalli della Ducati”

    ROMA – La Ducati e Andrea Dovizioso si sono migliorati a vicenda per otto stagioni. Le loro strade però ora si sono separate, con l’italiano che è passato al team WithU Yamaha e la scuderia italiana che ha ha disposizione “Pecco” Bagnaia e Jack Miller. Il motore a Borgo Panigale è rimasto tuttavia il marchio di fabbrica del team, capace ogni anno di aggiungere cavalli, non rinunciando però all’equilibrio aerodinamico, sempre più importante in MotoGp. Le parole del pilota di Forlimpopoli, raccolte dal quotidiano spagnolo AS, sembrano però rivelare il segreto della Desmosedici: “Hanno un grande vantaggio rispetto alle altre moto. Ha ancora più cavalli di quelli dispiegati in pista, visto che la potenza deve bilanciare più carico aerodinamico rispetto ai competitor”.
    Sulla Desmosedici
    In virtù dei tre secondi posti consecutivi dal 2017 al 2019, Andrea Dovizioso non è mai riuscito a riportare il titolo piloti in casa Ducati. La scuderia italiana, che tornerà in pista nel 2022 con una livrea rosso acceso, vuole però che sia un altro pilota a vincere il Motomondiale dopo il trionfo di Stoner nel 2007. Bagnaia e Miller, che nel 2021 hanno trionfato in sei tappe. Anche la WithU Yamaha, che ha puntato tutto su Dovizioso, cova sogni di gloria per dimenticare scorsa stagione, povera di soddisfazioni. Resta il fatto che, ad oggi, la Ducati rimane però ancora la moto da battere nel 2022. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Elkann sulla F1-75: “Così onoriamo lo spirito della Formula 1”

    ROMA – John Elkann ha parlato dopo l’ufficializzazione del nome della nuova monoposto Ferrari, che scenderà in pista nel Mondiale 2022 di Formula 1. La F1-75, così si chiama la vettura, celebrà i 75 anni del marchio Ferrari. “La Formula 1, con il suo spirito di competizione e innovazione, è sempre stata fondamentale per la Ferrari e ha avuto un ruolo guida nello sviluppo delle nostre vetture stradali – ha detto -. Dunque quest’anno, in cui celebriamo il 75° anniversario della prima uscita di una nostra vettura dai cancelli della fabbrica, abbiamo deciso di onorare quello spirito chiamando la nostra vettura 2022 F1-75”.
    Presentazione il 17 febbraio
    La presentazione della F1-75 è in programma alle ore 14 di giovedì 17 febbraio, quando la monoposto verrà svelata per la prima volta. I primi test andranno in scena invece dal 23 al 25 febbraio a Barcellona, con un’altra sessione dal 10 al 12 marzo in Bahrain, dove il 20 dello stesso mese si svolgerà il primo Gran Premio. LEGGI TUTTO

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    F1: la nuova monoposto Ferrari si chiamerà F1-75

    ROMA – La presentazione della nuova monoposto Ferrari stuzzica le aspettative dei tifosi per il prossimo Mondiale di Formula 1. Ora però possiamo chiamare la nuova macchina con il proprio nome: F1-75. C’è grande attesa su come la Rossa si approccerà a quella che sarà un’annata ricca di novità. Con il nuovo regolamento, infatti, la Ferrari potrebbe approfittare del grande vantaggio che si è ritagliata nel 2021. La rinuncia allo sviluppo della SF21 ha infatti lasciato spazio a uno studio profondo su quella che sarà la prossima macchina, che potrebbe regalare al Cavallino una vittoria in un Gran Premio, che manca dal 2019.
    Verso l’avvio della stagione
    Le premesse per il 2022 partono però da un dato. La Ferrari, dopo Red Bull e Mercedes, è stata la scuderia che ha raccolto più punti nella passata stagione, con Carlos Sainz e Charles Leclerc che hanno puntato tutto sul gioco di squadra, collezionando in tutto cinque podi. Il bottino raccolto nel 2021 però punta ad essere più che una base per uno step successivo, i cui progressi saranno valutati nello shakedown di Barcellona, in programma dal 23 al 25 febbraio e nei test ufficiali in Bahrain, che partiranno il prossimo 10 marzo. Intanto cresce l’attesa per l’evento che andrà a presentare la prossima monoposto: l’appuntamento è per il 17 febbraio alle ore 14:00. LEGGI TUTTO

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    F1, la Ferrari svela il nome della monoposto: sarà la F1-75

    ROMA – Cresce l’attesa per la presentazione della nuova Ferrari per la Formula 1 2022. Nel frattempo, però, il team italiano rivela il nome della monoposto che sarà protagonista della prossima stagione: si chiamerà F1-75. C’è grande attesa su come la Rossa si approccerà a quella che sarà un’annata ricca di novità. Con il nuovo regolamento, infatti, la Ferrari potrebbe approfittare del grande vantaggio che si è ritagliata nel 2021. La rinuncia allo sviluppo della SF21 ha infatti lasciato spazio a uno studio profondo su quella che sarà la prossima macchina, che potrebbe regalare al Cavallino una vittoria in un Gran Premio, che manca dal 2019.
    Grandi aspettative
    Le premesse per il 2022 partono però da un dato. La Ferrari, dopo Red Bull e Mercedes, è stata la scuderia che ha raccolto più punti nella passata stagione, con Carlos Sainz e Charles Leclerc che hanno puntato tutto sul gioco di squadra, collezionando in tutto cinque podi. Ora però la Rossa si prepara a fare uno step successivo, che passerà per lo shakedown di Barcellona (23-25 febbraio) e per i test ufficiali in Bahrain, in agenda a partire dal 10 marzo. Intanto gli occhi sono puntati sulla presentazione della monoposto, che avverrà il 17 febbraio alle ore 14:00. LEGGI TUTTO

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    F1, Elliott: “Per vedere un cambio nelle prestazioni dobbiamo aspettare”

    ROMA – La Formula 1 si prepara ad accogliere novità che potrebbero cambiare le forze in gioco nel 2022. Le nuove gomme da 18 pollici, il tetto ai finanziamenti e la nuova aerodinamica promettono di portare lo spettacolo in pista a un livello superiore. Il direttore tecnico della Mercedes, Mike Elliott sostiene però che alla fine non ci saranno scossoni, almeno in termini di performance complessive: “Se le regole nel 2022 favoriranno i sorpassi, credo ci vorrà del tempo per vederne gli effetti in pista. Non credo che le prestazioni saranno diverse rispetto a quelle dell’anno scorso”. Il britannico però spiega come cambieranno alcuni aspetti fondamentali, come telaio e power unit.
    Verso la nuova stagione
    Mike Elliott si sofferma infatti proprio sulla nuova unità propulsiva della monoposto Mercedes, che verrà presentata il 18 febbraio prossimo. “Non cambierà fino al 2025 e – spiega il direttore tecnico –  funzionerà con il carburante E10, cosa che porterà variazioni. Sarà interessante vedere come si comporterà”. Tuttavia, quello che balzerà all’occhio sarà l’aspetto esteriore della macchina: “La nuova forma aerodinamica avrà un certo margine di tolleranza. Andranno cambiate tutte le componenti e avremo un nuovo metodo di lavoro per studiarne gli effetti”. Con le gomme più ingombranti, sarà inevitabile un aumento del peso: “Senz’altro la massa della monoposto salirà, ma sono convinto che anche questo aspetto riservi delle opportunità che sta a noi scovare”, ha però detto concludendo Elliott. LEGGI TUTTO

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    F1, Elliott: “Prestazioni simili a quelle del 2021, ci vorrà tempo”

    ROMA – Con l’avvento del nuovo regolamento cambieranno molte cose in Formula 1. Il budget cap, la nuova dimensione delle gomme e la nuova aerodinamica sono pensati per portare lo spettacolo in pista a un livello superiore. Il direttore tecnico della Mercedes, Mike Elliott sostiene però che alla fine non ci saranno scossoni, almeno in termini di performance complessive: “Se le regole nel 2022 favoriranno i sorpassi, credo ci vorrà del tempo per vederne gli effetti in pista. Non credo che le prestazioni saranno diverse rispetto a quelle dell’anno scorso”. Il britannico però spiega come cambieranno alcuni aspetti fondamentali, come telaio e power unit.
    Le parole di Elliott
    Mike Elliott si sofferma infatti proprio sulla nuova unità propulsiva della monoposto Mercedes, che verrà presentata il 18 febbraio prossimo. “Non cambierà fino al 2025 e – spiega il direttore tecnico –  funzionerà con il carburante E10, cosa che porterà variazioni. Sarà interessante vedere come si comporterà”. Tuttavia, quello che balzerà all’occhio sarà l’aspetto esteriore della macchina: “La nuova forma aerodinamica avrà un certo margine di tolleranza. Andranno cambiate tutte le componenti e avremo un nuovo metodo di lavoro per studiarne gli effetti”. Il problema più grande per Elliott è rappresentato però dall’aumento del peso: “Con le nuove gomme la massa della monoposto aumenterà, ma sta a noi vedere quali opportunità saranno nascoste nel nuovo regolamento”, ha concluso il tecnico Mercedes. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, day-2 a Sepang: miglior tempo Vinales, Bezzecchi vola tra i rookie

    ROMA – È Maverick Vinales il protagonista del secondo giorno di shakedown a Sepang. All’ex Yamaha come ad Aleix Espargaro è stato concessa una deroga per unirsi agli esordienti nella prossima MotoGp, e lo spagnolo ha risposto con un 1:59.883, che aggiorna il giro veloce fatto registrare ieri da Raul Fernandez. Tra i rookie però il più veloce è stato Marco Bezzecchi, che con Luca Marini farà coppia per il VR46 Racing Team. Anche l’italiano ha superato il tempo del vicecampione del mondo in Moto2, arrestando il cronometro a 2:00.734. Buona prestazione anche per Darryn Binder del team WithU Yamaha, con Remy Gardner ancora alle prese con l’infortunio al polso che ne rallenta i tempi.
    Verso il weekend
    Vinales è stato assistito da Lorenzo Savadori, collaudatore dell’Aprilia. Altri collaboratori sono poi scesi in pista, come Michele Pirro per la Ducati, Stefan Bradl per la Honda e Sylvain Guintoli per la Suzuki. Tutt’e tre si sono concentrati sulla parte aerodinamica della moto. La casa di Borgo Panigale ha girato con l’assetto del 2021, mentre l’Ala Dorata ha collaudato il nuovo codone con un aggiornamento degli scarichi. Per la Suzuki invece la discussione si è focalizzata sulle nuove ali. Anche la Yamaha si è messa al lavoro, proponendo un’aerodinamica che attraversa tutta la parte anteriore della presa d’aria. Le scuderie sono immerse in una fase di studio, dove però è anche importante tenere le carte coperte per non svelare già i propri assi nella manica. Solo al primo test ufficiale, che si svolgerà sempre a Sepang questo weekend, avremo delle risposte definitive su quelle che saranno le forze in pista.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Vinales vola nel day-2 dello shakedown a Sepang

    ROMA – Il secondo giorno di shakedown a Sepang se lo prende Maverick Vinales. Lo spagnolo, che come Aleix Espargaro ha avuto una concessione per unirsi agli esordienti nella prossima MotoGp, ha girato in 1:59.883, mandando in soffitta il miglior tempo fatto registrare ieri da Raul Fernandez. Tra i rookie però il più veloce è stato Marco Bezzecchi, che con Luca Marini farà coppia per il VR46 Racing Team. Anche l’italiano ha superato il tempo del vicecampione del mondo in Moto2, arrestando il cronometro a 2:00.734. Buona prestazione anche per Darryn Binder del team WithU Yamaha, con Remy Gardner ancora alle prese con l’infortunio al polso che ne rallenta i tempi.
    Indicazioni per Aprilia
    Vinales è stato assistito da Lorenzo Savadori, collaudatore dell’Aprilia. Altri collaboratori sono poi scesi in pista, come Michele Pirro per la Ducati, Stefan Bradl per la Honda e Sylvain Guintoli per la Suzuki. Tutt’e tre si sono concentrati sulla parte aerodinamica della moto. La casa di Borgo Panigale ha girato con l’assetto del 2021, mentre l’Ala Dorata ha collaudato il nuovo codone con un aggiornamento degli scarichi. Per la Suzuki invece la discussione si è focalizzata sulle nuove ali. Anche la Yamaha si è messa al lavoro, proponendo un’aerodinamica che attraversa tutta la parte anteriore della presa d’aria. È interessante notare come in questa fase i team cerchino un delicato equilibrio tra pretattica e voglia di raccogliere dati sulle novità delle moto. Il tutto mentre ci si avvicina al primo test ufficiale, che si svolgerà sempre a Sepang questo weekend.  LEGGI TUTTO