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    Lega Pallavolo Femminile: Fabris: “Aumentare capienza degli impianti almeno al 50%” Appello sulla valenza del Green Pass

    ROMA – Si è tenuto questa mattina, a Roma, l’incontro tra le Leghe afferenti al Comitato 4.0 e il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali. Sul tavolo i temi relativi alla ripresa dell’attività sportiva di vertice, ai protocolli sanitari da adottare sin dai prossimi giorni e soprattutto alla decisione del Governo di limitare al 25% la capienza degli impianti delle discipline indoor.Presente alla riunione anche Mauro Fabris, Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, il cui intervento ha innanzitutto inteso raffigurare ciò che il volley femminile di Serie A rappresenta in questo momento: “Il nostro è un movimento di assoluta eccellenza, che negli ultimi anni ha espresso squadre fortissime, capaci di conquistare a ripetizione tutti i trofei europei e mondiali per Club”.
    “Per la stagione che verrà – ha aggiunto Fabris – tutti i Presidenti di Serie A1 e A2 hanno sottoscritto un accordo in cui dicono ‘no’ ai no vax. Già oggi possiamo annunciare che tutti i Gruppi Squadra saranno vaccinati prima dell’inizio dei ritiri pre-Campionato. E lavoreremo per impedire l’accesso agli impianti a chiunque non sia in possesso di Green Pass, ottenuto a seguito di doppia vaccinazione o che certifichi la guarigione dal Covid-19”.“Ma se la vaccinazione non conduce a un ritorno alla normalità – ha quindi domandato Fabris al Sottosegretario – come dimostra il provvedimento di limitare a un quarto la capienza dei nostri palazzetti, a cosa serve vaccinarsi? Perché la garanzia di un Campionato al 100% Covid-free non ci permette di accogliere i nostri tifosi, costituiti perlopiù da famiglie, ragazze e ragazzi, nei palazzetti? E perché questo accanimento terapeutico nei confronti del mondo sportivo, cui sono imposti limiti e vincoli che invece sono stati completamente rimossi in altri settori economici? Se il Green Pass varrà per aerei, ristoranti, navi, scuole, perché non dovrebbe valere anche per l’accesso dei tifosi ai nostri impianti?”.“Il Governo si decida e non ci faccia partire al buio. Se ci autorizza a giocare, conceda numeri adeguati per gli spettatori. Non ci sarebbe convenienza, nemmeno la copertura dei costi, ad autorizzare solo il 25% della capienza potenziale degli impianti. Se invece pensa si possa tornare alle chiusure della scorsa stagione, dica ora quali ristori potrà dare alle nostre Società. Certo non possiamo permetterci di partire senza sapere cosa sarà dei nostri Campionati, se i nostri Club potranno attivare le campagne abbonamenti, se potranno garantire visibilità ai loro sponsor, perlopiù locali – ha precisato Fabris -. Dunque abbiamo la necessità che la percentuale di riempimento dei palazzetti venga alzata perlomeno al 50%, permettendoci di riattivare circuiti economici assolutamente fondamentali per la sopravvivenza di ogni singola Società e dell’intero movimento”. LEGGI TUTTO

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    Igor, in palestra dal 17 agosto per preparare la stagione

    Di Redazione Tutto pronto, in casa Igor Volley, per il via ufficiale alla nuova stagione. Le azzurre si ritroveranno il 17 agosto per il raduno e l’inizio dell’attività agli ordini del tecnico Stefano Lavarini e del suo staff. Il programma prevede il ritrovo il mattino del 17 agosto con l’attivazione del protocollo Covid per l’inizio dell’attività cui farà seguito il tradizionale incontro con la società, mentre già nella mattinata del 18 inizierà il lavoro di preparazione fisica in sala pesi. Al momento sono sei le convocate per il primo atto della nuova stagione: le confermate Sansonna, Bonifacio e Battistoni e le nuove Fersino, D’Odorico e Costantini. Le altre atlete si aggregheranno al gruppo mano a mano che gli impegni con le rispettive nazionali si concluderanno. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Serie A, la ripartenza. Fabris: “Atlete vaccinate, obbligo green pass e stop ai no-vax”

    Di Redazione Campionati Covid-free, atlete e staff tecnici vaccinati, obbligo di Green Pass per accedere agli impianti. Sono i principi che le Società di Serie A Femminile hanno definito in vista della prossima stagione sportiva, quella della cosiddetta ‘ripartenza’. I Presidenti dei Club di Serie A1 e Serie A2 Femminile, riunitisi in Consulta nei giorni scorsi, hanno sottoscritto un documento condiviso, destinato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, in cui si esprime la netta contrarietà al provvedimento del Governo che limita al 25% la capienza dei palazzetti per le discipline indoor e si annunciano forti prese di posizione nell’eventualità che la tanto proclamata riapertura si risolva in impianti semivuoti. La decisione del Governo è giunta proprio nel momento in cui i Club di Serie A Femminile si apprestano a preparare gli ultimi dettagli in vista del Campionato che inizierà fra due mesi, a raccogliere le risorse per onorare la partecipazione a uno dei tornei più competitivi del mondo, a coinvolgere sponsor e partner che nonostante la crisi sanitaria ed economica abbiano il desiderio di investire in un mondo pulito e onesto, infine a lanciare le campagne abbonamenti. Il provvedimento ha spazzato via ogni buon proposito di Società che intravedevano il cosiddetto ‘ritorno alla normalità’ e la possibilità, con il progredire della campagna vaccinale, di riaprire le porte degli impianti ai tifosi, alle famiglie, alle ragazze e ai ragazzi, alle migliaia di appassionati che con entusiasmo e rispetto per l’avversario occupano le tribune dei campi di pallavolo femminile. Una limitazione così penalizzante significherebbe vedere nuovamente ridotte le entrate dalla biglietteria, interrompere le campagne abbonamenti, privare gli sponsor locali, che costituiscono una grossa fetta dei ricavi delle Società di Serie A, della giusta visibilità. Se mai i Presidenti avevano avuto il dubbio di proseguire l’attività con impegno e passione, nonostante le difficoltà oggettive che tutto il Paese ha dovuto sostenere, ora essi riflettono sulla possibilità di fare un passo indietro.  “Ridurre al 25% la capienza dei palazzetti, in completa antitesi rispetto a quanto fissato per altri settori della vita sociale e ad altre discipline sportive, non è ammissibile – afferma Mauro Fabris, Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile -. Da un anno e mezzo la Serie A Femminile vive in una bolla, recepisce i protocolli sanitari con responsabilità e grande dispendio di risorse e nonostante tutte le difficoltà ha terminato i propri Campionati, altamente spettacolari, e ha espresso squadre che hanno dominato nelle competizioni europee. La Serie A Femminile ha dimostrato di essere in grado di auto-tutelarsi nei confronti della pandemia e così continuerà a fare“.   “Le Consulte dei Presidenti di Serie A1 e Serie A2 Femminile hanno sottoscritto un documento che enuncia dei principi chiarissimi – illustra il Presidente Fabris -. Tutte le atlete, italiane o straniere, che vorranno giocare nei nostri Campionati, dovranno aver completato il ciclo di vaccinazione. Stessa regola per i componenti degli staff tecnici e dirigenziali. Non ci sarà spazio per i no vax nei nostri palazzetti, che siano atlete, addetti ai lavori o spettatori. Si potrà entrare solo se muniti di Green Pass ottenuto a seguito di doppia vaccinazione o che certifichi la guarigione dal Covid-19; non basterà, dunque, il tampone negativo nelle 48 ore precedenti. Vogliamo dei Campionati Covid-free e lavoreremo con le istituzioni per promuovere la vaccinazione tra i tesserati e tra le fasce più giovani della nostra popolazione con campagne che avranno come protagoniste le nostre atlete più rappresentative, esempi di responsabilità sociale e corretti stili di vita“.  “Anche in virtù delle disposizioni che la Serie A Femminile ha deciso di darsi per garantire la salute propria e delle decine di migliaia di appassionati – conclude Fabris – auspico che gli imminenti incontri con il Governo conducano a regole più ragionevoli, che ci consentano di riaprire i palazzetti almeno al 50% della loro capienza. La consideriamo una condizione necessaria per portare avanti l’attività di vertice della pallavolo femminile, vanto del nostro Paese“. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Capienza al 25% e ingresso su invito per il Trofeo McDonald’s Imola

    Di Redazione Definito il campo delle partecipanti del secondo Trofeo McDonald’s Imola con Imoco Conegliano, Il Bisonte Firenze, Vero Volley Monza e Savino Del Bene Scandicci, l’attenzione della Scuola di Pallavolo Diffusione Sport si sposta sugli aspetti organizzativi. Nel frattempo è stato confermato l’importante patrocinio della Lega Pallavolo Serie A Femminile, comunicato alla società imolese direttamente dal presidente del consorzio delle squadre di serie A Mauro Fabris. Per quanto riguarda il crowdfunding , la raccolta procede in modo spedito verso il raggiungimento dell’obiettivo dei 5000 euro. Siamo già all’84% della somma necessaria (4212 euro) e, di concerto con www.ideaginger.it che ospita il progetto, si è prorogata la scadenza per donare al 15 settembre. Altro capitolo sono le disposizioni per l’ingresso agli eventi sportivi introdotte dal Governo che stabiliscono le condizioni per entrare al Pala Ruggi. Sarà necessario essere in possesso di certificazioni verdi Covid-19 (Green Pass) o di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2 (con validità 48 ore) per gli over 12 anni. Inoltre la capienza del palazzetto sarà del 25 % del totale e quindi di sole 500 persone per giornata. Alla luce di questa situazione la scuola di pallavolo Diffusione Sport ha deciso che l’ingresso al torneo sarà gratuito (senza possibilità di acquistare il biglietto) e solo per invito. 100 inviti saranno distribuiti a collaboratori, istituzioni e familiari delle squadre partecipanti; altri 150 agli sponsor della manifestazione per attività di PR; 250, infine, a coloro che faranno una donazione per il crowdfunding. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Kioene e Imoco contro i limiti di capienza: “Non ha senso ripartire così”

    Di Redazione Continuano a far discutere le nuove norme sull’apertura al pubblico degli impianti sportivi che stabiliscono un limite di capienza al 25% per gli eventi al chiuso. Contro il provvedimento del Governo si sono già schierate la Federazione, le due Leghe e numerose società di Superlega e Serie A1 femminile, tra cui anche la Kioene Padova: “Se tutti gli spettatori hanno il Green Pass e sono anche disponibili ad assistere alle partite con la mascherina – dice il ds Stefano Santuz al Mattino di Padova – allora devono poter entrare, altrimenti ci chiediamo a cosa serva vaccinarsi“. Sulla stessa linea l’Imoco Volley Conegliano con i co-presidenti Pietro Maschio e Piero Garbellotto, che a Il Gazzettino Treviso dicono: “Riaprire con una capienza massima del 25% è un’ipotesi da non prendere neanche in considerazione. Un palasport con il 25% di spettatori ha gli stessi costi di uno con il 100%. Il nostro è uno sport che vive grazie al pubblico e quindi è in difficoltà: usciamo da un anno che possiamo definire una traversata nel deserto, credo che il Green Pass sia una soluzione importante“. Controcorrente il medico della Cucine Lube Civitanova, il dottor Mariano Avio: “Ritengo la misura del 25% ragionevole – dice al Resto del Carlino Macerata – perché la presenza del pubblico è imprescindibile. Tuttavia dobbiamo continuare a stare attenti, perché la quarta ondata è arrivata e solo grazie al vaccino stiamo evitando di riempire gli ospedali. Io continuo a ripetere che ci si deve vaccinare e vorrei distanziamento e mascherine nei palazzetti“. Smorza le critiche anche Michele Forte, presidente della Futura Volley Giovani Busto Arsizio, in un’intervista a La Prealpina: “Indipendentemente da quale sarà la percentuale di riempimento, apriremo comunque. Non vedo motivo che non farlo, sperando che con i vaccini la situazione migliori e possa magari esserci la possibilità di avere un numero più cospicuo di spettatori a ottobre. Gli incassi del pubblico fanno parte del bilancio, lo sport deve andare avanti, deve essere l’immagine di un paese che ha voglia di reagire. Io non mi arrendo“. LEGGI TUTTO

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    La Megabox Vallefoglia trasloca a Urbino in attesa del PalaDionigi

    Di Redazione La Megabox Vallefoglia è stata ammessa al campionato di Serie A1 2021-22, al via dal prossimo 9-10 ottobre. Aspettando la comunicazione del calendario, la società pesarese ha dovuto fare i conti con gli indispensabili lavori di adeguamento del PalaDionigi di Montecchio, che per altezza del soffitto e capienza non sono in regola con i requisiti richiesti per la massima serie. In attesa che l’impianto venga messo a norma, la società biancoverde ha scelto Urbino quale sede principale delle proprie partite per la prossima stagione. “Abbiamo preso atto del fatto che i lavori all’interno del palasport non potessero essere rimandati – spiega il presidente della Megabox Ivano Angeli – e quindi ci siamo mossi di conseguenza, cercando una sede temporanea nella quale disputare le partite in attesa di tornare nella nostra casa, cioè il PalaDionigi. Urbino è una città importante, appassionata di pallavolo, e l’impianto è perfetto per le nostre esigenze“. “Ci piaceva restare nell’entroterra – continua Angeli –, abbiamo trovato grande disponibilità da parte dell’Amministrazione comunale e riteniamo di poter ravvivare nella città di Urbino la passione per il volley che, anni fa, ha visto la allora Robur Tiboni disputare diverse stagioni in massima serie e vincere anche una Cev Cup. Siamo convinti che il nostro pubblico non ci abbandonerà e che potremo attirarne dell’altro, in una città dove il nostro sport ha vissuto giorni bellissimi“. Il raduno e l’inizio della preparazione sono previsti per lunedì 9 agosto. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Anche Fabris incontra Vezzali: “Inaccettabile limitare la capienza al 25%”

    Di Redazione Dopo la Lega Pallavolo Serie A e la Federazione Italiana Pallavolo, anche la Lega Pallavolo Serie A Femminile si unisce al grido d’allarme contro i limiti di capienza imposti agli impianti sportivi nelle nuove norme approvate dal Governo. “Limitare al 25% la capienza significa distruggere ogni tentativo di ricostruzione dopo un biennio di assoluta emergenza” dice il presidente Mauro Fabris, che esprime apertamente il suo dissenso sulle regole per le discipline indoor. “Dopo aver portato a termine campionati di altissimo livello pur in piena emergenza sanitaria – continua Fabris – con costi esorbitanti per le Società tra tamponi e sanificazioni e mancati incassi da botteghino e sponsorizzazioni, ci attendevamo provvedimenti che giustificassero l’uso del termine ‘ripartenza’. Applicare stringenti limitazioni alla nostra disciplina, in completa antitesi rispetto a quanto fissato per altri settori, è un ulteriore stangata per chi investe tempo e risorse economiche nella pallavolo di vertice“. “Siamo certamente disposti a definire insieme al Governo linee guida per l’accesso ai palazzetti, al fine di garantire lo svolgimento dei nostri Campionati in piena sicurezza e tutelare la salute degli spettatori – aggiunge il presidente di Lega -, ma non possiamo certamente accettare un provvedimento così penalizzante, che pone in grave pericolo la sopravvivenza stessa delle Società di Serie A, impegnate a programmare, tra mille difficoltà, il proprio futuro“. “Giovedì 5 agosto, insieme alle altre Leghe afferenti al Comitato 4.0, incontrerò il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, per manifestare tutte le nostre preoccupazioni e cercare di giungere a una soluzione migliorativa rispetto a quella attuale. Con una campagna vaccinale che progredisce con numeri confortanti, riteniamo che il riempimento degli impianti fino al 50% della capienza sia una proposta legittima e condivisibile. Un punto di partenza imprescindibile per portare avanti l’attività di vertice della pallavolo femminile, che anche nella stagione 2020-21 ha visto le squadre italiane trionfare a livello continentale“, chiude il presidente di Lega. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sara Loda sarà il capitano del nuovo Volley Bergamo 1991

    Di Redazione Bergamasca, simbolo di tenacia, atleta capace di mettere in campo i valori della sua città e un’inesauribile voglia di lottare. Sara Loda è il capitano per definizione e continuerà a ricoprire questo ruolo anche nel nuovo Volley Bergamo 1991 per la stagione 2021-2022. “È un bel momento per la pallavolo a Bergamo – dice la schiacciatrice orobica – perché negli ultimi anni abbiamo vissuto sapendo che la società stava facendo fatica e che lo spettro della chiusura era dietro l’angolo. Questa rinascita, questa voglia nuova che si sente, con obiettivi nuovi, sono una boccata d’aria fresca. Siamo tutti molto più carichi ed entusiasti. C’è un’energia nuova“. E per Sara sarà un’occasione in più per mostrare tutto l’orgoglio dell’essere capitano e di trascinare il nuovo gruppo: “È sempre stato un onore essere il capitano e lo è ancora di più quest’anno, perché sapere che la nuova società ha deciso di puntare su di me mi onora tantissimo. Bergamo è la mia città e la mia squadra, questo è uno dei momenti più belli che sto vivendo nella mia carriera“. Sarà proprio Loda a dover spiegare alle compagne cos’è Bergamo: “Alle nuove compagne dirò le stesse cose che ho detto l’anno scorso. Bergamo è una realtà difficile da spiegare a parole, ma vivendola si capisce cos’è e com’è l’aria che si respira qui. Consiglierò a tutte di godersela e di dare il massimo, perché Bergamo ti accoglie e ti vuole bene, ma si aspetta anche che tu lavori tanto e bene“. In campo si vedrà una Sara Loda ancora più matura: “Mi sento cambiata a livello caratteriale, più matura e riflessiva. In campo, ogni allenatore e ogni compagna mi ha lasciato qualcosa e ora mi sento responsabile e mi sembra un dovere dare alle mie compagne quello che ho imparato“. Sara Loda nasce a Sarnico (BG) il 22 agosto 1990. Inizia la sua carriera nella stagione 2006-2007 quando entra nel settore giovanile del Volley Bergamo. Nel 2009-2010 si trasferisce a Flero, in Serie B1. Nell’annata 2010-2011 resta nella stessa categoria ma a Ornavasso, dove conquista prima la promozione in A2, nel 2011-2012, e poi, nel 2012-2013, quella in Serie A1. Nella massima serie gioca con lo stesso club nel 2013-2014, prima di trasferirsi, a stagione in corso, nuovamente alla Foppapedretti Bergamo. Nel 2014 la sua prima convocazione in Nazionale. Nella stagione 2015-2016 viene ingaggiata da Scandicci, dove resta per due anni. Nel 2017 conquista la medaglia d’argento al World Grand Prix con la Nazionale e si trasferisce a Monza. Nel 2018 un nuovo ritorno a Bergamo. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO