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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger e Roland Garros): I risultati completi di Domenica 25 Maggio 2025

    Scritto da Jannik Über AllesPer Musetti e Paolini dovrebbe essere un semplice allenamento…Per Nardi e Stefanini sarà un incontro MOLTO complicato!Per Sonego è “mission impossible” a meno che lui trovi la giornata “di grazia” e Shelton quella storta…
    Mi sono dimenticato Gigante, che svista, essendo così grosso!
    Ahahahah…
    Credo, per lui, una partita di “normale amministrazione”. LEGGI TUTTO

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    Ruud ironizza sulla sconfitta con Sinner: “Sono andato in Norvegia a giocare con chi non è al livello di Jannik”

    Casper Ruud nella foto – Foto Getty Images

    Casper Ruud ha mostrato tutto il suo senso dell’umorismo durante la conferenza stampa pre-Roland Garros quando gli è stato chiesto come avesse gestito la dura sconfitta subita contro Jannik Sinner a Roma. La risposta del norvegese ha strappato sorrisi e applausi, rivelando sia l’ironia del giocatore scandinavo che il rispetto per il numero 1 del mondo.
    “Dopo quella partita, mi sono preso alcuni giorni liberi. Sono andato in Norvegia, ho goduto del bel tempo, ho giocato a golf e mi sono allenato con alcuni ragazzi che non giocano al livello di Jannik, così sono riuscito a fare qualche punto,” ha dichiarato Ruud tra le risate del pubblico presente, dimostrando di saper ridere delle proprie difficoltà contro il campione italiano.
    Il norvegese ha poi raccontato un episodio ancora più eloquente riguardo al livello di Sinner: “Ieri mi sono allenato qui con Jannik e abbiamo giocato un set. Dopo 15 minuti, mi stava battendo 4-0. Ho pensato che questo fosse già esagerato e poi sono riuscito a vincere qualche game.”Ruud non si è limitato all’autoironia, ma ha anche fornito un’analisi tecnica molto interessante sulla forza di Sinner sulla terra battuta: “Non so, credo che non sia percepito come uno specialista della terra perché è capace di giocare ugualmente bene su tutte le superfici senza variare troppo il suo tennis. La potenza che imprime ai suoi colpi difensivi è la chiave per giocare bene sulla terra battuta.”
    Il finalista del Roland Garros 2022 e 2023 ha poi fatto una previsione molto netta sulle chances di Sinner a Parigi: “Credo che non perderà molte partite su questa superficie.” Parole che suonano come un endorsement importante da parte di uno dei migliori specialisti della terra battuta del circuito.L’autoironia del norvegese e il suo riconoscimento della superiorità di Sinner dimostrano la sportività e l’onestà intellettuale di un campione che, pur avendo subito sconfitte pesanti, sa riconoscere il valore dell’avversario e affrontare le difficoltà con il sorriso.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Arthur Rinderknech, chi è l’avversario di Sinner al Roland Garros

    Introduzione
    Gli anni negli Stati Uniti tra studio e campo, l’ingresso in top 500 solo a 23 anni e una lunga scalata iniziata dal sud della Francia: è la storia di Arthur Rinderknech, avversario di Jannik Sinner al 1° turno del Roland Garros 2025 (lunedì in diretta su Eurosport, canale 210 del telecomando Sky e in streaming su NOW). Il bilancio nei tre precedenti è 2-1 per l’azzurro che ha perso contro il transalpino a Lione 2021 LEGGI TUTTO

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    Challenger 75 Little Rock: Il Tabellone Principale e di Qualificazione. Nessuna presenza italiana

    Mitchell Krueger nella foto – Foto getty

    Challenger 75 Little Rock – Tabellone Principale – hard(1) Mitchell Krueger vs QualifierTyler Zink vs Tung-Lin Wu Rio Noguchi vs Yi Zhou Karue Sell vs (8) Paul Jubb
    (4) Alexis Galarneau vs Govind Nanda Naoki Nakagawa vs (WC) Alexander Kotzen (PR) Ilya Ivashka vs Andres Andrade Qualifier vs (7) Aziz Dougaz
    (6) Antoine Escoffier vs Qualifier(WC) Michael Zheng vs Christian Langmo Qualifier vs Andres Martin Nicolas Mejia vs (3) Yuta Shimizu
    (5) Santiago Rodriguez Taverna vs QualifierQualifier vs Moerani Bouzige Patrick Maloney vs (WC) Darwin Blanch (JR) Rafael Jodar vs (2) Liam Draxl

    Challenger 75 Little Rock – Tabellone Qualificazione – hard(1) Patrick Kypson vs Dane Sweeny (WC) Ronald Hohmann vs (10) Alvin Nicholas Tudorica
    (2) Hyeon Chung vs Keisuke Saitoh Kenta Miyoshi vs (8) Hiroki Moriya
    (3) Nicolas Kicker vs Strong Kirchheimer (WC) Rudy Quan vs (12) Dan Martin
    (4) Adria Soriano Barrera vs (WC) Trevor Svajda Alex Martinez vs (7) Maxime Cressy
    (5) Yusuke Takahashi vs (JR) Hayden Jones (WC) Daniel Milavsky vs (11) Alex Rybakov
    (6) Stefan Kozlov vs Kiranpal Pannu Elmar Ejupovic vs (9) Juan Carlos Aguilar

    Stadium – ore 17:00Patrick Kypson vs Dane Sweeny Stefan Kozlov vs Kiranpal Pannu Nicolas Kicker vs Strong Kirchheimer Alex Martinez vs Maxime Cressy
    Court 13 – ore 17:00Hyeon Chung vs Keisuke Saitoh Daniel Milavsky vs Alex Rybakov Elmar Ejupovic vs Juan Carlos Aguilar Adria Soriano Barrera vs Trevor Svajda
    Court 1 – ore 17:00Ronald Hohmann vs Alvin Nicholas Tudorica Kenta Miyoshi vs Hiroki Moriya Yusuke Takahashi vs Hayden Jones Rudy Quan vs Dan Martin LEGGI TUTTO

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    Cobolli vince l’Atp Amburgo: Rublev battuto in due set

    Flavio Cobolli è il nuovo campione dell’Atp 500 di Amburgo. Il tennista romano conquista il primo Atp 500 in carriera grazie alla vittoria in finale su Andrey Rublev: 6-2, 6-4 il punteggio in poco meno di un’ora e mezza di gioco. Una partita di altissimo livello da parte di Cobolli, il coronamento di una settimana all’insegna della resilienza dopo le vittorie in rimonta su Sachko all’esordio e su Etcheverry in semifinale. Il copione della finale è stato diverso, con un primo set dominato da Cobolli (anche grazie ai tanti errori commessi da Rublev) e un secondo parziale indirizzato con il break nel settimo gioco, arrivato dopo un turno di battuta di Flavio con 18 punti giocati e tre palle break salvate. Straordinaria anche la chiusura del match, con un game in rimonta da 15-40 e due palle break annullate con tanta qualità. Cobolli conquista così il secondo titolo Atp in carriera dopo Bucarest il mese scorso, il primo Atp 500. Certo del ritorno in top 30 (sarà n. 26 al mondo, suo nuovo best ranking), Flavio diventa il quarto campione italiano di sempre ad Amburgo dopo Bertolucci, Fognini e Musetti LEGGI TUTTO

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    Djokovic dopo il 100° titolo: “È tremendamente difficile mantenersi a questo livello nel circuito

    Novak Djokovic classe 1987, n.6 del mondo – Foto Getty Images

    Novak Djokovic ha conquistato il suo storico 100° titolo ATP a Ginevra, ma le sue prime parole dopo il trionfo su Hubert Hurkacz sono state di grande umiltà e riconoscenza. Il campione serbo, ora numero 6 del mondo, ha voluto condividere la gioia di questo traguardo straordinario con tutti coloro che lo hanno accompagnato in questo percorso.
    Analizzando la finale durata oltre tre ore, Djokovic non ha nascosto le difficoltà incontrate: “Ho dovuto lavorare molto per raggiungere questo risultato. Hubi è stato vicino alla vittoria in ogni momento, dal primo game è stato lì, anche se anch’io ho avuto le mie opportunità nel primo set per strappare il servizio, ma non ci sono riuscito. Alla fine, un cattivo game al servizio, chiuso con un doppio fallo su palla set, ha fatto sì che la finale iniziasse pendendo dalla sua parte.”
    Il 38enne di Belgrado ha poi riconosciuto l’importanza dei dettagli nei momenti cruciali: “Ho cercato di non staccarmi da lui, finché finalmente sono riuscito a strappargli il servizio nel terzo set. Ancora non so come ci sono riuscito, credo che si sia fatto break da solo sul 4-3, ma queste sono le cose che possono succedere quando competi a questi livelli. Due punti possono decidere il vincitore di una partita: 7-6 nel terzo set. Sono stato fortunato ad averlo fatto con uno stadio pieno, finalmente ho quel titolo numero cento.”
    Djokovic ha riservato parole di grande sportività per l’avversario sconfitto: “So quanto è dura perdere una partita così, mi dispiace davvero per te. Sei stato incredibilmente difficile da battere, quindi tutto il merito va a te e al tuo team per il lavoro che avete fatto questa settimana, per come hai superato quell’infortunio al ginocchio fino a tornare nel circuito, per di più a questi livelli così alti. Sono sicuro che ci rivedremo molto presto sui campi, ci aspettano altri grandi match, ma spero più corti di questo.”
    Il momento più toccante è arrivato quando Djokovic si è rivolto al suo team, riconoscendo l’importanza del loro supporto costante: “Grazie al mio team per essere stati lì, ma non solo nei giorni buoni, grazie per essere stati sempre presenti. So che è una vera sfida accompagnarmi in campo in questi momenti della mia carriera, in partite come quella di oggi dove la finale mi stava sfuggendo di mano in alcuni momenti.”Parole che rivelano la consapevolezza delle difficoltà di competere ancora ai massimi livelli a 38 anni: “Solo voi sapete quanto sia tremendamente difficile mantenersi a questi livelli nel circuito, sia dentro che fuori dal campo. Grazie davvero per avermi aiutato e accompagnato nell’ottenere quest’ultimo titolo.”
    Marco Rossi LEGGI TUTTO