More stories

  • in

    Arnaldi eliminato al 1° turno del Cincinnati Open: Bonzi vince 6-7, 6-3, 6-4

    Maledetta Cincinnati. Dopo l’eliminazione dello scorso anno al debutto contro l’argentino Etcheverry, Matteo Arnaldi saluta ancora una volta il Masters 1000 in Ohio al primo turno. Questa volta il sanremese ha ceduto al francese Benjamin Bonzi (n.66 ATP) con i parziali di 6-7, 6-3, 6-4 in poco meno di tre ore di lotta. Fatale per Matteo la resa al servizio (6 doppi falli e il 51% di prime in campo) e soprattutto il pessimo 0/10 nelle palle break. Per lui ora testa agli Us Open dal 24 agosto, mentre Bonzi sarà il prossimo rivale di Lorenzo Musetti.  

    La cronaca del match
    Primo set in cui dominano i servizi. Si va ai vantaggi solamente una volta, nel quinto game, quando si giocano ben 14 punti, con Arnaldi che salva una pericolosa palla break. La naturale conclusione è dunque il tie-break, dove il sanremese sale clamorosamente di livello e domina 7-1, chiudendo la pratica in poco meno di un’ora. Il primo break arriva nel quarto game del secondo set, quando Matteo ha un passaggio a vuoto e perde il servizio a zero. Bonzi non concretizza tre set point in risposta, salva una palla del controbreak e chiude 6-3. Nel terzo parziale il francese resiste a un secondo game folle, con 26 punti e cinque palle break annullate e nel gioco successivo piazza il break. Arnaldi fallisce altre quattro opportunità per rimettersi in carreggiata e deve arrendersi dopo quasi tre ore di lotta.  LEGGI TUTTO

  • in

    Masters 1000 Cincinnati: Arnaldi si ferma all’esordio, battuto da Bonzi al termine di una dura battaglia

    Matteo Arnaldi a Cincinnati

    La dura legge del tennis: chance non sfruttate, chance concessa e… addio. È forse riduttivo concentrare la sconfitta di Matteo Arnaldi all’esordio al Masters 1000 di Cincinnati sofferta contro Benjamin Bonzi a questo, ma il crocevia decisivo del match arriva proprio all’avvio del terzo set, quando il sanremese non sfrutta ben 5 palle break in un infinito secondo game (a dire il vero, tutte giocate piuttosto bene col servizio dal francese) e crolla malamente nel turno di servizio successivo, subendo il break che manda avanti il nativo di Nimes verso il successo finale. Bonzi vince in rimonta 6-7(1) 6-3 6-4, e c’è del rammarico per Arnaldi, per l’ottimo tiebreak giocato e vinto nel primo set, e soprattutto per le troppe occasioni non sfruttate, con la netta sensazione che con più calma e ordine l’azzurro avrebbe potuto scappare avanti battere il francese, positivo al servizio ma non sempre preciso e continuo. C’è un rilievo statistico assai significativo: Arnaldi ha ottenuto ben 10 palle break nell’incontro, non ne ha sfruttata nessuna. Nel tennis trovare la zampata o giocare al top nei passaggi cruciali è quasi sempre decisivo per il successo finale e Bonzi è stato in questo superiore, anche grazie a una cattiva gestione di Matteo nei due game che gli sono costati i break nel secondo e terzo set, due turni di battuta giocati davvero male dall’azzurro. “Arna” non sta attraversando un periodo eccellente, è a 17 vittorie e altrettante sconfitte nel 2025, molte arrivate al termine di dure battaglie – come quella odierna a Cincinnati – e perse per dettagli, pochi punti scappati via, o in diverse occasioni per quella fretta che lo assale in passaggi cruciali, dove vuol andare a prendersi il punto ma finisce per esagerare e perdere focus.
    Bonzi ha disputato una partita molto aggressiva, ha servito bene nei momenti importanti del secondo e terzo set, pronto a prendersi i due break che hanno segnato gli allunghi decisivi. In particolare Benjamin ha servito con qualità nelle palle break e ai vantaggi, ma è piaciuta tatticamente la sua condotta di gara. Visto che Arnaldi l’ha spesso messo in difficoltà con dei cambi di ritmo, bene ha fatto il francese ad attaccare il prima possibile sfruttando un campo piuttosto rapido per la media del tour. Bonzi ha aggredito col rovescio, attaccando dritto per dritto, e solleticando il passante di Arnaldi, non sempre preciso perché giocato quasi sempre in corsa e poco equilibrio. Eppure proprio con una giocata eccezionale di passante Matteo ha spaccato il tiebreak del primo set, dominato con il piglio del grande giocatore. Soprattutto “Arna” ha vinto quel decider con ordine, giocando pulito e razionale, senza esagerare. Purtroppo invece in alcune chance in risposta o passaggi importanti della partita, si è fatto prendere dalla frenesia di fare il punto di forza o troppo in fretta, quando il contrattaccare e lavorare bene la palla restano forse i suoi punti di maggior forza e sicurezza. Errori (alla fine sono stati 48, contro i 59 del francese che però ha mosso di più il gioco) pagati con una sconfitta evitabile.
    C’è stato un passaggio molto importante nel match, all’avvio del secondo set. Arnaldi dopo l’ottimo tiebreak vinto, si è ritrovato sul 15-30 in risposta, e Bonzi era evidentemente nervoso. Non è riuscito a rispondere bene in quel game, c’era lo spazio per arrivare a palla break e magari scappare via, un allungo che visto il momento della partita sarebbe stato forse decisivo. Inoltre Matteo ha da rammaricarsi per una palla break non sfruttata in un altro momento decisivo, sul 5-3 del secondo set, quando correndo in avanti non è riuscito a giocare un passante di tocco non impossibile che avrebbe rimesso “on serve” il parziale. Piccole grandi cose, i momenti che decidono una partita e che sono andati alla parte di Bonzi, complessivamente più positivo e aiutato dal servizio. Basso il 51% di prime palle in gioco per il ligure, altro aspetto della sua prestazione su cui deve assolutamente lavorare.
    Ora gambe e testa a New York. È lo Slam che preferisce, dove vorrebbe giocare il match della vita (l’ha raccontato ad un’intervista gentilmente concessa la scorsa primavera). Questa prematura sconfitta a Cincinnati gli regala il tempo per arrivare a Flushing Meadows e preparare un gran torneo.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Arnaldi entra bene nel match con solido turno di servizio. Anche Bonzi serve bene, a 30 vince il suo primo turno. Già dai primi colpi si capisce che il campo è bello rapido, la palla schizza via dopo il servizio, come ha confermato anche Jannik, il campione in carica (atteso all’esordio sabato). Tennis rarefatto, domina la prima di servizio o qualche errore diretto, quasi non si scambia. Il primo vero palleggio arriva nel quinto game, sul 40-30, lo vince Bonzi appoggiandosi bene ai colpi di Arnaldi. Benjamin aggredisce una seconda di servizio un po’ troppo centrale e si procura una palla break. Matteo la cancella con un bel diritto cross, giocato con ottimo anticipo. A fatica (e con un regalo di Bonzi sul net a campo aperto) 3-2 Arnaldi. Il sanremese tiene una posizione piuttosto aggressiva in risposta, ma al momento non funziona granché, né a livello di esecuzioni che per mettere pressione a Bonzi, che comodamente impatta 3 pari. Settimo “fatidico” game e “Arna” sembra infastidito dal discreto baccano intorno al campo 3. Commette due doppi falli e si ritrova sotto 15-30. Rimedia con un gran diritto su palla assai bassa e poi buttandosi a rete. (4-3). Si torna a seguire i turni di servizio, senza scossoni, con percentuali di prime in gioco calanti ma ottima la trasformazione per entrambi. Sul 5 pari, Arnaldi ha vinto solo sei punti in risposta, pochi. Bonzi è pronto ad aggredire ogni palla più lenta o corta di Arnaldi, che infatti paga dazio quando taglia col rovescio senza trovare adeguata profondità. Molto meglio quando l’azzurro spinge in anticipo. Scontato l’approdo al tiebreak, visto l’equilibrio. Arnaldi trova un big-point nel secondo punto, passante di diritto in corsa quasi sdraiato per terra, trovando una coordinazione impossibile. 2-0. Fantastico Matteo anche sul 3-1, quando da difesa è passato al contrattacco sotto rete, con un tocco stretto che manda a gambe all’aria l’assalto del francese. 4-1, grande qualità. Ancora un con un ben recupero col diritto, bello profondo, Arnaldi provoca l’errore di Bonzi, si gira 5-1. Ha perso pazienza Benjamin, sparacchia con fretta e trova solo la rete. 6-1 e una valanga di set point per Matteo. Basta il primo, bel dritto vincente dal centro. 7-6, 7 punti a 1, tiebreak dominato senza alcuna sbavatura.
    Bonzi sembra aver accusato il brutto finale del primo set. Riparte al servizio nel secondo ma la prima palla poco lo assiste e un diritto centrato male gli costa un “interessante” 15-30. Arnaldi lo spreca rispondendo male sulla seconda, pure da dietro. Una nuova scossa arriva sul 2-1, e stavolta è l’azzurro in difficoltà. Inizia col doppio fallo, quindi attacca la rete con poco angolo e viene passato da Bonzi. Matteo scarica quindi in rete un diritto con troppa fretta, lo score è impietoso: 0-40, tre palle break. Basta la prima: altro pessimo diritto, giocato con i piedi mal messi dopo il servizio. Un BREAK improvviso, con un turno di battuta pessimo, che manda Bonzi avanti 3-1. Il nativo di Nimes restituisce il favore con due erroracci ad avvio del quinto game, poi si riscatta e vince il game ai vantaggi (4-1), qua c’era spazio per una reazione dell’azzurro. Bonzi è rapido nell’entrare in campo dopo il servizio, non è facile per Arnaldi contrattaccare, ci prova in risposta ma senza grandi risultati. Il ligure sembra aver staccato la spina: doppio fallo in apertura sul 5-2 e poi un altro, 0-30. Sparacchia col diritto e crolla 0-40, tre set point per Bonzi. Rischia di nuovo il doppio fallo sul 15-40, ma trova un bell’attacco con il classico slice di rovescio, 30-40. Bonzi affossa la risposta in allungo, parità. Salva un game quasi disperato Arnaldi, 5-3, ora il francese serve per il set, ma è incerto mentre Matteo torna a pungere dalla risposta. 30 pari. Benjamin sbaglia malamente un diritto su di un colpo molto carico e non così rapido di Matteo, chance del contro break! Risale il campo su di una volée non definitiva Arnaldi ma il tocco passante di rovescio non passa la rete, si poteva far meglio in questo colpo. Bonzi attacca bene e si procura il quarto set point, il primo al servizio. È quello buono, comanda il francese ed è l’azzurro a sbagliare per primo. 6-3 Bonzi.
    Terzo set, Arnaldi serve per primo. Vince il game, nonostante un doppio fallo, può fare corsa di testa. Matteo apre il secondo game con un altro super punto difensivo, passante robusto e poi rincorsa vincente. Come nel primo set, Bonzi accusa mentalmente il gran punto dell’avversario e sparacchia via, 0-30. Il francese attacca a testa bassa, forse anche per scappare dallo scambio, e gli va bene, ma ai vantaggi sbaglia ancora in scambio e concede una palla break. Bonzi spinge col diritto e si salva. Con un altro errore, stavolta col rovescio, Benjamin concede un’altra chance all’azzurro, ma la cancella col servizio. Bagarre totale… Si superano i 16 minuti nel game quando, al 26esimo punto, Bonzi impatta 1 pari, dopo aver salvato altre tre PB (5 in totale!). Non facile ripartire mentalmente dopo tante chance non sfruttate (ma ben giocate dal francese a dire il vero) per Arnaldi, che inizia servendo male e subendo una gran risposta di Bonzi, gli vale lo 0-30. Come nel secondo set, Matteo sente la pressione dello score negativo e torna al suo peccato originale: la fretta. Sparacchia un rovescio cross dopo il servizio, è 0-40, e completa la “frittata” con un altro errore in spinta dopo la battuta, un’irruenza che paga con il BREAK. Bonzi vince il decimo punto di fila e vola avanti 3-1. Arnaldi torna in carreggiata, vince un buon turno di battuta e prova a rientrare in risposta nel sesto game. Benjamin non è solido, si ritrova 0-30, ma Matteo ancora sbaglia in risposta, forse incerto tra lo spingere e il contenere bloccando. Bonzi regala col rovescio, 15-40, ecco le due opportunità per riaprire la partita. Il francese usa benissimo – come in tutto il match – lo slice da destra, precisissimo e molto angolato (30-40); troppo difensivo il ligure alla seconda chance, rincorre da 4 metri dietro e c’è troppo campo da difendere. 0 su 8 nelle palle break per “Arna”. Con una difesa di pura tigna ecco la nona palla break per Matteo. Niente, altro attacco del rivale e il passante non c’è. 4-2 Bonzi. Sul 4-3 di nuovo il francese regala qualcosa e lo score segna 0-30; come in precedenza affronta le difficoltà attaccando con qualità, rapido e offensivo. Vince un punto rocambolesco sul 15-30, con un riflesso clamoroso di volo, una vera e propria “parata” con racchetta. Sul 30 pari gli va meno bene, arriva la decima palla break per Arnaldi. Ancora out la risposta dell’azzurro. 5-3 Bonzi. L’italiano resta aggrappato alla partita, ma il transalpino sul 5-4 chiude l’incontro al secondo match point dopo quasi tre ore di battaglia. Un successo complessivamente meritato.

    Benjamin Bonzi vs Matteo Arnaldi ATP Cincinnati Benjamin Bonzi666 Matteo Arnaldi734 Vincitore: Bonzi ServizioSvolgimentoSet 3B. Bonzi 15-0 30-0 30-15 30-30 df 40-30 40-40 A-405-4 → 6-4M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-155-3 → 5-4B. Bonzi 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-404-3 → 5-3M. Arnaldi 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 40-30 40-40 A-404-2 → 4-3B. Bonzi 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace3-2 → 4-2M. Arnaldi 15-0 30-0 40-03-1 → 3-2B. Bonzi 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1M. Arnaldi 0-15 0-30 0-401-1 → 2-1B. Bonzi 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-1 → 1-1M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2B. Bonzi 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-405-3 → 6-3M. Arnaldi 0-15 df 0-30 df 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-405-2 → 5-3B. Bonzi 0-15 15-15 30-15 40-15 40-304-2 → 5-2M. Arnaldi 15-0 30-0 ace 30-15 40-154-1 → 4-2B. Bonzi 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-403-1 → 4-1M. Arnaldi 0-15 df 0-30 0-402-1 → 3-1B. Bonzi 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1B. Bonzi 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 1-2* 1-3* 1*-4 1*-5 1-6*6-6 → 6-7B. Bonzi 15-0 30-0 40-05-6 → 6-6M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 40-15 40-305-5 → 5-6B. Bonzi 15-0 ace 30-0 40-04-5 → 5-5M. Arnaldi 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 40-304-4 → 4-5B. Bonzi 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace3-4 → 4-4M. Arnaldi 0-15 df 15-15 15-30 df 30-30 40-303-3 → 3-4B. Bonzi 15-0 30-0 ace 40-02-3 → 3-3M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-402-2 → 2-3B. Bonzi 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-2 → 2-2M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 1-2B. Bonzi 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 df0-1 → 1-1M. Arnaldi 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

  • in

    Arthur Fils costretto al forfait a Cincinnati: al suo posto Arthur Cazaux direttamente al secondo turno

    Arthur Fils FRA, 2004.06.12 – Foto Getty Images

    I migliori del mondo sono pronti a tornare protagonisti con l’inizio dell’ATP Masters 1000 di Cincinnati, ma anche quest’anno il torneo dell’Ohio deve fare i conti con alcune assenze pesanti. A poche ore dal suo debutto, infatti, è arrivata la notizia del forfait di Arthur Fils. Il tennista francese, attuale numero 21 del ranking mondiale, ha annunciato che non potrà scendere in campo per problemi fisici.
    La rinuncia di Fils comporta un importante cambio nel tabellone principale: sarà infatti il connazionale Arthur Cazaux a prendere il suo posto. Grazie al bye destinato alle teste di serie, Cazaux accede direttamente al secondo turno senza dover disputare l’incontro inaugurale.Un’occasione importante per il francese, che avrà così la possibilità di giocarsi le sue carte in una delle vetrine più prestigiose della stagione estiva americana, ma anche un’occasione persa per Fils, che puntava a confermare i grandi progressi mostrati negli ultimi mesi.
    Resta da vedere se questa defezione avrà ulteriori ripercussioni anche in ottica US Open, mentre il Masters 1000 di Cincinnati si prepara a vivere il suo primo weekend.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Emma Raducanu: “Voglio essere testa di serie in Australia nel 2026”

    Emma Raducanu GBR, 13.11.2002 – Foto Getty Images

    Emma Raducanu continua a inseguire la sua rinascita e a consolidare la crescita degli ultimi mesi. Alla vigilia del WTA 1000 di Cincinnati 2025, la tennista britannica ha raccontato come la collaborazione con il nuovo coach, Francis Roig (ex storico collaboratore di Rafa Nadal), possa rappresentare un vero punto di svolta nella sua carriera.
    L’obiettivo dichiarato è ambizioso: “Voglio arrivare al primo Slam del 2026, l’Australian Open, come testa di serie. È questo il mio grande traguardo per la prossima stagione”, ha ammesso Emma, decisa a tornare stabilmente tra le migliori del circuito.
    Raducanu ha anche spiegato che Roig sta lavorando su diversi aspetti tecnici del suo tennis: “Stiamo facendo tanti piccoli aggiustamenti sui miei colpi per aumentare la qualità complessiva del mio gioco. Sappiamo entrambi che serve pazienza, ma sono convinta che con costanza e tanto lavoro i risultati arriveranno.”La 21enne britannica è apparsa serena e determinata: “Sono felice del percorso che sto facendo e mi sento ogni giorno più sicura. Cincinnati è un’altra tappa importante per misurare i miei progressi.”Emma Raducanu, dunque, guarda avanti con fiducia, pronta a inseguire nuovi traguardi e a tornare protagonista anche grazie alla guida di un coach esperto come Francis Roig.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Alcaraz all’Atp Cincinnati: “Rispetto Sinner, voglio tornare numero 1 nel 2025”

    Carlos Alcaraz non si nasconde: “Uno dei miei obiettivi è quello di tornare numero 1 del ranking entro la fine dell’anno. È questo quello che voglio cercare di ottenere nella mia seconda parte di stagione”, ha detto lo spagnolo in vista dell’inizio del Masters 1000 di Cincinnati (da seguire dal 7 al 18 agosto live su Sky Sport e in streaming su NOW). Sulla rivalità con Sinner, invece: “Sono contento di come stia crescendo la rivalità con Jannik – ha spiegato il numero 2 al mondo -. Entrambi abbiamo fatto già grandi cose che resteranno nei libri di storia del tennis. Abbiamo ancora una carriera lunga davanti a noi per scoprire sia dove arriveremo e sia se riusciremo o meno a continuare a scrivere questa storia”. LEGGI TUTTO

  • in

    Masters 1000 Toronto e WTA 1000 Montreal: I risultati completi con il dettaglio delle Finali (LIVE)

    Le finali del Masters e WTA 1000

    Masters 1000 Toronto (Canada) – Finali, cemento

    Centre Court – ore 23:00Joe Salisbury / Neal Skupski vs Julian Cash / Lloyd Glasspool Il match deve ancora iniziare
    Karen Khachanov vs Ben Shelton (Non prima 01:30)Il match deve ancora iniziare

    WTA 1000 Montreal (Canada) – Finale, cemento

    Centre Court – ore 00:00Victoria Mboko vs Naomi Osaka Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

  • in

    Masters e WTA 1000 Cincinnati: I risultati completi con il dettaglio del Day 1. In campo Matteo Arnaldi (LIVE)

    Matteo Arnaldi – Foto Getty Images

    Combined Cincinnati – 1° Turno – hard

    P&G Center Court – ore 17:00Joao Fonseca vs Yunchaokete Bu Il match deve ancora iniziare
    Marketa Vondrousova vs Jaqueline Cristian Il match deve ancora iniziare
    Venus Williams vs Jessica Bouzas Maneiro Il match deve ancora iniziare
    Corentin Moutet vs Mackenzie McDonald (Non prima 01:00)Il match deve ancora iniziare
    Peyton Stearns vs Yafan Wang Il match deve ancora iniziare

    Grandstand – ore 17:00Sorana Cirstea vs Donna Vekic Il match deve ancora iniziare
    Zizou Bergs vs Jacob Fearnley Il match deve ancora iniziare
    Tomas Martin Etcheverry vs Juncheng Shang Il match deve ancora iniziare
    Clervie Ngounoue vs Hailey Baptiste (Non prima 01:00)Il match deve ancora iniziare
    Sebastian Baez vs David Goffin Il match deve ancora iniziare

    Court 3 – ore 17:00Benjamin Bonzi vs Matteo Arnaldi Il match deve ancora iniziare
    Renata Zarazua vs Yulia Putintseva Il match deve ancora iniziare
    Olga Danilovic vs Katie Boulter Il match deve ancora iniziare
    Colton Smith vs Fabian Marozsan Il match deve ancora iniziare

    Champions’ Court – ore 17:00Pedro Martinez vs Nicolas Jarry Il match deve ancora iniziare
    Roman Safiullin vs Alejandro Tabilo Il match deve ancora iniziare
    Bernarda Pera vs Eva Lys Il match deve ancora iniziare
    Whitney Osuigwe vs Tatjana Maria Il match deve ancora iniziare

    Court 10 – ore 17:00Arthur Rinderknech vs Nuno Borges Il match deve ancora iniziare
    Anastasia Potapova vs Laura Siegemund Il match deve ancora iniziare
    Aoi Ito vs Elena-Gabriela Ruse Il match deve ancora iniziare
    Jordan Thompson vs Adrian Mannarino Il match deve ancora iniziare

    Court 4 – ore 17:00Maya Joint vs Greet Minnen Il match deve ancora iniziare
    Giovanni Mpetshi Perricard vs Coleman Wong (Non prima 19:00)Il match deve ancora iniziare
    Terence Atmane vs Yoshihito Nishioka Il match deve ancora iniziare

    Court 6 – ore 17:00Roberto Carballes Baena vs Hugo Gaston Il match deve ancora iniziare
    Daniel Elahi Galan vs Vit Kopriva (Non prima 19:00)Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

  • in

    Khachanov, “attesa” record tra due finali Masters 1000

    Karen Khachanov (foto NBO)

    Non è mai troppo tardi, anzi, chi sa attendere spesso è premiato nella sua perseveranza. Tutto questo si addice a Karen Khachanov, tennista russo oggi 29enne con un passato da top 10 (n.8 nel 2019). Dotato di colpi potentissimi e un fisico imponente, in molti pronosticavano una carriera ancor più vincente per il nativo di Mosca, che comunque si è tolto buone soddisfazioni con due semifinali Slam (Australian Open 2023 e US Open 2022) e 7 titoli vinti, tra cui il Masters 1000 di Parigi – Bercy nel 2018, quando visse una settimana incredibile regolando uno dopo l’altro Zverev, Thiem e Djokovic in finale. È passato un bel po’ di tempo da quel successo, il più importante nella sua carriera, ma l’impegno e costanza di rendimento di Karen è stato premiato. Stanotte a Toronto Khachanov ha la chance di tornare a vincere un Masters 1000, sfidando Ben Shelton per il National Bank Open 2025. Partirà sfavorito, vista la crescita importante dello statunitense, in particolare nella pazienza e lucidità delle scelte di gioco, ma dall’altro lato il russo avrà poca pressione e potrà giocare con massima libertà e magari sorprendere anche il 22enne di Atlanta.
    C’è un dato statistico curioso sul ritorno di Khachanov in finale in un Masters 1000, proprio relativo al lungo lasso di tempo intercorso tra la sua prima finale (e poi vittoria) in un torneo di categoria e la seconda apparizione. Sono passati infatti ben 6 anni e 9 mesi tra la finale di Parigi Bercy 2018 e quella di Toronto 2025: mai un tennista aveva aspettato così tanto tempo per tornare in finale in un M1000 da quando esiste questa categoria di tornei.
    Ecco la lista degli intervalli più lunghi per un giocatore tra due finali Masters 1000:
    6 anni e 9 mesi – Karen Khachanov (2018 Parigi Bercy – 2025 Toronto)6 anni e 6 mesi – Dominik Hrbaty (2000 Monte Carlo – 2006 Parigi Bercy)6 anni e 2 mesi – Grigor Dimitrov (2017 Cincinnati – 2023 Parigi Bercy)6 anni – Felix Mantilla (1997 Amburgo – 2003 Roma)6 anni – Richard Gasquet (2006 Canada – 2012 Canada)
    Vedremo se nella finale canadese la spunterà il “momento” ed esuberanza di Shelton, che in caso di vittoria alzerà al cielo il primo 1000 e scalzerà Djokovic al sesto posto del ranking ATP, o la potenza ed esperienza di Khachanov. Certamente è una finale a sorpresa di un torneo molto chiacchierato per le tante assenze ma che, in realtà, ha regalato agli appassionati molte buone partite e spunti di riflessione. A volte, anche non trovare sempre i “soliti” a giocarsi il titolo non è poi tanto male…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO