More stories

  • in

    Gauff spegne il sogno francese: Boisson sconfitta ma già nella leggenda. La numero due del mondo domina 6-1, 6-2 e vola in finale contro Sabalenka. Fine della favola per la wildcad francese

    Coco Gauff nella foto – Foto Getty Images

    Tutto ha un inizio e una fine, e il sogno di Lois Boisson al Roland Garros si è concluso per mano di una Coco Gauff che ha giocato una partita molto completa. La francese si è ancora una volta appoggiata alla tribuna del Philippe Chatrier per prolungare la sua storica partecipazione a Parigi, ma l’americana non si è lasciata intimidire né dalla folla né dalla storia di superamento della tennista francese. La numero due del mondo è scesa in campo con un obiettivo molto chiaro: raggiungere la sua seconda finale al Roland Garros. E ci è riuscita dopo aver dominato dall’inizio alla fine la speranza francese per 6-1, 6-2, in un’ora e 10 minuti.Si è conclusa la partecipazione di Boisson, che rimarrà sempre nel ricordo, mentre si mantiene l’obiettivo di Gauff di conquistare il suo secondo Grande Slam. E, casualità o no, ci proverà contro la stessa tennista con cui ha vinto il suo primo major, la numero uno del mondo Aryna Sabalenka.
    Coco Gauff è entrata al Philippe Chatrier con le cuffie. È qualcosa di ricorrente per lei, ma è stato anche un chiaro avvertimento: potete incoraggiare quanto volete la vostra giocatrice, ma io sono nel mio mondo e non mi disturberete. E questo pensiero si è trasferito rapidamente in campo. Per quanto di fronte avesse la grande rivelazione del torneo, la nuova speranza francese, l’americana non si è lasciata intimidire e ha strappato il servizio nel primo game della partita.Non si scomponeva quella di Atlanta, consapevole che le partite di Boisson sono autentiche montagne russe e che la francese, resiliente, si aggrappa al campo e con il calore della tribuna va rosicchiando poco a poco il morale delle sue rivali. Così aveva fatto con Jessica Pegula, numero tre del mondo, e con Mirra Andreeva, numero sei, ma Gauff aveva imparato la lezione e strappava il servizio per la seconda volta per portarsi sul 4-0.
    Nonostante tutto, la francese ha dimostrato ancora una volta che se era nelle semifinali di un Roland Garros non era pura casualità. Entrava in temperature e il suo dritto, quello che ha più effetto della media delle top 50 del circuito femminile e maschile, iniziava a carburare. Ma all’americana, molto concentrata sui suoi obiettivi, faceva solo il solletico e nemmeno il sostegno costante delle tribune francesi è stato un ostacolo per aggiudicarsi il primo set per 6-1 in 37 minuti.Non gettava la spugna Boisson, consapevole che forse non avrà mai un’opportunità simile nella sua carriera. Disponeva di una palla break per mettersi avanti nel secondo set e iniziare di nuovo la sua rimonta. Ma Gauff conosceva il trucco, difendeva il servizio e per evitare qualsiasi tipo di ribellione, strappava il servizio alla francese.
    La padrona di casa era ormai agli sgoccioli, ma se se ne andava, se ne sarebbe andata lottando, così ha recuperato il break per regalare un ultimo sussulto a un pubblico totalmente dalla sua parte. Gauff ha accettato rapidamente il proprio scivolone, ha mantenuto la concentrazione e invece di arrivare i dubbi, è apparsa la determinazione di una campionessa.Strappava di nuovo il servizio a Boisson che vedeva come la sua incredibile storia al Roland Garros iniziava ad arrivare alla fine. Non calava il ritmo Gauff e alla fine, dopo un’ora e 10 minuti, lasciava uscire il suo primo grido, quello della vittoria (6-1, 6-2). La numero due del mondo ha spento il sogno di tutto il tennis francese e ora punta alla sua prossima e ultima vittima: Aryna Sabalenka.
    La prestazione di Gauff è stata quella di una giocatrice matura, capace di non farsi travolgere dall’emotività del momento e dalla pressione di un pubblico completamente ostile. L’americana ha dimostrato di aver imparato dalle esperienze passate, gestendo alla perfezione una partita che sulla carta poteva nascondere più insidie di quelle effettivamente manifestatesi.Per Lois Boisson si chiude un’avventura da sogno che ha catturato l’immaginazione di tutti gli appassionati di tennis. La wildcad francese ha dimostrato che nel tennis tutto è possibile, regalando emozioni pure e dimostrando che il cuore e la determinazione possono portare molto lontano. La sua corsa si ferma in semifinale, ma il suo nome è già entrato nella storia del Roland Garros.
    Gauff ora si prepara per la finale importante della sua giovane carriera. Di fronte avrà Sabalenka, la stessa avversaria che sconfisse nella finale degli US Open per conquistare il suo primo Grande Slam. Un cerchio che potrebbe chiudersi nel migliore dei modi per l’americana, che ha tutte le carte in regola per bissare quel trionfo e aggiungere un altro capitolo glorioso alla sua già brillante carriera.
    GS Roland Garros Lois Boisson12 Coco Gauff [2]66 Vincitore: Coco Gauff ServizioSvolgimentoSet 2Lois Boisson 15-0 15-15 15-30 15-402-5 → 2-6Coco Gauff 15-0 30-0 40-02-4 → 2-5Lois Boisson 0-15 0-30 0-402-3 → 2-4Coco Gauff 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-3 → 2-3Lois Boisson 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-2 → 1-3Coco Gauff 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2Lois Boisson 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1Coco Gauff 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Lois Boisson 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-5 → 1-6Coco Gauff 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-4 → 1-5Lois Boisson 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-4 → 1-4Coco Gauff 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-400-3 → 0-4Lois Boisson 0-15 15-15 15-30 15-400-2 → 0-3Coco Gauff 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 0-2Lois Boisson 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A0-0 → 0-1

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Roland Garros: Il programma completo di Venerdì 06 Giugno 2025. l’Italia sogna una finale tutta azzurra: per i bookie Sinner parte avanti con Djokovic, quote da impresa per Musetti con Alcaraz

    Jannik Sinner e Lorenzo Musetti nella foto – Foto getty images

    Novak Djokovic e Carlos Alcaraz. Tra una storica finale tutta italiana al Roland Garros, ci sono gli ostacoli rappresentati dal serbo e dallo spagnolo. Jannik Sinner, dopo aver superato agevolmente Aleksandr Bublik in tre set, parte avanti per i bookmaker contro Novak Djokovic, già affrontato in 8 precedenti (4 vittorie per parte): come riporta Agipronews, vale infatti 1,21 e 1,22 la vittoria del numero 1 al mondo, contro i 4,20 dell’avversario. L’italiano, a Parigi, non ha finora perso nemmeno un set: anche contro Djokovic, Sinner potrebbe arricchire il proprio bottino: il 3-0 nel set betting è infatti in pole a 2,11, seguito dal 3-1 a 3,40 e dal 3-2 a 6. Si sale, invece, a 10 per una vittoria di Djokovic per 3 set a 2, con il 3-1 a 12 e il 3-0 a 20. Gli esperti fiutano anche la possibilità che il 23enne di San Candido trionfi senza nemmeno perdere un set: opzione in lavagna a 12.
    Cerca invece l’impresa Musetti contro Carlos Alcaraz. Lo spagnolo, reduce dal successo in semifinale a Roma contro il carrarino, è favorito a 1,13, contro i 5,40 offerti per quella che sarebbe la seconda vittoria dell’italiano in sei sfide tra i due. Tra il set betting, comanda il 3-0 Alcaraz a 1,83, seguito dal 3-1 a 3,35 e dal 3-2 a 6,60. Un trionfo di Musetti al quinto set paga 13 volte la giocata, con il 3-1 a 16 e il 3-0 a 29.
    Per quanto riguarda, infine, la vittoria del torneo, gli esperti continuano a prevedere una lotta a due tra Carlos Alcaraz, campione in carica, e Jannik Sinner: lo spagnolo è avanti a 1,85, con l’italiano che insegue a 2,50. Sul terzo gradino del podio, a 8, Novak Djokovic, in cerca del quarto successo sulla terra rossa parigina. Più staccato, a 23, Lorenzo Musetti.
    Court Philippe-Chatrier – Ore: 14:30Lorenzo Musetti vs Carlos Alcaraz Jannik Sinner vs Novak Djokovic (ore 19:00)
    Court Suzanne-Lenglen – Ore: 11:00Tokito Oda vs Martin De la puente Neal Skupski / Joe Salisbury vs Evan King / Christian Harrison
    Court Simonne-Mathieu – Ore: 12:00Arnaud Clement / Tatiana Golovin vs Sebastien Grosjean / Nathalie Dechy Aleksandra Krunic / Anna Danilina vs Eri Hozumi / Ulrikke Eikeri Diana Shnaider / Mirra Andreeva vs Jasmine Paolini / Sara Errani
    Court 14 – Ore: 12:00Fabrice Santoro / Cedric Pioline vs Mats Wilander / Michael Chang Gustavo Fernandez vs Alfie Hewett Francesca Schiavone / Flavia Pennetta vs Nathalie Tauziat / Lucie Safarova
    Court 7 – Ore: 11:00Niels Vink / Guy Sasson vs Donald Ramphadi / Ahmet Kaplan Yui Kamiji vs Xiaohui Li Kgothatso Montjane vs Aniek Van koot Kgothatso Montjane / Yui Kamiji vs Ziying Wang / Xiaohui Li
    Court 6 – Ore: 11:00Max Schoenhaus vs Ivan Ivanov Niels Mcdonald vs Ryo Tabata Jana Kovackova / Alena Kovackova vs Kristina Penickova / Annika Penickova Benjamin Willwerth / Noah Johnston vs Jagger Leach / Oliver Bonding
    Court 10 – Ore: 11:00Emerson Jones vs Lilli Tagger Hannah Klugman vs Rositsa Dencheva Jack Kennedy / Keaton Hance vs Alan Wazny / Oskari Paldanius Sonja Zhenikhova / Eva Bennemann vs Lilli Tagger / Mia Pohankova
    Court 12 – Ore: 11:00Maximilian Taucher vs Charlie Cooper Vitoria Miranda vs Sabina Czauz Alexander Lantermann / Luiz Calixto vs Maximilian Taucher / Charlie Cooper Vitoria Miranda / Luna Gryp vs Emma Gjerseth / Sabina Czauz
    Court TBA 1 – Ore: 16:30Gordon Reid vs Alfie Hewett LEGGI TUTTO

  • in

    Berrettini si separa da Ferrara: finisce dopo sei mesi la collaborazione

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – (foto Brigitte Grassotti)

    È durata poco la collaborazione tra Matteo Berrettini e Umberto Ferrara. Sei mesi fa il tennista italiano aveva unito le forze con l’ex fisioterapista di Jannik Sinner, lo stesso che faceva parte dello staff che avevo contaminato involontariamente il numero uno del mondo. Come era prevedibile, Sinner lo aveva licenziato e Berrettini gli aveva dato un’opportunità, ma dopo il nuovo infortunio agli Internazionali di Roma, hanno deciso di porre fine a questa avventura, secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport.La notizia della separazione è stata confermata dalla testata italiana, che ha specificato: “Ferrara e Berrettini hanno deciso di comune accordo di interrompere il rapporto di lavoro dopo gli Internazionali a Roma, quando il giocatore ex numero 6 al mondo ha dovuto ritirarsi per infortunio.”
    La storia di Umberto Ferrara è indissolubilmente legata al caso che ha coinvolto Jannik Sinner nella primavera del 2024. Questo episodio aveva portato alla positività di Sinner in due controlli antidoping, causando un terremoto mediatico che si era concluso con l’assoluzione del tennista ma anche con l’allontanamento di Ferrara dal team.L’ingaggio di Ferrara da parte di Berrettini era stato visto come un gesto di fiducia nei confronti del professionista, che aveva sempre goduto di ottima reputazione nel mondo del tennis prima dell’incidente con Sinner. Il romano aveva deciso di dare una seconda possibilità al fisioterapista, credendo nelle sue competenze tecniche e nella natura involontaria dell’errore commesso.
    Tuttavia, la collaborazione non ha portato i frutti sperati. Berrettini ha continuato a essere tormentato dai problemi fisici che hanno caratterizzato gli ultimi anni della sua carriera, culminati con il ritiro forzato durante gli Internazionali d’Italia a Roma. Questo episodio ha rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, portando alla decisione consensuale di interrompere il rapporto professionale.Per Berrettini, questa separazione rappresenta l’ennesimo cambiamento nel suo staff tecnico e medico, in una ricerca costante di soluzioni per i suoi persistenti problemi fisici. L’ex numero 6 del mondo sta attraversando uno dei periodi più difficili della sua carriera, con infortuni ricorrenti che gli stanno impedendo di esprimere il suo miglior tennis e di competere costantemente ai massimi livelli.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Roland Garros: Errani e Vavassori campioni nel doppio misto

    Sara Errani e Andrea Vavassori – Foto Patrick Boren

    Secondo titolo Slam per Sara Errani ed Andrea Vavassori che vincono la finale del doppio misto superando 6-4 6-2 la coppia formata da Evan King e Taylor Towsend. Una partita divertente con tante situazioni, punti brevi e scambi rapidi. Un doppio misto, giocato sugli equilibri, scambi rapidissimi a rete e letture anticipate. Specialità che Si gioca praticamente solo negli Slam con le regole sono quelle dei doppi ATP. Killer point sul 40 pari e long tie-break al posto del terzo set.
    Gli azzurri si presentano con Errani a destra e Vavassori a sinistra. La coppia di amncini americani gioca con Evan King a destra e Taylor Towsend a destra. Prima giochi che rispettano la regola dei servizi 2-2. Sul 3 pari arriva il primo killer point che vuol dire anche palla break. la coppia azzurra sceglie la risposta, Sara gioca profondo, Towsend spara fuori il dritto. Break e 4-3 per Errani-Vavassori. Riesce a tenere il servizio Sara che espone Vavassori alle fucilate di King, che attacca la prima della romagnola che no supera mai i 130km/h. Andrea riesce comunque a coprire la rete 5-3 per la coppia italiana. Serve King, che annulla due set-point. Si gioca un altro killer point. King insiste su Errani, che sbaglia al volo, azzurri sempre avanti 5-4. Vavassori serve per il set. Due prime vincenti per Andrea 30-15. Stecca la risposta Taylor Towsend 40-15 ancora due set-point. Smash vincente di Vavassori. Primo set agli italiani 6-4.
    Primo gioco del secondo set e sul 40 pari si gioca il killer point. Vavassori gioca su Towsend che mette la volée in rete. Break. Vavassori al servizio. L’americana si rivela l’anello debole del doppio statunitense. Vavassori conferma il break 2-0. Servono bene gli americani che restano vicini 1-2. Senza sofferenza Errani tiene il servizio 3-1. Gli azzurri restano avanti 4-2. Vento fastidioso sul Centrale, Vavassori trova la risposta vincente 15-40 due palle per il doppio break. Risposta sui piedi della Towsend che arriva in ritardo 2-5. Errani al servizio per il match. Si gioca il killer point. Towsend mette in rete Errani Vavassori campio Slam di doppio misto.Vincere un titolo, quale che sia è sempre un traguardo importante. Non importa se i grandi nomi snobbano questa specialità, ma un titolo Slam è una cosa da tenere in bacheca, e che resterà per sempre, anche se di doppio misto. Complimenti Sara ed Andrea il tennis italiano è fiero di voi.
    I due campioniSara Errani è un nome che non ha bisogno di presentazioni: ex finalista del Roland Garros in singolare e campionessa Slam in doppio femminile, la romagnola ha da sempre un feeling particolare con la terra rossa parigina. Andrea Vavassori, specialista del doppio e già protagonista a livello ATP in coppia con Bolelli, è uno dei doppisti italiani più forti. Attuale 8 del ranking nella specialità vanta un best al n.6. Servizio incisivo, tocco delicato a rete, quest’anno ha conquistato insieme a Simone Bolelli tre titoli ad Adelaide, Rotterdam ed Amburgo. Insieme Sara ed Andrea hanno già conquistato un titolo Slam agli ultimi US Open battendo Taylor Townsend e Donald Young che ha giocato nell’occasione la sua ultima partita da professionista.
    Gli avversariEvan King, 32 anni, originario di Chicago, è un mancino specialista del doppio. Nel 2025 ha vissuto una stagione eccezionale: ha conquistato il suo primo titolo ATP al Dallas Open in coppia con Christian Harrison e ha replicato il successo all’Abierto Mexicano di Acapulco . Questi risultati gli hanno permesso di raggiungere il miglior ranking in carriera, salendo fino al 18° posto nella classifica mondiale di doppio. Taylor Townsend, già vincitrice di due titoli Slam in doppio femminile, gioca anche il doppio misto. Dopo aver raggiunto la finale agli US Open 2024 in coppia con Donald Young, ora punta al titolo a Parigi insieme a King.
    Dal nostro inviato a Parigi, Enrico Milani LEGGI TUTTO

  • in

    Semifinali all’Ambrosiano, ecco i poker a caccia dell’Avvenire

    Rafael Pagonis (GRE) – credit Roberta Corradin

    La 58esima edizione dell’Avvenire ha il poker di nomi nel tabellone maschile e femminile: domani si decidono i finalisti. Alle semifinali del Super Category Under 14, che si giocheranno a partire dalle ore 10,30 sui campi del Club Ambrosiano di via Feltre 33 a Milano, sono approdati i favoriti, ma non sono mancate ancora una volta le sorprese e soprattutto le grandi partite.
    Maschile. Avanza il numero 1 del mondo e del torneo, Rafael Pagonis, ma a fatica. Il greco ha impiegato 2 ore e 40 minuti per domare il tedesco Lucas Herrera Sanchez: dopo il primo set vinto al tie break, il fenomeno della Germania che gioca due dritti ha vinto il secondo 6-3 e nel decisivo set era sopra 5-4 prima di cedere alla grinta e alla classe del greco che ha chiuso 7-5. In semifinale troverà il kazako Akhmadi Makhanov che a sua volta ha dovuto inseguire lo slovacco Max Lorincik e vincere al terzo set: la testa di serie numero 4 slovacca ha vinto il primo set 6-2 e sembrava tutto in discesa, poi il kazako, seed numero 8, ha ripreso il match al tie break del secondo e poi ha dominato il terzo 6-2. Nel vertice basso esce il numero 2: l’austriaco Freitag cede al russo Berdin, unico quarto di finale concluso in due set, visto che l’olandese Laurens Drijver ha sconfitto in tre round il portoghese Francisco Sardinha.
    Femminile. Proseguono in parallelo la numero 1 e la numero 2 del torneo: la lettone Darina Matvejeva ha sconfitto l’israeliana Ofir Manhard mentre la britannica Sofia Tatu ha battuto la belga Hannelore Daniels. Entrambi i match sono finiti in due set. Anzi, nessun quarto di finale ha avuto bisogno del terzo set, anche l’estone Elizaveta Anikina e la tedesca Lilly Greinert hanno sconfitto rispettivamente la russa Arina Fomina e l’olandese Mila Van Der Lecq in due set.Domani le semifinali femminili aprono il programma alle ore 10,30: sul Campo Centrale Matvejeva affronterà Greinert, mentre sul Grand Stand Anikina se la vedrà con Tatu. I match saranno trasmessi in diretta su SupertennisX. A seguire le semifinali maschili e nel pomeriggio le semifinali di doppio.L’Italia sogna una finale derby di doppio: in una semifinale ci sono Bruno Giovanni Condorelli e Tyson Grant contro Mark Pavcic e Mikael Lehtinen, nell’altra semi Giulio Bozzanga e Diego Tarlazzi contro Luys Calin e Daniel Czarnecki.
    EVENTO PARALELLO. Come da tradizione all’Avvenire spazio all’inclusione: nel programma ci sarà spazio per un incontro esibizione di tennis in carrozzina. I tennisti wheelchair daranno modo ai protagonisti del torneo, ma anche ai ragazzi del club e agli appassionati di assistere alle giocate di tennis sulla sedia a rotelle.
    Tutti i risultati Quarti di finale Girls:Matvejeva (LAT) b. Manhard (ISR) 6-2, 6-4Greinert (GER) b. Van Der Locq (NED) 6-2, 6-2Anikina (EST) b. Fomina (RUS) 6-4, 6-0Tatu (GBR) b. Daniels (BEL) 7-6(3), 6-3
    Tutti i risultati Quarti di finale Boys:Pagonis (GRE) b. Herrera Sanchez (GER) 7-6(5), 3-6, 7-5Makhanov (KAZ) b. Lorincik (SVK) 2-6, 7-6(1), 6-2Drijver (NED) b. Sardinha (POR) 6-2, 3-6, 6-2Berdin (RUS) b. Freitag (AUT) 6-1, 6-4 LEGGI TUTTO

  • in

    Roland Garros, i risultati di oggi: Sabalenka-Gauff sarà la finale femminile

    La numero uno del mondo contro la detentrice del titolo, anzi, degli ultimi tre titoli. Ha vinto la prima: Aryna Sabalenka ha piegato in tre set Iga Swiatek e ha conquistato la prima finale della sua carriera al Roland Garros. Match molto equilibrato all’inizio: nel primo set ci sono addirittura 8 break (4 a testa): la bielorussa va avanti 3-0, viene raggiunta e spreca sul 6-5 la possibilità di servire per il match. Nel tie-break però domina 7-1 e si porta a casa il primo parziale. Altri tre break in apertura di secondo set, con la polacca brava poi a capitalizzare il suo vantaggio e a chiudere 6-4. L’equilibrio si spezza inesorabile nel terzo e decisivo set: Sabalenka chiude 6-0 con una percentuale di prime in campo dell’80% (contro il 47% di Swiatek), l’83% di punti conquistati sulla stessa prima e addirittura zero errori gratuiti.

    Finisce il sogno di Boisson, Gauff in finale
    Sabalenka affronterà in finale Coco Gauff. La tennista americana, che aveva raggiunto l’ultimo atto a Parigi già nel 2022 (sconfitta contro Swiatek), ha battuto molto facilmente la padrona di casa Lois Boisson. 6-2, 6-1 il punteggio, con la tensione che ha probabilmente giocato un brutto scherzo alla francese, autrice di 33 errori gratuiti (contro i 12 di Gauff, al netto di 12 vincenti a 8 per l’americana). Boisson  aveva iniziato il torneo da numero 361 del mondo e la sua scalata da semisconosciuta ha appassionato l’intera Francia e l’intero mondo del tennis.  LEGGI TUTTO

  • in

    Roland Garros: una finale tutta azzurra, impresa possibile?

    Jannik Sinner e Lorenzo Musetti

    8 giugno, domenica pomeriggio, Bois de Boulogne. Nell’aria frizzantina di una Parigi mai così bella, accarezzata dai profumi e colori di fine primavera, sventola una bandiera tricolore sul Chatrier, mai così grande, mai così splendente. Jannik Sinner e Lorenzo Musetti entrano sul campo “rosso” più nobile della disciplina e si giocano la Coppa dei Moschettieri, uno contro l’altro. Due italiani insieme in una finale Slam. Sogno o son desto? Al momento è un’ipotesi intrigante… meglio, una possibilità. Ci sono due passi enormi da compiere per trasformare quest’ardito scenario in realtà: vincere due semifinali molto complicate, Jannik contro il più vincente dell’era moderna Novak Djokovic, Lorenzo contro il campione in carica Carlos Alcaraz, talento generazionale. Sarebbe qualcosa di talmente grande da far venire i brividi. Razionalmente, i nostri campioni ce la possono fare? Sì, ovviamente è tutt’altro che impossibile visto che la semifinale se la sono guadagnata sul campo, ma se Sinner dovrà giocare una partita eccellente, da n.1, di qualità e quantità, confermando la sua superiorità sul serbo sul piano atletico e tecnico, Musetti sarà chiamato banalmente a giocare il… match migliore in carriera, altrimenti l’Alcaraz di questa primavera su terra battuta non lo batti.
    I primi a scendere in campo venerdì saranno Musetti e Alcaraz, terzo lo confronto nel 2025. I primi due li vinti entrambi Carlos, nella finale di Monte Carlo e nella semifinale di Roma. Due partite molto diverse, la prima segnata da un problema fisico che ha disintegrato di colpo le possibilità del toscano, che tanto era piaciuto in un primo set giocato da campione, solido e creativo. Al Foro Italico andò in scena un match più nervoso, a strappi, condizionato da forte vento e tante incertezze, da una parte e dall’altra, con Alcaraz bravo a trovare le giocate decisive mentre Musetti si rimproverò tantissimo un’attitudine tornata negativa per il contesto che non seppe gestire. Esperienze importanti per maturare e crescere ancora, come ha dimostrato ampiamente in quest’edizione benedetta di Roland Garros dove ha giocato benissimo e meno bene, ma non ha mai perso il piglio aggressivo, la lucidità nelle scelte di gioco, la forza mentale di far passare momenti negativi e ripartire più forte di prima. Proprio la attitudine forza mentale saranno decisive per provare a sfidare Alcaraz e cercare di batterlo. A livello di gioco, di colpi, Lorenzo ha quel che serve per superare anche un buon Alcaraz. C’è riuscito nel loro primo confronto, la finale di Amburgo 2022. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti… Il murciano è diventato il n.1 più giovane di sempre, ha vinto 4 slam, lotta contro tutti i migliori e quasi sempre vince; il carrarino c’ha messo più tempo a formare testa e mentalità, migliorare i colpi – diritto e servizio su tutto – e diventare non solo un “talento” ma anche “giocatore”. Questo Musetti, così forte atleticamente, resistente alla pugna e così completo come colpi di gioco, può giocarsela assolutamente contro Alcaraz, ma per batterlo servirà un piccolo capolavoro perché dovrà essere abbastanza aggressivo da non finire sotto alle sfuriate eccezionali del rivale; dovrà essere più che consapevole che verrà messo sotto in varie fasi della partita e lì dovrà tenere, di testa e di gamba, per farsi trovare pronto appena l’altro calerà l’intensità o sbaglierà qualcosa, visto che quasi sempre accade.
    Carlos è fortissimo ma tende a concedere qualcosa: proprio lì c’è da entrare, con vigore ma senza esagerare, per portarsi in vantaggio – o recuperare un eventuale svantaggio – e ancor più per mettere pressione e tensione al rivale. Lorenzo dovrà essere fortissimo in difesa e contrattacco, ma non basterà. Se lasci a “Carlitos” il centro del campo, lui ti ammazza sportivamente, l’ha affermato senza mezzi termini anche Darren Cahill di recente, uno che di tennis ne capisce più di tutti. Musetti dovrà essere bravo a gestire i colpi d’inizio gioco, essere incisivo col primo diritto (o rovescio) di scambio per non permettere al rivale di colpire da fermo; dovrà brillare con quel diritto carico che allontana l’avversario dalla riga di fondo e via entrare a tutto braccio per prendersi tutto spazio. L’attendismo non dovrà mai fare capolino, e anche in risposta provarci, senza stazionare in una posizione troppo arretrata perché lasciare troppo campo a Carlos equivale a perdere. Magie di tocco sì, ma soprattutto sostanza e determinazione, far sentire ad Alcaraz una presenza e durezza totali. “Io ci sono, battimi”. Questo è l’unico piglio che potrà consentire a Lorenzo di provare a vincere. È una sfida massima, ma del resto che sei in semifinale a Roland Garros e vuoi vincere la coppa, beh, questo devi saper affrontare. Oggettivamente Alcaraz è favorito, per i precedenti, per come sembra in ottima forma, perché ha già provato queste sensazioni in questo torneo. Ma… Musetti c’è. E speriamo che lo faccia sentire anche domani.
    Sinner – Djokovic… Il n.1 contro quello che al primo posto del ranking è stato più di tutti. Poco da presentare, è LA partita. Una grande rivincita della semifinale agli Australian Open 2024, quella che ha aperto a Sinner la porta del primo Slam; è anche la rivincita della finale di Shanghai 2024, dove Sinner fu un chirurgo da Nobel per come riuscì a capitalizzare ogni spazio e possibilità, andando a prendersi una vittoria ancor più netta dello score. Tutti ricordiamo la faccia di “Nole” al momento della stretta di mano, era quella di uno che… sa benissimo che non vincerà mai più. Almeno questa fu la sensazione, una superiorità fisica e tecnica piuttosto netta per l’azzurro, contro un campione immenso ma non così lontano dagli “anta”, miracoloso per come regge e lotta contro gente che quasi potrebbero essere suoi figli… Novak è diventato leggenda per la sua resistenza estrema, una voglia di vincere e rifiutare la sconfitta che lo porta a superare ostacoli insormontabili ed alzare la sua prestazione a livelli impossibili per chiunque. Quest’anno ha giocato poco e male, solo 2-3 partite davvero “top”. È arrivato sulla terra di Ginevra a mezzo servizio o ancor meno, ma… c’era uno Slam da giocare e si è ritrovato. Ha migliorato la sua forma match dopo match, e la vittoria nei quarti vs. Zverev è stata l’ennesima dimostrazione di quanta classe abbia, di come riesca a trovare in partita le chiavi per aprire ogni porta e disarmare avversari assai più giovani, freschi e potenti. Oggettivamente ieri sera Zverev ha deluso su tutta la linea. Bravissimo Novak a giocare con una tattica impareggiabile, impeccabile, ma… il tedesco ha sprecato un set di vantaggio, non è riuscito a tenere la partita sul piano fisico e della spinta, crollando all’indietro, incerto, attendista, a tratti spaesato. La testa di Djokovic ha schiantato quella di Zverev, totalmente bocciato. Non sappiamo se Sinner riuscirà a battere Djokovic, ma siamo certi che Jannik non farà gli stessi errori del tedesco, non lascerà che sia il serbo a controllare i ritmi e gli angoli, alla sua velocità di crociera e condizioni; l’azzurro sfiderà il 24 volte campione Slam con altro piglio, determinazione, velocità di gioco e di braccio, portando l’avversario fuori dalla sua palude e costringendolo giocare una partita a ritmi superiori. Dove quasi nessuno riesce a stargli dietro.
    Sinner dovrà servire molto bene per anestetizzare la risposta di Djokovic, che tanto l’ha sostenuto nella vittoria su Zverev, e dovrà essere molto attento ad aprire tanto l’angolo con la seconda palla perché se porti Novak a giocare sull’angolo può diventare pericolosissimo. Sinner sia agli AO24 che a Shanghai è stato fenomenale nel portare il serbo fuori velocità andando dritto per dritto, con una serie di palle davvero potenti, pesanti, arrotate e continue che ha costretto il rivale a cercare la via d’uscita e/o la variazione ad alto rischio. Djokovic alla sua velocità ideale è ancora quasi imbattibile per tutti; lo si deve portare a ritmo e intensità ancora superiore, in modo da fargli perdere il controllo e sfiancarlo. Così Sinner l’ha battuto nelle ultime due occasioni, andando sopra al rivale. Così l’ha battuto anche in Davis a Malaga, mentre nella finale di Torino 2023 un Jannik provato dai match precedenti non riuscì a spingere abbastanza e fu negativo nei colpi d’inizio gioco, tanto che Djokovic tenne in mano il pallino degli scambi e vinse piuttosto nettamente. Da allora c’è un Sinner migliorato in tutti i colpi, in particolare al servizio e col diritto – colpo che in questo torneo sta strabiliando per rendimento – mentre Novak ha un anno e mezzo in più nei muscoli e nei tendini. Se ancora ha una testa impareggiabile e una voglia assoluta di vincere ancora uno Slam, il corpo non può essere quello dei giorni migliori e lì Jannik deve spingere, portando l’asticella della sfida ad un’altezza che i muscoli di “Nole” potranno sostenere. Poi possono entrare in gioco molte dinamiche mentali, tensione e situazioni che potrebbero stravolgere tutto. Si giocherà non prima delle 19, quasi di sera, e questo NON sarà una buona cosa per Jannik. Condizioni più rapide certamente lo favoriscono, la palla sarà più pesante e rimbalzerà di meno. In generale, vincere il primo set potrebbe essere decisivo per il serbo: qualora dovesse prendere un set contro l’azzurro, magari molto duro e intenso fisicamente, la sua solidità potrebbe incrinarsi e quelle crepe diventare voragini sotto il martellamento di Sinner. Chi vincerà? Sinner appare favorito ma non di molto, perché un “animale da competizione” come Djokovic non puoi mai darlo per battuto quando sente profumo di finale e di Slam.
    Molti altri potrebbero essere i temi delle due partite. Questo un assaggio per iniziare ad entrare nel clima di due semifinali straordinarie, da vivere tutte d’un fiato. Il 6 giugno 2025, comunque vada, resterà negli annali per il tennis italiano. Se mai arrivasse una finale Sinner vs. Musetti…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO