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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger): I risultati completi di Venerdì 25 Aprile 2025

    <!– –> <!– Il gioco è vietato ai minori di 18 anni e può creare dipendenza. Gioca responsabilmente. Maggiori info qui. –> 25/04/2025 08:17 Nessun commento .tournament-section { background: #f0f8ff; border-radius: 10px; padding: 15px; margin-bottom: 25px; box-shadow: 0 4px 8px rgba(0, 0, 0, 0.1); } .tournament-section h3 { display: flex; align-items: center; font-size: 1.4em; background: […] LEGGI TUTTO

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    Muguruza difende Alcaraz: “Chi lo critica non capisce niente di tennis”

    Garbine Muguruza (foto AS)

    A un anno dal suo ritiro ufficiale, l’ex n.1 spagnola Garbine Muguruza è a Madrid per il massimo torneo nazionale nella veste di opinionista per Tennis Channel, network statunitense. Sorridente e rilassata, la due volte campionessa Slam (Roland Garros e Wimbledon) afferma di condividere con Nadal che la vita sul tour non le manca per niente, anche se la sensazione unica che ti regala la competizione è qualcosa che non può dimenticare. Intervistata da AS, Muguruza ha parlato a 360° del tennis, spagnolo e non solo, affermando che a suo dire nei recenti e importanti casi di positività al doping molto del “polverone” è venuto da come si è comunicato il tutto, e che Carlos Alcaraz non merita nemmeno mezza critica per l’aver scelto di non giocare a Madrid e per i suoi alti e bassi. Questi i passaggi più significativi del suo pensiero.
    “La qualità della mia vita è migliorata tantissimo dopo il ritiro perché sul circuito, beh, si viaggia sempre, un torneo dopo l’altro, valanga di emozioni tra alti e bassi…” commenta Muguruza “Ora che mi sono ritirata sto prendendo la mia vita molto bene. La verità è che lo noti quando prendi la decisione giusta, al momento giusto, perché dico sempre che è anche molto importante sapere quando andarsene, perché è dura anche la decisione di smettere ma per è ​​stato naturale”.
    A Nadal il tour non manca affatto… “Sì, nemmeno a me manca (dice sorridendo) Abbiamo già dato il massimo. Penso che siamo molto orgogliosi della nostra carriera. Non avevamo più niente nel serbatoio quindi è il segnale che… è tutto. Penso che dovranno passare ancora alcuni anni prima che ne possiamo sentire in qualche modo la mancanza. Adesso è troppo presto, è come se fossi ancora qui con le altre ragazze, come se non me ne fossi andata”.
    Si parla sempre più spesso di unire i tour ATP e WTA, per motivi commerciali e non solo. “Sì, lo vedo possibile. Cosa è difficile? Diventerebbe ​​una macchina molto grande da gestire, quindi tutti devono ricomporre il puzzle. È un processo, ma mi piacerebbe molto. Penso che sarebbe molto più semplice per tutti, per la televisione, per gli sponsor… Sarebbe l’intero pacchetto tennistico mondiale, punto e basta, tutto insieme. Senza divisioni, mi piacerebbe. Sono con Billie Jean che sponsorizza l’idea”.
    Altro tema caldo i troppi tornei in calendario, così la pensa Garbine: “È vero che i tornei di due settimane devono essere programmati in modo corretto, perché è vero che durano a lungo e ti tengono in uno stato competitivo per molto tempo, con tutta quella tensione, gli allenamenti, le partite e così via e peggio se ce ne sono due uno dopo l’altro. Ma io sono favorevole al fatto che ci siano tanti tornei, più ce ne sono, meglio è, poi sei tu a scegliere. Eliminare i tornei o ridurre il calendario… Preferisco avere molti tornei in modo che i giocatori possano scegliere dove giocare. Alla fine puoi sempre dire no, questo non lo gioco. Questa è la mia visione, ognuno può farsi il proprio calendario. Più sei in alto, più puoi scegliere, questo è chiaro, ma penso che l’abbondanza aiuti sempre”.
    Il tennis ha qualche problema nel modo in cui comunica e gestisce i casi di doping dopo i test positivi di Swiatek e Sinner? “Questi casi di doping sono stati un po’ una sorpresa. Ciò che è chiaro è che non esiste uno schema su come agire e come è stato comunicato lascia perplessi. In passato c’è chi ha pagato un prezzo più alto e ora c’è chi dice: no, dobbiamo cambiare qualcosa”.
    Come valuta le critiche rivolte ad Alcaraz? “(Si porta le mani sulla testa) Come possono criticarlo? Sta andando così bene, è così giovane, così bravo, a 21 anni ha vinto quattro tornei del Grande Slam… Dove stiamo andando? Voglio dire, ma per favore! Chiunque lo critichi in realtà non capisce niente di tennis. Ciò che sta facendo, come lo gestisce bene, ciò che ci dà, con la sicurezza che ha in campo… non credo che dovremmo criticarlo affatto. Ha appena vinto a Monte Carlo! Ha giocato male in due tornei, e allora? Va tutto bene. Lui è un campione e dobbiamo dargli tempo, ha 21 anni. È vero che tutto è accaduto molto velocemente e ci saranno altri momenti come questo. Ci sono poche persone come Djokovic al mondo per costanza, quello non è normale. E la personalità di Carlos è diversa, il suo gioco è diverso, prendi tanti rischi. Ci sono delle partite dove sbaglia troppo? Capita, pazienza. Ma per me è una follia criticarlo” conclude Muguruza.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Wta Madrid, i risultati delle italiane: Bronzetti e Cocciaretto fuori al 2° turno

    Si ferma al 2° turno il cammino di Lucia Bronzetti al Wta 1000 di Madrid. Reduce dall’ottima prova contro Naomi Osaka, la riminese ha perso contro la n. 5 al mondo Madison Keys con lo score di 6-4, 6-3 in un’ora e 21 minuti. Una prova in chiaroscuro per la riminese che ha faticato soprattutto al servizio: appena il 59% di punti con la prima il 36% con la seconda e cinque break subiti. Lucia aveva iniziato il match strappando il servizio a Keys, poi l’americana ha vinto sei dei successivi otto game giocati. Più complesso, invece, il secondo parziale, indirizzato dalla campionessa degli Australian Open con un break nel primo game. Dopo aver cancellato un match point e recuperato un break di svantaggio, Bronzetti si è arresa nel nono game, ancora con un break subito. Keys ottiene così la 99esima vittoria in carriera a livello Wta 1000, terza statunitense di sempre per vittorie a questo livello dietro le sorelle Williams.  LEGGI TUTTO

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    Federer darà il via alla 24 Ore di Le Mans 2025: “Un grande onore”

    Sarà Roger Federer lo starter ufficiale della 24 Ore di Le Mans 2025. Come annunciato dagli organizzatori, l’ex tennista darà il via alla 93esima edizione della gara che partirà sabato 14 giugno alle ore 16. Un ruolo – quello dello starter ufficiale della 24 Ore di Le Mans – che ogni anno viene affidato a una personalità internazionale di grande notorietà, la cui presenza accresce il fascino unico di questa leggendaria competizione. Federer succede a Zinedine Zidane, starter della 24 Ore di Le Mans 2024, e si aggiunge ad altre star dello sport come Rafael Nadal e LeBron James. “È un grandissimo onore essere stato invitato a dare il via alla 24 Ore di Le Mans, una gara iconica ma estremamente impegnativa – ha spiegato Federer – Sono sempre stato affascinato dall’impegno, dalla precisione e dalla resilienza che richiede. Essere al centro di questo evento emblematico sarà un’esperienza straordinaria”. LEGGI TUTTO

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    Atp Madrid, i risultati degli italiani: Arnaldi e Darderi al 2° turno

    Matteo Arnaldi ritrova il sorriso sulla terra di Madrid. Reduce da tre sconfitte consecutive, l’azzurro si è qualificato per il 2° turno del Masters 1000 spagnolo grazie alla vittoria in tre set su Borna Coric, n. 104 al mondo. Una lotta di quasi tre ore, conclusa con il punteggio di 4-6, 6-4, 7-5 in favore del tennista azzurro, all’ottava vittoria stagionale. Arnaldi ha vinto una partita giocata punto a punto (alla fine solo tre punti di differenza con il croato, 103 a 100), nonostante le difficoltà al servizio (appena 51% di prime, ma 13 ace piazzati) e i 31 errori gratuiti commessi. Alla distanza, però, il ligure è stato più bravo nei dettagli, sia con il break nel decimo gioco del secondo set che con quello decisivo nel dodicesimo game del terzo parziale, dopo aver servito una prima volta per il match. Arnaldi si regala così il secondo turno contro Novak Djokovic, n. 4 del seeding. Per Matteo sarà un confronto inedito.

    Darderi inizia bene: battuto Halys

    Esordio positivo anche per Luciano Darderi. Il n. 46 del ranking conferma il suo ottimo stato di forma dopo il titolo vinto a Marrakech, battendo all’esordio il francese Quentin Halys (52 del mondo). 6-4, 6-4 i parziali per l’azzurro in un’ora e un quarto di gioco, che conquista così il 2° turno del Masters madrileno per il secondo anno di fila, dopo l’eliminazione di 12 mesi fa per mano di Taylor Fritz. L’italoargentino è partito con le marce altissime, piazzando il break in apertura (2-0) ma venendo ripreso sul 4-4. Halys regala il nuovo break nel game seguente, Darderi non trema e chiude 6-4 il primo parziale. Nel secondo l’equilibrio si spezza al quinto gioco, con Luciano che conquista il break e questa volta lo mantiene sino alla fine, senza più rischiare. Darderi affronterà sabato lo statunitense Frances Tiafoe, testa di serie numero 16 del seeding, contro cui ha perso l’unico precedente (semifinale a Houston 2024 sul rosso). LEGGI TUTTO

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    Brilla la stella di Fonseca a Madrid, vittoria convincente e secondo turno contro Paul

    Joao Fonseca (foto Mutua Madrilena Open)

    Orfano di Carlos Alcaraz, e con il perdurare dell’assenza di Sinner, il pubblico di Madrid ha trovato un nuovo giovane da seguire con grande attenzione, e passione: Joao Fonseca. Il forte talento brasiliano ha esordito con una vittoria netta e assai convincente sul campo Manolo Santana contro il danese Elmer Moller, 6-2 6-3 lo score conclusivo che gli regala un secondo turno coi fiocchi contro lo statunitense Tommy Paul.
    Giocando la sua prima partita sulla terra rossa in Europa, a un anno dalla sua consacrazione come il più giovane vincitore di un match nella storia del torneo, il brasiliano è sembrato assolutamente suo agio con le condizioni dell’evento, un “rosso” discretamente rapido vista l’altura della città spagnola. Per lui è stata decima vittoria stagionale sul tour Pro, mettendo in mostra la sua consueta potenza, a tratti del tutto incontenibile per spinta abbinata all’angolo delle traiettorie. Fa davvero impressione come la palla esca potente e precisa dall’ovale del brasiliano, una frustata talmente veloce che è quasi impossibile da contenere.
    Fonseca ha adottato una posizione in risposta in risposta piuttosto arretrata per affrontare la prima palla di Moller, ma con la forza della sua risposta e la profondità dei colpi è stato rapido a riguadagnare una posizione più vicina alla riga di fondo e da lì comandare. Sulle seconde di servizio del rivale invece si è posizionato in modo aggressivo nei pressi della linea di fondo, prendendosi spazio di prepotenza e tirandone anche alcune vincenti. Fonseca ha gestito bene il rovescio interessante di Moller e ha condotto la maggior parte degli scambi la sua “potenza di fuoco”, sbattendo il danese spesso e volentieri metri dietro a rincorrere. Oltre allo score, piuttosto netto, uno dato statistico ben spiega l’andamento della partita: Joao ha ottenuto 13 palle break, convertendone quattro, senza concederne alcuna. Vedendo la sua qualità di gioco, ancor più se deciderà di giocare su terra battuta anche nell’estate europea, è molto probabile che il suo primo titolo in carriera, ottenuto a Buenos Aires lo scorso febbraio, non resterà l’unico in stagione sul “rosso”.

    Joao sprinkling in the magic ✨@MutuaMadridOpen | #MMOpen pic.twitter.com/benbecVO1g
    — ATP Tour (@atptour) April 24, 2025

    “Adoro giocare sulla terra rossa” afferma Fonseca dopo la vittoria. “Sono nato su questo tipo di campi quindi mi piace giocare qui, anche in alta quota. Mi piace concentrarmi sul servizio e giocare in modo aggressivo, quindi mi sento bene questa settimana”. Effettivamente anche casa sua, San Paolo, è in discreta altura (circa 750 metri sul livello del mare), quindi le condizioni di Madrid non sono poi così particolari per lui.
    Non giocava da Miami, una scelta ponderata: “Io e la mia squadra abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di riposarci un po’, anche mentalmente, quindi concentrarci sul lavoro da fare per migliorare il mio gioco. Venire qui per iniziare la stagione sulla terra rossa penso sia stata una buona scelta. Sono molto contento di questa vittoria di oggi”.
    Sarà molto interessante vederlo contro Paul: lo scorso anno l’americano a Roma giocò piuttosto bene, ma il “rosso” non è assolutamente la condizione ideale per il suo tennis in accelerazione sull’anticipo e veloce più che potente. Joao sembra aver tutte le carte in regola per tentare l’upset e continuare la sua strada del torneo, dove potrebbe trovare Khachanov e poi uno tra Draper o Berrettini.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ITF Santa Margherita di Pula: Il resoconto di giornata (Giovedì 24 Aprile 2025)

    Nelle foto (di Antonio Burruni): Nuria Brancaccio

    E’ stato un giovedì intenso quello vissuto oggi e valido per il quarto dei sei Itf Combined del ciclo primaverile in corso di svolgimento sui campi in terra battuta di Santa Margherita di Pula, rientranti nella manifestazione Forte Village Tennis Project e organizzati dall’Asd Forte Village Sports Academy con il supporto dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna.Vista la decisione del Coni di non far disputare eventi sportivi sabato, giorno dei funerali di Papa Francesco, l’organizzazione del torneo ha deciso di disputare oggi un doppio turno: ottavi e quarti di finale.Nel torneo maschile ci sarà sicuramente un finalista italiano, visto che la finale della parte alta del tabellone vedrà confrontarsi Gabriele Piraino e Federico Bondioli.
    Piraino ha approfittato del ritiro della testa di serie numero 8 Andrea Picchione negli ottavi (sul 3-0 nel primo set), per poi sorprendere 6-4, 7-5 nei quarti il favorito della vigilia, il britannico Jy Clarke, vincitore su questi stessi campi la scorsa settimana.Bondioli ha messo in fila 6-4, 6-0 il numero 6 del seeding Nicholas David Ionel (Romania) e nei quarti 6-3, 6-4 il francese Laurent Loholi.Nella parte bassa del tabellone, si sfideranno in semifinale lo spagnolo Max Alcala Gurri e il ceco Hynek Barton, che ha eliminato 6-4, 6-0 negli ottavi il qualificato Daniel Bagnolini e nei quarti 6-3, 6-4 Facundo Juarez.Negli ottavi, Juarez l’aveva spuntata 7-6(5), 6-4 in un match tiratissimo contro la testa di serie numero 2 Jelle Sels, mentre la wild card Ianni Miletich era stato sconfitto 6-1, 6-2 dal francese Arthur Gea, numero 3 del seeding.Nel femminile, vola in semifinale la testa di serie numero 1 Nuria Brancaccio, che prima ha superato 6-4, 6-1 la qualificata Lilli Tagger (giovane austriaca seguita da Francesca Schiavone) e poi ha regolato 6-3, 6-0 un’altra tennista proveniente dal tabellone cadetto, la francese Lucie Pawlak (che negli ottavi l’aveva spuntata 2-6, 7-5, 6-3 in rimonta su Enola Chiesa).Contro Brancaccio domani ancora una qualificata, la bulgara Denislava Glushkov, mentre c’è un derby tedesco nella parte bassa del tabellone, tra la numero 3 del seeding Nastasja Schunk e la numero 6 Katharina Hobgarsi.Sconfitte negli ottavi Tatiana Pieri (6-4, 3-6, 6-4 dalla francese Julie Belgraver, numero 4 del seeding) e la qualificata Anastasia Bertacchi (6-3, 6-1 da Schunk), mentre si sono issate fino ai quarti di finale la lucky loser Jennifer Ruggeri (che dopo aver superato 6-3, 6-1 la russa Yuliya Hatouka, ha ceduto 6-4, 6-2 davanti a Schunk) e la testa di serie numero 2 Giorgia Pedone (che dopo aver battuto 6-2, 7-5 la tedesca Antonia Schmidt, è stata stoppata 7-6, 6-3 da Hobgarski). LEGGI TUTTO