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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger): I risultati completi di Martedì 10 Giugno 2025

    R32:Pellegrino (Rank: 173)–Piraino (Rank: 443)

    2° inc. ore 10(H2H: 1–0)

    ATP Perugia Andrea Pellegrino [9]00 Gabriele Piraino00ServizioSvolgimentoSet 1

    R16:Pavlovic / Virgili –De Bernardis / Travaglia

    TBA(H2H: 0–0)

    Il match deve ancora iniziare

    R32:Maestrelli (Rank: 248)–Passaro (Rank: 141)

    Non prima 18:00(H2H: 2–2)

    Il match deve ancora iniziare

    R32:Cecchinato (Rank: 397)–Pacheco Mendez (Rank: 262)

    2° inc. ore 10(H2H: 0–0)

    Il match deve ancora iniziare

    R32:Arnaboldi (Rank: 183)–Tseng (Rank: 97)

    3° inc. ore 10(H2H: 1–1)

    Il match deve ancora iniziare

    R16:Pacheco Mendez / Tomic –Bortolotti / Rodriguez

    TBA(H2H: 0–0)

    Il match deve ancora iniziare

    R32:Sachko (Rank: 205)–Bondioli (Rank: 453)

    Inizio 10:00(H2H: 0–1)

    ATP Perugia Vitaliy Sachko• 4062 Federico Bondioli1545ServizioSvolgimentoSet 2V. Sachko 0-15 15-15 30-15 40-15F. Bondioli 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-30 ace 40-40 ace2-4 → 2-5V. Sachko 0-15 30-15 30-30 30-402-3 → 2-4F. Bondioli 0-15 0-30 15-30 15-401-3 → 2-3V. Sachko 0-15 15-15 30-15 40-150-3 → 1-3F. Bondioli 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-2 → 0-3V. Sachko 0-15 df 15-15 15-30 15-400-1 → 0-2F. Bondioli 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1V. Sachko 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-405-4 → 6-4F. Bondioli 0-15 df 0-30 15-30 30-30 ace 40-305-3 → 5-4V. Sachko 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-3 → 5-3F. Bondioli 0-15 15-15 30-30 40-30 40-40 40-A df 40-40 A-40 ace4-2 → 4-3V. Sachko 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2F. Bondioli 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-1 → 3-2V. Sachko 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-402-1 → 3-1F. Bondioli 15-0 30-0 30-15 40-152-0 → 2-1V. Sachko 0-15 df 15-15 30-15 40-151-0 → 2-0F. Bondioli 0-15 0-30 15-30 15-400-0 → 1-0

    R32:Basile (Rank: 821)–Sanchez Jover (Rank: 271)

    4° inc. ore 10(H2H: 0–0)

    Il match deve ancora iniziare

    R16:Cervantes / Durán –Pellegrino / Ricca

    TBA(H2H: 0–0)

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    ATP 500 Halle e Queens’: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni. Sinner ad Halle. Ci sarà Berrettini?

    Un attimo: se dite che il gioco di Musetti è più adatto alla terra battuta di quello di Sinner sono totalmente d’accordo, però se dite che è più forte di lui proprio no. Ed è il primo a saperlo visto che ha nominato esplicitamente Sinner, Alcaraz e Draper come tennisti più forti il cui livello deve raggiungere. Sinner è più forte di Musetti anche sulla terra nonostante il suo tipo di gioco, in astratto, sia più adatto al cemento.Detto questo speravo in una finale italiana a Roma, pur sapendo che era molto difficile per Musetti battere Alcaraz, e la sogno anche a Parigi; attenzione: la sogno, non la pronostico. Perché Sinner sarà favorito con tutti proprio fino alla eventuale finale, Musetti no.
    PS Al di là che non sappiamo ancora da che parte sarà Musetti, se da quella di Sinner o da quella di Alcaraz, e chi troverebbe ipoteticamente ai quarti. LEGGI TUTTO

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    Murray intrigato dal ruolo di coach: “Lo rifarò prima o poi, ma non subito. Sinner e Alcaraz favoriti contro il miglior Rafa a Parigi? Sarei più cauto”

    Andy Murray al Queen’s Club

    L’offerta di diventare coach è arrivata all’improvviso. Mai Andy Murray si sarebbe aspettato che dall’altro lato della “cornetta” del telefono vi fosse proprio “lui”, Djokovic, il suo più grande rivale in carriera. Un’offerta a sorpresa, repentina, alla quale non se l’è sentita di dire no, anche se è arrivata presto, senza un’esperienza nel ruolo di coach. Alla fine non è andata come sperato: Novak non ha vinto alcun titolo insieme a Murray e nemmeno il tennis del serbo ha tratto particolare giovamento, ma quest’esperienza di vita oltre che di lavoro ha intrigato Murray, tanto da fargli affermare oggi che tornare ad allenare “prima o poi” potrebbe essere più di una possibilità, ma che questo non avverrà a brevissimo anche perché sente di avere ancora molto da imparare su questo ruolo.
    “Lo rifarei prima o poi. Non credo che accadrà immediatamente”, ha dichiarato a Clare Balding di BBC Sport in occasione dell’inaugurazione dell’Andy Murray Arena al Queen’s Club nella giornata di apertura del torneo londinese, in versione femminile. “Non avevo intenzione di iniziare ad allenare subito dopo aver finito di giocare, ma è stata un’opportunità davvero unica. È stata l’occasione di imparare da uno dei migliori atleti di tutti i tempi” continua Andy. “Si impara molto su come lavorare in squadra. Come atleta individuale, hai una squadra di persone intorno a te, ma sei tu il punto focale, mentre quando alleni un singolo individuo lavori con un fisioterapista, preparatori atletici, agenti e devi sapere come far arrivare il tuo messaggio al giocatore e capire cosa lo spinge. Questa è la cosa che ho imparato e qualcosa su cui devo lavorare se voglio farlo di nuovo in futuro. È stata un’opportunità fantastica per me. Abbiamo trascorso momenti davvero piacevoli fuori dal campo. I risultati non sono stati quelli che volevamo, ma ci abbiamo provato. Vedremo se mi occuperò di allenare in futuro, ma non credo che accadrà per un po’.”
    Guardando al futuro, il tennis maschile sta completando un passaggio generazionale. Murray si dice entusiasta di quello che aspetta lo sport ma resta cauto rispetto a chi afferma che i due leader del tennis mondiale, Sinner e Alcaraz, sono già destinati a superare l’epoca dei “Big Three”. “Jack [Draper] sta andando benissimo. Si darà l’opportunità di vincere Major nei prossimi cinque, dieci anni” continua lo scozzese. “Lo sport è in un momento davvero positivo, ma è importante non dimenticare cosa hanno fatto quelli prima di loro, cosa hanno fatto Roger, Rafa e Novak. Vincere più di 20 Major è qualcosa di eccezionale ed è facile oggi dimenticarsene un po’. Ho sentito alcuni esperti dire che se Alcaraz e Sinner fossero scesi in campo contro Rafa al Roland Garros, sarebbero stati i favoriti in vista di quella partita, con Rafa nel pieno della sua forma. Sarei più cauto. Alcaraz e Sinner sono sulla buona strada per diventare due dei migliori, non c’è dubbio, ma ci vuole tempo per costruire quello che Roger, Rafa e Novak hanno fatto. Vedremo se ci riusciranno” conclude Murray.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Atp Stoccarda e ‘s-Hertogenbosch , il programma di oggi: partite e orari

    Martedì con un doppio impegno azzurro all’Atp 250 di Stoccarda, in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. Sull’erba tedesca è il giorno del debutto di Fabio Fognini e Lorenzo Sonego in una doppia sfida Italia-Francia. Il ligure, in tabellone grazie a una wild card, sfiderà Corentin Moutet, n. 91 della classifica mondiale. Il torinese, reduce da tre ko consecutivi, affronterà Quentin Halys, n. 47 al mondo. Al Libema Open in campo Mattia Bellucci, che se la vedrà con l’americano Mackenzie McDonald, numero 99 del mondo.  LEGGI TUTTO

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    Roland Garros 2025: una finale indimenticabile che ci ha lasciato con la voglia di ancora. Boris Becker “Perdere una finale di uno Slam con match point a favore, servendo addirittura per il titolo, è una delle esperienze più dure che un tennista possa vivere”

    Boris Becker nella foto – foto getty images

    Per quanto la finale del Roland Garros 2025 sia durata 5 ore e 29 minuti, la sensazione che ha pervaso tifosi e appassionati è stata unanime: non ne avevamo abbastanza. Un incontro così intenso, combattuto e carico di emozioni ha lasciato un vuoto difficile da colmare. Le ore successive sono scivolate via in una sorta di trance collettiva, mentre il lunedì ha portato con sé quella malinconia dolceamara che solo il grande sport sa regalare.
    A cercare di dare voce a ciò che è accaduto in campo sono arrivati gli esperti, quelli che certi palcoscenici li conoscono bene, li hanno vissuti da protagonisti. Tra loro, Boris Becker, intervenuto ai microfoni di TNT Sports, ha offerto una riflessione profonda e sentita, soffermandosi in particolare sulla delusione di Jannik Sinner, grande protagonista e, al tempo stesso, grande sconfitto di questa finale epica.
    “Per Sinner questa partita è stata qualcosa di brutale,” ha detto il sei volte campione Slam. “Perdere una finale di uno Slam con match point a favore, servendo addirittura per il titolo, è una delle esperienze più dure che un tennista possa vivere. Non credo ci sia nulla di peggio, ma può essere fiero di quello che ha mostrato. Ha lottato come un vero campione e ha giocato il miglior tennis della sua carriera su terra battuta. Sono certo che un’occasione così tornerà, magari la prossima volta con un epilogo diverso.”
    Becker ha poi voluto sottolineare come una partita di questo livello possa nascere solo dall’eccellenza assoluta di entrambi i contendenti. “Dobbiamo dire grazie a tutti e due. È stato quasi un miracolo che Carlos sia riuscito a vincere, perché Jannik aveva il match nelle sue mani e stava giocando un tennis quasi perfetto. Credo sia stato il miglior incontro che abbia mai visto dal vivo. Il livello espresso è stato irreale, da manuale del tennis. È una lezione per tutti i bambini che lo hanno guardato: l’atteggiamento, la correttezza, l’assenza totale di scuse, la capacità di trovare soluzioni per oltre cinque ore. Hanno colpito la palla in modo incredibile, si sono spinti oltre ogni limite. Per la prima volta nella mia vita, ho desiderato che finisse in pareggio.”
    Parole importanti, che assumono ancora più valore se pensiamo alla carriera di Becker, uno dei grandi del tennis mondiale, pur mai vincitore di uno Slam sulla terra. Oggi, a 57 anni, il tedesco guarda con ammirazione a una nuova generazione che sta raccogliendo l’eredità dei giganti del passato. Con sei Slam all’attivo, Becker è il primo a riconoscere che sia Carlos Alcaraz che Jannik Sinner sono destinati a superarlo, sia per titoli che per settimane da numero 1 del mondo. Una consapevolezza che non lo rattrista, anzi, lo entusiasma.
    “Abbiamo già vissuto match così con Federer, Nadal e Djokovic, quei duelli epici che ci hanno accompagnato per più di quindici anni,” ha concluso Becker. “E domenica ho visto esattamente quel livello in Carlos e Jannik. È stato un incontro straordinario, e mi dispiace profondamente che uno dei due abbia dovuto perdere. Ma questo è il tipo di partite per cui ci si allena tutta la vita. Le partite che ti fanno innamorare di questo sport.”
    Una finale da leggenda, un racconto che andrà oltre il punteggio. Perché ci sono incontri che non si dimenticano. Si custodiscono, si rivivono e, soprattutto, ci fanno capire perché amiamo così tanto il tennis.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO