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    Challenger Maia: Il Tabellone Principale e di Qualificazione con il programma di domani. 4 azzurri nel Md. Maestrelli entra come alternates

    Francesco Maestrelli ITA, 21-12-2002 – foto Stefano Eccel

    🇵🇹 Challenger Maia – Tabellone Principale – indoor terra rossa(1) Fabio Fognini vs (WC) Pedro Araujo Qualifier vs (WC) Francisco Rocha Qualifier vs (Alt) Ivan Gakhov (Alt) Francesco Maestrelli vs (8) Henrique Rocha
    (4) Francesco Passaro vs Maxime Janvier Qualifier vs Edas Butvilas (Alt) Jelle Sels vs (Alt) Daniel Merida Pol Martin Tiffon vs (6) Elmer Moller
    (5) Albert Ramos-Vinolas vs QualifierDaniel Rincon vs Denis Yevseyev Qualifier vs Qualifier(WC) Frederico Ferreira Silva vs (3) Damir Dzumhur
    (7) Alejandro Moro Canas vs Abdullah Shelbayh (PR) Kimmer Coppejans vs Samuel Vincent Ruggeri Adrian Andreev vs (Alt) Gabriel Debru Geoffrey Blancaneaux vs (2) Federico Coria

    🇵🇹 Challenger Maia – Tabellone Qualificazione – indoor terra rossa– Alt GAUBAS, Vilius 🇱🇹 LTU vs IVANOVSKI, Kalin 🇲🇰 MKD– Alt INGILDSEN, Johannes 🇩🇰 DEN vs 12 MARTIN, Andrej 🇸🇰 SVK
    – 2 OVCHARENKO, Oleksandr 🇺🇦 UKR vs Alt CURRAS ABASOLO, Tomas 🇪🇸 ESP– Alt PEREIRA, Tiago 🇵🇹 POR vs 10 DAMAS, Miguel 🇪🇸 ESP
    – 3 VATUTIN, Alexey 🇷🇺 RUS vs Alt BOUQUET, Lucas 🇫🇷 FRA– Alt MARQUES, Diogo 🇵🇹 POR vs 8 NIJBOER, Ryan 🇳🇱 NED
    – 4 SANCHEZ IZQUIERDO, Nikolas 🇪🇸 ESP vs Alt PICHLER, David 🇦🇹 AUT– WC VALDOLEIROS, Guilherme 🇵🇹 POR vs 9 MATUSEVICH, Anton 🇬🇧 GBR
    – 5 MARTI PUJOLRAS, Alex 🇪🇸 ESP vs VANSHELBOIM, Eric 🇺🇦 UKR– WC SILVA, Tiago 🇵🇹 POR vs 7 CAMPANA LEE, Gerard 🇰🇷 KOR
    – 6 ALVAREZ VARONA, Nicolas 🇪🇸 ESP vs WC SILVA, Joao 🇵🇹 POR– WC FREITAS, Jose 🇵🇹 POR vs 11 ALCALA GURRI, Max 🇪🇸 ESP

    CENTER COURT – ore 12:00Tiago Pereira vs Miguel Damas Diogo Marques vs Ryan Nijboer Nicolas Alvarez Varona vs Joao Silva Guilherme Valdoleiros vs Anton Matusevich
    COURT 4 – ore 12:00Jose Freitas vs Max Alcala Gurri Vilius Gaubas vs Kalin Ivanovski Alex Marti Pujolras vs Eric Vanshelboim Tiago Silva vs Gerard Campana Lee
    COURT 5 – ore 12:00Oleksandr Ovcharenko vs Tomas Curras Abasolo Alexey Vatutin vs Lucas Bouquet Nikolas Sanchez Izquierdo vs David Pichler Johannes Ingildsen vs Andrej Martin LEGGI TUTTO

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    WTA 125 Buenos Aires: Il Tabellone Principale e il turno unico di Qualificazione. Due azzurre alla caccia del Md

    Matilde Paoletti nella foto

    WTA 125 Buenos Aires – Tabellone Principale – terra(1) Renata Zarazua vs Varvara Lepchenko Panna Udvardy vs Raluka Serban (WC) Julia Caffarena vs Emiliana Arango Maja Chwalinska vs (7) Darja Semenistaja
    (3) Maria Lourdes Carle vs QualifierFrancesca Jones vs Guiomar Maristany Zuleta De Reales Ekaterina Makarova vs Miriam Bulgaru Nina Stojanovic vs (6) Julia Riera
    (8) Laura Pigossi vs Qualifier(WC) Luisina Giovannini vs (WC) Jazmin Ortenzi Kristina Mladenovic vs QualifierValeriya Strakhova vs (4) Mayar Sherif
    (5) Robin Montgomery vs Sara Bejlek Angela Fita Boluda vs (WC) Martina Capurro Taborda Leolia Jeanjean vs Francisca Jorge Qualifier vs (2) Suzan Lamens

    WTA 125 Buenos Aires – Turno Unico Qualificazione – terra(1) Iryna Shymanovich vs Matilde Paoletti (2) Katarzyna Kawa vs (WC) Victoria Bosio (3) Robin Anderson vs Oleksandra Oliynykova (4) Nicole Fossa Huergo vs (WC) Marina Bulbarella

    Cancha Central – ore 16:00(2) Katarzyna Kawa vs Victoria Bosio Inizio 16:00(4) Nicole Fossa Huergo vs Marina Bulbarella Non prima 17:45
    Cancha 3 – ore 16:00(1) Iryna Shymanovich vs Matilde Paoletti Inizio 16:00(3) Robin Anderson vs Oleksandra Oliynykova LEGGI TUTTO

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    Nardi-Maestreli, grinta e gambe: Rovereto è italiana

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06 – Foto Stefano Eccel

    Che sorpresa: finale tutta italiana al “Perrel-FAIP”. Una buonissima prestazione consente a Luca Nardi di battere in tre set Martin Landaluce. “Ammetto che penso ai punti per l’Australian Open. La necessità di dare il massimo a fine stagione sta facendo uscire grinta e voce”. Per assicurarsi Melbourne dovrà battere un grintoso Francesco Maestrelli, bravissimo a superare in rimonta Holmgren. E anche lui si giocherà Melbourne…
    È capitato spesso che Luca Nardi fosse accusato di non avere troppa grinta, persino di essere un po’ indolente. Lui ha sempre spiegato che – di carattere – non esterna molto le emozioni, ma che in realtà ci tiene da matti. “E quando perdo mi tira il c…” confidò l’anno scorso. Chi ha visto la semifinale al Trofeo Perrel-FAIP di Rovereto (120.950€, Mapei) ha visto un pesarese tutto qualità (ma quella c’è sempre), ma anche con una bella dose di grinta. Per carità, non sarà mai sguaiato o esagerato nelle manifestazioni di gioia, però lo abbiamo sentito incitarsi, comunicare con il suo clan (a Rovereto con lui ci sono Gabriele Costantini ed Erik De Santis), e lo abbiamo visto più volte agitare il pugno. Risultato? Una bella vittoria contro Martin Landaluce nella semifinale più attesa, quella che ha riempito fin quasi al sold out il PalaBaldresca. “In verità non ho fatto lavori specifici in questo senso, semplicemente sto cercando di dare tutto quello che ho negli ultimi tornei dell’anno – racconta, con l’inconfondibile accento pesarese – in effetti, sta uscendo quella cattiveria e quella voce in più che talvolta mi è mancata”. Nardi ha battuto la stellina spagnola col punteggio di 6-4 2-6 6-3 in una partita fatta di alti e bassi, con diversi errori ma anche con giocate spettacolari. C’è da ipotizzare (e sperare, visto lo spettacolo) che il prossimo scontro diretto tra i due si giochi nel circuito maggiore. “Credo che la differenza l’abbia fatta l’aspetto mentale, anche perché non sono fisicamente al top, sono leggermente raffreddato – dice Nardi – però nel terzo gli ho fatto tre break. Ho notato che mi cercava spesso il dritto col servizio, ho letto le sue intenzioni e ho risposto davvero bene”.
    “AUSTRALIA? STO FACENDO I CONTI”Non è certo il caso di parlare di svolta, per un ragazzo che otto mesi fa batteva Djokovic e si arrampicava intorno al numero 70 ATP, però è piaciuta la sua condizione atletica: il Nardi di Rovereto è molto rapido, ed è stato in grado di “remare” quando ce n’era bisogno, in occasione delle fiammate di Landaluce. Emblematico un punto in cui ha fatto il tergicristallo, frustrando il suo avversario fino a fargli giocare una smorzata perdente. È stato il primo break del terzo set. “La cosa curiosa è che non mi sento fisicamente in formissima – ammette – essendo un po’ raffreddato, faccio un po’ fatica. Più in generale non sto malissimo, ma non direi nemmeno di aver fatto chissà quali miglioramenti”. Luca è così: non si esalta, non ama autocelebrarsi ed è molto onesto nelle valutazioni. Anzi, è persino critico. “I primi tre mesi sono stati buonissimi, ho fatto grandi risultati. Poi tra cambiamenti e infortuni ho fatto parecchia fatica. Va un po’ meglio negli ultimi tornei, ma devo essere sincero: non sono soddisfatto. Ero arrivato al numero 70, poi sono uscito dai top-100. Adesso ho la possibilità di tornarci, ma non è certo stata una stagione positiva”. A proposito di numeri, nella finale di domenica si giocherà la certezza di accedere all’Australian Open. Se vince, dormirà sonni tranquilli. Se perde, starà nel limbo fino alla partenza per l’Australia. “I calcoli li ho fatti e li sto facendo, inutile nasconderlo – confessa – sono venuto a Rovereto con l’intento di vincere il torneo e adesso c’è la possibilità. L’unico modo per essere tranquillo è vincere domani: durante i match non ci penso molto, però è capitato di farlo prima di ogni partita, o magari anche adesso pensando a quello che sarà domani”. Va detto sottovoce, perché in questi anni il pesarese ha avuto diversi alti e bassi, però la versione vista in questi giorni sembra promettente. Proprio per questo, gli chiediamo qual è l’insegnamento più grande che gli ha lasciato una stagione così tosta. “Ogni partita va giocata – dice – mi sono reso conto che sono vittima di alti e bassi sia durante la stagione che addirittura durante la stessa partita. Ho capito che ogni match deve essere giocato con la stessa intensità, indipendentemente dal tipo di avversario. E devo dare il massimo su ogni punto”.
    MAESTRELLI, CHE GRINTA!Ci proverà domenica (cerimonia alle 14.30, kick off alle 15) in una finale tutta italiana contro Francesco Maestrelli. Sovvertendo il pronostico della vigilia, il pisano ha superato August Holmgren col punteggio di 2-6 6-3 6-4. Quella di Maestrelli è una settimana magica, in cui ha giocato e vinto partite molto lunghe, con tanto di matchpoint annullato a Dino Prizmic nei quarti. Mettendo in campo la solita grinta (a cui, forse, si è aggiunta la rabbia per la sconfitta in extremis del suo Pisa nel pomeriggio), ha sfibrato in rimonta un giocatore che – sulla carta – si trova meglio di lui su questi campi. Ribadendo le ottime cose mostrate nei giorni scorsi, soprattutto sul piano tattico, Maestrelli ha confermato che nelle settimane d’oro riesce a dare quel qualcosa in più, come se ci fosse qualcosa di magico nel suo braccio. Lo ha dimostrato sul finire del match, quando Holmgren ha interrotto il match per un sanguinamento alla mano destra, chiedendo l’intervento del fisioterapista. Il punteggio era 4-3 Maestrelli al terzo, con palla del 5-3. C’erano tutti gli ingredienti per distrarsi e disunirsi, invece è rimasto perfettamente concentrato e ha raccolto la quarta finale in carriera in un torneo Challenger dopo quelle di Francavilla e Verona nel 2022, nonché quella di Parma nel 2023. Incredibilmente, un successo gli permetterebbe di conquistare un posto nelle qualificazioni dell’Australian Open, traguardo che a inizio settimana sembrava quasi fantascienza. Ma lui, fedele al mantra di coach Giovanni Galuppo (“giocare un punto alla volta”), si è costruito una possibilità in extremis. Dovesse vincere, dunque, volerà a Melbourne, laddove si è giocato l’unico scontro diretto contro Nardi. L’incontro risale allo scorso gennaio e vinse il pesarese col punteggio di 7-5 6-4. Da allora sono cambiate tante cose. Nardi e Maestrelli non sono tra i più soddisfatti del loro 2024, ma potranno raddrizzarlo in extremis. Ci si giocherà molto in un PalaBaldresca che si annuncia molto affollato. Sono ancora disponibili i tagliandi per assistere all’incontro, al costo di 20 euro (ridotto a 10 per i bambini sotto i dieci anni).
    TROFEO PERREL-FAIP ROVERETO (120.950€, Mapei)Semifinali SingolareLuca Nardi (ITA) b. Martin Landaluce (SPA) 6-4 2-6 6-3Francesco Maestrelli (ITA) b. August Holmgren (DAN) 2-6 6-3 6-4
    Finale DoppioN. Sriram Balaji / Rithvik Choudary Bollipalli (IND-IND) b. Theo Arribage /Francisco Cabral (FRA-POR) 6-3 2-6 12-10
    Center Court – ore 15:00Francesco Maestrelli vs Luca Nardi LEGGI TUTTO

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    Coppa Davis, Sinner: “Essere di nuovo in finale è una bellissima emozione”

    Sensazioni positive. Sono quelle provate da Jannik Sinner dopo aver conquistato la seconda finale consecutiva di Coppa Davis: “Essere di nuovo in finale è una bellissima emozione – ha spiegato il n. 1 al mondo a Sky Sport – La Davis è l’ultima competizione dell’anno, ti da belle sensazioni che porti anche nella preparazione per la stagione successiva. Significa chiudere l’anno bene, a prescindere dal risultato della finale”. Una finale conquistata dall’Italia grazie alla vittoria sull’Australia: 2-0, con Jannik che ha battuto ancora una volta De Minaur. “Era una partita tosta, ci conosciamo bene – ha ammesso – Lui ha cambiato qualcosa, io dovevo essere bravo a capirlo. Ho fatto più fatica a conquistare il break, ma è stata un’ottima partita. La vittoria di Berrettini ci è servita per iniziare 1-0 e anche per lui vincere in Davis dà belle sensazioni”. Adesso testa alla finale: “Siamo contenti di essere di nuovo in questa posizione e giocarci questo torneo – ha concluso – Se andrà bene saremo contenti, altrimenti resterà il grande spirito di squadra”. 

    Berrettini: “Ho dato tutto, desideravo una partita così”

    Da una parte la vittoria di Jannik su De Minaur, dall’altra quella di Berrettini su Kokkinakis. “Mi sono fatto guidare dai miei compagni, dalla panchina e dal pubblico: desideravo giocare una partita così” ha ammesso il tennista romano che ha chiuso dopo quasi tre ore di gioco. Un risultato sofferto per Matteo che ha perso il set dopo aver avuto tre set point, ma poi ha reagito con grinta e coraggio: “Il momento più difficile è stato la fine del primo set: ho avuto mille chance, non è stato semplice. Nel secondo set ho annullato una palla break sul 1-1 e lì mi sono convinto ancor di più che prima o poi l’avrei scardinato. Nel terzo è stata una battaglia, ho gettato il cuore oltre l’ostacolo e ho messo tutto quello che avevo”. La svolta è arrivata con il fenomenale punto del 15-15 nell’undicesimo game del terzo set: “Anni e anni di terra che ti permette di giocare un po’ più con le rotazioni. L’adrenalina a volte ti fa andare più veloce, sono arrivato bene sulla palla e volevo colpire forte, ma non così stretto. Lì ho sentito un’energia speciale ed è stato tutto più semplice”. LEGGI TUTTO

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    Italia-Olanda in Coppa Davis Finals, dove vedere la partita in tv e streaming

    Da Malaga a Malaga. Un anno dopo l’Italia è di nuovo in finale di Coppa Davis e sogna di alzare ancora la celebre “insalatiera”. Manca un ultimo step agli azzurri di Filippo Volandri che domenica alle 16 (in diretta su Sky Sport Uno e in streaming su NOW) affronteranno l’Olanda, alla prima finale di Davis della sua storia. Sarà il remake della sfida dei gironi di Bologna, vinta 2-1 dall’Italia lo scorso settembre con i successi in singolare di Berrettini e Cobolli su Van de Zandschulp e Griekspoor. Stavolta, però, c’è il titolo in palio. L’Italia per il terzo trionfo (il secondo consecutivo), l’Olanda per il primo successo. I precedenti sorridono agli azzurri: il bilancio è 9-1 con l’unica vittoria oranje che risale al 1923. 

    Italia-Olanda, dove vedere la finale di Coppa Davis

    La sfida tra Italia e Olanda, finale della Coppa Davis 2024, è in programma domenica 24 novembre, ore 16, al Palacio de Deportes Martin Carpena di Malaga (Spagna). Il tie sarà in diretta su Sky Sport Uno e in streaming su NOW.  LEGGI TUTTO

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    Coppa Davis, Italia di nuovo in finale: Australia ko 2-0

    Da Malaga a Malaga: 365 giorni dopo l’Italia torna in finale di Coppa Davis. Gli azzurri hanno battuto 2-0 l’Australia conquistando il punto decisivo con Jannik Sinner. Il n. 1 al mondo ha battuto Alex De Minaur con il punteggio di 6-3, 6-4, ottenendo la nona vittoria in carriera contro il tennista aussie. Una partita tutt’altro che semplice per Sinner visto che De Minaur ha giocato un match di altissimo livello. Non è bastato, però, per impensierire l’altoatesino, alla 72esima vittoria stagionale LEGGI TUTTO

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    Tennis da record: l’Italia regala un’impresa storica tra uomini e donne

    Jannik Sinner nella foto – (foto Brigitte Grassotti)

    Il tennis italiano sta vivendo un momento magico senza precedenti. Dopo il trionfo delle azzurre in Billie Jean King Cup, anche la squadra maschile ha raggiunto la finale di Coppa Davis, eguagliando diversi record storici.
    L’Italia è diventata la prima nazione dal 1991 a raggiungere le finali di entrambe le competizioni a squadre in anni consecutivi. Un’impresa che nella storia era riuscita solo a due superpotenze del tennis mondiale: Stati Uniti e Australia.
    Questo doppio risultato certifica il momento straordinario del tennis italiano, che si conferma ai vertici sia nel settore maschile che in quello femminile. Una crescita globale del movimento che porta l’Italia nell’olimpo del tennis mondiale, al fianco di nazioni storicamente dominanti in questo sport.Un momento storico che conferma come il tennis italiano stia vivendo una vera e propria età dell’oro, con risultati eccezionali in tutte le competizioni e in entrambi i settori.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    La lettera di addio di Djokovic a Nadal: ‘Grazie Rafa, hai reso il tennis migliore’”

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    Novak Djokovic ha voluto celebrare Rafael Nadal con un messaggio profondo ed emozionante, ripercorrendo una delle rivalità più grandi nella storia dello sport. Il serbo, attraverso parole cariche di stima e affetto, ha voluto sottolineare l’impatto straordinario che lo spagnolo ha avuto non solo sulla sua carriera, ma sull’intero mondo del tennis.
    LA LETTERA DI DJOKOVIC“Rafa, permettimi innanzitutto di congratularmi per la tua incredibile carriera. Tu, la tua famiglia e il tuo team dovete essere immensamente orgogliosi di tutto ciò che avete realizzato in questi oltre 20 anni straordinari.Negli spogliatoi mancherà tutto di te: i tuoi rituali di riscaldamento, i tuoi sprint, i tuoi salti, la tua competitività, quei giochi che facevi con il tuo team prima di ogni match. Abbiamo condiviso così tanti momenti piacevoli negli spogliatoi… Spero solo che tutti celebrino la tua carriera come merita, perché c’è così tanto da onorare e festeggiare, anche se questo è un giorno triste per il tennis, per la Spagna e per lo sport in generale.
    La tua eredità più grande è il segno che lasci nei cuori delle persone: hai ispirato milioni di bambini in tutto il mondo a prendere in mano una racchetta. Hai trasmesso passione e amore per questo sport in ogni singolo momento, hai mostrato come comportarsi in campo, hai rispettato ogni avversario e l’intero ecosistema del tennis per tutta la tua carriera. La tua tenacia, il tuo spirito combattivo, l’energia che emanavi in ogni istante, la tua forza fisica e mentale, saranno studiati e trasmessi alle generazioni future che vorranno essere come te, non solo come atleta ma come persona e campione.
    Mi sento profondamente onorato ed emozionato di essere stato tuo rivale in questi quasi 20 anni, nei quali abbiamo condiviso il campo più di 60 volte. Ho imparato così tanto dai nostri incontri. Grazie per avermi reso il giocatore che sono oggi e che sono stato in questi due decenni. Il mondo del tennis e dello sport sentirà tremendamente la mancanza della tua incredibile energia in campo.Amico mio, ti auguro il meglio per il futuro: con la tua fondazione, con la tua famiglia e con la Rafa Nadal Academy, che continua a crescere. Spero che tu possa continuare a diffondere in tutto il mondo le tue esperienze, la tua conoscenza, la tua passione e il tuo amore per questo sport alle nuove generazioni. Grazie di tutto e buona fortuna, amico mio.”
    Una lettera che racchiude rispetto, ammirazione e gratitudine, testimoniando come la rivalità tra questi due campioni sia andata ben oltre il campo da tennis, trasformandosi in un rapporto di profonda stima reciproca che ha arricchito lo sport.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO