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    Challenger 75 Vicenza: Il Tabellone Principale e di Qualificazione. 4 azzurri nel Md c’è anche Federico Arnaboldi. 9 azzurri nelle quali

    Francesco Maestrelli ITA, 21-12-2002

    Challenger 75 Vicenza – Tabellone Principale – terra(1) Chun-Hsin Tseng vs Murkel Dellien Filip Cristian Jianu vs QualifierQualifier vs QualifierQualifier vs (8) August Holmgren
    (3) Chris Rodesch vs (Alt) Mathys Erhard Qualifier vs QualifierFacundo Mena vs Jozef Kovalik Yu Hsiou Hsu vs (7) Federico Arnaboldi
    (6) Lukas Neumayer vs Rodrigo Pacheco Mendez Gauthier Onclin vs Timofey Skatov Luka Pavlovic vs (WC) Luca Castagnola Alejandro Moro Canas vs (4) Ignacio Buse
    (5) Duje Ajdukovic vs (Alt) Oriol Roca Batalla (Alt) Viktor Durasovic vs Adolfo Daniel Vallejo (WC) Francesco Maestrelli vs (WC) Lorenzo Carboni (Alt) Abdullah Shelbayh vs (2) Jerome Kym

    Challenger 75 Vicenza – Tabellone Qualificazione – terra(Alt) (1) Shintaro Mochizuki vs Marco Cecchinato Matthew Dellavedova vs (8) Stefano Travaglia
    (Alt) (2) Coleman Wong vs (JR) Andres Santamarta Roig (WC) Jeremy Gschwendtner vs (11) Giovanni Fonio
    (Alt) (3) Borna Gojo vs (WC) Alessandro Battiston Stefano Napolitano vs (9) Gonzalo Bueno
    (Alt) (4) Ivan Gakhov vs Sandro Kopp Gabriele Piraino vs (12) Joel Schwaerzler
    (5) Rei Sakamoto vs Martin Klizan Max Wiskandt vs (10) Justin Engel
    (6) Enrico Dalla Valle vs (WC) Federico Bondioli (WC) Massimo Giunta vs (7) Nicolai Budkov Kjaer

    Campo Centrale – ore 10:00Matthew Dellavedova vs Stefano Travaglia Shintaro Mochizuki vs Marco Cecchinato Stefano Napolitano vs Gonzalo Bueno Enrico Dalla Valle vs Federico Bondioli
    Campo 1 – ore 10:00Rei Sakamoto vs Martin Klizan Gabriele Piraino vs Joel Schwaerzler Coleman Wong vs Andres Santamarta Roig Jeremy Gschwendtner vs Giovanni Fonio
    Campo 5 – ore 10:00Max Wiskandt vs Justin Engel Ivan Gakhov vs Sandro Kopp Borna Gojo vs Alessandro Battiston Massimo Giunta vs Nicolai Budkov Kjaer LEGGI TUTTO

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    Challenger 50 Chișinău: Il Tabellone Principale e di Qualificazione con il programma di domani. Presenza di Lorenzo Giustino nel Md

    Lorenzo Giustino nella foto – Foto Antonio Fraioli

    Challenger 50 Chișinău – Tabellone Principale – hard(1) Ilia Simakin vs (JR) Charlie Robertson Philip Henning vs Daniil Glinka Qualifier / Special Exempt vs (WC) Cem Ilkel Petr Bar Biryukov vs (5) Saba Purtseladze
    (3) Denis Yevseyev vs Qualifier / Special Exempt Charles Broom vs Kaichi Uchida Masamichi Imamura vs Kasidit Samrej Qualifier / Special Exempt vs (6) Robin Bertrand
    (7) Lorenzo Giustino vs Alastair Gray Qualifier / Special Exempt vs (WC) Ilya Snitari (CO) Toby Samuel vs Qualifier / Special Exempt Ricardas Berankis vs (4) Radu Albot
    (8) Clement Chidekh vs Lukas Pokorny (WC) Aleksandre Bakshi vs Qualifier / Special Exempt Egor Gerasimov vs Evgeny Karlovskiy Robert Strombachs vs (2) Jay Clarke

    Challenger 50 Chișinău – Tabellone Qualificazione – hard(1) Maximus Jones vs (Alt) Tom Hands (WC) Daniel Uta vs (7) Olaf Pieczkowski
    (2) Lilian Marmousez vs David Eichenseher Alexis Gautier vs (8) Erik Arutiunian
    (3) Giles Hussey vs (WC) Andrei Gorban Naoya Honda vs (10) Ben Jones
    (4) Mukund Sasikumar vs Siddhant Banthia (Alt) Sai Karteek Reddy Ganta vs (9) Ramkumar Ramanathan
    (5) Stuart Parker vs Naoki Tajima (Alt) Semen Pankin vs (12) Filip Pieczonka
    (6) Harry Wendelken vs Daniel Salazar Mihai Alexandru Coman vs (11) Theo Papamalamis

    Center Court – ore 09:00Naoya Honda vs Ben Jones Giles Hussey vs Andrei Gorban Semen Pankin vs Filip Pieczonka Stuart Parker vs Naoki Tajima
    Court 4 – ore 09:00Lilian Marmousez vs David Eichenseher Mihai Alexandru Coman vs Theo Papamalamis Daniel Uta vs Olaf Pieczkowski Mukund Sasikumar vs Siddhant Banthia
    Court 2 – ore 09:00Alexis Gautier vs Erik Arutiunian Harry Wendelken vs Daniel Salazar Maximus Jones vs Tom Hands Sai Karteek Reddy Ganta vs Ramkumar Ramanathan LEGGI TUTTO

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    L’Italia sogna il titolo con Jacopo Vasamì. Domenica le finali del 65° Trofeo Bonfiglio

    L’italiano Jacopo Vasamì è in finale dell’edizione n.65 del Trofeo Bonfiglio (foto Francesco Panunzio)

    Che questa sia una stagione dorata per il tennis italiano non lo scopriamo certo oggi, ma avere un italiano in finale nella 65ª edizione del Trofeo Bonfiglio, a 13 anni dall’ultimo successo azzurro targato Gianluigi Quinzi, non fa che confermare la bontà del nostro movimento. A essere sotto i riflettori stavolta è Jacopo Vasamì, talento mancino romano che nella giornata di sabato, sostenuto da tantissimi appassionati accorsi sulle tribune dello storico Centrale del Tennis Club Milano Alberto Bonacossa, ha battuto un giocatore di grandi qualità, il 16enne di Kiev Nikita Bilozertsev. Grande regolarista, il mancino ucraino – che aveva vinto 18 delle ultime 19 partite giocate – era in stato di grazia e ha impensierito l’azzurro per tutta la durata del match, che si è concluso solo dopo 2 ore e 21 minuti con il punteggio di 5-7 6-4 6-3. “È stata una gran lotta – ha raccontato a caldo Vasamì – e il primo set si è deciso su pochi punti, ma ero consapevole che se fossi riuscito a rimanere solido avrei potuto portare a casa l’incontro. Sono comunque soddisfatto della mia tenuta fisica e mentale. Sono venuto a Milano proprio per provare ad alzare questo trofeo ed essere in finale è una bellissima emozione. Darò tutto per riuscire a fare l’ultimo passo”. “In semifinale – ha sottolineato coach Fabrizio Zeppieri, che lo allena al Club Nomentano – a differenza di altri giorni, Jacopo non ha servito bene e ha fatto fatica a comandare il gioco sulla diagonale del rovescio. È riuscito ad alzare il livello solo nel terzo set, ma è stato bravo a rimanere concentrato quando, da 4-1 avanti nel secondo parziale, è stato rimontato fino al 4-4. È in quel momento che ha girato il match a suo favore. Anche senza giocare un gran tennis, ha dimostrato di avere carattere e un grande cuore”.
    Sarà il bulgaro Ivan Ivanov l’ultimo ostacolo tra Vasamì e il titolo di campione degli Internazionali d’Italia Juniores. Senza storia la sua semifinale contro lo statunitense Jack Kennedy, sconfitto con il punteggio di 6-2 6-0 in appena un’ora di gioco. Classe 2008 – è nato il 30 ottobre – il bulgaro si allena da anni alla Rafa Nadal Academy. Proprio come Vasamì, che a Manacor ci è andato a 13 anni e fino al giugno del 2023, quando ha deciso, dopo tre stagioni alla corte del fuoriclasse spagnolo, che era tempo di tornare nella sua Roma. “Con Ivanov siamo molto amici – ha sottolineato Vasamì – e abbiamo giocato contro due volte nel 2024. Ho sempre vinto io ma recentemente lui sta giocando alla grande e sarà una partita molto difficile. Non vedo l’ora di scendere in campo”. Continua, nel torneo femminile, la sorprendente cavalcata della 15enne Luna Vujovic. La giocatrice serba, nata a Herceg Novi (in Montenegro), dopo aver dominato la prima parte dell’incontro sulla lituana Laima Vladson, si è complicata la vita portando il match al terzo set, poi chiuso con il punteggio di 6-0 5-7 6-2. In finale, la giocatrice che si allena a Belgrado ed è numero 22 del ranking Itf juniores (oltre che 917 Wta) troverà la più quotata 16enne americana di origini colombiane, già n.317 Wta, Julieta Pareja, testa di serie n.11 del torneo, che ha sconfitto la britannica Hannah Klugman per 4-6 6-3 6-2. Nessun precedente tra le due finaliste.
    Nel sabato milanese si sono conclusi i due tabelloni di doppio. Il titolo di coppia maschile è andato ai tedeschi Jamie Mackenzie e Niels McDonald, che hanno avuto la meglio sugli statunitensi Keaton Hance e Jack Kennedy per 6-3 6-4. Tra le ragazze, alzano il trofeo le sorelle della Repubblica Ceca Alena e Jana Kovackova, che superano la ceca Julie Pastikova e la tedesca Julia Stusek per 4-6 6-4 10/3, con Alena che bissa così il successo a Milano dello scorso anno. Domenica le finali dei singolari cominciano alle ore 11 (ingresso gratuito, diretta su SuperTennis): prima tocca alle ragazze, poi all’ultimo atto maschile. Il Bonfiglio sta per laureare i suoi nuovi campioni.
    I RISULTATI DI GIORNATATabellone singolare maschile, semifinaliJ. Vasamì (ITA) b. N. Bilozertsev (UKR) 5-7 6-4 6-3, I. Ivanov (BUL) b. J. Kennedy (USA) 6-2 6-0
    Tabellone singolare femminile, semifinaliJ. Pareja (USA) b. H. Klugman (GBR) 4-6 6-3 6-2, L. Vujovic (SRB) b. L. Vladson (LTU) 6-0 5-7 6-2
    Tabellone doppio maschile, finaleJ. Mackenzie (GER) / N. McDonald (GER) b. K. Hance (USA) / J. Kennedy (USA) 6-3 6-4
    Tabellone doppio femminile, finaleA. Kovackova (CZE) / J. Kovackova (CZE) b. J. Pastikova (CZE) / J. Stusek (GER) 4-6 6-4 10/3 LEGGI TUTTO

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    Djokovic raggiunge la quota 100: 100° titolo in carriera a Ginevra, rimonta in grande stile su Hurkacz

    Novak Djokovic classe 1987, n.6 del mondo – Foto ATP Tour

    Novak Djokovic ha scritto un’altra pagina leggendaria della sua straordinaria carriera conquistando il suo 100° titolo ATP al Gonet Geneva Open. Il campione serbo ha dovuto dare fondo a tutte le sue risorse per battere Hubert Hurkacz con il punteggio di 5-7, 7-6(2), 7-6(2) in una finale durata tre ore e cinque minuti, la partita più lunga di tutto il torneo svizzero.
    Il traguardo dei 100 titoli colloca Djokovic in una compagnia d’élite: solo Jimmy Connors con 109 trofei e Roger Federer con 103 erano riusciti nell’Era Open a raggiungere le tre cifre. Un percorso iniziato nel 2006 ad Amersfoort, dove il giovane Nole aveva battuto in finale proprio Nicolas Massu, attuale coach di Hurkacz, conquistando il suo primo titolo professionistico.
    La vittoria assume un significato ancora più speciale considerando che si tratta del primo trofeo di Djokovic dal trionfo olimpico di Parigi 2024. Con questo successo, il 38enne di Belgrado diventa il primo uomo nell’Era Open a conquistare almeno un titolo in 20 stagioni diverse, stabilendo anche il record come vincitore più anziano nella storia del torneo di Ginevra.
    La finale è stata un concentrato di emozioni e tensione, con entrambi i giocatori che hanno mostrato segni di nervosismo nei momenti cruciali. Lo stesso Djokovic ha commesso il suo primo doppio fallo proprio sul set point del primo parziale, cedendo l’iniziale vantaggio al polacco. Tuttavia, il campione serbo ha tirato fuori quello spirito combattivo che lo ha reso leggendario nel corso della sua carriera.Il momento più critico è arrivato nel set decisivo, quando Djokovic si è trovato sotto 2-4 contro un Hurkacz che sembrava in controllo totale della situazione. Il polacco non aveva perso nemmeno un punto nei suoi primi tre turni di servizio del terzo set, ma la rimonta del serbo è stata inarrestabile. Con la determinazione che ha sempre contraddistinto i suoi momenti migliori, Djokovic è riuscito a ribaltare l’inerzia della partita conquistando il 100° titolo della sua carriera.
    Il successo mantiene perfetto il record di Djokovic contro Hurkacz negli scontri diretti, portando il bilancio sul 8-0 in favore del serbo. Una statistica che testimonia la difficoltà del polacco nell’affrontare uno dei più grandi campioni della storia del tennis, soprattutto nei momenti che contano di più.A 38 anni, quando molti pensano al ritiro, Djokovic continua a scrivere record e a dimostrare che la sua fame di vittorie rimane intatta. Il centesimo titolo rappresenta non solo un traguardo numerico straordinario, ma la conferma che il campione di Belgrado non ha ancora intenzione di cedere il passo, mantenendo vive le ambizioni per i prossimi appuntamenti della stagione, Roland Garros in primis.
    ATP Geneva Hubert Hurkacz [6]766 Novak Djokovic [2]577 Vincitore: Djokovic ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 1-2* 2-2* 2*-3 2*-4 2-5* 2-6*6-6 → 6-7H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-305-6 → 6-6N. Djokovic 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 40-15 ace4-5 → 5-5N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-4 → 4-5H. Hurkacz 0-15 0-30 df 15-30 ace 15-40 30-404-3 → 4-4N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-2 → 4-3H. Hurkacz 15-0 ace 30-0 ace 40-03-2 → 4-2N. Djokovic 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace3-1 → 3-2H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 ace2-1 → 3-1N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-152-0 → 2-1H. Hurkacz 15-0 30-0 ace 40-0 ace1-0 → 2-0N. Djokovic 0-15 0-30 df 15-30 ace 30-30 40-30 40-40 df 40-A0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 1*-2 1*-3 2-3* 2-4* 2*-5 2*-66-6 → 6-7N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-15 ace6-5 → 6-6H. Hurkacz 15-0 15-15 30-15 40-155-5 → 6-5N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-155-4 → 5-5H. Hurkacz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace4-4 → 5-4N. Djokovic 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-404-3 → 4-4H. Hurkacz 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 ace3-3 → 4-3N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-2 → 3-3H. Hurkacz 30-0 ace 40-0 40-15 df2-2 → 3-2N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2H. Hurkacz 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-30 df 40-40 A-40 ace1-1 → 2-1N. Djokovic 15-0 30-0 ace 40-01-0 → 1-1H. Hurkacz 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 df 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A df6-5 → 7-5H. Hurkacz 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 40-40 A-405-5 → 6-5N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-155-4 → 5-5H. Hurkacz 15-0 30-0 30-15 40-154-4 → 5-4N. Djokovic 15-0 30-0 40-04-3 → 4-4H. Hurkacz 15-0 30-0 ace 40-03-3 → 4-3N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3H. Hurkacz 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-40 40-40 A-402-2 → 3-2N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2H. Hurkacz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-300-0 → 1-0

    Statistica
    Hurkacz 🇵🇱
    Djokovic 🇷🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    289
    286

    Ace
    19
    6

    Doppi falli
    4
    3

    Prima di servizio
    79/123 (64%)
    66/110 (60%)

    Punti vinti sulla prima
    58/79 (73%)
    57/66 (86%)

    Punti vinti sulla seconda
    23/44 (52%)
    22/44 (50%)

    Palle break salvate
    4/5 (80%)
    0/2 (0%)

    Giochi di servizio giocati
    18
    18

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    175
    100

    Punti vinti sulla prima di servizio
    9/66 (14%)
    21/79 (27%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    22/44 (50%)
    21/44 (48%)

    Palle break convertite
    2/2 (100%)
    1/5 (20%)

    Giochi di risposta giocati
    18
    18

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    13/18 (72%)
    16/19 (84%)

    Vincenti
    52
    34

    Errori non forzati
    42
    38

    Punti vinti al servizio
    81/123 (66%)
    79/110 (72%)

    Punti vinti in risposta
    31/110 (28%)
    42/123 (34%)

    Totale punti vinti
    112/233 (48%)
    121/233 (52%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    231km/h (143 mph)
    207km/h (128 mph)

    Velocità media prima
    205km/h (127 mph)
    189km/h (117 mph)

    Velocità media seconda
    175km/h (108 mph)
    148km/h (91 mph)

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Amburgo, ATP 250 Ginevra, WTA 500 Strasburgo, WTA 250 Rabat: A Strasburgo vince Elena Rybakina. A Rabat vince l’australiana Maya Joint con il suo primo titolo WTA in carriera

    Elena Rybakina KAZ, 17.06.1999 – Olivier Renaud/WTA

    Elena Rybakina è tornata finalmente al successo dopo oltre un anno di digiuno. La kazaka ha conquistato il WTA 500 di Strasburgo battendo in finale Liudmila Samsonova con il punteggio di 6-1, 6-7, 6-1, interrompendo così un periodo senza titoli che durava dal torneo di Stoccarda 2024.Curiosamente, è stata ancora una volta la terra battuta la superficie che ha riportato alla luce la migliore versione della tennista kazaka. Rybakina ha dovuto soffrire contro la russa Samsonova, che nel secondo set è riuscita a prolungare il match vincendo il tie-break, ma nel parziale decisivo la finalista di Wimbledon 2022 ha mostrato tutta la sua classe per chiudere i conti e tornare ad alzare un trofeo dopo mesi difficili.Il timing di questa vittoria non poteva essere migliore per Rybakina, che arriva così al Roland Garros con rinnovata fiducia e consapevolezza dei propri mezzi. La kazaka ha centrato un doppio obiettivo: tornare a vincere un torneo di élite e ritrovare le sensazioni giuste proprio nella settimana che precede il secondo Slam della stagione, dove vorrà essere protagonista sui campi parigini.
    Nel frattempo, il circuito WTA ha vissuto un momento storico con la prima nuova campionessa della stagione 2025. Sono dovuti passare quasi cinque mesi completi dall’inizio dell’anno per vedere una tennista conquistare il suo primo titolo in carriera, un dato che contrasta nettamente con il circuito maschile dove la lista dei nuovi vincitori non smette di crescere.A rompere il ghiaccio è stata Maya Joint, la 19enne australiana che ha trionfato nel WTA 250 di Rabat. La giovane tennista oceanica ha battuto in finale la rumena Jaqueline Cristian con un netto 6-3, 6-2, in una sfida tra due giocatrici che aspiravano entrambe a inaugurare il proprio palmares a livello WTA.Il successo di Joint sarà accompagnato da un importante balzo in classifica, con un guadagno di 25 posizioni che la porterà a sole tre lunghezze dal top-50 mondiale. Un risultato straordinario per la giovane australiana, che a soli 19 anni dimostra di avere tutte le carte in regola per diventare una protagonista del circuito femminile negli anni a venire. LEGGI TUTTO

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    Djokovic conquista l’Atp Ginevra: batte Hurkacz e vince il 100° titolo Atp

    Il centesimo titolo Atp è servito. Novak Djokovic scrive un’altra incredibile pagina di storia nella sua leggendaria carriera, conquistando il 100° titolo Atp sulla terra rossa di Ginevra. Un obiettivo fissato da tempo dal serbo, centrato in Svizzera grazie alla vittoria in finale su Hubert Hurkacz con il punteggio di 5-7, 7-6, 7-6 in 3 ore e 8 minuti di gioco. Una lunga battaglia risolta nei dettagli da Djokovic, bravo a risollevarsi nel terzo set quando si è trovato spalle al muro, sotto 4-2 con un break da recuperare. Nole ha fatto la differenza nei due tiebreak vinti, entrambi con un netto 7-2, in cui ha pesato anche qualche piccolo passaggio a vuoto di Hurkacz, all’ottava sconfitta in altrettanti confronti con Djokovic. LEGGI TUTTO

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    Ruggito Cobolli! Di potenza s’impone su Rublev è suo l’ATP 500 di Amburgo

    Flavio Cobolli

    Devastante, come un pugile che stronca l’avversario con una serie di cazzotti in faccia dopo averlo bloccato sulle corde, buttandolo di prepotenza a tappeto. Impressionante la potenza, durezza fisica e mentale, aggressività e intensità di Flavio Cobolli nella finale dell’ATP 500 di Amburgo, dominata (6-2 6-4 lo score) contro un incredulo Andrey Rublev, sfidato e battuto sui propri punti di forza, la spinta e potenza in scambio. Il romano vince il secondo titolo in carriera (e in stagione), primo a livello 500, con una prestazione eccellente che ha messo in mostra tutti i pezzi forti del suo repertorio. Sostenuto da una condizione fisica mostruosa e da un piglio leonino, Flavio è entrato in campo benissimo con un piano tattico perfetto: spingere a tutta fin dalla prima palla con la massima intensità, per mettere enorme pressione e tensione emotiva ad un avversario molto forte ma assai fragile quando si ritrova spalle al muro. Così Cobolli si è preso, davvero di potenza, i primi punti, quindi il centro del campo, il ritmo di gioco e anche la testa dell’avversario, totalmente smarrito, poi furibondo e quindi frustrato dall’incapacità di andare sopra alla velocità e intensità dell’azzurro.
    Una partita praticamente perfetta di Cobolli: ha ceduto solo un break quando era in vantaggio di due nel primo set, in totale controllo, e ha disputato un secondo parziale ancora superiore per qualità visto che Rublev si è ripreso, è entrato in partita e c’è stata tanta battaglia, con scambi mozzafiato per intensità e qualità. Bravo anche a reggere la normale tensione al momento di chiudere l’incontro, quando ha commesso un doppio fallo ma, dal 15-40, si è preso quattro punti, bellissimi gli ultimi due (due rovesci vincenti, per niente facili). E pensare che era sbarcato ad Amburgo con un carico di dubbi e alcune brutte sconfitte sul groppone… Cobolli con questa vittoria sale al n.26 nel Live ranking ATP, suo miglior piazzamento. Che grandissima soddisfazione!
    La finale è stata tecnicamente senza storia. Cobolli ha comandato il ritmo di gioco con i suoi drive davvero intensi, giocati quasi sempre dritto per dritto, per “investire” il rivale a furia di un ritmo e profondità alla fine insostenibili, una palla a destra e poi una a sinistra, forte e assai centrato anche col rovescio (col lungo linea si è preso punti importantissimi). Per la variazioni passare altrove, “Cobbo” ha martellato dalla prima all’ultima palla senza mai scomporsi, gestendo con sorprendente facilità le palle progressivamente più veloci dell’avversario, non andando quasi mai fuori giri. Questo è stato l’aspetto tecnico più interessante nella prestazione di Flavio: quanto sia riuscito a spingere forte, sia per potenza pura che per tenuta a quella velocità, commettendo davvero pochi errori in rapporto al rischio profuso. Capita spesso a Cobolli di esagerare, sparacchiando via; oggi rari questi momenti, mentre in questo e peggio è incappato Rublev, furibondo per il non riuscire ad imporre la sua spinta sopra a quella dell’italiano. Cobolli è stato semplicemente più aggressivo, ha tirato ancor più forte e l’ha fatto con una combinazione di profondità e tenuta che hanno reso vano ogni tentativo del russo. Andrey non brilla per lucidità e anche lui varia poco o niente, ma è stato impressionante come Flavio nel secondo set, quando il moscovita si è sbloccato e c’è stata battaglia, non sia finito quasi mai sotto. E quando il russo è riuscito a prendere il comando, la tenuta di Cobolli è stata eccezionale, bravo a reggere e contro battere.
    Una grandissima prestazione e più importante vittoria in carriera, che riscatta le ultime settimane non all’altezza (in particolare Roma) e lancia l’azzurro verso un Roland Garros che può vederlo protagonista se manterrà questa brillantezza fisica e mentalità. Duro come l’acciaio, potente e aggressivo, questo Cobolli è un signor giocatore. Vittoria meritatissima.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Cobolli inizia la finale meglio di Rublev, è aggressivo in risposta e la pressione provoca prima un errore del russo poi addirittura il doppio fallo sul 15-40. Flavio si ritrova avanti di un break immediato ed è bravo ad arginare subito il tentativo di reazione del rivale, rimontando da 0-30 con tanta energia. 2-0. Rublev è stordito, non accetta mentalmente di esser finito sotto, quasi di non essere entrato in partita, tanto che dopo un’altra risposta eccellente di Cobolli scaraventa a terra la racchetta. Flavio è fortunato con un nastro che accorcia tanto la traiettoria della palla, quindi tira un passante a tutto braccio che trafigge Andrey. 0-40! Fantastico Cobolli, gran risposta lungo linea e via avanti a prendersi il punto col diritto. 3-0 con doppio break. Lo sguardo smarrito di Rublev al suo angolo è tutto un programma, e l’ennesima racchetta sul ginocchio gli provoca una ferita. Flavio  è un “muro”, spinge con energia e comanda, il russo non riesce ad andare sopra alla spinta dell’azzurro. Incredibile la sicurezza del romano, fa tutto bene e si prende tutto, vola 4-0 con un parziale micidiale di 13 punti a 3, il tutto in soli 14 minuti. Nel quinto game inizia a funzionare la prima di servizio del russo, finalmente muove lo score (4-1). Rublev si è sciolto, in risposta trova profondità e sul 30-40 Cobolli esagera, commette il secondo errore del game che gli costa un break, 4-2. Il turno di servizio perso ha l’effetto di una miccia per Flavio, che tira due accelerazioni fantastiche, prima un rovescio lungo linea e poi un altro cross. Rublev incassa a testa bassa, sbaglia un colpo di scambio e si ritrova sotto 0-40. Con zero pazienza il moscovita tira 4 metri largo un rovescio, scaraventato solo di rabbia. Nuovo allungo di Cobolli, 5-2. Flavio annulla una chance al rivale e chiude al primo set point, buon servizio esterno che provoca l’errore in risposta di Rublev. 6-2, mezz’ora di tennis dominato dal romano. Male il moscovita: 11 errori e solo 3 vincenti, il tutto condito da un atteggiamento pessimo. Irreprensibile invece l’azzurro.
    Dopo una sosta negli spogliatoi, Rublev riparte al servizio nel secondo set. Sembra essersi calmato, serve meglio e con i piedi quasi sulla riga di fondo conduce gli scambi, senza esagerare, meno rigido e più concentrato. La dimostrazione di questo Rublev più centrato e controllato viene dallo scambio, rovescio vs. rovescio, condotto e vinto nel terzo game, punto che gli vale il 2-1 e che con l’attitudine del primo set avrebbe certamente perso commettendo un errore. Gli scambi si fanno molto intensi, entrambi tirano forte e lo fanno allo stesso tempo, la battaglia si è accesa. Durissimo lo scambio da 19 colpi vinto da Flavio, terrificante la bordata seguente di Andrey. 2 pari. Cobolli ha una piccola chance nel quinto game, quando sul 30 pari comanda ma un diritto (che sarebbe stato probabilmente vincente) incoccia il nastro e non passa. 3-2 Rublev. Nel sesto game il russo si fa trovare pronto dopo un errore banale dell’azzurro, entra forte in risposta e si prende il vincente che gli vale il 15-40. Si gioca male la seconda Andrey, comanda ma spedisce di poco largo un diritto. Cobolli annulla anche una terza chance, grande esecuzione con in diritto potentissimo al volo, ottimo il controllo vista la velocità. Micidiale l’undicesimo punto del game, un braccio di ferro totale, chiuso al 31esimo colpo con una mazzata di diritto imprendibile. Agonismo e fisicità totali. Il pubblico apprezza lo sforzo, la potenza e battaglia in atto. 3 pari, dopo 18 punti uno più lottato dell’altro. Flavio è bravissimo nell’avventarsi in risposta sul 30 pari, il diritto è imprendibile e gli vale una palla break a dir poco cruciale. Rublev non mette la prima, e uff! Tocca il nastro sulla seconda… Sfiora il doppio fallo il russo e poi è il primo a cedere al termine di un altro scambio durissimo, un martellamento dal centro sfiancante. La durezza di Cobolli ha ancora la meglio, BREAK e 4-3, è a due passi dal titolo. Ancora di intensità e spinta totale l’azzurro vince un altro gran game (5-3) con il russo che si tira racchettate per sfogarsi, visto che sulle palle del nostro finisce sotto… Serve per il match Cobolli sente un po’ la tensione. Si butta avanti ma la “parata” è lunga. Con un doppio fallo sul 15-30 concede due palle che riaprirebbero la partita. Che Coraggio!!! Gran servizio sulla prima, rovescio lungo linea difficilissimo dal centro, con la palla che parte per la tangente ma resta nella riga. Con un servizio esterno, ecco il Championship Point! Richiede la stessa palla, piccola grande scaramanzia, sotto gli applausi del pubblico che ha adottato la sua grinta e spinta nella settimana. Chiude con un altro rovescio lungo linea. BELLISSIMO! Crolla a terra, che vittoria, bellissima! Grandissimi applausi.

    Andrey Rublev vs Flavio Cobolli ATP Hamburg Andrey Rublev [3]24 Flavio Cobolli66 Vincitore: Cobolli ServizioSvolgimentoSet 2F. Cobolli 15-0 15-15 15-30 15-40 df 30-40 40-40 A-404-5 → 4-6A. Rublev 15-0 30-0 30-15 40-153-5 → 4-5F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-403-4 → 3-5A. Rublev 0-15 15-15 30-15 30-30 30-403-3 → 3-4F. Cobolli 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace3-2 → 3-3A. Rublev 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 40-302-2 → 3-2F. Cobolli 0-15 df 15-15 30-15 30-30 40-302-1 → 2-2A. Rublev 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-301-1 → 2-1F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1A. Rublev 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-402-5 → 2-6A. Rublev 0-15 0-30 0-402-4 → 2-5F. Cobolli 15-0 15-15 15-30 30-30 30-401-4 → 2-4A. Rublev 15-0 15-15 30-15 40-150-4 → 1-4F. Cobolli 0-15 15-15 ace 30-15 40-150-3 → 0-4A. Rublev 0-15 df 0-30 0-400-2 → 0-3F. Cobolli 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 0-2A. Rublev 0-15 0-30 15-30 15-40 df0-0 → 0-1

    Statistica
    Rublev 🇷🇺
    Cobolli 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    207
    270

    Ace
    2
    2

    Doppi falli
    2
    2

    Prima di servizio
    24/46 (52%)
    41/72 (57%)

    Punti vinti sulla prima
    15/24 (63%)
    23/41 (56%)

    Punti vinti sulla seconda
    8/22 (36%)
    21/31 (68%)

    Palle break salvate
    0/4 (0%)
    6/7 (86%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    9

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    102
    246

    Punti vinti sulla prima di servizio
    18/41 (44%)
    9/24 (38%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    10/31 (32%)
    14/22 (64%)

    Palle break convertite
    1/7 (14%)
    4/4 (100%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    3/7 (43%)
    2/5 (40%)

    Vincenti
    10
    25

    Errori non forzati
    23
    24

    Punti vinti al servizio
    23/46 (50%)
    44/72 (61%)

    Punti vinti in risposta
    28/72 (39%)
    23/46 (50%)

    Totale punti vinti
    51/118 (43%)
    67/118 (57%) LEGGI TUTTO