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    Premier Padel Tour 2025 in tv e streaming su Sky e Now: il calendario e le tappe

    Per la quinta stagione consecutiva i migliori giocatori del mondo giocheranno su Sky. Si parte da Ryadh questo weekend e si arriva a Barcellona per le Finals a metà dicembre. L’esordio fu nel settembre 2020, in occasione della prima storica tappa del World Padel Tour in Italia, a Cagliari. Sono passati più di quattro anni, nel frattempo FIP e Qatar Sports Investments hanno acquisito il WPT e dato vita al Premier Padel Tour ma Sky resta la casa del Padel e, anche quest’anno, seguirà tutti i tornei del massimo circuito mondiale. La copertura sarà come sempre dai quarti di finale, eccezion fatta per i tornei italiani che verranno coperti integralmente e con approfondimenti su Sky Sport24. A completare l’offerta per gli amanti della “pala”, a fine mese ripartirà anche This Is Padel, la rubrica quindicinale condotta da Alessandro Lupi, che ci porta dentro il mondo dello sport più in crescita su scala mondiale (e in odore di 5 cerchi…).

    Le novità per il Premier Padel Tour 2025 si annunciano quanto mai interessanti: lo sbarco negli USA con il Miami Open previsto a marzo, il primo Mondiale per Coppie e una competizione America vs Europa in stile Ryder Cup. Ma il fulcro sarà ancora la corsa al trono di n.1, con Coello-Tapia in campo maschile e Josemaria-Sanchez in campo femminile chiamati a confermare una leadership ambita da molte altre coppie. Se in campo maschile il duo ispanico-argentino sembra comunque partire con un discreto margine di vantaggio su Galan-Chinotto e Stupaczuk-Lebron, tra le ragazze Ari e Paula dovranno stare molto attente, sulla carta, soprattutto alle nuove coppie Triay-Brea e Gonzalez-Fernandez che, mischiandosi, proveranno per una volta a invertire i fattori e il risultato allo stesso tempo. LEGGI TUTTO

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    Schwartzman saluta il tennis: “Vendevo braccialetti di gomma e sono arrivato alle Finals”

    L’argentino ha scritto una lunga lettera in vista del suo ultimo torneo, l’Atp Buenos Aires, da giocatore di tennis: “Ho avuto l’opportunità di realizzare molti sogni, anche se all’inizio non è stato facile per la mia famiglia dal punto di vista finanziario. Ci siamo affrettati a guadagnare soldi per aiutarmi a viaggiare. Abbiamo anche venduto braccialetti di gomma, ma ne è valsa la pena. Nel 2020, ho raggiunto le semifinali al Roland Garros, la posizione numero 8 del ranking Atp e ho giocato alle Atp Finals”

    Gli ultimi momenti di Diego Schwartzman da giocatore di tennis. L’argentino, infatti, si prepara a disputare il suo ultimo torneo da tennista e lo farà davanti al suo pubblico, all’Atp di Buenos Aires. Prima di ciò, il 32enne ha voluto scrivere una lettera – presente sul sito dell’Atp – in cui ha ripercorso tutti i momenti della sua carriera: dalla qualificazione alle Atp Finals nel 2020 al momento in cui ha iniziato a pensare al ritiro. 

    La lettera di Schwartzman                                             
    “Il mese scorso ero in Uruguay per una vacanza con la mia famiglia quando ho incontrato un ragazzo francese che probabilmente aveva 22 o 23 anni. Mi ha detto: ‘Ricordo quella volta in cui giocavi contro Rafa (Nadal ndr) al Roland Garros ed è arrivata la pioggia!’. Nei quarti di finale del 2018, stavo vincendo contro Rafa con un set e un break di vantaggio, quando il tempo ci ha fatto tornare il giorno dopo. Rafa, alla fine, vinse sia la partita che il torneo. Ho perso sette volte nella seconda settimana dei tornei del Grande Slam contro Rafa o Nole. Stavo giocando così bene. Se non avessi avuto questi ragazzi davanti a me, penso che sarei potuto andare ancora più in lontano in questi tornei. Ma sono orgoglioso di non aver mai affrontato queste leggende senza combattere, ed è bello che i fan lo ricordino ancora”.

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    “Questa settimana mi ritirerò dopo l’Atp a Buenos Aires, anche se è stato un po’ triste guardare il tennis ultimamente sapendo che questo momento stava arrivando. Ho ricordi meravigliosi a cui pensare e risultati da celebrare. Ho avuto l’opportunità di realizzare molti sogni e fare più di quanto la gente pensasse fosse possibile per me. Ho un fisico piccolo, ma ha regalato brutti momenti ai più grandi giocatori del nostro sport”. Sui primi pensieri del ritiro: “L’inizio della fine della mia carriera è arrivato ad Amburgo nel 2022. Ho perso al primo turno dopo una partita combattuta, ma qualcosa non andava. Il mio corpo non ha risposto alle sollecitazioni quel giorno. Durante la partita ho provato delle emozioni non positive. Le mie mani tremavano un po’. Stavo lottando con irritazioni e crampi. Ho pensato che forse ero un po’ stanco e che dovevo riposarmi. A volte succede anche ai tennisti. Per qualche settimana il tuo tennis, la tua mente e tutto il resto non funzionano. Vai a casa, riposi, ti riprendi e questo aiuta. Ma questa volta mi sono sentito diverso.Alla fine del 2022 pensavo che le cose stessero migliorando. Dopo una buona preparazione mi sentivo bene per l’inizio del nuovo anno.  Ma durante la stagione sulla terra rossa, sapevo che la fine sarebbe arrivata prima o poi. Dopo essere andato in Australia e aver giocato in Sud America, avevo vinto solo una partita e la stessa sensazione che avevo ad Amburgo è tornata. Avevo i crampi e il mio corpo non collaborava. Stavo davvero lottando e non riuscivo a godermi nulla”. 

    “Ciò che ho fatto per anni mi ha aiutato a ottenere molto nel nostro sport. Agli US Open 2017 sono stato testa di serie in un torneo del Grande Slam per la prima volta e sono arrivato ai quarti di finale. Lì la mia carriera ha fatto un salto di qualità. L’anno successivo sono entrato per la prima volta nella Top 20. Nel 2020, ho raggiunto le semifinali al Roland Garros, la posizione numero 8 del ranking Atp e ho giocato alle Atp Finals. Il marzo successivo ho vinto il mio quarto e ultimo titolo Atp, a Buenos Aires. È stato un momento magico per un ragazzo argentino. In quel momento ho capito che per avere successo ci vuole molto. Ci sono tante cose importanti: allenamento, alimentazione, mentalità, avere le persone giuste intorno e avere fiducia nelle proprie capacità e preparazione”.

    “Crescere non è stato facile per la mia famiglia dal punto di vista finanziario. Viaggiavo con mia madre e l’hotel non aveva mai la TV e in quasi ogni torneo condividevamo il letto. Ci siamo affrettati a guadagnare soldi per aiutarmi a viaggiare. Abbiamo anche venduto braccialetti di gomma rimasti dalla vecchia attività della mia famiglia. Correvo in giro per i tornei vendendoli. Lo facevano anche altri ragazzi e noi davamo loro una parte del profitto. Allora come sono riuscito ad arrivare così lontano? Non ne ho idea, davvero. Mi piace molto quando la gente mi dice: ‘Eri un combattente, ma eri anche un ottimo tennista’. Se sei solo un combattente, non sarai mai al top di questo sport. Devi giocare un buon tennis. Bisogna avere un buon dritto, un buon servizio e un buon movimento. Essere semplicemente un combattente non ti porta in cima. Ero lì perché ero bravo in questo sport. Nessuno mi ha fatto un regalo. Me lo sono guadagnato”.

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    Wta Doha, Paolini si ferma agli ottavi: Ostapenko vince in due set

    Finisce agli ottavi di finale il percorso di Jasmine Paolini al Wta 1000 di Doha. L’azzurra perde con un doppio 6-2 contro la lettone Jelena Ostapenko dopo un’ora e 5 minuti di gioco. Ai quarti di finale, la numero 37 Wta affronterà una tra Sofia Kenin e Ons Jabeur.

    La cronaca del match
    Nel primo set non c’è partita: dopo un secondo game un po’ falloso, Ostapenko inizia a ingranare e a gestire senza problemi. La lettone prima vince la palla break al terzo game, con Paolini che perde il servizio con un doppio fallo e a zero, poi sale sul 4-1 dopo soli 18 minuti grazie all’aiuto del nastro sulla risposta di rovescio. Con un’ottima prima di servizio (ben 6 ace realizzati), dopo mezz’ora Ostapenko chiude il set 6-2. Nel secondo set Paolini conquista la palla break nel secondo game grazie all’errore con lo smash in arretramento della lettone. Ostapenko risponde subito con il controbreak, per poi tornare a gestire il match, completare la rimonta e chiudere la sfida con un doppio 6-2. LEGGI TUTTO

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    Atp Marsiglia, si ritira Van Assche: Sonego ai quarti

    Lorenzo Sonego è ai quarti di finale dell’Atp 250 di Marsiglia. L’azzurro non giocherà gli ottavi di finale, in programma nel corso del pomeriggio, a seguito del ritiro del suo avversario Luca Van Assche, francese numero 164 del ranking e lucky loser a Marsiglia. Il torinese, testa di serie numero 7 del torneo francese, affronterà ai quarti di finale il vincente della sfida tra Alexander Bublik e Ugo Humbert. LEGGI TUTTO

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    Doha, Paolini si ferma agli ottavi: Ostapenko domina in due set

    Jelena Ostapenko nella foto – Foto Getty Images

    Termina agli ottavi di finale il cammino di Jasmine Paolini al WTA 1000 di Doha. L’azzurra è stata sconfitta da Jelena Ostapenko con un netto 6-2 6-2 in una partita dominata dalla lettone, in quello che era il suo terzo match in 24 ore considerando gli impegni di singolare e doppio.
    La partitaLa numero 47 del mondo ha imposto il suo tennis aggressivo sin dall’inizio, mettendo in grande difficoltà Paolini con le sue risposte profonde e i colpi potenti da fondo campo. Nel primo set, dopo un iniziale equilibrio, Ostapenko ha piazzato due break decisivi che hanno indirizzato il parziale, chiuso 6-2.Nel secondo set c’è stato un tentativo di reazione dell’azzurra, che ha ottenuto un break in apertura portandosi sul 2-0. Un vantaggio effimero, con Ostapenko che ha ripreso immediatamente il controllo del match infilando una serie di sei game consecutivi. La lettone ha chiuso con un ace dopo poco più di un’ora di gioco.
    Un tour de forcePer Paolini si è trattato del terzo match in 24 ore, un calendario molto intenso che potrebbe aver influito sulla sua prestazione. La toscana ha dovuto gestire le energie tra gli impegni di singolare e il doppio, un fattore che potrebbe spiegare alcune delle difficoltà mostrate contro una Ostapenko in grande spolvero.
    I numeri del matchLa lettone ha dominato gli scambi grazie a sette ace e numerosi vincenti, mentre l’azzurra ha faticato soprattutto nel fondamentale del servizio, commettendo anche alcuni doppi falli nei momenti chiave. Paolini è apparsa visibilmente contrariata durante tutto l’incontro, non riuscendo mai a trovare contromisure efficaci al gioco potente dell’avversaria.
    WTA Doha Jelena Ostapenko• 0660 Jasmine Paolini [4]0220 Vincitore: Ostapenko ServizioSvolgimentoSet 3Jelena OstapenkoServizioSvolgimentoSet 2Jelena Ostapenko 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-405-2 → 6-2Jasmine Paolini 15-0 15-15 15-30 30-30 30-404-2 → 5-2Jelena Ostapenko 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-2 → 4-2Jasmine Paolini 0-15 15-15 30-15 30-30 30-402-2 → 3-2Jelena Ostapenko 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2Jasmine Paolini 0-15 15-15 15-30 15-40 30-400-2 → 1-2Jelena Ostapenko 0-15 0-30 15-30 15-400-1 → 0-2Jasmine Paolini 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Jelena Ostapenko 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-405-2 → 6-2Jasmine Paolini 0-15 15-15 30-15 40-155-1 → 5-2Jelena Ostapenko 15-0 30-0 30-15 40-154-1 → 5-1Jasmine Paolini 15-0 15-15 30-15 30-30 30-403-1 → 4-1Jelena Ostapenko 15-0 30-0 40-0 40-152-1 → 3-1Jasmine Paolini 0-15 0-30 0-401-1 → 2-1Jelena Ostapenko 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1Jasmine Paolini 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Van Assche si ritira, Sonego nei quarti all’ATP 250 di Marsiglia senza giocare

    Lorenzo Sonego

    Lorenzo Sonego approda nei quarti di finale dell’ATP 250 di Marsiglia senza fatica. Il suo avversario, Luca Van Assche, si è ritirato per colpa di uno stato influenzale che non gli permettere di scendere in campo per il match previsto per oggi pomeriggio all’Open 13. Sonego quindi avanza e attende nei quarti di finale il vincente della partita programmata in serata tra Ugo Humbert, seconda testa di serie del torneo, il kazako Bublik.
    Il torinese vanta 4 vittorie in altrettante sfide contro Bublik, l’ultima andata in scena nella finale 2022 del torneo di Metz (cancellato dal nuovo calendario ATP). Contro Humbert invece Lorenzo vanta un bilancio in parità, 3 vittorie e 3 sconfitte. L’ultima partita se l’è aggiudicata l’italiano a Roland Garros 2024, non si sono mai affrontati in un evento indoor.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Doha si prepara al grande tennis: Sinner, Alcaraz e Djokovic nel nuovo ATP 500

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Il torneo di Doha 2025 si prepara a vivere una settimana storica dal 17 al 22 febbraio, con un’edizione che segna il passaggio alla categoria ATP 500 e un field di partecipanti eccezionale, che include i primi due giocatori del mondo ed un ex n.1: Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Novak Djokovic.Il nuovo status e i considerevoli premi in denaro hanno attirato sei giocatori della top 10, inclusi anche Daniil Medvedev, Alex de Minaur e Andrey Rublev, in quello che si preannuncia come uno dei tornei 500 più competitivi della stagione.
    Sinner è già a Doha: ieri primo allenamento sui campi del torneoJannik Sinner è già arrivato a Doha per preparare il suo debutto nel nuovo ATP 500 qatariota. Il numero 1 del seeding ha svolto il suo primo allenamento ieri sui campi del torneo.Per il campione degli Australian Open si tratta del primo torneo dopo il trionfo di Melbourne, avendo scelto di saltare l’appuntamento a Rotterdam. La prima testa di serie del torneo cercherà di confermare il suo ottimo momento di forma in un evento che vedrà la presenza di altri campioni come Carlos Alcaraz e Novak Djokovic.
    Format e montepremiIl torneo prevede un tabellone a 32 giocatori senza bye per le teste di serie, che dovranno quindi vincere cinque partite per conquistare il titolo. Il montepremi è significativo: 516.165$ per il vincitore, 277.715$ per il finalista, con 500 punti ATP in palio per chi trionfa.
    Vittoria: 516.165$ e 500 punti ATPFinale: 277.715$ e 330 puntiSemifinale: 148.005$ e 200 puntiQuarti: 75.615$ e 100 puntiSecondo turno: 40.365$ e 50 puntiPrimo turno: 21.525$ e 0 punti
    Programma e orariI match si disputeranno dalle 12:30 (ora italiana) dal lunedì al giovedì, con l’incontro principale programmato per le 15:30. Le semifinali si giocheranno venerdì (12:00 e 16:00), mentre la finale è prevista per sabato 22 febbraio alle 16:00.
    Le teste di serieIl sorteggio del tabellone principale, previsto per sabato 15 febbraio alle ore 10 italiana, determinerà il cammino dei favoriti. Sinner e Alcaraz potranno incontrarsi solo in finale, mentre Djokovic sarà potenziale avversario in semifinale per uno dei due. Le altre teste di serie sono Medvedev, Rublev, Tsitsipas e Dimitrov.
    1) Jannik Sinner 🇮🇹2) Carlos Alcaraz 🇪🇸3) Álex de Miñaur 🇦🇺4) Novak Djokovic 🇷🇸5) Daniil Medvedev 🇷🇺6) Andrey Rublev 🇷🇺7) Stefanos Tsitsipas 🇬🇷8) Grigor Dimitrov 🇧🇬
    I favori del pronostico sono per Sinner, ma Alcaraz arriva carico dopo il successo a Rotterdam, mentre Djokovic cerca il riscatto dopo l’Australian Open. Da non sottovalutare De Minaur, in ottima forma, e possibili sorprese da parte di Medvedev, Rublev, Tsitsipas o Dimitrov.
    (Clicca per vedere l’entry list) ATP 500 Doha (MD) Inizio torneo: 17/02/2025 | Ultimo agg.: 12/02/2025 12:26Main Draw (cut off: 43 – Data entry list: 20/01/25 – Special Exempts: 0/0)

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    Nassar (direttore esecutivo PTPA): “Sinner si trova in una situazione ingiusta, una disputa tra WADA e ITIA”

    Ahmad Nassar, direttore esecutivo di PTPA

    Ahmad Nassar, direttore esecutivo della PTPA (il nuovo sindacato dei tennisti promosso da Djokovic e altri giocatori), si schiera dalla parte di Jannik Sinner nella delicata questione del caso Clostebol e sul nuovo giudizio al TAS di Losanna previsto per il prossimo aprile, affermando che la posizione in cui si trova il n.1 del mondo è ingiusta, nel bel mezzo di una disputa tra WADA e ITIA, mentre lo scopo dell’attività antidoping deve essere solo quello di trovare chi bara per alterare le proprie prestazioni. Un sistema che definisce “terribile” per gli atleti, con Jannik bloccato da mesi e mesi in una posizione incerta.
    Nassar si è espresso su X attraverso un lungo e dettagliato post in risposta ad appassionati che chiedevano lumi sulla posizione della PTPA dopo varie dichiarazioni del recente passato, alcune non chiarissime.
    “Il post con cui ero d’accordo il 28 settembre 2024 affermava specificamente ‘non è colpa di Jannik’. Non ho idea di come ciò possa essere interpretato come ‘concordo con la WADA’. È falso. Ho ripetutamente affermato nelle interviste che l’intero sistema è ingiusto per TUTTI i giocatori. E ho ripetutamente incluso Jannik, per nome, in quella valutazione” afferma Nassar, che poi entra maggiormente nel dettaglio col lungo post che riportiamo.

    So, when I say the entire anti-doping system is unfair, here’s what I mean. Warning – this is a long list 🙂
    1. The anti-doping system should be concerned with catching dopers. Dopers are those who are trying to improve their performance via illegal substances.
    2. Players care…
    — Ahmad Nassar (@ahmad4athletes) February 11, 2025

    “Quando dico che l’intero sistema antidoping è ingiusto, ecco cosa intendo. Attenzione: questi punti formano una lista bella lunga 🙂
    1. Il sistema antidoping dovrebbe preoccuparsi di trovare i dopati. I dopati sono coloro che cercano di migliorare le proprie prestazioni tramite sostanze non consentite.
    2. I giocatori sono interessati più di chiunque altro nel trovare i dopati. I giocatori vogliono e hanno bisogno di uno sport pulito e devono essere sicuri che i loro avversari stiano giocando secondo le stesse regole.
    3. Le sostanze illegali e le soglie de test per chi risulta positiv0 dovrebbero essere progettate tenendo presente il punto 1.
    4. Il punto 3 è quello che non accade. È come un doppio fallo (scusatemi per il gioco di parole). Quantità irrisorie, cose che in realtà non migliorano le prestazioni, ecc. Questo è l’inizio dell’ingiustizia per tutti.
    5. A complicare le cose, il processo dei test antidoping è poco pratico e oneroso per gli atleti che viaggiano per il mondo. È irrazionalmente gravoso e, ancora una volta, apparentemente più preoccupato per gli atleti che commettono “falli di piede” che per catturare che effettivamente si dopa. Questo è ingiusto e lo è per tutti.
    6. Poi entriamo nel dettaglio di cosa succede se qualcuno risulta positivo al test. Il sistema di appello deve funzionare per tutti ed essere coerente e fornire a tutti gli atleti il ​​giusto processo e la possibilità di difendersi. NON si tratta di favorire i dopati, si tratta di un sistema che funzioni correttamente e sia legale.
    7. Per quanto riguarda il punto 6, dobbiamo notare che @ptpaplayers lavora per tutti i giocatori. Il nostro lavoro NON è esprimere opinioni sulla colpevolezza o innocenza di un caso o di un atleta specifico. Il nostro compito è assicurarci che il sistema sia equo e funzioni per tutti. Un sistema rigoroso con un processo regolare e risorse per la difesa accessibili rende il punto 1 più realizzabile. Evita anche situazioni più sfortunate in cui la reputazione e la carriera dei giocatori vengono rovinate (troppi esempi da citare).
    7. L’accesso alle risorse per organizzare una difesa adeguata è un problema da sempre. Parte di ciò è naturale e rispecchia i problemi della società  (ad esempio, le persone più ricche possono permettersi gli avvocati). Ma questo è anche ingiusto per tutti i giocatori: coloro che non possono permetterselo perdono l’opportunità di organizzare una difesa adeguata, mentre coloro che possono permetterselo devono spendere i propri soldi per farlo.
    8. I sistemi di appello ITIA e WADA sono costruiti su queste (e altre) premesse imperfette. Ogni giocatore coinvolto nel loro sistema, anche quelli con risorse, è colpito da questa ingiustizia. Soprattutto considerando i mesi/anni che spesso ci vogliono per risolvere questi casi.
    9. Nel caso specifico di Jannik, è stato messo in una situazione ingiusta. L’ITIA sostiene di aver seguito il suo processo e le sue regole. La WADA non è d’accordo e sente la necessità di respingere l’ITIA. Sfortunatamente, questo non è stato un risultato sorprendente per persone come@TaraMoore92 e me. Ciò non significa che siamo d’accordo con la sostanza dell’appello della WADA o con la decisione originale dell’ITIA (vedi il punto n. 7 sopra). Né l’ITIA né la WADA stanno realmente contestando i fatti sottostanti nel caso di Jannik. Ciò è importante, ma anche ingiusto. Lui è, di fatto, coinvolto in una disputa politica/legale tra l’ITIA e la WADA. E sta ancora aspettando quasi un anno dopo che il suo caso venga completamente risolto. Di nuovo, ciò è ingiusto.
    10. Come spero sia chiaro ora, questo intero sistema è terribile per gli atleti (come gruppo e come individui), per i tifosi e lo sport in generale. Deve cambiare”.

    Una spiegazione dettagliata che entra nel merito della questione. L’attività antidoping deve essere quella del punto 1, con l’importantissima specifica del punto 3. Se come scrive Nassar di PTPA (riporto nuovamente): “Né l’ITIA né la WADA stanno realmente contestando i fatti sottostanti nel caso di Jannik”, ossia sono concordi che non ci sia stata attività e intenzione di agire per alterare le prestazioni, allora… di cosa stiamo parlando? Questa è LA domanda, e questa la ingiustizia che sta subendo Jannik Sinner da mesi.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO