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    Dalla C alla Coppa Italia di A3, la rivincita di Davide Russo a Sorrento

    Non pensavo che un colloquio che inizia dalla vincita di una Coppa Italia, potesse essere un viaggio così complesso, potesse essere costituito da squarci di vita che non possono essere dati in pasto a un pubblico con semplicità e da una voce che come quella di Davide Russo, si è levata così in alto da avermi lasciato più volte lungo il corso della chiacchierata senza le parole giuste. O addirittura senza parole. C’è una dimensione umana profonda nella storia di Davide, per la quale la vittoria di un titolo rappresenta un nuovo inizio, ma anche una scure, una bacchetta che mostra il presente bellissimo e il passato con il quale ti sei riappacificato, ma è sempre lì a ricordarti chi eri e come hai dovuto risalire la china.

    Partiamo da lei.

    “Partiamo da Davide, che lo scorso anno ha giocato a Tricase in serie C da schiacciatore, ed oggi è campione d’Italia”.

    Come ci si sente?

    “Inizierei col dire che ancora non ci credo. Non è la Final Four il momento più complesso, ma la mattina dopo, quando ti svegli e sei campione d’Italia. È lì che la mente viaggia e mi riporta a cosa sono stato, a dove sono arrivato e da dove sono ripartito. Sono stato sveglio per tre notti, perché sabato dopo la vittoria della semifinale è stata durissima prendere sonno. Domenica abbiamo festeggiato con i compagni, con i nostri meravigliosi tifosi. Lunedì notte ho pensato a tutto e ho fatto una sorta di recap, pensando alla Coppa e a quanto sono riuscito a tenerla stretta”.

    Proviamo a spiegare cosa rappresenta.

    “Io non ho mai vinto nulla nella mia carriera, se non alcuni premi del mini volley e un torneo provinciale. Ho militato parecchie stagioni in A3 e ho cominciato due avventure diverse con Vibo Valentia e Padova. Ma ho anche giocato in serie C come ho detto, quando ho avuto bisogno di fare un passo indietro rispetto alla mia carriera e alla pallavolo”.

    Ha avuto bisogno di tornare a casa. Le stagioni con Padova e Vibo si interrompono per motivi diversi.

    “Ho avuto necessità di tornare in Puglia, sono uscito dal giro della nazionale. Non imputo alcuna colpa alle società o ai compagni di squadra che nel caso di Padova ho conosciuto giusto per un mese, ma sono arrivato ad un punto in cui da quei luoghi, da quelle città, sono stato costretto ad allontanarmi per motivi personali. Mi sono rimboccato le maniche e sono ripartito. Mi creda, domenica non mi è sembrato vero di poter guardare i compagni e realizzare di aver vinto. Ho i brividi mentre siamo al telefono, perché nella mia vita pallavolistica sono arrivato a sentirmi inutile. E c’è stato un momento in cui mi sono sentito incompreso dalla maggior parte delle persone che avevo intorno”.

    C’è stata Piera. Altra persona a cui lei ha dedicato la Coppa.

    “Piera è la mia prima allenatrice, ed è stata per me come una seconda madre, oltre ad essere stata la mia madrina di cresima. Domenica sugli spalti non è potuta esserci, perché sta lottando con alcuni problemi di salute, ma non ha esitato a seguirmi e mi è stata molto vicino. Era come se fosse lì”.

    Le chiedo un’ultima informazione. Ha sentito Agata e Camilla?

    “Se parlo di loro mi commuovo. Sono le figlie di Marcella, mia sorella, e nella nostra vita hanno portato tantissima gioia e mi creda, ne avevamo tutti bisogno. Ho dedicato la vittoria anche a mio fratello Giacomo, che non è potuto essere con noi a festeggiare. In compenso c’erano mamma e papà, presentissimi come sempre”.

    Perché Sorrento ha vinto la Coppa?

    “Perché non c’è giorno in cui qualcuno di noi non entra in palestra e si diverte. Personalmente ho ritrovato il piacere di allenarmi ogni giorno. Stiamo vivendo un anno che io definisco magico, proprio perché in palestra si respira un’aria diversa, appunto piena di magia. Siamo riusciti a battere San Donà in finale con un seguito di persone incredibile che ha viaggiato con noi, festeggiato e sofferto assieme alla squadra. Sabato in semifinale, ci siamo tutti guardati negli occhi al quinto set, e abbiamo capito che dovevamo portare la partita a casa anche per tutte le persone che ci seguono con così tanta passione”.

    Battere Bellucci in finale cosa ha significato?

    “Significa ritrovare un grande amico con cui mi sento nella quotidianità e che sta facendo un percorso bellissimo in un’altra squadra. Gli auguro il meglio dal giorno in cui ci siamo conosciuti. Alla fine della gara gli ho detto che noi ci ritroveremo quest’anno, ne sono certo”.

    Come la mettiamo con le prossime finali?

    “Noi dobbiamo fare il triplete, lo ripeto sempre negli spogliatoi. L’entusiasmo c’è tutto!”

    La pallavolo le ha un po’ rovinato e un po’ salvato la vita?

    “Quando l’ho lasciata, mi sono sentito inutile. Ma certamente mi ha salvato la vita. Lo penso davvero”.

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Lini e i play off: “Ci resta un unico obiettivo. Il più importante”

    Un pubblico ancora in crescita, nonostante una piazza non semplice come Milano, un play off da affrontare contro la Cucine Lube Civitanova, avversario storicamente ostico, ma battuto una volta quest’anno, in casa. Per il direttore generale di Allianz Milano, Fabio Lini è tempo di bilanci consuntivi su stagione regolare e Coppe e preventivi, con l’attesa coda a eliminazione diretta della SuperLega Credem Banca.Partiamo dai 4.600 spettatori all’Allianz Cloud per la partita contro Modena e il ritiro della maglia di Matteo Piano?“In campo, come nell’organizzazione degli eventi, i risultati non arrivano mai per caso. La risposta del pubblico credo sia stata il frutto di un lavoro eccezionale di promozione dal punto di vista divulgativo della partita e del momento dedicato al nostro grande capitano Matteo Piano. Anche contro Padova abbiamo superato i 3mila spettatori, scavalcando i numeri della già eccellente ultima stagione. Credo che abbiamo smosso il pubblico milanese, storicamente dal palato fine, un po’ diffidente e non semplice da coinvolgere. Un risultato che ha ancora più valore se si considera la concorrenza di sport di alto livello sul territorio. Abbiamo lavorato per avere un pubblico caldo, ma anche competente, dai ragazzini ai nonni. Senza mai svendere i biglietti dello spettacolo sottorete con promozioni utili solo a riempire il palazzo”.
    La stagione regolare si è chiusa con il sesto posto, la stessa posizione dell’ultima stagione, con lo stesso numero di vittorie (12), ma due punti in meno 36 invece di 38.
    “Sì, è un risultato abbastanza in linea sia con la stagione scorsa sia con quello che abbiamo dimostrato in campo. C’è un po’ di rammarico per qualche punto perso qua e là, che ci avrebbe consentito di giocare i play off con gara 1 in casa. Credo che la SuperLega di quest’anno abbia espresso due squadre come Perugia e Trento subito candidate alla finale diretta e una seconda fascia, dal 3° al 6° posto in cui tutti possono battere tutti”.Dalle Coppe (Italia e Champions) si aspettava qualcosa di più?“I primi due obiettivi sono sfumati per dei dettagli. Penso al 3-2 a Civitanova per il quarto di finale di Coppa Italia e a quel golden set contro Ankara, formazione solida e rinforzata con un fuoriclasse come Leal. Lasciare le competizioni per un paio di palloni non fa piacere a nessuno. Ci resta il terzo obiettivo e sono convinto che andremo nelle Marche con il 100% di energie da spendere, sperando che la serie ci porti più di un sorriso”.La Lube sta esprimendo gioco e vittorie.“Sì e partono con il favore dei pronostici per fattore campo e anche per roster. Noi però sentiamo di potere dire la nostra e sono convinto che usciranno delle belle partite. Quando abbiamo tutti i giocatori che stanno bene giochiamo alla pari contro tutti, si è visto contro Zawiercie, Ankara e Perugia”.So che non ama parlare dei singoli, però Reggers è cresciuto ancora, secondo miglior realizzatore della SuperLega e oggetto del desiderio di tante squadre.“Ma resta a Milano. Sì c’è stato grande interessamento da parte di società di prima fascia straniere e italiane, tra queste confermo anche da parte di Civitanova. La nostra risposta cortese, ma ferma è sempre stata che Reggers ha ancora due stagioni di contratto con noi. Il ragazzo poi si trova molto bene a Milano a lavorare con coach Piazza. Certo, siamo difronte a uno dei primi 5 opposti al mondo e potenzialmente con ancora margini di crescita ed è normale che vi sia interesse per lui”.
    Siete già anche al lavoro per la prossima stagione?“Il focus ora è sui play off, ma insieme con il presidente Lucio Fusaro e il coach Piazza abbiamo un tavolo sempre aperto per capire come migliorare la squadra per il prossimo anno. Questo, senza mai dimenticare il nostro budget, che deve essere sostenibile, e i giocatori ancora sotto contratto. Se poi si presenterà l’occasione giusta, come è accaduto in passato, il nostro presidente Fusaro so già che sarà pronto a fare un altro regalo ai tanti tifosi milanesi e agli sponsor che investono con fiducia sulla società”.Quindi, come arrivate a questa gara 1 dei quarti di finale? E quale potrebbe essere la sorpresa della serie?
    “Arriviamo, spero, con il pieno di energie psicofisiche per reggere all’onda d’urto della Lube, e avere la capacità di ribattere colpo su colpo. Tecnicamente, credo che la chiave di volta potrà ancora essere la qualità in battuta delle due squadre. Riguardo la sorpresa… da parte nostra, mi aspetto molto dalla nostra batteria di centrali. Abbiamo quattro giocatori, con caratteristiche diverse, che possono fare tutti i titolari. Abbiamo visto l’impatto nel fondamentale di muro del capitano Piano nell’ultima partita. Sono convinto che queste quattro frecce al nostro arco potranno essere fondamentali”.
    Il calendario dei quarti di finale Play Off Credem BancaGara 1 Domenica 9 marzo ore 17.00 Eurosuole Forum Civitanova MarcheCucine Lube Civitanova – Allianz MilanoGara 2 Domenica 16 marzo ore 17.00 Allianz Cloud MilanoAllianz Milano – Cucine Lube CivitanovaGara 3 Domenica 23 marzo (orario da definire) Eurosuole Forum Civitanova MarcheCucine Lube Civitanova – Allianz MilanoEv. Gara 4 Mercoledì 26 marzo 20.30 Allianz Cloud MilanoAllianz Milano – Cucine Lube CivitanovaEv. Gara 5 Domenica 30 marzo (orario da definire) Eurosuole Forum Civitanova MarcheCucine Lube Civitanova – Allianz Milano LEGGI TUTTO

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    Verso San Giustino-Brugherio, Bartolini: “Ci prepareremo adeguatamente per affrontare una squadra frizzante”

    Analizzando il 2-3 di Valenza, che ha lasciato un pizzico di amaro in bocca, emerge comunque la positiva prestazione di una ErmGroup Altotevere San Giustino al cospetto della quotata Negrini Cte Acqui Terme ed è questo l’aspetto da evidenziare in chiave play-off. Domenica prossima si chiuderà la stagione regolare e il punto conquistato in Piemonte assume il suo peso, poiché consente ai biancazzurri di conservare in solitudine la quinta piazza nel girone Bianco di Serie A3 Credem Banca. Se a Mantova c’era stato lo sprint vincente in rimonta al tie-break, stavolta è successo il contrario. 

    “Al di là di quello che ci ha tolto e di quello che ci ha dato il campionato – commenta il primo allenatore della ErmGroup, Marco Bartolini – un pizzico di rammarico c’è, perché eravamo sul 12-10 in nostro favore al quinto set e comunque i ragazzi avevano approcciato bene la partita. Siamo entrati nel primo set, riuscendo a fare la nostra pallavolo senza subire gli avversari: era un po’ che questo non avveniva e di fronte avevamo una grande compagine, che tuttavia ha dovuto operare cambi per trovare la quadra; il tecnico Totire ha sostituito opposto, palleggiatore e un centrale ma, giocando in casa, l’Acqui Terme era sicura delle proprie potenzialità e non si è disunita.

    Noi ci abbiamo provato: peccato per il quarto set, perché dopo aver vinto il terzo non siamo riusciti a imporci con la stessa determinazione. Abbiamo smesso di fare le cose che ci eravamo detti di fare, siamo diventati più indisciplinati e loro sono saliti laddove sapevamo che ci avrebbero potuto fare male, in particolare dai nove metri, perché hanno battitori molto validi. Comunque sia, i nostri giocatori hanno fatto ciò che ci eravamo promessi di fare, affrontando la gara con anche una certa dose di spavalderia, perchè venivamo da una settimana nella quale, invece di recuperare, abbiamo avuto qualche acciacco da dover gestire”.

    Il punto preso resta ugualmente importante: quinta posizione a +1 su Sarroch (che giocherà a Mantova) e nessun calcolo da fare in caso di vittoria da tre punti nel prossimo match. Un ulteriore motivo di tranquillità? “Assolutamente sì. Era importantissimo muovere la classifica per il nostro percorso e ogni punto è fondamentale in un campionato estremamente equilibrato come quello del girone Bianco, quindi siamo contentissimi di averlo preso e speriamo di farlo valere nell’ultima partita. Al proposito, approfitto già ora per chiamare di nuovo a raccolta i nostri tifosi”.

    E domenica 9 marzo a San Giustino la partita contro la Diavoli Rosa Brugherio, fanalino di coda con il destino già segnato da tempo, che però proprio nell’ultimo impegno ha cancellato lo zero sulla colonna delle vittorie, battendo per 3-2 il Cus Cagliari. Anche se sulla carta non sembra esservi pronostico, comunque Brugherio vuole onorare fino in fondo il suo campionato. 

    “Sapevamo che i giovani della Diavoli Rosa sarebbero cresciuti nella fase di ritorno. Sono un gruppo che andrà a giocarsi un torneo piuttosto impegnativo come i play-out retrocessione, quindi stanno lavorando in quella ottica, cercando di non abbattersi, di crescere e di farsi trovare pronti per il mini-girone a cinque che li attende. Ci prepareremo adeguatamente per affrontare una squadra frizzante e proveremo a giocare la nostra migliore pallavolo”.

    Le condizioni fisiche del libero Pochini, non utilizzato a Valenza, sono in miglioramento? “Diciamo che ci sono buone notizie. Per fortuna, sono problemi che stiamo gestendo e che permettono ai singoli atleti di essere presenti alla partita”, conclude Bartolini.

    (fonte: ErmGroup Altotevere San Giustino) LEGGI TUTTO

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    Si terrà a Caorle il Trofeo Nazionale Under 12 di VolleyS3 3×3

    Si terrà a Caorle (VE) da lunedì 9 a mercoledì 11 giugno, per il secondo anno consecutivo, il Trofeo Nazionale Under 12 VolleyS3 3vs3 di secondo livello. La manifestazione, promossa e organizzata dalla Federazione Italiana Pallavolo, in collaborazione con il Comitato Regionale FIPAV Veneto, rappresenta, come ormai da tradizione, l’atto conclusivo dell’attività torneistica del Volley S3 svoltasi su tutto il territorio nazionale. La macchina organizzativa federale si prepara dunque ad ospitare nel comune veneto più di 350 giovani atleti ed atlete, oltre ad un centinaio tra delegati, tecnici, accompagnatori e addetti ai lavori. All’evento, che si disputerà al Palaexpomar, parteciperanno 42 squadre (21 nel torneo femminile e 21 in quello maschile) provenienti da tutta Italia.

    Michele De Conti (presidente CR Fipav Veneto): “Manifestazioni di questo tipo sono importanti per tutto il territorio nazionale. Vedere tanti giovanissimi atleti invadere il litorale veneto accompagnati dalle loro famiglie sarà uno spot per tutto il nostro movimento pallavolistico. Ci auguriamo che possa trasformarsi in una vera e propria festa del volley e di vedere l’agonismo sano e non esasperato che da sempre contraddistingue il nostro sport”.

    “Ho lasciato il Comitato Territoriale Treviso-Belluno da circa un mese. – continua il neo presidente del CR Veneto – Molti sforzi organizzativi ed economici del comitato da me presieduto sono stati da sempre destinati a questa fascia d’età. In Veneto sono numerosi gli eventi dedicati ai più piccoli e con l’arrivo della primavera questo numero crescerà ancora di più”.

    (fonte: Federazione Italiana Pallavolo) LEGGI TUTTO

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    La preparazione della nazionale femminile di sitting volley prosegue a Formia

    Prosegue la preparazione della nazionale femminile di sitting volley. Dopo i primi due ritiri andati in scena al Centro Pavesi di Milano, il gruppo azzurro dal 14 al 16 marzo si ritroverà al Centro B. Zauli di Formia (LT) per portare così avanti il terzo periodo di lavoro stagionale. Per le campionesse d’Europa in carica e per il tecnico azzurro Pasquale D’Aniello sarà dunque un nuovo e importante ritiro utile a testare e collaudare le condizioni tecnico-tattiche della squadra in vista dei primi impegni ufficiali. 

    Le azzurre dal 5 all’ 8 giugno saranno infatti impegnate in Polonia nella Golden Nations League e dal 4 al 7 luglio nel Torneo Internazionale di Assen (Olanda), prima dell’appuntamento più atteso della stagione: i Campionati Europei, manifestazione in programma dal 21 luglio al 3 agosto a Budapest (Ungheria). 

    Queste le atlete convocate dal tecnico azzurro Pasquale D’Aniello: Elisida Angelillo, Alessandra Moggio (Nola Città dei Gigli); Giulia Aringhieri, Raffaela Battaglia, Giulia Bellandi, Eva Ceccatelli, Sara Cirelli (Dream Volley Pisa); Flavia Barigelli (A.S.D. Astrolabio); Silvia Biasi (Volley Codognè); Francesca Bosio, Anna Ceccon, Roberta Pedrelli, Asia Sarzi Amadè (Giocoparma); Sara Desini (Pallavolo Olbia); Alessandra Fella (Salerno Guiscards); Annamaria Minichino (Elisa Volley Pomigliano); Alice Nava (Brembate Sopra); Daniela Vilasi (Volley Bolzano Vicentino).

    Lo staff: Pasquale D’Aniello (Allenatore); Massimo Beretta (Secondo Allenatore); Elena Sangiorgi (Medico); Mattia Pastorelli (Fisioterapista); Flavia Guidotti (Preparatore Atletico); Serena Pavani (Team Manager).

    (fonte: Federazione Italiana Pallavolo) LEGGI TUTTO

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    Bartolini (Altotevere): “Ora andiamo a prenderci il quinto posto”

    Analizzando il 2-3 di Valenza, che ha lasciato un pizzico di amaro in bocca, emerge comunque la positiva prestazione di una ErmGroup Altotevere al cospetto della quotata Negrini Cte Acqui Terme ed è questo l’aspetto da evidenziare in chiave play-off. Domenica prossima si chiuderà la stagione regolare e il punto conquistato in Piemonte assume il suo peso, poiché consente ai biancazzurri di conservare in solitudine la quinta piazza nel girone Bianco del della Serie A3 Credem Banca. Se a Mantova c’era stato lo sprint vincente in rimonta al tie-break, stavolta è successo il contrario. “Al di là di quello che ci ha tolto e di quello che ci ha dato il campionato – commenta il primo allenatore della ErmGroup, Marco Bartolini – un pizzico di rammarico c’è, perché eravamo sul 12-10 in nostro favore al quinto set e comunque i ragazzi avevano approcciato bene la partita. Siamo entrati nel primo set, riuscendo a fare la nostra pallavolo senza subire gli avversari: era un po’ che questo non avveniva e di fronte avevamo una grande compagine, che tuttavia ha dovuto operare cambi per trovare la quadra; il tecnico Totire ha sostituito opposto, palleggiatore e un centrale ma, giocando in casa, l’Acqui Terme era sicura delle proprie potenzialità e non si è disunita. Peraltro, il veterano Botto è stato autore di una maiuscola prestazione: senza dubbio il migliore in campo. Noi ci abbiamo provato: peccato per il quarto set, perché dopo aver vinto il terzo non siamo riusciti a imporci con la stessa determinazione. Abbiamo smesso di fare le cose che ci eravamo detti di fare, siamo diventati più indisciplinati e loro sono saliti laddove sapevamo che ci avrebbero potuto fare male, in particolare dai nove metri, perché hanno battitori molto validi. Petras ha inciso a livello di potenza, poi ci sono stati i salti flot e anche i battitori tattici di Acqui Terme sono di ottimo livello. Siamo riusciti a contenere il loro servizio e nel primo set erano partiti un po’ troppo fallosi, dobbiamo riconoscerlo. Comunque sia, i nostri giocatori hanno fatto ciò che ci eravamo promessi di fare, affrontando la gara con anche una certa dose di spavalderia, perchè venivamo da una settimana nella quale, invece di recuperare, abbiamo avuto qualche acciacco da dover gestire”. Il punto preso resta ugualmente importante: quinta posizione a +1 su Sarroch (che giocherà a Mantova) e nessun calcolo da fare in caso di vittoria da tre punti nel prossimo match. Un ulteriore motivo di tranquillità? “Assolutamente sì. Era importantissimo muovere la classifica per il nostro percorso e ogni punto è fondamentale in un campionato estremamente equilibrato come quello del girone Bianco, quindi siamo contentissimi di averlo preso e speriamo di farlo valere nell’ultima partita. Al proposito, approfitto già ora per chiamare di nuovo a raccolta i nostri tifosi”. E domenica 9 marzo a San Giustino la partita contro la Diavoli Rosa Brugherio, fanalino di coda con il destino già segnato da tempo, che però proprio nell’ultimo impegno ha cancellato lo zero sulla colonna delle vittorie, battendo per 3-2 il Cus Cagliari. Anche se sulla carta non sembra esservi pronostico, comunque Brugherio vuole onorare fino in fondo il suo campionato. “Sapevamo che i giovani della Diavoli Rosa sarebbero cresciuti nella fase di ritorno. Sono un gruppo che andrà a giocarsi un torneo piuttosto impegnativo come i play-out retrocessione, quindi stanno lavorando in quella ottica, cercando di non abbattersi, di crescere e di farsi trovare pronti per il mini-girone a cinque che li attende. Ci prepareremo adeguatamente per affrontare una squadra frizzante e proveremo a giocare la nostra migliore pallavolo”. Le condizioni fisiche del libero Pochini, non utilizzato a Valenza, sono in miglioramento? “Diciamo che ci sono buone notizie. Per fortuna, sono problemi che stiamo gestendo e che permettono ai singoli atleti di essere presenti alla partita”, conclude Bartolini.
    Claudio Roselli
    Ufficio stampa
    ErmGroup Volley Altotevere
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    Se non ora…quando?

    Abbiamo letto con grande attenzione le ultime dichiarazioni del Commissario dei Giochi Mediterraneo Massimo Ferrarese ed a seguire quelle del Presidente della Camera di Commercio di Taranto Enzo Cesareo e del Senatore Mario Turco.
    Valutiamo interessante l’idea di voler promuovere ed istituire un soggetto organizzato – Polisportiva – che possa dare sostegno allo sport Tarantino che, obiettivamente, in tutte le sue espressioni negli ultimi anni ha evidenziato elementi di difficoltà derivanti dalla precarietà vissuta dal tessuto economico e sociale del territorio.
    Non condividiamo la tempistica che viene data a questa iniziativa individuabile, se abbiamo inteso bene, successivamente allo svolgimento dei Giochi del Mediterraneo (Agosto 2026). Se sostegno ci deve essere, se visione strategica diversa ci deve essere verso tutto lo sport della Città – e verso tutti coloro che attraverso lo sport svolgono un’azione sociale altamente qualificata -, deve essere garantito adesso e non dopo i Giochi del Mediterraneo.
    Il posticipare ancora di due anni gli interventi urgenti e necessari, tesi a coinvolgere in un progetto comune le realtà sportive, i soggetti economici forti del Territorio o interessati al Territorio, la Politica e le Istituzioni, va concretizzato subito. Bisogna individuare subito le formule concrete per sostenere le realtà sportive in difficoltà e quelle che intendono dare contenuti economici diversi alla propria azione, utili a programmare progetti sportivi competitivi dal punto di vista tecnico ed economico con le grandi realtà del Nord Italia e dell’Europa.
    Posticipare non avrebbe senso in quanto, quello che tutti intravediamo, è un quadro fortemente compromesso. Se si continua a posticipare, probabilmente si realizzeranno le bellissime strutture sportive utili ai Giochi del Mediterraneo, probabilmente ci sarà una vetrina internazionale per la nostra città per quei venti giorni di attività ma, sicuramente, alla fine della manifestazione queste belle strutture rischieranno di essere delle cattedrali nel deserto.
    Nel frattempo ci sarà chi avrà deciso di chiudere l’attività sportiva, ci sarà chi si sarà spostato altrove dove avrà trovato accoglienza a causa della indisponibilità delle strutture sportive a Taranto, ci sarà chi avrà perso la voglia di continuare a combattere. Se non ora… quando?
    Tonio Bongiovanni
    Elisabetta Zelatore LEGGI TUTTO

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    Reggio Calabria vuole il secondo posto, Polimeni: “Io ci ho sempre creduto”

    Il ritorno da Lecce ha portato ottime notizie per la Domotek Volley Reggio Calabria, che continua a brillare nel campionato di Serie A3 volando in solitudine al secondo posto in classifica. Mister Antonio Polimeni, deus ex machina della progettualità amaranto, alla guida della squadra, non nasconde la soddisfazione per una prestazione che definisce “una delle migliori dell’anno”. La vittoria sul campo di Lecce non è solo un passo avanti in classifica, ma la conferma di un percorso di crescita tecnica e mentale che sta caratterizzando questa stagione.

    “È stata una partita che abbiamo approcciato alla grande – ha dichiarato Polimeni – Sicuramente una delle migliori prestazioni dell’anno, con una squadra completa in entrambe le fasi di gioco. Abbiamo fatto benissimo il cambio palla, a parte un momento nel secondo set in cui abbiamo subito un po’ la loro risalita. Ma nel break siamo stati fondamentali: abbiamo toccato tanto a muro, difeso tantissime palline e ricostruito gli attacchi con criterio. I ragazzi si sono superati in un campo difficilissimo, e questo fa doppiamente piacere”.

    Polimeni sottolinea come il risultato sia il frutto di un impegno costante: “Questi ragazzi meritano la posizione in classifica che stanno mantenendo. L’impegno profuso durante tutto l’anno è stato enorme e li ha innalzati non solo a livello di classifica, ma anche a livello tecnico”. Il tecnico non dimentica di riconoscere il valore dell’avversario: “Lecce veniva da prestazioni importanti, con risultati altalenanti ma picchi di gioco davvero notevoli, come la vittoria contro Sorrento. Anche quando perdeva, come ad esempio contro Lagonegro, esprimeva un buon livello di gioco. Noi siamo stati bravi a spegnere le loro qualità e a imporre la nostra voglia di vincere”.

    Polimeni preferisce non focalizzarsi sui singoli, ma non può fare a meno di menzionare alcuni giocatori che stanno vivendo un momento di crescita straordinaria: “Edoardo Murabito sta continuando il suo processo di crescita con merito e determinazione. E poi il tandem Lazzaretto-Laganà, Esposito, Marco Soncini… è una squadra che sta trovando tantissime certezze. Guardare Murabito e non solo lui all’inizio dell’anno e vederlo ora fa capire la mole di lavoro fatta da tutti noi”.

    Il mister insiste sull’importanza della costanza: “La costanza è il fattore predominante del nostro successo. Il livello di prestazione che abbiamo raggiunto è il risultato di un lavoro continuo. Essere secondi, terzi o quarti alla fine della stagione regolare conta relativamente. Quello che conta è festeggiare una stagione trionfale, indipendentemente dalla griglia dei play-off”. Polimeni ricorda come, all’inizio della stagione, pochi avrebbero scommesso su questa squadra: “Nessuno avrebbe scommesso su di noi come concorrente principale. Qualche giocatore, all’inizio, mi guardava come se fossi pazzo. Ma io ci ho sempre creduto, nel lavoro e nelle prestazioni. E oggi possiamo dire che il percorso sta dando i suoi frutti”.

    Domenica arriva l’ultima giornata della stagione regolare, con Reggio Calabria pronta a chiudere in bellezza contro Ortona “Sarà un’altra occasione per crescere”, afferma Polimeni. “Sappiamo già che avremo ancora più pubblico, perché questi ragazzi meritano tutto l’entusiasmo che la nostra piazza sa regalare”.Con un secondo posto in classifica ormai a portata di mano, la Domotek Volley si prepara a vivere una stagione play-off con ambizione e determinazione, consapevole di aver già scritto una pagina indimenticabile della sua storia.

    (fonte: Domotek Reggio Calabria) LEGGI TUTTO