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    Coach Petrone: “L’obiettivo 2024 di Arnaldi è consolidare l’identità del suo tennis”

    Petrone negli studi di Tennis Talk

    Alessandro Petrone, allenatore di Matteo Arnaldi, è stato ospite del programma Tennis Talk su Supertennis. Una bella chiacchierata nella quale si è parlato di molti argomenti, soffermandosi sulla crescita, punti di forza e obiettivi del sanremese, attualmente n.41 del ranking ATP, appena tre passi dietro al proprio best di n.38 toccato lo scorso 29 gennaio. Sarà una stagione importante e non facile per Arnaldi: confermare la crescita spettacolare del 2023, quando è passato dal 134esimo posto della classifica al n.44 di fine anno, con la sofferta ma fantastica vittoria in Coppa Davis, decisiva per riportare a casa l’Insalatiera dopo 47 anni.
    Petrone ha parlato nel dettaglio del focus del lavoro nella breve pausa prima della ripartenza in Australia: “Il main topic della pre-season è stato il servizio. Abbiamo lavorato anche tanto sulla seconda e siamo arrivati a una media di 160 km/h” afferma Alessandro, come riportiamo da Supertennis. “Quest’anno dobbiamo consolidare l’identità di gioco. A livello tattico deve migliorare molto, imparare a essere meno frettoloso. Sotto pressione gli viene da accorciare dai tempi di gioco“.
    Arnaldi è il progetto di una vita per l’allenatore: “Ho investito sulla carriera di Matteo quando era 950 del mondo e non era mai andato oltre i quarti nei Future. Avevo visto in lui qualità mentali, di professionalità e dedizione. Viveva per il tennis, forse anche troppo: poi ha dovuto trovare un equilibrio fuori dal campo. Aveva tante aspettative, e ne ha ancora come è giusto che sia”.
    “Il 2023 è stata la prima stagione in cui ha giocato con continuità nel circuito ATP. La vittoria con Ruud gli ha dato la consapevolezza di poter vincere con giocatore molto forti. C’è anche un effetto negativo, però, di quel match. Prestazioni così succedono una volta l’anno e invece a volte Matteo vorrebbe giocare ancora quella partita lì”.
    “Arna” è un grande lavoratore, come conferma il suo coach: “A volte devo frenarlo un po’ in allenamento. A Brisbane faceva le navette sul campo in erba con 40 gradi alle due del pomeriggio…”.
    La classifica non è un obiettivo, ma solo il risultato del gioco e dei risultati: “Non ci poniamo obiettivi di classifica. Devo dire che sono sempre stato più conservativo di Matteo. Nel 2022 avevo detto: ‘Se finiamo top 200 va benissimo’. Lui si era dato come obiettivo di finire in Top 150 e ha chiuso da numero 134. A inizio 2023 per me l’obiettivo era finire la stagione da Top 70, il suo era la Top 50. E ha avuto ancora una volta ragione lui. C’è solo un traguardo che si era dato e non ha raggiunto l’anno scorso, vincere un 250. Per il 2024, per me, se si consolida nei prima 50 per me è fantastico. Lui ancora una volta si è dato un obiettivo più alto” conclude Petrone.
    Quest’anno intanto Arnaldi potrà disputare Indian Wells e Miami, mentre nel 2023 disputò le qualificazioni in entrambi i 1000 di primavera, senza entrare nel mai draw. Potrebbero essere punti importanti per lui, visto che da aprile inizieranno le cambiali pesanti: la vittoria al Challenger di Murcia, poi il terzo turno a Madrid, tanto per iniziare.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Alessandro Petrone parla di Matteo Arnaldi: “Abbiamo la fortuna di avere Sinner che attira attenzione, altrimenti ci sarebbe più pressione”

    Alessandro Petrone con Matteo Arnaldi – Foto Giampiero Sposito

    Alessandro Petrone, allenatore del promettente tennista italiano Matteo Arnaldi, ha recentemente condiviso le sue riflessioni su questa collaborazione speciale e sui progetti futuri per il suo atleta. Le dichiarazioni, riportate dal quotidiano “Il Giorno”, gettano luce sul rapporto tra i due e sulle ambizioni di Arnaldi nel panorama tennistico mondiale.Le parole di Petrone sottolineano un approccio equilibrato e mirato al continuo miglioramento, puntando su una crescita costante piuttosto che sui risultati immediati. Con una visione chiara e un rapporto di allenamento basato sulla fiducia e sul supporto reciproco, Matteo Arnaldi è sicuramente un nome da tenere d’occhio nel futuro del tennis italiano.
    Una Collaborazione Nata “Quasi per Caso”Petrone racconta che la loro collaborazione è iniziata quasi per caso, quando lui giocava ancora. Da allora, il legame tra i due si è rafforzato, con Petrone che considera Arnaldi come un “fratello minore”. Questa relazione stretta e personale si riflette nella loro dinamica di allenamento e nel progresso di Arnaldi.
    Aspettative Elevate e il Ruolo di SinnerRiguardo alle aspettative per la carriera di Arnaldi, Petrone è ottimista. Riconosce che la presenza di Jannik Sinner nel tennis italiano aiuta a distribuire l’attenzione e la pressione mediatica, permettendo ad Arnaldi di concentrarsi sul suo sviluppo senza eccessivi riflettori su di lui. “Abbiamo la fortuna di avere Sinner che attira attenzione, altrimenti ci sarebbe più pressione,” ha detto Petrone.
    I Progetti per il 2024: Un Calendario Ricco di AppuntamentiPetrone ha inoltre delineato il programma di Arnaldi per il 2024, che inizierà con i tornei di Brisbane e Adelaide, seguiti dall’Australian Open e poi da impegni in Messico, Indian Wells e Miami. L’obiettivo principale non è quello di raggiungere specifiche posizioni nella classifica ATP, ma di consolidare il livello di gioco di Arnaldi e di partecipare al maggior numero di partite possibili. “Non ci poniamo obiettivi di classifica, sono molto variabili e difficili da controllare. Vogliamo consolidare il suo livello e giocare il più possibile,” ha affermato Petrone.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Zhuhai – Pierre intervista Alessandro Petrone, coach di Matteo Arnaldi

    Alessandro Petrone con il nostro “Pierre”

    Questa intervista è stata realizzata direttamente dal torneo di Zhuhai dove il nostro Pierangelo Barchi ha intervistato Alessandro Petrone, coach di Matteo Arnaldi.
    PB – ciao Alessandro , avrei voluto intervistare Matteo ma l ho visto un po’ provato cosa ne dici se l intervista che avevo in mente per Live Tennis la faccio con te’ ?AP – hahah….. vista la situazione mi sembra un ottima idea dammi un quarto d ora che facciamo un po’ di stretching e poi torno da te’
    PB- pronti via. Alessandro mi ricordo che giocavi futures e challenger , da quando hai iniziato ad allenare Arnaldi?AP – ricordi bene , ho giocato fino al Covid poi ho deciso di smettere a 30 anni ( classe 1990) e ho pensato che mi sarebbe piaciuto allenare un giovane emergente, cosi mi sono spostato da Milano in Liguria dove ho lavorato un po’ con Edoardo Eremin che poi si e’ ritirato ed ecco che ho avuto questa opportunità con Arnaldi che cercava un allenatore di rientro dalla federazione.
    PB – wow, un melting perfetto! quando avete iniziato assieme?AP – Maggio 2021
    PB – partiti alla grande , Agosto ( Bolzano ) e Ottobre ( Skopje ) 2 vittorie ITF contro Weis e Wessels , giusto?AP- esatto proprio cosi
    PB – che posizione aveva Arnaldi quando siete partiti ?AP – intorno alla 1000
    PB – incredibile in 2 anni lo hai portato dentro i top 50 , vinti 4 challenger , battuto Ruud in Spagna , una semi ATP ad Umago, 1/8 Slam a NY , risultati strepitosiAP – si e’ andata benone adesso dobbiamo continuare e migliorare gioco e classifica
    PB – oggi Matteo e’ stato in campo benissimo per oltre 2 ore, un match quasi vinto , peccato aver perso quei 2 servizi nel 2ndo set con break avanti , poi nel TB e’ stato 4-2 c e mancato davvero pocoAP- davvero un peccato pero’ va dato merito al suo avversario di averci sempre creduto , poi nel terzo la benzina era finita e Karatsev e’ salito
    PB- piu’ i meriti per essere rimasto in campo oltre 3 ore dopo il tour de force del viaggio intercontinentale o i demeriti per non averla portata a casaAP- credo piu i meriti perché Matteo si e’ confermato un lottatore.pensa che lunedì eravamo ancora a Montecarlo dopo la settimana di Davis , volo ( in Economy ) Nizza – Dubai- Hong Kong , poi Hong Kong – Zhuhai in auto , siamo arrivati Martedì sera cotti con il fuso orario da smaltire e solo un giorno per ambientarciOggi non possiamo recriminare, se vogliamo trovare una nota storta ti dico il servizio calato nel 2ndo set , da oltre 70% prime nel 1mo e’ sceso intorno al 40% nel 2ndo e con quelle % difficilmente vinci queste partite anche se c era quasi riuscito.
    PB – Karatsev ha giocato benissimo. E’ tornato a tirare comodini come in Australia quando fece semi a ML. Ha fatto anche 17 aceAP – davvero , oggi ha giocato bene di solito ti regala qualcosa ma oggi gli stava tutto dentro per cui ha meritato lui.
    PB – arrivati a questo livello ( Top 50 ) dove pensi di lavorare per ulteriori migliorie che possano portare Matteo ad alzare ancora di + l asticella?AP- secondo me Matteo e’ un tennista completo quest anno e’ andato benino anche sull Erba , sul servizio stiamo lavorando per renderlo ancora piu efficace, lo stesso dicasi per la risposta che dobbiamo rendere piu aggressiva per iniziare noi a comandare lo scambio e la stessa volee si e’ discreta ma la si puo’ rendere ancora più incisiva.
    PB – a tal riguardo cosa pensi se Matteo facesse anche il doppio nei tornei per avere + chances di giocare in Davis?AP – non la reputo la migliore delle idee al momento preferiamo lavorare sul singolare , il doppio lo gioca volentieri ma occasionalmente, sarebbe troppo dispersivo un coinvolgimento continuativo anche nei doppi dei tornei
    PB- ma in davis il doppio con Bolelli non l ha giocato male nonostante la sconfittaAP – certo, in Davis devi essere sempre a disposizione singolo o doppio si gioca sempre quando viene chiesto.
    PB- a proposito di Davis cosa mi racconti della settimana trascorsa a BolognaAP – e’ stato fantastico un esperienza meravigliosa
    PB- Matteo gettato nella mischia vs Garin non ha delusoAP- se penso che era un set sotto avesse perso probabilmente dopo lo 0-3 vs Canada avremmo subito l eliminazione invece e’ rimasto concentrato e l ha vinta al terzo poi Sonego ha fatto un altro mezzo miracolo vs Jarry ed eccoci ancora in gara
    PB- chi gioca a Malaga?AP- presto a dirsi , vediamo a Novembre chi e’ piu in forma , importante avere una bella rosa ampia. La squadra c e lo spirito e’ quello giusto per Matteo e’ un onore solo il fatto di esserne parte.
    PB- in un anno e’ cambiato tutto dai challenger ai grandi palcoscenici, Arnaldi sembra in grado di gestire bene anche la notorietà’AP- certamente, un ragazzo molto serio ambizioso il cui unico obbiettivo e’ provare a vincere sempre per cui non si concede distrazioni.
    PB – stanno arrivando anche i guadagni ?AP- quando sei top 50 inizi a guadagni bene, i soldi sono negli Slam e nei master 1000 che portano anche gli sponsor , se riesci a stare al top hai introiti differenti dalla sopravvivenza di un top 100 o dai conti in rosso di chi non riesce a giocare nel circuito maggiore
    PB- il top 100/200 campa di tennisAP- fa fatica , molta fatica, il top 100 forse il 200 no.
    PB – ultima domanda , a parte la davis come vedi il nostro movimento e i coetanei di Arnaldi?AP- e’ un momento fantastico , la generazione di Matteo puo’ annoverare oltre a 3 top 50 ( sinner musetti arnaldi) tanti altri ragazzi come Zeppieri Nardi Cobolli Maestrelli Bellucci Gigante Darderi , una decina di giocatori tutti forti nati in un triennio davvero speciale.
    PB- programma di Arnaldi di qui a fine annoAP – pechino 500 ( quali ) – shanghai 1000- Anversa- Vienna 500- Bercy – coppa Davis
    PB – grazie per la bella chiacchierata , davvero complimenti per il lavorone che stai facendoAP- grazie a te e un saluto a Live Tennis
    Pierangelo Barchi LEGGI TUTTO