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    Sinner – Alcaraz: i temi di una finale attesissima

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Brigitte Grassotti

    Ore 17, Foro Italico. In campo Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, in palio la coppa degli Internazionali d’Italia, terzo e ultimo Masters 1000 su terra battuta prima di Roland Garros. È la sfida che tutti gli appassionati nel mondo vogliono vedere, la più attesa, tra due tennisti straordinari e straordinariamente diversi. Hanno giocato 10 partite, Alcaraz conduce per 6 a 4, con tutte le partite più recenti (2024) vinte dallo spagnolo, eccetto la ricca esibizione autunnale che però giustamente non conta nel computo ufficiale. Tuttavia non si sono mai affrontati da quando Jannik è diventato n.1 ATP. Su terra battuta ci sono state due sfide: Sinner ha vinto nella finale di Umag, rimontando un set di svantaggio e quindi schiantando la resistenza del classe 2003 iberico, mentre Carlos si è rifatto sul “rosso” con la semifinale 2024 di Roland Garros, vittoria in 5 tirati set con l’italiano meno preparato fisicamente per i guai all’anca e calato nel finale del match, quando come si dice in gergo “non ne aveva più”.
    Che partita sarà oggi? E chi vincerà? Moltissimi sono i temi tecnici e agonistici della partita. Fare un pronostico è difficilissimo e lasciamo che sia il campo a parlare, come è giusto che sia. Tuttavia andando a raccogliere diversi pareri di tecnici, ex giocatori e osservatori, abbiamo stilato un elenco di fattori che potrebbero essere determinati in questa undicesima sfida tra i due campioni. Eccone alcuni, quelli che riteniamo più significativi.
    La condizione fisica di SinnerHanno fatto il giro del mondo le immagini del piede di Jannik martoriato dalle vesciche. Un problema che potrebbe apparire minore ma che, in realtà, potrebbe condizionare tanto la facilità di correre in una partita che si annuncia molto combattuta e dove spingere tanto e correre sarà decisivo. Inoltre, sentendo male a quel piede il corpo tende naturalmente a compensare sull’altro arto, stressandolo maggiormente. Sinner ha minimizzato, ma questo secondo molti ex giocatori potrebbe invece essere importante.
    La mancanza di match ad altissimo livello di JannikDopo la vittoria all’Australian Open, il nostro campione non ha più giocato una partita contro un avversario così forte. Sono passati quattro mesi praticamente, e visto come è andata la partita contro Ruud sembra quasi irrilevante. Nel momento in cui Alcaraz giocasse nel pieno delle sue possibilità mettendo alla frusta Jannik, la sua mancanza di partite di quel livello, anche relativamente alla sue gestione emotiva e tecnica, potrebbe essere un punto a suo sfavore. Giocare partite importanti è l’unica “palestra” per affrontare le prossime con più convinzione sicurezza.
    Alcaraz, tanti alti e bassiTutti riconoscono a Carlos un talento enorme, ma in quasi tutte le sue partite e vittorie, incluso questo torneo di Roma, non ha mai pienamente convinto e giocato con continuità, oltre alla qualità dei colpi. Sinner è un vero “martello”, uno che tende a giocare con molta costanza e consistenza. Se il tennis potente e aggressivo di Jannik dovesse essere sul livello visto contro Ruud o nei migliori set contro Cerundolo e Paul, Alcaraz reggerà mentalmente?
    Terra battuta, una superficie più adatta a CarlosPer quanto Sinner sia un tennista formidabile, vero n.1 e forte in ogni condizione, tutti gli osservatori riconoscono che il “rosso” premi maggiormente il tennis esplosivo e vario dello spagnolo, che con la gestione delle rotazioni e potenza è ideale per la terra battuta. Lo è meno per Sinner, che invece predilige colpire la palla in anticipo sul ritmo, quindi su campi veloci e con rimbalzo regolare. Se la partita si giocherà più sui temi tecnici che agonistici, per il tennis su terra battuta quello di Carlos – al massimo livello – è probabilmente più adatto rispetto a quello di Jannik. Ma resta da vedere se saranno altri i fattori dominanti.Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger): I risultati completi di Domenica 18 Maggio 2025

    @ Groucho (#4388074)Ironia gratuita e inqualificabile…Non tutti possono essere Sinner o Musetti.Un grande applauso,invece,a Franco,ma anche,per esempio,ad Andaloro e a tutti i nostri ragazzi che girano ogni settimana il mondo per realizzare i loro obiettivi e inseguire i propri sogni…che non si chiamano Slam,Master 1000,ecc…ma sono ugualmente rispettabili e difficili da conseguire. LEGGI TUTTO

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    Tennis on Tour: viaggi per appassionati ai grandi tornei internazionali

    Tennis on Tour: viaggi per appassionati ai grandi tornei internazionali

    Ad un anno esatto dalla sua nascita, [Tennis on Tour](https://www.tennisontour.it) si sta ritagliando un posto originale e apprezzato nel mondo del turismo sportivo italiano. L’idea è semplice quanto innovativa, e fino a questo momento mai approfondita: accompagnare gruppi di appassionati di tennis nei grandi tornei internazionali, offrendo non solo i biglietti per gli eventi, ma un’esperienza di viaggio completa, condivisa, accessibile e ricca di momenti divertenti. L’intero pacchetto è organizzato a 360°, dall’accesso ai tornei di tennis ai voli, dagli hotel ai trasferimenti.
    Dopo i primi due tour organizzati al Master 1000 di Parigi Bercy nel 2024 e qualche settimane fa al Master 1000 di Madrid, l’iniziativa si è consolidata come un format capace di unire il viaggio, la scoperta di nuove città e la partecipazione dal vivo ai grandi appuntamenti del circuito, proponendo viaggi sempre più intriganti.
    I prossimi tour in programma per il 2025Per il proseguo del 2025 Tennis On Tour ha in programma cinque nuove tappe:
    1) Wimbledon (in fila per i biglietti)2) ATP 250 Umago3) Cina (ATP 500 di Pechino e Master 1000 di Shanghai)4) ATP 500 di Vienna5) Master 1000 a Parigi La Défense
    Due di questi viaggi – Umago e Wimbledon – sono in scadenza, con le iscrizioni ancora aperte soltanto per pochi giorni.
    Tra tutti il viaggio più imperdibile è rappresentato da Wimbledon, il tempio del tennis per tutti gli appassionati, con la particolarità di vivere la celebre “queue”, la fila per prendere i biglietti, un rito collettivo tanto faticoso quanto iconico che consente di acquistare i biglietti per il torneo più importante al mondo e di farlo assieme ad un gruppo di persone uniti dalla passione per il tennis.
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    La rinascita di Cristian Garín: da fuori top 200 alla vittoria di due challenger consecutivi

    Cristian Garin nella foto – Foto getty

    Meno di un mese fa, il nome di Cristian Garín compariva al di fuori delle prime 200 posizioni del ranking mondiale. Il tennista cileno, fortemente colpito dall’incidente avvenuto durante la Coppa Davis contro il Belgio, sembrava incapace di rialzare la testa, fino a quando finalmente ha deciso di darsi una scossa.
    Lunedì lo vedremo alla posizione 122 della classifica dopo aver conquistato gli ultimi due Challenger disputati: il CH 100 di Mauthausen e il CH 50 di Oeiras. In totale sono state dieci vittorie consecutive che gli hanno fornito un’iniezione di adrenalina, permettendogli di affrontare le qualificazioni del Roland Garros con una rinnovata sicurezza.
    Segnatevi il suo nome, perché Garín sarà uno dei principali candidati per superare questa fase preliminare e accedere al tabellone principale del secondo Slam stagionale.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO