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    Monza: Alessandra Marzari preme sull’accelleratore. “Serve chiarezza. Ora è tempo di agire, non si può più aspettare”

    Alessandra Marzari

    MONZA – Varati i calendari Alessandra Marzari, presidente di Vero Volley, commenta il momento: “Possiamo iniziare da quello che c’è: sicuramente dal fatto che gli atleti hanno ripreso la loro attività, anche se, magari, non ancora in forma completa, come prescrivono i protocolli in vigore. Per quanto riguarda Vero Volley, fin da subito, come nel periodo del lockdown ci siamo mossi con il massimo rigore possibile (ultima società in Italia a cessare gli allenamenti di squadra dopo essere diventato un caso nazionale e il conseguente varo di norme più stringenti ad hoc per far cessare l’attività al club brianzolo, ndr), testando tutti gli atleti, lo staff e il personale della nostra struttura sia con prelievi sierologici che con tamponi. Inoltre, abbiamo insistito molto sull’informazione anche al nostro interno, richiamando pure tutti i giocatori a una responsabilità individuale che, comunque, già appartiene al loro stile di vita: i ragazzi e le ragazze sono ben consapevoli che si parla di salute e di lavoro e, quindi, sono i primi a voler essere attenti. Infine, non abbiamo mai abbassato la guardia dal punto di vista della vigilanza: tuttora monitoriamo qualunque possibile sintomo, misuriamo la temperatura quotidianamente e verifichiamo ogni possibile indicatore per tutte le persone coinvolte dall’attività delle squadre, oltre che mantenere l’accesso all’impianto chiuso e limitato anche per quanto riguarda le aree utilizzate”. 

    Da ieri, anche con la stesura dei calendari da parte della Lega maschile, si può, quindi, parlare ufficialmente di ripresa? “Il tema principale di cui si dovrebbe parlare è di come si riprenderà, come si giocherà. E da questo punto di vista è necessario ricevere delle risposte e delle indicazioni chiare e precise. Personalmente sono convinta che in prossimità delle gare potrebbe essere corretto, se continuassero ad essere confermati i numeri di positivi che attualmente si registrano sul territorio nazionale, eseguire il tampone a tutti i soggetti coinvolti direttamente dalle partite senza applicare indiscriminatamente un protocollo come quello studiato per il calcio, che è stato sviluppato per un’altra disciplina e nel pieno dell’emergenza. Questo per garantire a tutti la stessa forma di sicurezza anche nel caso di modalità quotidiane di gestione che possono essere diverse tra loro. Allo stesso modo se come tutti ci auguriamo la situazione in Italia non dovesse peggiorare, non vedo motivi validi per mantenere chiuse le arene e giocare senza pubblico…”.

    Aprire al pubblico… Le soluzioni: “Prima di tutto bisogna fare una campagna efficace di comunicazione, continuando a trasmettere le corrette informazioni ai fans. Bisogna trasmettere la consapevolezza che, come già dicono le norme in questo momento, se si presenta qualche sintomo bisogna restare a casa ed essere controllati. E’ necessario, poi, sviluppare un protocollo adeguato per l’accesso alle arene. Gli impianti devono sempre essere puliti in maniera approfondita e sanificati, con il gel per la disinfezione delle mani a disposizione in più punti, ma tutti i palazzetti dovrebbero anche essere dotati di scanner per la misurazione della temperatura di tutti i presenti e, per quanto riguarda gli spalti, si dovrebbero studiare soluzioni per far sedere gli spettatori distanziati tra di loro, magari, con un terzo della capienza negli impianti. Poi, dovrebbe essere necessario l’accesso con la mascherina, con l’invito di limitare cori, urla e canti e l’uscita dagli impianti regolamentata per evitare assembramenti. Credo che già con queste poche regole, da applicare subito, per il primo mese di gare, sarebbe possibile avere gli spettatori alle partite. Come presidente di società, io, che sono una che si assume le proprie responsabilità, farei la mia parte”.

    Quello delle responsabilità sembra, infatti, essere uno dei temi principali della questione: “La vera questione, in questo momento, è appunto che bisogna essere capaci di assumersi delle responsabilità. Vanno bene gli scenari, le proiezioni e quant’altro, ma con poche centinaia di casi in Italia, le scuole che giustamente devono riaprire, la situazione che vediamo tutti i giorni sulle spiagge, negli esercizi pubblici, nelle città, sui mezzi di trasporto e via dicendo, le istituzioni, le leghe stesse e la Federazione, che alla fine sono gli organi di governo chiamati a decidere, devono prendere delle decisioni, comunicarle con puntualità e assumersene la responsabilità. Solo così si può pensare davvero di ripartire”.

    Non è un tema che tocca solo lo sport di alto livello e le sue prime squadre, giusto?“Assolutamente: stiamo parlando anche delle migliaia di praticanti che fanno sport a livello giovanile e pure amatoriale. Dare indicazioni, pensare a come riprendere con le prime squadre è affrontare una riflessione che serve allo sport a tutti i suoi livelli, altrimenti tanto vale dire che nell’incapacità di decidere e prendere una posizione si può fermare tutto, ma questo, poi, deve valere anche per le nazionali… e non voglio nemmeno pensare a uno scenario del genere e alle sue conseguenze”. LEGGI TUTTO

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    Novara: Hancock e Zanette, il bilancio del ritiro. “Atmosfera positiva per formare il gruppo, ma non vediamo l’ora di tornare in campo”

    La capitana Chirichella e la sua Igor

    NOVARA – Si avvicina alla conclusione il ritiro dell’Igor Volley di Stefano Lavarini, impegnata da domenica scorsa in Val Chiavenna per il tradizionale appuntamento pre-stagionale. “C’è un’atmosfera di lavoro molto positiva – spiega la regista Micha Hancock – e questo è fondamentale per fare gruppo, visto che la squadra è molto rinnovata, e quindi anche per prepararci al meglio per la nuova stagione. Non vediamo l’ora di tornare in campo, nel frattempo lavoriamo sodo per arrivare a quell’appuntamento nelle migliori condizioni possibili”.

    La regista americana, poi, non nasconde la gioia per aver ritrovato il volley: “Non ho mai avuto uno stop così lungo da quando ho iniziato a giocare, praticamente da prima ancora dei tempi del college e devo dire che se all’inizio poter tirare un po’ il fiato è stato piacevole, presto è diventato pesante e non vedevo l’ora di tornare in palestra, visto che la pallavolo è una parte importantissima della mia vita. Ora speriamo di poter tornare anche presto in campo a tutti gli effetti”.

    Parole condivise anche dall’opposto azzurro Elisa Zanette: “Ci manca l’adrenalina della partita, del sei contro sei… e stiamo tutte fremendo all’idea di tornare in campo. Intanto a Chiavenna abbiamo trovato un po’ di refrigerio dal caldo della città e, come sempre accade con il ritiro, abbiamo colto l’occasione per conoscerci un po’ di più e stringere i legami interpersonali. E’ così che si fa gruppo e si pongono le basi per una stagione positiva”. La parola d’ordine è ‘entusiasmo’: “Sì, ce n’è tanto in squadra. Un po’ perché dopo lo stop forzato tornare in palestra è stato bellissimo, un po’ perché abbiamo consapevolezza di poter fare molto bene e poi l’atmosfera di lavoro in palestra è positiva, cosa che aiuta sempre”. LEGGI TUTTO

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    Ieri il secondo incontro tra AIP e Lega Pallavolo Serie A Femminile

    Foto: www.assopallavolisti.it

    Di Redazione
    Nel primo pomeriggio di ieri si è svolto un secondo incontro telematico tra la delegazione di AIP e i referenti di Lega Pallavolo Serie A Femminile, nelle persone del Direttore Generale Zatta e dei componenti del CdA Pirola (Vicepresidente di Serie A1) e Borruto (Consigliere di Serie A2), delegati ai rapporti con AIP.
    È stato un incontro pratico per cominciare a parlare delle tematiche individuate durante la scorsa call di presentazione: gran parte del confronto, durato un paio di ore, ha riguardato la disponibilità delle parti a collaborare sulla stesura di un protocollo sanitario condiviso, fondamentale per la ripartenza delle amichevoli e delle gare ufficiali; un tavolo che già vede le due Leghe confrontarsi con la Federazione Italiana Pallavolo (FIPAV), al quale AIP ha chiesto di poter essere presente per portare la voce degli Atleti/e.
    In secondo luogo si è parlato anche dell’importanza di confrontarsi sulla possibilità di studiare una formula di contratto-tipo, insieme alla componente degli agenti sportivi, per dare maggiori certezze e sicurezze alle attrici di questo mondo.
    In un futuro, come illustrato durante la riunione, il contestuale deposito dei contratti permetterebbe di alleggerire il sistema dal meccanismo delle liberatorie e nello stesso tempo rendere più snello il procedimento di iscrizione.
    AIP vuole ringraziare pubblicamente la Lega Pallavolo Serie A Femminile per aver rispettato l’impegno preso e aver voluto confrontarsi con AIP per aprire formalmente questo confronto, che continuerà da qui alle prossime settimane sui temi di volta in volta individuati.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Casalmaggiore: Problema visti, il club lancia accuse al CONI

    CASALMAGGIORE – Sulla propria pagina Facebook la società del presidente Massimo Boselli Botturi lancia critiche verso il CONI per presunte pratiche in ritardo necessarie all’arrivo in Italia delle giocatrici statunitensi ingaggiate.

    Il post del club casalasco.

    LLOYD E BAJEMA BLOCCATE NEGLI USA:L’UFFICIO DEL CONI NON RILASCIA I VISTI!!!Oggi Carli Lloyd festeggia il suo trentunesimo compleanno e il regalo migliore che avremmo voluto farle è il Visto che le consente di prendere il primo aereo da Los Angeles e volare in Italia per allenarsi con le sue compagne di Squadra, sotto la guida di coach Carlo Parisi. Purtroppo però questo non è possibile in quanto dall’Ufficio Visti del CONI neppure oggi hanno lavorato il nulla osta che consente a Carli di partire. E le settimane passano e del Visto non c’è alcuna traccia. Ormai è un paradosso, se non una vergogna! In pochi giorni la Questura di Cremona e la FIPAV hanno rilasciato i documenti di loro competenza affinché l’Ufficio Visti del CONI potesse lavorare il benedetto nulla osta al rilascio del Visto ma come in un misterioso buco nero la pratica, così come quelle di 29 altre pallavoliste straniere di Serie A, è ferma da settimane su qualche scrivania e non c’è verso di farla andare avanti! La Lega Volley ha protestato, il vicepresidente Fipav Manfredi si è mosso, ma non è servito a niente: il nulla osta di Carli Lloyd, così come quello di Kara Bajema, è fermo, immobile, nell’Ufficio Visti del CONI.

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    Protocolli impossibili: Oltre 6 giornate senza pubblico non si va. Controlli: 15.000€ al mese per squadra

    MODENA – “Potremmo resistere 6 giornate senza pubblico poi saremmo costretti a fermare Superlega, A2 e A3”  è la valutazione di Massimo Righi, Presidente della Lega Pallavolo di fronte ai protocolli in essere che impediscono ancora ad oggi da una parte di poter giocare il 6vs6 che che chiede “Un gesto coraggio” – al Governo – ritenuto “conservativo nei confronti dello sport” a fronte invece di riaperture diverse.

    C’è poi il tema dei protocolli preventivi e di controllo da seguire – quello stilato dal CTS (Comitato Tecnico Scientifico) per permettere al calcio di chiudere in fretta e furia il campionato – troppo onerosi se applicati ad altri sport di minor forza economica.   

    La Lega Pallavolo maschile ha calcolato che per “bolle” di 25/30 unità a club, nelle quali sono da considerare oltre alla squadra anche gli staff dirigenziali a contatto, la spesa per i tamponi può variare da 10.000 a 15.000 € al mese. 

    A metà agosto arriverà un nuovo protocollo? Avvio di stagione a rischio?

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    Lega Pallavolo: Il Comitato 4.0 lancia l’allarme, a settembre fase drammatica

    BOLOGNA – Il mondo dello sport, riunito nel Comitato 4.0, lancia un grido di allarme: tra meno di un mese il settore sportivo rischia di entrare in una fase ancora più drammatica che non sarà più governabile, con migliaia di società al tracollo e, con esse, l’indotto economico ed occupazionale che ruota intorno allo sport di […]
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    Prandi: “C’è tanta voglia di lavorare e ci siamo affiatate in fretta”

    Di Redazione
    La Zanetti è nelle mani di Vittoria Prandi.
    Aspettando l’arrivo della compagna di reparto, la portoricana Natalia Valentin, la palleggiatrice emiliana sta orchestrando il gruppo in questa fase di preparazione. Certo, un gruppo ancora orfano di quattro elementi, ma già affiatato e affamato. Dal primo giorno di allenamento: “Quando sono rientrata a Bergamo mi sono sentita subito a mio agio con la palestra e le compagne. Come se fosse passata una sola settimana da quando avevo lasciato la città”, la regista, solare e piena di energia, racconta sensazioni e motivazioni all’avvio della sua seconda stagione con la maglia rossoblù.
    “C’è tanta voglia di lavorare e ci siamo affiatate in fretta, perché la voglia di ricominciare era tanta, quindi anche dal punto di vista mentale, da subito, ci siamo sentite pronte a rimetterci in gioco. Dal punto di vista fisico, piano piano, ci stiamo riprendendo alla grande.
    Il clima che si respira in palestra ha subito fatto ingranare la giusta marcia “perché abbiamo voglia di conoscerci e anche di darci una mano, siamo tutte disposte ad aiutarci e a metterci a disposizione una dell’altra. Così si lavora come si deve!”.
    Il rapporto con Turino è cambiato? “Daniele è tanto bravo a metterti a tuo agio, ma ti fa lavorare in maniera seria. Non è cambiato il rapporto con lui e con tutto lo staff: tutti i ragazzi sono sempre disponibili, pronti a risolvere qualunque problematica e a migliorare qualunque dettaglio. Sento che con questo gruppo possiamo spaccare il mondo!”.
    La squadra dipende da te in questo momento: “Che bello, sono veramente felice. Sono pronta e carica per sfruttare questo momento. Ci stiamo affiatando e sto capendo le richieste di tutte, stiamo studiando la velocità di palla per ciascuna e penso che tra poco ci saremo, avremo raggiunto l’intesa perfetta”.
    E allora da direttore dell’orchestra, ecco che Vittoria già definisce il profilo delle compagne: “Fersino? Si vede che ha lavorato al fianco di De Gennaro e ha la sua impronta.Marcon? Pazzesca, ti mette tranquillità ed è sempre disponibile.Luketic è la nostra piccola Keti, lavora alla grande per sfruttare al meglio questa opportunità. Dumancic è seria e tosta e Moretto è come lei: seria, quadrata.Mio Bertolo? Dà fiducia e tranquillità.Loda? Sara è il Capitano, ha una grinta pazzesca.Queste ragazze mi piacciono un sacco, come avrete capito… Io? Cerco di dare tranquillità per lavorare tutte nella maniera migliore. Ma cerco anche di dare una sferzata di energia!”
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Fabris: “Il rischio è di desertificare e poi azzerare un movimento”

    Foto Lega Pallavolo Serie A Femminile

    Di Redazione
    “Abbiamo letto questa mattina con grande interesse l’intervista rilasciata al Corriere della Sera dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Siamo rimasti positivamente colpiti dalla volontà espressa dal Presidente di voler far ‘ripartire’ il Paese, pur con le doverose attenzioni e le nuove regole da definire nel prossimo ‘Decreto agosto’. Da persone responsabili non possiamo che essere d’accordo.
    Ma da uomini e dirigenti sportivi, ugualmente responsabili, siamo rimasti delusi dal fatto che il Presidente Conte non ci abbia fornito una parola di speranza per quanto riguarda la ripresa dei nostri Campionati interrotti e annullati a seguito dell’esplosione dell’emergenza Covid-19 e delle decisioni conseguenti assunte dal Governo“, afferma Mauro Fabris, Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile.
    “Da allora permane di fatto il blocco a qualsiasi ripartenza normale delle nostre attività. Unica alternativa per allenamenti congiunti e competizioni: adottare il Protocollo approvato dal CTS per il calcio di Serie A. Ma a costi insostenibili per tante discipline pur di vertice e olimpiche come la pallavolo. In queste condizioni le nostre 31 Società, con migliaia di atlete e centinaia di squadre giovanili, e i Campionati della Serie A Femminile di Pallavolo non ripartiranno, con il rischio di desertificare e poi azzerare un Movimento che oggi vede le squadre italiane detentrici in carica di tutte le Coppe Europee (Novara, Busto Arsizio, Monza) e del titolo di Campione del Mondo (Conegliano)”.
    “Rivolgiamo dunque – conclude Fabris – un appello al Presidente del Consiglio Conte, al Ministro Spadafora, al quale esprimiamo sostegno in queste ore per lui complicate, conoscendo l’impegno che ha sinora dimostrato per risolvere i problemi da noi sollevati, affinché nell’imminente definizione del ‘Decreto agosto’ trovino spazio nuove regole anche per il mondo dello sport che ci consentano di mantenere in vita, ai livelli di eccellenza internazionale raggiunta, la pallavolo femminile italiana. Diversamente in pochi mesi saremo costretti a chiudere”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO