More stories

  • in

    Jasmine Paolini conquista la semifinale a Stoccarda: Gauff battuta in due set

    Jasmine Paolini nella foto – Foto Getty Images

    Jasmine Paolini continua a sorprendere e a raccogliere risultati prestigiosi sulla terra rossa indoor di Stoccarda. La tennista italiana, attualmente numero 6 del mondo, ha superato con un convincente 6-4, 6-3 nei quarti di finale l’americana Coco Gauff, conquistando l’accesso alla semifinale del prestigioso WTA 500 tedesco.Una prestazione solida e tatticamente impeccabile quella dell’azzurra, che dopo un inizio in salita nel primo set, ha letteralmente dominato l’incontro, mostrando una varietà di gioco e una consistenza che hanno messo in seria difficoltà la giovane americana, numero 4 del ranking mondiale.Ad attendere Paolini in semifinale sarà la numero 1 del mondo Aryna Sabalenka, in quello che si preannuncia come un test probante ma anche una straordinaria opportunità per l’italiana di dimostrare ulteriormente il suo valore ai massimi livelli del tennis mondiale.
    Primo set: L’inizio è stato tutto in salita per l’azzurra, che ha subito immediatamente un break a zero nel game d’apertura. Gauff, con i suoi potenti colpi da fondo campo, sembrava in controllo totale del match, mostrando grande solidità e profondità nelle sue accelerazioni. La statunitense ha confermato il break portandosi sul 2-0 e mantenendo il vantaggio fino al 4-2.È proprio in quel momento che si è verificata la svolta del set. Sul 4-2 per l’americana, Paolini ha trovato la forza di tenere un complicato turno di servizio, recuperando da 0-30 e portandosi sul 3-4. Da quel momento, qualcosa è cambiato nell’atteggiamento e nel gioco dell’italiana.Nel game successivo, Paolini ha alzato decisamente il livello, mettendo sotto pressione il servizio di Gauff con risposte profonde e vincenti impeccabili. Sull’occasione più importante, l’americana ha commesso il suo primo doppio fallo della partita, offrendo tre palle break consecutive all’italiana. Jasmine non ha esitato, sfruttando l’opportunità e pareggiando il conto sul 4-4.L’inerzia del set era completamente cambiata. Con rinnovata fiducia, Paolini ha giocato un game di servizio spettacolare sul 4-4, chiudendo con un punto da manuale: prima sulla riga, dritto lungolinea e una palla corta perfetta che ha fatto esplodere il pubblico del centrale di Stoccarda.Avanti 5-4, l’azzurra ha continuato a spingere in risposta, mettendo in difficoltà Gauff che ha finito per cedere anche l’ultimo game con un errore di rovescio in palleggio, consegnando il primo set a Paolini per 6-4.Decisiva è stata la capacità dell’italiana di alzare il livello nei momenti cruciali del set, trovando vincenti di grande qualità come il rovescio in cross sul 15-40 del controbreak e mostrando un’ottima varietà di gioco, alternando accelerazioni potenti a delicate palle corte. Una prestazione di carattere per Paolini, capace di ribaltare un set che sembrava compromesso.
    Secondo set: Dopo aver vinto sei game consecutivi a cavallo tra primo e secondo set, Paolini ha iniziato la seconda frazione con grande determinazione. Nel game d’apertura, ha mostrato tutto il suo repertorio tecnico: uno slice efficace, un magnifico dritto in lungolinea di controbalzo seguito da un attacco in controtempo, per poi chiudere con una volée di rovescio degna della miglior Sara Errani.Sul punteggio di 1-0, l’italiana ha continuato a spingere in risposta, mettendo in seria difficoltà Gauff, che ha ceduto nuovamente il servizio, permettendo all’azzurra di portarsi sul 2-0. Sei game consecutivi per Paolini, che sembrava in totale controllo del match.Gauff ha provato a reagire nel terzo game, cercando di interrompere la striscia positiva dell’italiana. Nonostante un jolly strategico di Paolini con una palla corta incredibilmente precisa sul 40-40, l’americana è riuscita a strappare la battuta, accorciando sul 2-1.Ma l’inerzia del match era ormai dalla parte di Paolini che, nel quarto game, ha continuato a giocare con grande aggressività. L’americana ha commesso errori andato sotto 00-40, offrendo palle break all’italiana che non ha esitato, allungando sul 3-1 dopo un altro errore di dritto di Gauff.Nel quinto game si è avuto un momento di incertezza per Paolini, che ha subito il contro-break sul 40-A, scivolando sul 3-2. Tuttavia, l’azzurra non si è persa d’animo e ha ripreso immediatamente il break di vantaggio, approfittando di un altro doppio fallo di Gauff e di alcuni errori gratuiti dell’americana.Sul 4-2, Paolini ha dovuto affrontare un momento delicato, salvando una palla break prima di tenere il servizio e portarsi sul 5-2 grazie a un dritto steccato di Gauff.L’americana è riuscita a tenere il servizio nel game successivo, riducendo lo svantaggio sul 5-3, ma ormai era troppo tardi. Servendo per il match, Paolini ha ottenuto due match point sul 40-15 grazie a un servizio vincente, e ha chiuso l’incontro al primo tentativo quando Gauff ha mandato in corridoio l’ennesimo dritto della sua giornata negativa.Un match in cui Paolini ha mostrato grande varietà di gioco, alternando potenti accelerazioni a delicate palle corte, e soprattutto una notevole solidità mentale, non lasciandosi scoraggiare nei momenti difficili. Ora, la sfida in semifinale sarà contro la potente Aryna Sabalenka, in quello che si preannuncia come un test impegnativo ma stimolante per l’azzurra.
    WTA Stuttgart Coco Gauff [4]0430 Jasmine Paolini [5]0660 Vincitore: Paolini ServizioSvolgimentoSet 3ServizioSvolgimentoSet 2Jasmine Paolini 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-5 → 3-6Coco Gauff 15-0 30-0 30-15 40-152-5 → 3-5Jasmine Paolini 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-402-4 → 2-5Coco Gauff 0-15 0-30 0-40 15-40 30-402-3 → 2-4Jasmine Paolini 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A1-3 → 2-3Coco Gauff 0-15 0-30 0-40 15-401-2 → 1-3Jasmine Paolini 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A0-2 → 1-2Coco Gauff 15-0 15-15 15-30 30-30 30-400-1 → 0-2Jasmine Paolini 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Coco Gauff 0-15 0-30 0-404-5 → 4-6Jasmine Paolini 15-0 15-15 30-15 40-154-4 → 4-5Coco Gauff 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A4-3 → 4-4Jasmine Paolini 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-404-2 → 4-3Coco Gauff 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 4-2Jasmine Paolini 15-0 30-0 30-15 30-30 40-303-1 → 3-2Coco Gauff 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-1 → 3-1Jasmine Paolini 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-402-0 → 2-1Coco Gauff 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-0 → 2-0Jasmine Paolini 0-15 0-30 0-400-0 → 1-0

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    ITF Santa Margherita di Pula: Il resoconto di Sabato 19 Aprile 2025

    Nella foto (di Antonio Burruni): la finlandese Laura Hietaranta, qualificata per la finale femminile

    Tanti match ed emozioni nel sabato del terzo dei sei Itf Combined del ciclo primaverile in corso di svolgimento sui campi in terra battuta di Santa Margherita di Pula, rientranti nella manifestazione Forte Village Tennis Project e organizzati dall’Asd Forte Village Sports Academy con il supporto dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione SardegnaNel main draw maschile, la finale di domani vedrà sfidarsi Arthur Gea e Jay Clarke, che durante la giornata hanno fermato le corse dei tre italiani giunti ai quarti di finale.
    Il francese, numero 3 del seeding, ha eliminato prima il numero 7 Andrea Picchione nei quarti (6-0, 7-5), poi il numero 6 Giovanni Fonio in semifinale (6-4, 6-2), mentre il britannico, numero 2, ha battuto 6-4, 6-3 nei quarti Federico Iannaccone.Fonio miglior azzurro, bravo a sorprendere nei quarti il favorito della vigilia, il belga Gauthier Onclin, con un netto 6-1, 6-0.Il titolo femminile se lo contenderanno la finlandese Laura Hietaranta e la francese Sarah Iliev.Tre match nella giornata della qualificata Iliev, che ha iniziato spuntandola 5-7, 6-1, 10-1 su Alessandra Mazzola negli ottavi di finale.Stop nei quarti per le ultime due italiane in corsa: la testa di serie numero 5 TatianaPieri (sconfitta 0-6, 6-3, 10-4 dalla tedesca Katharina Hobgarski, numero 4 del seeding) e la wild card Anastasia Bertacchi (6-3, 6-1 dalla bulgara Iva Ivanova). LEGGI TUTTO

  • in

    Zverev in finale all’Atp di Monaco di Baviera: Marozsan ko in due set

    Il n. 1 del seeding ha battuto in semifinale l’ungherese Fabian Marozsan con il punteggio di 7-6(3), 6-3. In finale, Zverev affronterà l’americano Ben Shelton. Il torneo è in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW
    RISULTATI LIVE

    Sascha Zverev è in finale all’Atp 500 di Monaco di Baviera. Il tedesco, n. 1 del seeding, ha battuto con il punteggio di 7-6(3), 6-3 l’ungherese Fabian Marozsan, ottenendo così la sua seconda finale stagionale dopo l’Australian Open. In finale, il tedesco affronterà Ben Shelton per cercare di conquistare il suo 24° titolo in carriera.

    La cronaca del match

    Una sfida molto equilibrata, soprattutto nel primo set. Dopo aver conquistato il break in apertura, Zverev ha poi perso il servizio nel quarto game, che ha permesso a Marozsan di ristabilire la parità (2-2). A esser decisivo è stato il tiebreak, completamente dominato da Zverev che ha chiuso il primo parziale avanti 7-6(3) in 51 minuti. Equilibrio che è stato protagonista anche nel secondo set, in cui Zverev è riuscito a chiudere il match grazie alla palla break ottenuta nell’ottavo game. LEGGI TUTTO

  • in

    Alcaraz in finale all’Atp Barcellona: Fils battuto 6-4, 6-2

    Lo spagnolo ha sconfitto senza grandi problemi Arthur Fils con il punteggio di 6-2, 6-4. In finale, Alcaraz affronterà il danese Holger Rune. Il torneo è in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW
    RISULTATI LIVE

    Carlos Alcaraz non si ferma più. Lo spagnolo ha battuto nella semifinale dell’Atp 500 di Barcellona il francese Arthur Fils con il punteggio di 6-4, 6-2 in un’ora e 14 minuti, conquistando la 24^ finale in carriera (la 3^ dell’anno). Una partita praticamente perfetta da parte di Alcaraz, che nella finale di domenica affronterà Holger Rune.

    La cronaca del match

    Nel primo set lo spagnolo ha rotto l’equilibrio già nel terzo game, in cui grazie al doppio fallo commesso da Fils ha conquistato la palla break per il 2-1. Alcaraz ha poi strappato il servizio al francese anche nel quinto game per il 4-1, salendo sul 6-2 in 33 minuti di gioco. Il dominio di Alcaraz si è visto anche nel secondo set: Fils, dopo aver annullato due palle break nel game in apertura, ha perso il turno di battuta ancora una volta nel terzo gioco. Momento del set che si è poi dimostrato decisivo, con Alcaraz che ha chiuso sul 6-4. LEGGI TUTTO

  • in

    Challenger 50 Roma Garden: Il Tabellone Principale e di Qualificazione con il programma di domani

    Jacopo Vasami classe 2007

    🇮🇹 Challenger 50 Roma Garden – Tabellone Principale – terra(1) Vilius Gaubas vs Khumoyun Sultanov Oriol Roca Batalla vs QualifierAndrea Pellegrino vs (WC) Jacopo Vasami (Alt) Remy Bertola vs (6) Arthur Bouquier
    (4) Timofey Skatov vs Antoine Cornut-Chauvinc Paul Jubb vs QualifierNick Hardt vs Qualifier(Alt) Mili Poljicak vs (5) Lukas Neumayer
    (8) Federico Arnaboldi vs (WC) Gabriele Pennaforti Abdullah Shelbayh vs Dimitar Kuzmanov Qualifier vs Denis Yevseyev Qualifier vs (3) Hady Habib
    (7) Matteo Gigante vs Lorenzo Giustino Qualifier vs Dominic Stricker (Alt) Francesco Maestrelli vs Henri Squire (WC) Lorenzo Carboni vs (2) Duje Ajdukovic

    🇮🇹 Challenger 50 Roma Garden – Tabellone Qualificazione – terra🇸🇪 Elias Ymer [1] [ALT] vs. Gianluca Mager 🇮🇹Federico Iannaccone [WC] 🇮🇹 vs. Sandro Kopp [11] 🇦🇹
    🇧🇪 Kimmer Coppejans [2] vs. Matthew Dellavedova 🇦🇺Pedro Araujo 🇵🇹 vs. Norbert Gombos [7] 🇸🇰
    🇮🇹 Stefano Travaglia [3] vs. Simone Rossolino [WC] 🇮🇹Raul Brancaccio 🇮🇹 vs. Jiri Vesely [9] 🇨🇿
    🇨🇭 Mika Brunold [4] vs. Alessio Balestrieri [WC] 🇮🇹Pablo Llamas Ruiz 🇪🇸 vs. Rudolf Molleker [8] 🇩🇪
    🇺🇦 Oleg Prihodko [5] vs. Tomasz Berkieta 🇵🇱Jacopo Bilardo [WC] 🇮🇹 vs. Samuel Vincent Ruggeri [12] 🇮🇹
    🇮🇹 Jacopo Berrettini [6] vs. Lukas Pokorny [ALT] 🇸🇰Marko Topo 🇷🇸 vs. Giovanni Fonio [10] 🇮🇹

    Center Court – ore 10:00Jacopo Bilardo vs Samuel Vincent Ruggeri Mika Brunold vs Alessio Balestrieri Elias Ymer vs Gianluca Mager Jacopo Berrettini vs Lukas Pokorny
    Court 2 Decathlon – ore 10:00Kimmer Coppejans vs Matthew Dellavedova Pablo Llamas Ruiz vs Rudolf Molleker Raul Brancaccio vs Jiri Vesely Federico Iannaccone vs Sandro Kopp
    Court 3 Banca del Fucino – ore 10:00Pedro Araujo vs Norbert Gombos Oleg Prihodko vs Tomasz Berkieta Stefano Travaglia vs Simone Rossolino Marko Topo vs Giovanni Fonio LEGGI TUTTO

  • in

    Shelton, l’americano “che non t’aspetti”, è in finale in Monaco di Baviera

    Ben Shelton (foto Getty Images)

    Non era facile ipotizzare un Ben Shelton davvero competitivo sul “rosso” all’avvio della stagione europea, eppure… l’americano che non t’aspetti dopo Darderi batte anche Cerundolo all’ATP 500 di Monaco di Baviera (2-6 7-6 6-4 lo score) e sbarca in finale, dove molto probabilmente si giocherà il titolo contro l’idolo di casa Sasha Zverev. È la quarta finale in carriera per il nativo di Atlanta e la terza in questa categoria dopo Basilea e Tokyo. Ma c’è un dato statistico ancor più significativo: Shelton riporta uno statunitense in una finale di un torneo su terra battuta di categoria superiore al 250 dal 2002, quando il leggendario Andre Agassi vinse a Roma (distruggendo Haas in tre secchi set). Ben c’è riuscito rimontando l’argentino dopo una partenza così così, impattando il conto dei set al tiebreak (dove è stato a soli due punti dalla sconfitta…) e quindi giocando con discreta calma e intensità nel terzo set, bravo a recuperare un break immediato di svantaggio e quindi strappare il turno di servizio decisivo al rivale all’ultimo tuffo. Cerundolo è calato nel corso della partita, commettendo progressivamente più errori e aprendo il fianco agli affondi di Shelton, ma alla fine la vittoria del figlio d’arte americano è meritata e apre prospettive interessanti per il resto della stagione su terra battuta, e non solo. Infatti i messaggi già dalla vittoria nei quarti contro Darderi erano forti e chiari: Shelton può giocare, e pure piuttosto bene, anche sul rosso. E se resta così sereno anche nelle difficoltà…
    Alla fine cosa serve per eccellere su terra battuta? Potenza, perché accelerare la palla con rimbalzi non sempre ottimali e non potendo andare sempre di solo timing come sul cemento non è possibile; è necessario saper governare le rotazioni, in particolare un diritto bello carico in costruzione dello scambio per aprirsi il campo e allontanare l’avversario; è utilissimo saper tagliare la palla col back per spezzare il ritmo, giocare smorzate e spostare il rivale dalla sua miglior posizione di controllo del palleggio; è indispensabile coprire molto bene il campo per velocità e reggere dure battaglie perché su terra molto spesso si va per le lunghe; meglio se si possiede un gran servizio, qualche punto gratis è indispensabile come non essere subito attaccato dalla risposta. Se mettiamo tutti in fila questi fattori, beh, “Ben” non è mica messo male, anzi…
    C’è un ultimo ingrediente necessario a completare la torta, e così sfornare un dolce perfetto: la pazienza. Su terra tirare tutto e subito non funziona, è necessario attaccare ma anche saper aspettare il momento per l’affondo. Qua viene, e non poco, la sorpresa di Shelton. In questa settimana bavarese sta dimostrando una nuova ed interessantissima capacità di lettura del momento, contiene piuttosto bene la sua straordinaria esuberanza e quindi la pallata a chiudere non è affatto l’unica soluzione alternativa al servizio vincente. Era difficile ipotizzarlo così risoluto e paziente, anche piuttosto cauto prima provare a tirare la botta col rovescio, soluzione che controlla con minor qualità e precisione. Dalla scorsa off-season ha migliorato tanto l’apertura col rovescio, entra meno “diretto” nella palla e una leggera ovalizzazione dello swing gli permette di coprire quel tanto che basta la palla in modo da aver più controllo e margine sulla traiettoria. Aggiustamenti, non rivoluzione, ma sembrano funzionare. E poi in questo torneo di Monaco piace, tantissimo, come sta usando il back di rovescio. È una rasoiata che non leggi, con la quale può approcciare la rete con una palla che galleggia e atterra profonda, oppure fare la smorzata che sorprende il rivale. Più volte ieri contro Darderi o oggi vs. Cerundolo è anche andato con una via di mezzo, una palla lenta ma non smorzata a chiudere, che alla fine ha portato il rivale a giocare in una posizione scomoda. Non sempre gli ha portato il punto, ma alla lunga è qualcosa che rende meno sicuro l’avversario e gli fa perdere riferimenti, dovendo correre in avanti, un po’ storto e senza sapere come rigiocare… E poi Shelton ha sempre il plus di quel servizio che gli dà tanti punti (contro Cerundolo in semifinale nemmeno troppi, con percentuali non eccelse, al di sotto del suo massimo potenziale). Tuttavia, vincere senza brillare col servizio, in rimonta, su terra battuta contro un tipo tosto come Francisco è qualcosa da sottolineare. 

    Ben Shelton hits a beautiful drop shot against Cerundolo in Munich.
    Some massive forehand rockets followed up by a soft touch.
    Great stuff. 🇺🇸
    pic.twitter.com/UMieG96f5f
    — The Tennis Letter (@TheTennisLetter) April 19, 2025

    Dopo la vittoria sull’argentino Shelton ha detto a caldo: “Mi diverto su terra battuta, sto cercando di imparare. Ho giocato contro grandi giocatori sulla terra battuta, sto imparando qualcosa da loro. Non sono troppo stressato in questo momento. Sto solo gareggiando e mi sto divertendo. Sento che questa era una cosa che mancava quando ho giocato a Monte Carlo la scorsa settimana. Non tutto è semplice e perfetto sulla terra battuta. Ti risponderanno più spesso… ma puoi anche fare più break. Riceverai dei brutti rimbalzi, ma lo stesso accadrà ai tuoi avversari. Credo che il saper affrontare le avversità e adattarsi renda un giocatore forte sulla terra battuta. Sto cercando di imparare giorno dopo giorno”. E bel un sorriso. Questa serenità, il godersi il momento, lo vede chiaramente in campo, spinto anche dalla clamorosa e meravigliosa tranquillità di papà Bryan.
    Vediamo cosa combinerà in finale, ma sarà molto, molto intrigante vederlo sul rosso di Madrid, dove la palla viaggia piuttosto forte per l’altura, e poi anche a Parigi dove notoriamente i campi, seppur in terra, non sono affatto lenti. Questo Shelton più paziente, che regge nello scambio, carica il “drittone” e quindi attacca, pure piuttosto consistente sul lato destro, è una novità interessante. Crea spettacolo, diversità e diverte. Vedremo se quella tedesca è solo una settimana di grazia, oppure Ben ha davvero fatto un piccolo salto di qualità nella gestione dello scambio e nella lucidità della selezione dei colpi. Non è un fatto da poco…
    Marco Mazzoni

    Francisco Cerundolo vs Ben Shelton ATP Munich Francisco Cerundolo [5]664 Ben Shelton [2]276 Vincitore: Shelton ServizioSvolgimentoSet 3F. Cerundolo 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A4-5 → 4-6B. Shelton 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-404-4 → 4-5F. Cerundolo 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-303-4 → 4-4B. Shelton 0-15 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4F. Cerundolo 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-3 → 3-3B. Shelton2-2 → 2-3F. Cerundolo 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-2 → 2-2B. Shelton 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace1-1 → 1-2F. Cerundolo 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-0 → 1-1B. Shelton 0-15 0-30 0-40 df0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 1*-3 2-3* 3-3* 3*-4 3*-5 4-5* 4-6* 5*-6 6*-6 6-7* 7-7* 7*-86-6 → 6-7B. Shelton 15-0 30-0 40-0 40-15 40-306-5 → 6-6F. Cerundolo 15-0 15-15 30-15 40-15 40-305-5 → 6-5B. Shelton 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5F. Cerundolo 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4B. Shelton 15-0 ace 40-04-3 → 4-4F. Cerundolo 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-3 → 4-3B. Shelton 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 df 40-A df2-3 → 3-3F. Cerundolo 15-0 30-0 30-151-3 → 2-3B. Shelton1-2 → 1-3F. Cerundolo 15-0 30-15 40-150-2 → 1-2B. Shelton 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-1 → 0-2F. Cerundolo 0-15 0-30 df 0-40 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1B. Shelton 0-15 df 0-30 15-30 15-405-2 → 6-2F. Cerundolo 15-0 30-0 40-0 ace4-2 → 5-2B. Shelton 0-15 15-15 15-30 30-30 30-403-2 → 4-2F. Cerundolo 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2B. Shelton 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2F. Cerundolo 15-0 30-0 40-0 40-15 df1-1 → 2-1B. Shelton 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A df 40-40 A-401-0 → 1-1F. Cerundolo 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

  • in

    Challenger 75 Gwangju: Il Tabellone Principale e di Qualificazione con il programma di domani

    Christopher Eubanks (USA) – Foto Getty Images

    Challenger 75 Gwangju – Tabellone Principale – hard(1) Adam Walton vs Qualifier(PR) Jason Kubler vs (WC) Soonwoo Kwon Qualifier vs Yasutaka Uchiyama Hugo Grenier vs (5) Li Tu
    (4) Tristan Schoolkate vs Rei Sakamoto Emil Ruusuvuori vs QualifierConstant Lestienne vs (WC) Hyeon Chung Yuta Shimizu vs (6) James Trotter
    (8) James McCabe vs Yosuke Watanuki Zachary Svajda vs Johannus Monday Qualifier vs (WC) Yun seong Chung Qualifier vs (3) Brandon Holt
    (7) Terence Atmane vs Alibek Kachmazov Qualifier vs Sho Shimabukuro Yi Zhou vs Omar Jasika Antoine Escoffier vs (2) Christopher Eubanks

    Challenger 75 Gwangju – Tabellone Qualificazione – hard(1) Alex Bolt vs (WC) Uisung Park (WC) JiSung Nam vs (11) Petr Bar Biryukov
    (2) Yu Hsiou Hsu vs Hoyoung Roh Moerani Bouzige vs (12) Naoki Nakagawa
    (3) Yan Bai vs (WC) Duckhee Lee Kaichi Uchida vs (9) Jie Cui
    (4) Viktor Durasovic vs (WC) Woobin Shin Gerard Campana Lee vs (8) Ilia Simakin
    (5) Rio Noguchi vs Mats Rosenkranz (Alt) Kasidit Samrej vs (7) Fajing Sun
    (6) Marat Sharipov vs Hayden Jones Andre Ilagan vs (10) Christian Langmo

    Center Court – ore 04:00JiSung Nam vs Petr Bar Biryukov Alex Bolt vs Uisung Park Yan Bai vs Duckhee Lee Rio Noguchi vs Mats Rosenkranz (Non prima 10:00)
    Show Court – ore 04:00Gerard Campana Lee vs Ilia Simakin Viktor Durasovic vs Woobin Shin Yu Hsiou Hsu vs Hoyoung Roh
    Court 5 – ore 04:00Marat Sharipov vs Hayden Jones Moerani Bouzige vs Naoki Nakagawa Kasidit Samrej vs Fajing Sun (Non prima 08:00)
    Court 8 – ore 04:00Andre Ilagan vs Christian Langmo Kaichi Uchida vs Jie Cui LEGGI TUTTO

  • in

    Tartarini: “Musetti ha tennis da top10, ma deve migliorare ancora e ha spesso faticato a gestire l’emotività”

    Lorenzo Musetti (foto Brigitte Grassotti)

    Con la top 10 molto vicina, coach Simone Tartarini traccia una linea nel percorso di crescita del suo pupillo Lorenzo Musetti. Lo storico allenatore del nostro talento ha parlato a SuperTennis affermando che a livello di puro tennis Musetti è già un tennista da primi dieci, ma che c’è ancora un bel lavoro da fare per migliorare molti aspetti e consolidare le sue qualità. Il vero punto resta la gestione dell’emotività, il settore nel quale Lorenzo ha fatto più fatica e che diventa decisivo per compiere un nuovo step in avanti. In tutti i sensi. Riportiamo i passaggi più importanti dell’intervista.
    “Stiamo facendo un lavoro molto lungo, soprattutto impostato sull’aspetto caratteriale e di gestione dell’emotività” racconta Tartarini. “Tutti sappiamo che i suoi picchi di rendimento sono molto alti: quando gioca bene, il suo tennis è da top-10, top-5. L’ha dimostrato anche nel 2024 battendo due volte su due Zverev, tre volte su tre Fritz, e poi De Minaur. Le difficoltà arrivano quando tecnicamente o tatticamente c’è qualcosa che non funziona: fino a ora, in certi casi, Lorenzo ha spesso faticato a tenere la situazione emotiva sotto controllo. Questo lo faceva cadere in frustrazione e in passato ha condotto a sconfitte con giocatori di livello inferiore al suo. A Montecarlo, invece, malgrado sia spesso partito male faticando dal punto di vista tattico, è sempre riuscito a rimanere nella partita. È un passo avanti importante. Un giocatore non matura da un giorno all’altro, a maggior ragione uno come Lorenzo che tatticamente sa fare un sacco di cose, dunque ha bisogno di più tempo rispetto a giocatori dal tennis magari meno brillante, ma che risulta più efficace. Tuttavia, fra Miami e Montecarlo abbiamo raccolto varie indicazioni che ci dicono che, se nelle situazioni difficili riesce a rimanere aggrappato alla partita e a lottare, vince più incontri. Questo lo porterà ancora più in alto”.
    Un lavoro quindi basato sulla crescita e maturazione personale, ma non solo: “Il lavoro è su tutti i fronti. Per esempio, nel corso dell’off-season abbiamo lavorato sul servizio, modificando la biomeccanica del gesto. La tipologia precedente gli procurava sempre problemi nel lancio di palla, mentre dopo gli accorgimenti presi la situazione è migliorata e continua a migliorare. Ci lavoreremo ulteriormente perché Lorenzo fa ancora fatica a ottenere punti diretti col servizio e col primo colpo dopo il servizio, e questo lo obbliga a giocare più punti rispetto agli avversari. Sulla terra riesce a proporre un buon mix fra potenza e rotazioni, utilizzando bene slice e kick, mentre sul veloce avrebbe bisogno di qualche palla più veloce e ci stiamo lavorando. Per il resto, in generale ci stiamo concentrando maggiormente a livello tattico, verso l’obiettivo di avvicinare di più i piedi alla linea di fondo. Ma sempre partendo da lontano, perché Lorenzo gioca meglio quando riesce a tagliare il campo, mentre partendo da più vicino fatica. Ovviamente su campi più rapidi partire da molto lontano è impensabile, ma lavoriamo appunto sul fatto di tagliare maggiormente il campo, per andare a colpire più spesso la palla mentre sale”.
    Vincere anche quando non ti senti in una giornata top è un passaggio obbligato a diventare un big: “Oggi, e dico a oggi perché sono convinto che in futuro cambierà, il suo limite è relativo a un discorso di rendimento. In tornei meno importanti, magari, non riesce a trovare la stessa sicurezza che trova in altre situazioni. Ma se comincerà a capire che il suo tennis può funzionare anche nelle giornate no, la situazione migliorerà sempre di più. È una questione emotiva, di capacità di imparare a sentirsi più sicuro anche quando non tutto funziona al meglio. Il solo modo per migliorare le cose è imparare a stare nel confronto anche nelle situazioni più complicate”.
    Per il coach ligure, Musetti ha così tanta qualità che anche il discorso superfici resta relativo a come le affronta: “Lorenzo è un giocatore molto tecnico, fra i più tecnici al mondo, perché sa fare davvero un sacco di cose. Dunque, teoricamente, chi ha un bagaglio più ampio ha maggiori possibilità di adattarsi a tutte le superfici. Secondo me, anche in questo caso si torna a un discorso emozionale, di sicurezze. Lui è nato sulla terra battuta e ha un tennis fatto ancora di situazioni tattiche e di costruzione del punto, che dunque ha maggiore efficacia sul rosso. Ma funziona anche sull’erba perché ormai è una superficie sulla quale si può scambiare regolarmente. La vera difficoltà, per Lorenzo, arriva sul veloce: si scambia meno e c’è la necessità di prendere rischi più rapidamente. Una situazione che lo mette in difficoltà, specialmente quando non è particolarmente in palla. È obbligato a scegliere subito, mentre lui preferirebbe una palla in più, un approccio più conservativo. Terra ed erba lo concedono, il cemento meno”.
    “Musetti deve migliorare in termini di continuità sulla velocità di palla. Spesso sul veloce si rifugia un po’ troppo nella soluzione in kick, quando il servizio potente offre maggiori garanzie. Lorenzo ha bisogno di ottenere più punti diretti, così da doverne giocare meno. Una situazione che a oggi lo penalizza un po’ rispetto a tanti avversari. Il suo miglioramento sul duro passerà da lì. Il resto è una questione di fiducia in se stesso: quando non si sente tranquillo in campo, la prima cosa che fa è indietreggiare. Una mossa che sui campi veloci non è permessa. Così come il suo approccio più conservativo nelle scelte non sempre paga: deve pensare e agire più velocemente. In questo è già migliorato tanto, come dimostrano delle ottime partite vinte sul duro, ma può migliorare ancora. Di sicuro, la crescita dipende molto di più dal servizio che dalla risposta: in quella è fra i primi 10 su tutte le superfici. Deve solo imparare a scegliere più velocemente, essere più aggressivo, subito propositivo senza aspettare una palla in più. La fiducia aiuta: in fondo è un discorso minimamente tecnico-tattico e molto più emozionale, di fiducia, relativo all’essere più tranquillo e consapevole” conclude Tartarini.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO