More stories

  • in

    Vero Volley Monza implacabile, Busto Arsizio si arrende in tre set

    Di Eugenio Peralta Anno nuovo, vita nuova: la Vero Volley Monza si lascia subito alle spalle la brutta figura nei quarti di finale di Coppa Italia contro Chieri e rifila un secco 3-0 alla Unet E-Work Busto Arsizio in uno scontro chiave per i piani alti della classifica. La squadra di Gaspari vendica così la sconfitta subita nella prima giornata di andata e, dal momento che quella dell’Arena è stata l’unica partita disputata nel weekend, aggancia provvisoriamente il primo posto in classifica, anche se con una vittoria in meno e una partita in più rispetto a Conegliano. Ma soprattutto pone 5 punti tra sé e la UYBA, una delle concorrenti per i piani alti. Il risultato finale è significativo (finora Busto Arsizio aveva subito un solo 0-3 in stagione) ma può ingannare: per lunghi tratti, almeno nei primi due set, la gara è combattutissima, con scambi interminabili e ad altissima intensità. Il problema, per dirla in modo “terra terra”, è che una squadra mette giù la palla e l’altra no. E questo un po’ per demeriti dell’attacco bustocco, fermo a un desolante 27% di efficacia (male Mingardi e Bosetti, ma anche Gray non incanta), ma molto anche per meriti della Vero Volley: il muro tocca praticamente tutti i palloni, la difesa è onnipresente e spettacolare, con una Beatrice Parrocchiale in stato di grazia e premiata come MVP. A premiare Monza, peraltro, è ancora una volta l’immensa varietà di soluzioni a disposizione di Gaspari: Magdalena Stysiak, al ritorno nel ruolo di opposto, è devastante (22 punti con il 42%), Alessia Gennari si accende a tratti con fiammate killer, e anche quando Davyskiba non gira c’è sempre una Katarina Lazovic pronta a sostituirla. Il tutto facilitato, va detto, da una ricezione mai messa in difficoltà dalla morbida battuta avversaria. La Unet E-Work, al contrario, fa i conti con una coperta cortissima: Herrera Blanco e Ungureanu non lasciano alcun segno sulla partita, Olivotto è ancora a mezzo servizio. E quando la stanchezza fisica e mentale della Coppa Italia si fa sentire, c’è solo da tirare i remi in barca. I SESTETTI – Vero Volley al gran completo (torna in rosa anche Negretti): Gaspari ripropone Stysiak da opposto in diagonale con Orro, poi Danesi e Candi al centro, Gennari e Davyskiba in posto 4 e Parrocchiale libero. Busto Arsizio recupera per la panchina Olivotto e Ungureanu, in campo va la stessa formazione vista in scena a Roma in Coppa Italia: Poulter in regia, Mingardi opposto, Stevanovic ed Herrera Blanco centrali, Gray e Lucia Bosetti schiacciatrici, Zannoni libero. 1° SET – Subito scambi lunghi e intensi con grandi difesa da una parte e dall’altra. Monza è la prima a staccarsi con Candi e Gennari (5-2), ma due errori consecutivi di Stysiak ristabiliscono la parità e Gray firma il sorpasso con un ace (5-6). Di nuovo Vero Volley avanti con un doppio attacco di Gennari; il grande momento dell’ex continua con un mani out e un ace per il 9-7, ma ancora una volta Busto Arsizio ribalta il risultato con Gray e Bosetti (10-11). Si procede punto a punto: un’invasione monzese regala il 12-14 alle ospiti e Gaspari ferma subito il gioco. Al rientro si scatena Stysiak: attacco vincente e due ace per il sorpasso (16-15), poi altri due punti consecutivi (18-16) che spingono Musso al time out. Candi allunga con il muro su Bosetti (19-16), che si vendica con il punto del meno 1 (19-18); Danesi, però, ristabilisce subito le distanze (21-18) ed è ancora time out bustocco. Ci prova ancora Stevanovic (22-20) e si rivede in campo Olivotto, ma Stysiak trova in attacco e a muro i punti del 24-20, e Danesi chiude al secondo tentativo: 25-21. 2° SET – Confermata in campo Olivotto per la UYBA. Ricomincia subito il serrato testa a testa del set precedente; il primo break tentato da Busto (3-5) è subito riassorbito dai muri di Stysiak e Gennari. Davyskiba prova a portare avanti Monza (9-7), ma risponde Poulter con un tocco vincente e un muro proprio sulla bielorussa (9-9). Sull’11-12 entra Lazovic per Davyskiba: la Vero Volley piazza un altro break firmato Stysiak e Gennari (15-13) ed è time out per le Farfalle. La spallata decisiva arriva però sul servizio di Gennari: due ace dell’azzurra e due colpi di Lazovic (muro su Mingardi e attacco vincente) regalano a Monza un break di 5-0 per il 20-14, malgrado il secondo time out chiamato da Musso. Candi e Lazovic aumentano ancora il gap in favore delle padrone di casa (22-15), Orro ci mette del suo con un tocco di prima intenzione e Stysiak si procura ben 8 palloni per chiudere (24-16). Dopo tre tentativi a vuoto, a togliere dagli impicci le monzesi arriva un errore in battuta (25-19). 3° SET – Monza conferma Lazovic in diagonale con Gennari. Si comincia subito con una serie di scambi combattutissimi, come nei set precedenti (2-3, 5-4). La Unet E-Work si tiene in scia, ma continua ad avere difficoltà in chiusura: Monza tocca tutto a muro e va in fuga con il mani out di Gennari e la pipe di Lazovic (10-7). Musso ferma il gioco e inserisce Ungurueanu per Bosetti, ma è sempre la Vero Volley a comandare il gioco, con Stysiak efficace dai nove metri e implacabile in fase conclusive: tre punti consecutivi della polacca (13-8), poi la ciliegina di Gennari per il più 6. Cambio in regia per Busto, con Monza al posto di Poulter. È però Alessia Orro a impreziosire la sua partita con un tocco di prima (16-9) che costringe Musso a fermare di nuovo il gioco. Anche quando le padrone di casa pasticciano un po’ (16-11) la Unet E-Work le aiuta con qualche errore di troppo (18-13), e il muro vincente di Stysiak tiene saldamente avanti Monza (20-13). La polacca si conferma implacabile anche in attacco (22-14) e Gennari si procura 8 match point: proprio la sua battuta propizia il definitivo 25-16 messo a segno da Lazovic. Vero Volley Monza-Unet E-Work Busto Arsizio 3-0 (25-21, 25-19, 25-16)Vero Volley Monza: Lazovic 6, Stysiak 22, Boldini, Gennari 12, Van Hecke, Orro 3, Mihajlovic ne, Parrocchiale (L), Danesi 6, Zakchaiou ne, Davyskiba 3, Candi 9, Negretti (L) ne. All. Gaspari.Unet E-Work Busto Arsizio: Poulter 2, Battista ne, Olivotto 2, Monza, Bressan, Gray 10, Colombo (L) ne, Mingardi 13, Zannoni (L), Stevanovic 6, Bosetti L. 3, Ungureanu, Herrera Blanco 1. All. Musso.Arbitri: Piperata e Bassan.Note: Spettatori 1021. Monza: battute vincenti 5, battute sbagliate 9, attacco 41%, ricezione 62%-39%, muri 9, errori 19. Busto A.: battute vincenti 2, battute sbagliate 7, attacco 27%, ricezione 51%-35%, muri 3, errori 14. LA CLASSIFICAProsecco Doc Imoco Volley Conegliano* 31; Vero Volley Monza 31; Igor Gorgonzola Novara* 28; Savino Del Bene Scandicci* 26; Unet E-Work Busto Arsizio 26; Reale Mutua Fenera Chieri* 22; Il Bisonte Firenze** 17; Bosca S.Bernardo Cuneo* 16; Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore* 12; Volley Bergamo 1991** 9; Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia* 9; Delta Despar Trentino* 9; Acqua & Sapone Roma Volley Club* 8; Bartoccini-Fortinfissi Perugia* 8.*Una partita in meno PROSSIMO TURNODomenica 16/1 ore 17.00Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore – Igor Gorgonzola Novara sab 15/1 ore 20.30Reale Mutua Fenera Chieri – Vero Volley Monza sab 15/1 ore 20.30Volley Bergamo 1991 – Savino Del Bene ScandicciBosca S.Bernardo Cuneo – Delta Despar TrentinoIl Bisonte Firenze – Bartoccini-Fortinfissi PerugiaProsecco Doc Imoco Volley Conegliano – Acqua & Sapone Roma Volley Club ore 19.30Unet E-Work Busto Arsizio – Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia LEGGI TUTTO

  • in

    Paola Egonu su Vogue Italia: “Il mio futuro? Nella moda, tra qualche anno…”

    Di Redazione Sempre più personaggio, in campo e fuori. A poche ore dalla vittoria in Coppa Italia Frecciarossa, con tanto di titolo di MVP, Paola Egonu è di nuovo protagonista sulle pagine di Vogue Italia, con un servizio fotografico in cui indossa gli abiti Emporio Armani (di cui da tempo è testimonial) e un’intervista di Federico Chiara. Una carriera parallela, quella della modella, che Paola non esclude affatto: “Il mio futuro? Lo vedo nella moda, tra qualche anno“. Nell’intervista la campionessa azzurra, oltre al suo rapporto con abiti e accessori, riflette anche su argomenti più profondi come la relazione con la famiglia: “Mi hanno trasmesso valori che non ho mai messo in discussione, ossia l’onestà e il rispetto verso il prossimo e verso me stessa. Se una cosa non mi fa stare bene, devo allontanarmi e rifiutarla. A volte questo bisogno di proteggermi viene frainteso: chi non mi conosce bene dice che me la tiro, che sono fredda. Ma appena mi lascio andare – e ci metto del tempo – sono come una bambina“. I social network sono un’altra presenza importante nella vita di Egonu: “Uso Instagram e TikTok – racconta – per ricordare che ho una vita oltre alla pallavolo: mi piace ballare, scherzare con la mia migliore amica Giuditta Lualdi, condividere i brani che rispecchiano il mio umore. Con la musica mi calmo, oppure mi motivo. In questo periodo, per esempio, ascolto cantanti che valorizzano il corpo e l’energia personale, come Ayra Starr, Billie Eilish, Shariya Wise. E quando mi sveglio con la testa poco lucida, o con molti dubbi su me stessa, le loro canzoni mi aiutano a motivarmi, a ricordarmi che sono forte, indipendente, solare, e ce la posso fare“. Paola svela anche una sua nuova abitudine: “Faccio meditazione prima di andare a dormire. Entro in ascolto, cerco di capire quello che dice la bambina che ho dentro. Mi aiuta molto. L’ho scoperto durante il lockdown, perché stando da sola ho cominciato a conoscermi meglio e lavorare sulle mie insicurezze“. E all’immancabile domanda sulla sessualità risponde: “Mi sento libera. Non voglio mettermi delle etichette“. LEGGI TUTTO

  • in

    Covid19: Nuovo protocollo “Return To Play” per la ripresa dell’attività degli atleti guariti

    Foto: Depositphotos ROMA – La Federazione Medico Sportiva Italiana, in qualità di Federazione medica del CONI e unica Società Scientifica riconosciuta per la Medicina dello Sport dal Ministero della Salute, ha elaborato il nuovo protocollo “Return To Play” per la ripresa dell’attività sportiva per gli atleti risultati positivi e guariti dal Covid-19. Il protocollo è […] LEGGI TUTTO

  • in

    Coppa Italia, le pagelle: Plummer sempre lucida, Karakurt braccio armato

    Di Alessandro Garotta La Prosecco DOC Imoco Conegliano conquista la Coppa Italia Frecciarossa femminile 2021-2022 battendo la Igor Gorgonzola Novara nella finalissima al Pala Eur, sotto gli occhi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ogni volta che qualcosa finisce, bisogna tirare le somme e valutare quello che di più o meno buono è stato fatto: ecco i voti alle protagoniste della finalissima tra Conegliano e Novara. PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO Joanna Wolosz voto 7,5. Si trova rapidamente a doversi adattare ad una situazione complicata, nella quale le attaccanti faticavano più del solito a mettere giù palla e le centrali erano difficili da innescare, in particolare De Kruijf, che perde via via fiducia. Così nella terza frazione pensa di aggrapparsi sempre di più a Plummer, che risponde presente, e a far ritrovare feeling in fase offensiva ad Egonu: scelta vincente. A muro si fa sentire (2 blocks) e al servizio crea le basi per 2 break point. Paola Egonu voto 7,5. La sua sfida con Karakurt è una delle chiavi annunciate del match, dato che sia al servizio sia negli attacchi contro muro schierato una buona parte del destino delle due squadre dipende da loro. Se la chiave di valutazione fosse solo questa l’opposta della nazionale non ne uscirebbe necessariamente vincente, visto che la turca attacca leggermente meglio (47%-43%) ed incappa in meno errori. C’è un però: la devastante azione esercitata sugli equilibri del match dal posto-2 della Igor va ad intermittenza, mentre quella di Paola cresce scambio dopo scambio risultando determinante per la rimonta. Considerando che ha vinto il premio di MVP e chiuso questa due giorni con 32 punti in semifinale e 26 nella finalissima (con il 30% di efficienza), è difficile rimproverarle qualcosa, anche se non sono state le sue migliori partite quanto a statistiche.  Robin De Kruijf voto 6,5. Non ripete la bellissima prova di mercoledì (13 punti, 6 muri e 7 su 12 in attacco), ma alla fine è proprio lei a firmare il punto che spegne le velleità di rimonta della Igor nel tie break. In attacco non riceve tanti palloni (10) pur mettendone a terra 6, senza subire alcun muro. Proprio in questo fondamentale ha vita dura (1 block), mentre al servizio si rende utile con 2 break point.  Raphaela Folie voto 8,5. Essere una buona centrale è possibile, senza dubbio. Essere considerata un’ottima centrale, o di livello mondiale, sembra una sfida un po’ più complessa. Non per la numero 7 dell’Imoco che dopo i problemi fisici torna grande protagonista in una finale con 15 punti complessivi, destreggiandosi benissimo in primo tempo (69% in fase offensiva) e risultando granitica a muro con 4 stampate a referto. Da sottolineare anche la sua buona prova in semifinale: sigla 12 punti, imbrigliando completamente le attaccanti di Busto Arsizio (6 muri). Miriam Sylla voto 5. Lontana dalla forma migliore e dagli standard di prestazione a cui ci ha abituato, non riesce a tenere testa alle avversarie producendo solo 4 punti e non svolgendo al meglio il suo compito di banda. Paga alcune imprecisioni nei fondamentali di seconda linea (19% di ricezione perfetta) e la sua scarsa vena realizzativa (-9% di efficienza) mette in seria difficoltà Wolosz. Kathryn Plummer voto 8. Aspettavamo con una certa impazienza questa Final Four, quale affidabile cartina tornasole per capire la consistenza reale della sua crescita, registrata nella prima parte dell’esperienza in gialloblù. Il campo dà tutte le conferme del caso, non c’è che dire: in attacco sa estrarre dal cilindro bordate devastanti, diagonali stretti, pallonetti e palle piazzate, un intero campionario da banda di livello assoluto (17 punti con il 50% di positività e il 46% di efficienza). In ricezione se la cava abbastanza bene (56% di positiva e 1 errore), non perdendo mai lucidità. Megan Courtney voto 7. Avrebbe dovuto entrare solo per dare una mano in seconda linea a causa di un problema al gomito, invece la prova sottotono di Sylla la costringe a tornare in pista da schiacciatrice vera in diagonale con Plummer. Il suo contributo più importante alla causa lo dà senza dubbio in attacco: su 15 palloni servitele da Wolosz ne mette a terra 7, senza errori o murate. Invece, meno brillante di altre volte appare in ricezione, anche se a dispetto dei numeri (58% di tocchi positivi e 25% perfetti) la cosa non incide più di tanto sul cambio palla di Conegliano, soprattutto perché le battitrici avversarie la colpiscono appena 12 volte. Loveth Omoruyi s.v. Monica De Gennaro voto 7,5. Prestazione di grande sostanza per il libero gialloblù, a referto con il 73% in ricezione positiva, il 65% di perfetta e 2 errori nel fondamentale. Il suo è un lavoro oscuro fatto di recuperi impossibili, di grande concentrazione e calma, ma molto redditizio: per le sue compagne di squadra è indispensabile avere una giocatrice che trasmette una tale sicurezza in difesa. Lara Caravello voto 6,5. Ogni volta che entra per il giro dietro o nei momenti di appannamento delle schiacciatrici titolari, alza il livello della squadra in ricezione e dà maggior equilibrio (75% di perfetta su 4 palloni). In battuta non è sempre incisiva (1 errore). IGOR GORGONZOLA NOVARA Micha Hancock voto 7. Poter contare su una ricezione sempre affidabile, su tre uscite di palla alta solidissime e su una centrale spietata in attacco come Chirichella è il sogno di ogni regista che deve affrontare Conegliano. Tuttavia, a partire dal terzo set, l’americana deve iniziare a correre di più e non può chiamare in causa i posti-3 come vorrebbe, così ripiega su combinazioni sempre più veloci con Karakurt, Daalderop e Bosetti, aiutandole comunque a viaggiare su buone percentuali. Al servizio si fa sentire in avvio di match con 2 ace (0 errori nel fondamentale). Ebrar Karakurt voto 7,5. Non si può parlare di consacrazione totale perché quella, di fatto, è già arrivata nella prima parte di stagione. Semmai la conferma a un livello dove troviamo poche altre opposte in Italia. La turca rappresenta il braccio armato della Igor, un elemento che a tratti risulta quasi immarcabile: vive un passaggio a vuoto importante nel terzo set, ma per il resto è sempre presente, si dimostra una garanzia per le compagne, una spalla su cui si può contare in attacco (23 punti complessivi con il 47% di positività e 4 errori nel fondamentale).  Rosamaria Montibeller s.v.  Cristina Chirichella voto 7. La centrale partenopea è brava a mettere in campo tanta sostanza e la sua finale è di buon livello. Presente a muro (2 blocks), precisa in attacco (64% di positività), puntuale sulle fast dove sciorina tutta la sua velocità, riesce a firmare 11 punti complessivi e a tirare fuori tutta la sua “cazzimma”. Non è però decisiva fino in fondo: dopo 8 punti nelle prime due frazioni, cala nella seconda parte del match anche perché Hancock la serve meno. Sara Bonifacio voto 6. Tutto lasciava immaginare cose promettenti dopo la buona prova nei quarti contro Firenze in cui la centrale azzurra aveva mostrato talento e solidità (8 punti con il 60% in attacco e 2 stampate). Invece, contro Conegliano fatica a entrare in partita e a fare la differenza: in attacco pur ricevendo pochi palloni (9) ne mette a terra 5, mentre a muro ha vita dura (0 blocks). Haleigh Washington voto 5,5. Il suo ingresso dalla panchina non porta alcuna risorsa in più alla squadra, nonostante un atteggiamento positivo: si dimostra grintosa, prova a bucare le avversarie in primo tempo, ma trovare la marcia in più al rientro da uno stop di un mese per infortunio è davvero complicato così come dare una mano alla difesa sporcando più palle possibili sotto rete (alla fine mette giù 1 pallone su 3 e non sigla alcun muro). Caterina Bosetti voto 7,5. In partite ad alta tensione come quella di ieri servono le qualità tecniche e i nervi saldi delle vere leader. Nonostante una sconfitta che lascia l’amaro in bocca, la schiacciatrice dimostra di possedere entrambe le doti mettendo in campo una prova a tutto tondo. Più che il 48% in attacco, comunque non disprezzabile in una gara con tante azioni lunghe, vanno evidenziati il peso specifico dei suoi 16 punti, il 73% in ricezione, ma soprattutto la capacità di rispondere sul campo a qualche frettolosa critica, ricevuta dopo una prima parte di stagione alla ricerca della forma migliore. Nika Daalderop voto 7. Le sue ottime prove stanno diventando una consuetudine, dai playoff della scorsa stagione ad ora, e la finale di Coppa Italia non fa eccezione. L’olandese soffre meno del solito in ricezione (69% di positive e 28% di perfette), incassando un ace su 46 battute avversarie, e in attacco porta un contributo essenziale. Basta scorporare i valori delle cinque frazioni per leggerne una sostanziale regolarità: 42% nel primo set, 50% nel secondo, 66% nel terzo, 20% nel quarto e 40% nel tie break. Britt Herbots voto 5,5. Nella terza frazione entra al posto di Daalderop per dare freschezza all’attacco novarese, ma non dà molto di più (per lei 1 su 4 in attacco e 25% di ricezione perfetta). Nel finale dimostra di avere tanta personalità con una buona serie al servizio che quasi riapre il match. Sofia D’Odorico s.v. Eleonora Fersino voto 8. Le battitrici venete cercano di evitarla, ma riesce comunque a ricevere per 24 volte con buone percentuali: 83% di tocchi positivi e 54% di perfetti (coprendo molto bene le zone di conflitto). Dove dà il meglio è però ancora una volta in difesa: grazie alla sua reattività, alla capacità di scegliere la posizione giusta e ad alcuni tuffi decisivi, salva molti palloni che favoriscono le rigiocate delle azzurre. LEGGI TUTTO

  • in

    Daniele Santarelli: “La nostra vittoria più bella in questa Coppa”

    Di Redazione È stata una finale di sofferenza per Daniele Santarelli, come capita raramente al tecnico della Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano. Che però, alla fine, si può godere il trionfo in rimonta ai danni dell’Igor Gorgonzola e l’ennesimo trofeo, quello della Coppa Italia Frecciarossa: “L’avevo detto prima della partita, noi siamo gli artefici di noi stessi” sorride ai microfoni di RaiSport. Poi Santarelli spiega: “Novara è una squadra fortissima, hanno difeso e contrattaccato senza paura. Noi non eravamo lucidi, in particolare eravamo disordinati a muro e in difesa. Poi abbiamo cominciato a crederci, trovato un po’ di equilibrio e giocato meglio, e quando prendi fiducia cambia tutto. Il tie break poi è stata una guerra: questa è stata la nostra vittoria più bella in Coppa Italia. Sì, lo sappiamo: siamo forti, la squadra è una corazzata e tutti ci danno sempre per favoriti, però le finali poi bisogna vincerle. Ci siamo spesso, ne abbiamo portato a casa tante, ma non è mai facile“. Foto LVF/Rubin L’allenatore di Conegliano analizza anche la mossa che ha cambiato la partita, con l’ingresso di Megan Courtney: “Abbiamo delle difficoltà in posto 4 in questo momento. Miriam ci dà grande solidità in seconda linea ma in attacco si sta allenando poco, Courtney ha un problema al gomito e non sarebbe mai dovuta scendere in campo oggi, speravamo di non averne bisogno. Omoruyi è un’attaccante pura e deve ancora crescere in ricezione. Quando Megan mi ha detto che se la sentiva l’ho lanciata, ma è stata brava tutta la squadra a uscire da questa situazione“. LEGGI TUTTO

  • in

    Cristina Chirichella: “Non siamo state ciniche, ci serva da lezione”

    Di Redazione La sconfitta nella finalissima di Coppa Italia Frecciarossa contro Conegliano è una delusione cocente per la Igor Gorgonzola Novara, che questa volta – avanti 2-0 e in totale controllo della gara – aveva davvero creduto di poter infrangere il predominio delle venete: “Abbiamo dimostrato chi siamo – dice Cristina Chirichella ai microfoni di RaiSport – e che in determinati momenti possiamo fare la differenza, ma non siamo riuscite a essere ciniche quando potevamo veramente chiudere la partita. Ci serva da lezione: dobbiamo ancora migliorare tanto e lavorare tanto su di noi“. “Un po’ di colpe da parte nostra ci sono – ammette Chirichella – ma sono fiduciosa: l’ultima volta che avevamo giocato contro di loro non era stata una partita combattuta, oggi invece abbiamo dimostrato di esserci. E prima di tutto dovevamo dimostrarlo a noi stesse“. “Complimenti a Conegliano – aggiunge Stefano Lavarini – che anche questa volta ha dimostrato di essere superiore. Noi abbiamo disputato un’ottima gara, ma evidentemente non è ancora sufficiente per superare un avversario come Conegliano. Nonostante questo mi sento di fare comunque i complimenti alle nostre ragazze per quanto fatto. Rispetto alle altre volte, siamo riuscite a tenere il piede sull’acceleratore per l’intera partita: lavoreremo per fare in modo che, se non è stata questa la volta buona, possa esserlo la prossima“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO