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    Scintille social tra Reilly Opelka e Zizou Bergs. Moutet attacca Bublik alla vigilia del match: “Non rappresenta i miei valori, voglio rispedirlo a casa”

    Zizou Bergs BEL, 1999.06.03 – Foto Getty Images

    Non solo tennis, ma anche polemica nel circuito ATP. A poche ore dal suo controverso “caso lucky loser”, Reilly Opelka è di nuovo al centro dell’attenzione — stavolta per una polemica sui social con il belga Zizou Bergs, protagonista di un botta e risposta che ha rapidamente fatto il giro del web.Tutto è iniziato quando Opelka, dopo essersi ritirato volontariamente dal suo match di qualificazione al Rolex Paris Masters 2025 (prevedendo che qualche forfait lo avrebbe ripescato come lucky loser), ha commentato su Instagram la curiosa esultanza di Bergs dopo la sua vittoria contro Michelsen, in cui il belga aveva imitato il celebre moonwalk di Michael Jackson.
    L’americano ha scritto ironicamente:“Preferirei perdere piuttosto che vincere e fare una cosa del genere.”Una frase che non è passata inosservata, e a cui Bergs ha risposto con una replica tanto tagliente quanto elegante:“Io, invece, preferirei giocare piuttosto che ritirarmi nelle qualificazioni.”
    Berg ha messo Opelka all’angolo, ricordandogli in modo pungente la controversa decisione di abbandonare la fase di qualificazione per poi entrare comunque nel tabellone principale come lucky loser.Il botta e risposta tra i due ha acceso i tifosi divisi tra chi condanna l’atteggiamento di Opelka e chi apprezza la brillante risposta del giovane belga, uno dei volti più in crescita del tennis europeo.Una cosa è certa: la prossima volta che Bergs e Opelka si incroceranno in campo, l’atmosfera sarà tutt’altro che distesa.
    Si preannuncia un match bollente al secondo turno del Rolex Paris Masters 2025, dove Corentin Moutet e Alexander Bublik si affronteranno in una delle sfide più attese — e potenzialmente più esplosive — del torneo. I due, tra i personaggi più controversi del circuito ATP, hanno già avuto scontri verbali in passato e non si sono mai risparmiati frecciate reciproche.
    Alla vigilia del match, Moutet ha alimentato ulteriormente la tensione con dichiarazioni tutt’altro che concilianti nei confronti del kazako:“Sappiamo tutti che è molto provocatore con gli altri giocatori, si diverte a prendere in giro i suoi avversari. Abbiamo avuto dei contrasti in passato perché non rappresenta i miei valori come sportivo. Io cercherò di restare concentrato sul mio tennis, ma sarò super motivato per rispedirlo a casa, con l’aiuto del pubblico.”
    Le parole del francese lasciano poco spazio all’immaginazione: quella tra Moutet e Bublik non sarà una semplice partita, ma una sfida di personalità e nervi.
    Un duello tra due “polemici di lusso”Entrambi i tennisti sono noti per i loro comportamenti sopra le righe. Moutet, spesso protagonista di scenate in campo e scontri verbali con avversari e arbitri, troverà nel pubblico di Parigi un alleato naturale. Dall’altra parte, Bublik è celebre per il suo atteggiamento provocatorio e il linguaggio del corpo dissacrante, che non sempre è ben accolto dai colleghi.Il kazako, reduce da un periodo di grande forma e da un netto successo su Alexei Popyrin, è apparso più concentrato del solito, ma resta uno dei giocatori più imprevedibili del circuito.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Alexander Bublik: “Sono maturato, ora voglio entrare tra i top 10. La sede è nuova, i campi sono un po’ più lenti rispetto agli altri anni e il nuovo tetto è molto più alto, cambia tutto”

    Alexander Bublik nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Bublik non era mai stato così bene come adesso. Né per risultati, né per classifica, né per sensazioni in campo. Il kazako affronta questo Masters 1000 di Parigi-Bercy 2025 con un sogno preciso: sfondare per la prima volta il muro della top 10 mondiale.Reduce dalla vittoria al debutto contro Alexei Popyrin (6-4, 6-3), Bublik ha parlato a Tennis Channel della sua crescita personale e professionale, raccontando un percorso fatto di maturità, consapevolezza e nuove motivazioni.
    “Non mi sono sentito bene in campo, ma sono soddisfatto”“Sinceramente, non mi sono sentito affatto bene in campo,” ha raccontato Bublik dopo l’esordio. “La sede è nuova, i campi sono un po’ più lenti rispetto agli altri anni e il nuovo tetto è molto più alto, cambia tutto. Sono arrivato sabato e ho potuto allenarmi solo un’ora domenica, e non mi sono trovato a mio agio. Detto questo, sono soddisfatto del mio rendimento: ho servito bene e sfruttato le occasioni per chiudere il match senza problemi.”
    “La mentalità è tutto: non bisogna impazzire”Il kazako ha poi spiegato come la chiave della sua evoluzione sia stata la mentalità.“È importante non impazzire. Per me conta moltissimo l’approccio con cui entro in ogni torneo. Se arrivi sapendo che puoi raggiungere qualcosa di grande, come entrare nella top 10, tutto diventa più semplice. Se invece pensi solo che, se perdi al primo turno, puoi andare in vacanza, cambia tutto. Qui a Parigi sono vicino a un traguardo che non avrei mai immaginato, e darò tutto per raggiungerlo.”
    La promessa che ha cambiato la sua stagioneBublik ha rivelato un momento decisivo del suo 2025: una promessa fatta al suo allenatore dopo la vittoria contro Alex De Minaur al Roland Garros.“Ricordo che gli promisi che da quel momento in poi mi sarei dedicato completamente al tennis, senza distrazioni. Volevo capire se dentro di me c’era ancora qualcosa da tirare fuori. Da allora, i risultati hanno iniziato ad arrivare. Non ho più tempo per lamentarmi delle condizioni: ora voglio solo giocare e sfruttare ogni opportunità.”
    “Diventare padre mi ha cambiato”Il kazako ha sottolineato quanto la paternità abbia contribuito alla sua maturazione.“Sono maturato in modo naturale, e credo che le cose migliori arrivino proprio così, senza forzature. Diventare padre mi ha cambiato molto: non voglio che mio figlio veda certi comportamenti negativi che ho avuto in passato. Voglio che sia orgoglioso di me, dentro e fuori dal campo.”
    “Ora gestisco meglio i punti importanti”“Da tempo mi sono posto l’obiettivo di dare il 100% in ogni allenamento, di rendere ogni ora e mezza il più produttiva possibile. Questa nuova mentalità mi ha aiutato a giocare meglio i punti importanti, a prendere decisioni più lucide e a gestire meglio la pressione. Forse è anche l’età: mi avvicino ai 30 e si sente (ride).”
    “Niente pressione per il sogno top 10”“Non voglio mettermi troppa pressione addosso. È la fine della stagione, siamo tutti un po’ stanchi e ogni parte del corpo fa male. L’obiettivo è restare concentrato, non fare doppi falli nei momenti decisivi e prendere le decisioni giuste. Se ci riesco, allora sì, potranno arrivare grandi risultati.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Sinner Show a Vienna! Bublik dominato, in semifinale c’è De Minaur

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Si dice che il diamante, oltre a splendere magnificamente, sia il materiale più duro che ci sia. Splende proprio come un diamante, di durissima bellezza, Jannik Sinner nei quarti di finale dell’ATP 500 di Vienna: con una prestazione eccezionale per qualità e quantità domina Alexander Bublik per 6-4 6-4, ma lo score in questo caso non rende giustizia a quanto l’italiano abbia comandato la partita. Più realistico – e impressionante – quest’altro dato dal match viennese: Jannik nei 76 minuti del match ha ceduto solo 5 punti nei suoi game (due con la prima palla, tre con la seconda!), un dato sbalorditivo che indica quanto il n.2 del mondo sia stato continuo e consistente nei suoi turni, ma anche in tutto l’incontro. Solo il servizio e fiammate di qualità hanno consentito al kazako di non esser travolto, salvando molte palle break e giocando una partita più che buona, ma assolutamente non sufficiente ad impensierire la “furia” di Sinner, davvero formidabile quando si gioca in condizioni indoor. L’azzurro disputato una partita magnifica, condotta con potenza, aggressività e senza la minima pausa o sbavatura, totalmente focalizzato nel gioco per non correre alcun rischio. E infatti non mai andato minimamente in difficoltà, anche se l’avversario c’ha provato tirando fuori dal cilindro tutti i suoi trucchi.
    Jannik era più che consapevole che concedere qualcosa a Bublik può essere pericolosissimo, visto che strappargli un break è operazione molto complicata, ancor più sul veloce al coperto; per questo ha tenuto massima l’attenzione, servendo da Campione e rispondendo tanto per la qualità del servizio del rivale. L’azzurro ha messo tonnellate di pressione su Bublik e ha commesso solo 11 errori (con 21 vincenti), pochissimi per la potenza e profondità dei suoi colpi. Quando c’è stato da scambiare, Jannik è stato nettamente più forte. In semifinale c’è Alex De Minaur, contro il quale non ha perso mai in carriera. Forse se “Demon” ha visto la partita di Sinner sarà stato colto da un discreto sconforto…
    Un Sinner così centrato nei colpi, veloce, sicuro, in ritmo al servizio e aggressivo in ogni situazione di gioco, è un rebus quasi impossibile da risolvere. Certamente lo è per Bublik, che non ha la costanza in risposta per arginare la spinta dell’italiano. Proprio con la risposta invece Sinner ha messo enorme pressione al kazako, che infatti è stato costretto a rischiare tantissimo anche con la seconda palla e non ha trovato una delle sue migliori giornate. Super aggressivo Jannik anche per posizione: nessuna volontà di arretrare, ben piazzato vicino al campo per intimidire l’altro, “forza, tira un Ace se ci riesci…” sembrava dire lo sguardo serio, elettrico di Sinner. E proprio con risposte eccezionali, spesso anche in allungo, è riuscito a catturare la palla nelle corde e domarla alle sue voglie, con traiettorie clamorose per precisione e profondità. Proprio queste due sono state la chiave del successo di Jannik, colpi terribilmente precisi e profondi, tirati in ogni situazione di gioco. Attacco o difesa fa lo stesso, Sinner ha tiranneggiato, colpendo con grande potenza e alzando il ritmo ad un livello così alto che per Bublik non c’è stato niente da fare. E c’ha provato eccome il kazako nato in Russia, altrimenti lo score sarebbe stato ben più severo del 6-4 periodico finale.
    Davvero un gran bel Sinner, impeccabile alla battuta, fortissimo in risposta, prepotente col diritto. All’avvio ha concesso qualcosa col rovescio, poi ha centrato benissimo quel lato e non ha sbagliato più niente. Col diritto ha trovato una potenza devastante, confermando anche oggi la bontà dei lungo linea; ma è stato soprattutto dal centro del campo a fare il bello e cattivo tempo. Bublik è totalmente imprevedibile, quindi è più efficace stroncarlo dal centro che aprirgli troppo l’angolo; per questo appena ha tirato una bordata è venuto spesso avanti, buttare l’altro a rincorrere equivale a prendersi il punto. Jannik quasi perfetto, intenso, continuo. Un diamante duro e bellissimo.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Bublik chiede subito di tutto e di più al servizio e ai suoi colpi d’attacco, non ha alcuna intenzione di finire nello scambio e verticalizza subito. Un doppio fallo, e sul 30 pari la risposta di Sinner è robusta, l’accelerazione di rovescio non passa la rete. Palla break sul 30-40. Bravo Sasha a rientrare dopo esser stato sbattuto a destra, la sua qualità nell’accelerare la palla è eccezionale, cancella la chance. Poi esagera con una fiammata col diritto velocissima, troppo. PB #2. Ace, il primo del match. 1-0 Bublik, grazie al servizio. Dura meno di 1 minuto il primo turno di Sinner, fila via come il vento d’autunno. Il kazako nato in Russia è sotto pressione anche nel terzo game: inizia col doppio fallo poi la risposta di rovescio di Jannik è quasi sulla riga. 0-30. Altro doppio fallo… il terzo, è lo score segna 0-40. Bene Bublik sulle prime due, tra velocità e una palla corta, mentre sul 30-40 è Sinner sbagliare un rovescio di scambio cercando grande profondità. 5 punti di fila, e 5 palle break annullate per Sasha, e 2-1. Servizio e diritto dell’italiano sono impeccabili, vedi la “pallata” vincente sul 15-0 del quarto game, esecuzione balisticamente perfetta. Qualche errore invece col rovescio, lato dove Bublik regge di più nello scambio, infatti l’azzurro cerca di scambiare soprattutto diritto vs. diritto, dove appena può Sasha esce con la botta a chiudere, o la va o la spacca. Settimo game, palle nuove e… Bublik sbaglia con troppa foga un rovescio e poi un diritto. Sul 30 pari Sinner risponde e attacca, chiude di volo e si prende un’altra palla break (la sesta complessivamente). Non mette la 1a Sasha, si scambia e cerca la palla corta col diritto ma è poco fortunato, la traiettoria (ottima, Jannik era abbastanza lontano) muore sul nastro. BREAK Sinner, avanti 4-3. Serve con la precisione di un killer Jannik, con velocità piuttosto elevata, game a zero per il 5-3. Siamo con 3 prime su 4 in gioco, così è un bell’andare. Bublik trova un Ace bizzarro con il servizio da sotto, e chiude con un Ace “classico” il nono game, 5-4. Giusto il “fastidio” di una risposta molto profonda di Bublik, Sinner si aggiudica il set per 6-4 di prepotenza, massiccio. Quadrato. Ha perso DUE punti nei suoi game. Due.
    Bublik riparte alla battuta nel secondo parziale ed è subito smorzata, gli vale il punto. Al servizio riesce a tenere discretamente bene, il suo problema è la fase della risposta, dove non riesce a combinare niente nemmeno nel secondo game, altro turno a zero per Sinner (1-1), in totale controllo forte di una battuta in ritmo e un primo colpo successivo formidabile, definitivo o quasi. Il terzo game va ai vantaggi con un doppio di Sasha (il quarto del match). La sensazione è sempre che sia al limite, sul filo de rasoio… Per una volta Jannik sbaglia malamente un tentativo di palla corta su di un colpo uscito male dalle corde di Bublik, che poi chiude il game con la solita ottima battuta esterna (2-1). Sul 2 pari Sinner ingrana in risposta, ne indovina due con un misto di coordinazione e controllo stupefacenti, si apre lo spazio per il successivo affondo. Una prepotenza che lo porta 15-40, e il BREAK arriva subito: Bublik non trova un servizio definitivo grazie all’ottima risposta in allungo col diritto di Sinner, bravo quindi a prendere il centro del campo e imporre un pressing ad altissima velocità e profondità, con l’errore di Sasha, travolto. Sinner serve avanti 3-2. Jannik è una furia, arriva da tutte le parti, anche quando Bublik attacca, smorza, non c’è una sola fase di gioco dalla risposta che infastidisca il n.2 del mondo. Con un Ace Jannik consolida il vantaggio sul 4-2. Un pezzo di granito tanto è solido, inscalfibile. Eppure il kazako ci prova eccome, spinge a più non posso e lo fa anche con qualità, ma esagera perché ha la stringente necessità di far tutto prima di Sinner, sennò l’altro lo “stritola” se prende il controllo. Tennis Insight segna una performance complessiva di Jannik a 9.3, siamo a livelli top nella stagione. Solo con l’aiuto massimo della prima palla Bublik riesce a respirare. Ai vantaggi Sinner illumina tutta Vienna con una risposta di rovescio che non ha senso, impatto perfetto e palla che va sul lungo linea, quasi stretta, e Sasha ride, un sorriso beffardo. Però annulla la palla del doppio break con un Ace. Soffrendo e servendo bene, Bublik resta aggrappato sul 4-3. Arriva improvviso un diritto in rete di Jannik, classico gratuito, è il secondo (!) punto perso con la prima palla in gioco… Poco male, corre benissimo in avanti e la battuta è più che in ritmo. Il set scorre via senza altri sussulti, Jannik serve sul 5-4 ed è una macchina perfetta. Bublik si regala una grande risposta vincente, è il suo quinto punto vinto in ribattuta. Magra consolazione di una partita che finisce col terzo ace del game. Che Show! Grandissimo Sinner. Quasi impossibile giocare meglio di così. Avanti il prossimo…

    Jannik Sinner vs Alexander Bublik ATP Vienna Jannik Sinner [1]66 Alexander Bublik [8]44 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace5-4 → 6-4A. Bublik 15-0 30-0 ace 40-0 40-155-3 → 5-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-154-3 → 5-3A. Bublik 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 A-404-2 → 4-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace3-2 → 4-2A. Bublik 0-15 15-15 15-30 15-402-2 → 3-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 ace 40-0 40-151-2 → 2-2A. Bublik 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 df A-40 ace1-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 1-1A. Bublik 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-155-4 → 6-4A. Bublik 15-0 30-0 40-0 ace5-3 → 5-4J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-04-3 → 5-3A. Bublik 15-0 15-15 15-30 30-30 30-403-3 → 4-3J. Sinner 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3A. Bublik 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace 40-30 ace2-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 30-151-2 → 2-2A. Bublik 0-15 df 0-30 0-40 df 15-40 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1A. Bublik 15-0 15-15 15-30 df 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 ace A-400-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Alexander Bublik scuote il circuito: “Se Vacherot ha vinto un Masters 1000, è colpa nostra”

    Alexander Bublik nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Bublik non è mai stato un tipo da mezze parole, e anche questa volta il kazako ha deciso di dire la sua senza filtri. Dopo essere stato una delle vittime del sorprendente percorso di Valentin Vacherot al Masters 1000 di Shanghai 2025, il numero uno del Kazakistan ha commentato con la consueta schiettezza il trionfo del monegasco, forse una delle più grandi sorprese nella storia recente del tennis.
    Intervistato da Tennis TV, Bublik ha spostato l’attenzione non tanto sul campione inatteso, quanto sul livello del resto del circuito:“Se Vacherot è stato capace di vincere un Masters 1000 è colpa nostra. Di tutti noi. Abbiamo fallito. Non ci siamo preparati abbastanza per quel torneo. Ha battuto non so quanti top 20 e due top 10 e ha vinto il titolo. Dall’altra parte c’era Arthur (Rinderknech), che ha distrutto tutti. È una domanda che dobbiamo farci: come è possibile che noi, gente che ha vinto Masters 1000 e Slam, non siamo stati in grado di fermare questi due? Dobbiamo rifletterci. Se il livello al di fuori di Carlos e Jannik non è abbastanza alto, ecco il risultato.”
    Un’analisi tanto dura quanto lucida, che mette in evidenza una verità spesso taciuta: il gap tra i due dominatori della nuova generazione, Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, e il resto del circuito sta diventando sempre più evidente.
    Con il successo di Vacherot a Shanghai e la finale raggiunta da Rinderknech, Bublik invita il circuito a una riflessione collettiva: il talento e la genialità non bastano se mancano la costanza e la preparazione. Parole forti, ma forse necessarie, da uno dei personaggi più autentici e imprevedibili del tennis moderno.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Bublik trionfa a Hangzhou: quarto titolo stagionale e best ranking in carriera

    Alexander Bublik nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Bublik continua a vivere una stagione straordinaria. Il kazako ha conquistato il titolo del Lynk & Co Hangzhou Open 2025, superando in finale il francese Valentin Royer con il punteggio di 7-6(4) 7-6(4). Per il 28enne si tratta del quarto trionfo dell’anno, l’ottavo complessivo in carriera, il primo su cemento outdoor.
    Con questa vittoria Bublik salirà al numero 16 del ranking ATP, suo nuovo best ranking, e si affianca a Carlos Alcaraz come unico giocatore capace di sollevare almeno quattro trofei in questa stagione. A rendere ancora più speciale il successo è il dato statistico: come Taylor Fritz qualche settimana fa, anche il kazako ha vinto un torneo ATP senza mai concedere il servizio.La finale contro Royer, durata un’ora e 51 minuti, ha messo in evidenza il marchio di fabbrica di Bublik: servizio devastante (21 ace) e capacità di annullare i momenti delicati. Nonostante qualche difficoltà iniziale, ha saputo imporsi con freddezza, salvando due palle break e chiudendo entrambi i set al tie-break.
    Per Bublik, già vincitore a Halle, Gstaad e Kitzbühel, il bilancio stagionale sale a 31 vittorie e 17 sconfitte, a soli cinque successi dal suo record personale stabilito nel 2021. In più, la corsa verso le Nitto ATP Finals si fa sempre più concreta: è ora dodicesimo nella Race to Turin e avrà subito un’altra chance importante all’ATP 500 di Pechino.
    Dall’altra parte, Royer esce sconfitto ma con la consapevolezza di aver firmato la miglior settimana della sua carriera. Partito dalle qualificazioni, ha eliminato tra gli altri la testa di serie numero uno Andrey Rublev, conquistando la sua prima finale ATP. Grazie a questa cavalcata, il francese di 24 anni sale al numero 75 ATP, nuovo best ranking.
    ATP Hangzhou Valentin Royer66 Alexander Bublik [3]77 Vincitore: Bublik ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak40*-30 0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 2-2* 2*-3 3*-3 3-4* 3-5* 4*-5 df 4*-66-6 → 6-7V. Royer 15-0 15-15 df 15-30 30-30 ace 40-305-6 → 6-6A. Bublik 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 40-305-5 → 5-6V. Royer 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5A. Bublik 15-0 ace 30-0 ace 30-15 40-15 ace ace4-4 → 4-5V. Royer 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4A. Bublik 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace 40-30 40-40 A-403-3 → 3-4V. Royer 15-0 30-0 ace 40-02-3 → 3-3A. Bublik 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3V. Royer 15-0 15-15 30-30 ace 40-301-2 → 2-2A. Bublik 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace 40-301-1 → 1-2V. Royer 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1A. Bublik 0-15 df 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 0-1* 1-1* 1*-2 ace 2*-2 3-2* 3-3* ace 3*-4 3*-5 3-6* 4-6* ace6-6 → 6-7A. Bublik 15-0 30-0 40-0 ace6-5 → 6-6V. Royer 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace 40-305-5 → 6-5A. Bublik 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5V. Royer 15-0 15-15 30-15 40-154-4 → 5-4A. Bublik 30-0 30-15 40-154-3 → 4-4V. Royer 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-3 → 4-3A. Bublik 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 A-403-2 → 3-3V. Royer 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 3-2A. Bublik 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 ace2-1 → 2-2V. Royer 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 2-1A. Bublik 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1V. Royer 15-0 30-0 30-15 40-15 ace0-0 → 1-0
    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: Royer vs Bublik

    Statistica
    Royer 🇫🇷
    Bublik 🇰🇿

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    311
    312

    Ace
    8
    21

    Doppi falli
    1
    3

    Prima di servizio
    45/73 (62%)
    52/85 (61%)

    Punti vinti sulla prima
    35/45 (78%)
    42/52 (81%)

    Punti vinti sulla seconda
    19/28 (68%)
    20/33 (61%)

    Palle break salvate
    2/2 (100%)
    2/2 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    12
    12

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    216km/h (134 mph)
    224km/h (139 mph)

    Velocità media prima
    193km/h (119 mph)
    206km/h (128 mph)

    Velocità media seconda
    161km/h (100 mph)
    171km/h (106 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    59
    54

    Punti vinti su prima di servizio
    10/52 (19%)
    10/45 (22%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    13/33 (39%)
    9/28 (32%)

    Palle break convertite
    0/2 (0%)
    0/2 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    12
    12

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    0/0 (0%)
    0/0 (0%)

    Vincenti
    0
    0

    Errori non forzati
    0
    0

    Punti vinti al servizio
    54/73 (74%)
    62/85 (73%)

    Punti vinti in risposta
    23/85 (27%)
    19/73 (26%)

    Totale punti vinti
    77/158 (49%)
    81/158 (51%) LEGGI TUTTO

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    Un 2025 da sogno per Bublik: raggiunge Sinner, Alcaraz e Zverev in un primato stagionale “esclusivo”

    Alexander Bublik

    Alexander Bublik vola in questo 2025 per lui indimenticabile e segna un piccolo primato personale che lo avvicina ai grandi della stagione e del ranking. Dopo aver allietato da anni gli appassionati con i suoi colpi spettacolari e una condotta a dir poco bizzarra, spesso fin troppo sopra le righe, da mesi è riuscito a trovare anche una consistenza agonistica e continuità di risultati mai avuta un carriera, tanto da aver vinto ben tre tornei nel 2025 ed essere sbarcato in finale per la quarta volta ad Hangzhou. Sarà nettamente favorito contro Valentin Royer, qualificato francese (quarto nell’anno a giocare una finale dopo aver passato il tabellone cadetto), e potrà così continuare la corsa verso una possibile qualificazione alle Finals, difficile ma matematicamente non impossibile visto che in palio ci sono ancora moltissimi punti tra la leg cinese e gli ultimi tornei indoor in Europa. Intanto Sasha ha fatto segnare un dato statistico per lui assai rilevante e mai toccato nella sua carriera.
    Infatti Bublik nel 2025 ha vinto i tornei di Halle, su erba (dove sconfisse pure Jannik Sinner), e quindi ha centrato una splendida doppietta sulla terra battuta estiva a Gstaad e Kitzbuhel, un back – to – back da favola. Ora con la finale a Hangzhou ha raggiunto un match per il titolo anche sul cemento, completando quindi tutto lo spettro delle superfici sul tour Pro. Nel 2025 solo Carlos Alcaraz, Jannik Sinner e Alexander Zverev sono riusciti, come Bublik, a raggiungere una finale su ogni superficie dell’anno. Quindi Bublik entra un club esclusivo dei più versatili e anche continui in stagione. 
    Chissà se Bublik crede veramente nelle sue chance di poter arrivare addirittura a Torino. Attualmente è al dodicesimo posto nella Race con 2310 punti, ma sopra di lui la situazione potrebbe farsi molto interessante se Djokovic decidesse – come l’anno scorso – di non giocare le Finals nonostante sia quasi matematicamente qualificato. Infatti Draper è già out per infortunio, e quindi potrebbe essere sufficiente arrivare decimo per staccare un pass per Torino. In questo momento il decimo posto di Auger-Aliassime dista solo 395 punti da Bublik. Chissà…
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Halle: Sinner esce di scena. Teso e poco lucido, Jannik subisce la rimonta di un ottimo Bublik

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    I timori più neri della vigilia si sono, purtroppo, avverati. Un Sasha Bublik in grandissimo spolvero, terribilmente focalizzato e tatticamente ineccepibile, rimonta un set e sconfigge Jannik Sinner nel secondo turno dell’ATP 500 di Halle, 3-6 6-3 6-4 lo score conclusivo per il kazako che così batte per la seconda volta nel torneo l’azzurro (ma la prima fu per ritiro nel secondo set, due anni fa). Notevolissima la prestazione di Bublik: una macchina infernale al servizio dopo l’avvio incerto e break immediato subito, l’unico ottenuto dall’azzurro nell’incontro, e quindi una miriade di vincenti, ben 36 alla fine a fronte di 25 errori (30-25 per Sinner). Esecuzioni fenomenali quelle di Sasha, a tutto braccio, con una facilità d’impatto e velocità di uscita della palla da campione. Talento strepitoso imbrigliato in un personaggio a suo modo unico, e per questo affascinante seppur divisivo. Dopo un primo set controllato dal n.1, forte di un break all’avvio e un servizio in buon ritmo, Bublik è stato bravo a cambiare tattica da metà del secondo set, scegliendo in modo arguto di tirare accelerazioni dritto per dritto a grandissima velocità su ogni palla, sia in scambio che soprattutto in risposta, mettendo così in crisi il servizio del n.1, oggi assai a corrente alternata dopo l’allungo del rivale. Grande Bublik, ha disputato una partita coraggiosa e lucida, lontanissima da quelle follie che l’hanno reso iconico ma poco affidabile. Ma… è corretto sottolineare una prestazione opaca di Jannik, come non gli capitava da moltissimo tempo, direi da US Open 2023, prima della svolta che l’ha reso il miglior tennista del mondo.
    Sinner dopo l’avvio sciolto si è bloccato, qualcosa si è evidentemente inceppato nella sua fiducia e quindi nel gioco. Non sempre gli appoggi sono stati ottimi e il passaggio dalla terra all’erba non mai facile, ma le difficoltà del contesto non giustificano come sia diventato teso dopo aver subito il break a metà del secondo set. Da lì in avanti è stato un continuo up and down di emozioni e situazioni, con grandi giocate ma anche troppe incertezze, incapace di scrollarsi di dosso la pressione, liberare il braccio e fare le giocate corrette per mettere in difficoltà un rivale “in the zone”, “on fire”, in stato di grazia. Oltre ad un rendimento sotto tono della prima palla con l’avanzare della partita, quello che ha colpito in negativo della partita di Sinner è stata per una volta una scarsa lucidità nell’affrontare la tattica del rivale, bravo a tirare tutto a tutta con grande rischio ma agevolato dall’italiano che ha accettato, anche un po’ passivamente, il braccio di ferro alla massima velocità invece di cercare di giocare con più acume per spezzare il momento top e feeling all’impatto del rivale. Jannik non è quasi mai riuscito – e poco ci ha provato – a sporcare la palla, variare l’altezza delle parabole, cambiare i ritmi e le diagonali, attaccare la rete o portare Sasha a giocare in posizioni meno comode rispetto al suo andare rapido a destra e sinistra sulla riga di fondo e verticalizzare a braccio sciolto. Bublik si è appoggiato benissimo sulla velocità e palla pulita dell’azzurro, prendendosi di forza una grande vittoria a furia di accelerazioni notevoli e servizi imprendibili.
    Sinner è stato anche falloso in scambi per lui banalissimi, dove ha commesso errori in costruzione che non vedevamo da molto tempo. Non è facile gestire un avversario così, che si prende rischi massimi e molto (quasi tutto!) gli sta in campo. Tutto è partito forse dalla difficoltà di rispondere tanto e bene, come è suo solito, e questo gli ha messo ulteriore pressione al servizio e fretta nel cercare l’accelerazione per fare la differenza. Davvero strano per Jannik come sia andato sotto nella spinta in scambi molto brevi, e raramente sia riuscito a difendersi con la qualità necessaria a ribaltare la situazione a suo favore. In rare occasioni ha fatto sentire pressione a Bublik, in questo è mancato Sinner, che forse ci ha abituato fin troppo bene ad essere duro, durissimo, e trovare un appiglio per girare situazioni non facili con la sua potenza e presenza.
    Il rimpianto per Sinner viene dalla prestazione complessiva, ma anche per le due palle break in avvio del terzo set non giocate bene e che avrebbero potuto invertire l’inerzia o almeno spezzare le sicurezze del kazako. Sulla seconda, in particolare, si poteva far meglio o almeno non sbagliare per primo. Una partita che probabilmente ha portato anche a galla qualche scoria della finale persa a Roland Garros, un match molto difficile da digerire come ha ricordato due giorni fa coach Cahill nel podcast di Roddick. Tuttavia sarebbe ingiusto e riduttivo attribuire questa sconfitta alla tensione e ombre lasciate dai match point non sfruttati e dolorosa sconfitta in rimonta patita da Alcaraz. Sinner ha avuto di nuovo problemi al servizio, per una volta non è riuscito ad imporre la qualità della sua risposta sul servizio eccezione del rivale, ha gestito con fretta e poca lucidità fasi importanti della partita. Su questo dovrà riflettere Jannik nei prossimi giorni e lavorare bene in vista di Wimbledon. Ci ha abituato a così tante vittorie, straordinarie, che la sconfitta quasi ce la siamo dimenticata. Sarebbe un grave errore chiedergli di vincere sempre, ancor più in un’annata così strana per lui. Jannik è diventato n.1 imparando a riprendersi da sconfitte anche dure e tornando ancor più forte di prima. Testa a gambe a Londra. Ci sono i Championships da giocare, da n.1 del mondo.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner parte al servizio e vince il suo turno a 30 servendo così così, poi in risposta approfitta di due doppi falli di Bublik, per lo 0-30. Sinner è pronto ad aggredire la seconda palla del kazako, trovare profondità col back di rovescio e quindi cambiare ritmo con una bordata di rovescio cross ingestibile. 0-40. Sasha salva la prima palla break con una smorzata ben calibrata, e la seconda con un rovescio vincente dopo essersi aperto il campo. Niente può Bublik sulla terza, Sinner arriva come un fulmine sulla palla corta e trova una frustata col diritto che fulmina il rivale, BREAK e 2-0 Sinner. Lo sguardo di Jannik è super concentrato, è entrato molto deciso nella partita e vola via con palle velocissime e precise, anche al servizio ora. Con un Ace siamo 3-0 in nove minuti. Gli scambi non durano nulla, tennis verticale in grande accelerazione e anche il servizio di Bublik marca presente nel match. Jannik va come un treno, tira fortissimo col diritto dopo il servizio, genera grande potenza e profondità, Sasha niente può. 4-1 Sinner con un altro turno di battuta con tante prime palle, e poi risponde tanto, quasi sempre, con Bublik costretto a prendersi il massimo dei rischi e chiedere gli straordinari alla sua prima di battuta. Pure alla seconda, altrimenti nello scambio… 4-2, in soli 18 minuti. Nel settimo game il kazako trova la prima grande risposta, impatto splendido col rovescio e palle nei piedi di Jannik, che sbaglia. Un lampo nel buio… con la notte orchestrata dalla spinta prepotente di Sinner, impressionante il ritmo imposto in scambio. E pure in passante, due davvero potenti sul 30-15 a punire il rischio preso (bene) da Bublik. 5-2 Sinner con un servizio esterno perfetto. Il n.1 chiude il set 6-3 con un altro turno di battuta impeccabile. Jannik dirompente, e numeri al servizio sono ottimi: 71% di prime in campo, perdendo solo due punti, e 5 su 7 con la seconda. Il kazako paga a carissimo prezzo il brutto ingresso nel match.
    Bublik riparte alla battuta nel secondo set. Se non trova il punto con la battuta o il colpo successivo, sono dolori… Jannik forza il game sul 30 pari (anche un doppio fallo di Sasha), quindi risponde d’incontro col rovescio e Bublik sbaglia un diritto in rete. Palla break! Serve bene il 27enne di Gatchina, ma viene punito nel punto successivo da un passante di diritto di misura dell’italiano. Ancora col servizio, stavolta al T, Bublik annulla la 2° PB. Da destra fa fatica Bublik, altro doppio fallo e le chance diventano 3. Altro Ace, da sinistra è una macchina. Pure un Ace con la seconda palla per vincere il game per Bublik (1-0), peccato per le 3 chance ma non si è giocato. Le occasioni non sfruttate non pesano su Jannik, game a zero (divertente la schermaglia sul net sul 40-0), 1 pari. Sinner IMPRESSIONANTE per impatto avanzato e velocità. La palla di esce dalle corde come un fulmine e vola 0-30. Sasha è costretto a fare i miracoli nel terzo punto, tra spinta e acrobazie, ma è il servizio la sua àncora per resistere alle ondate azzurre. Sul 30 pari Sasha cerca di rallentare col diritto, Jannik intuisce, anticipa e tira una mazzata vincente che gli vale un’altra palla break, ma… niente. Ace, quando il punto scotta il kazako serve alla perfezione. 12 punti, con un diritto vincente molto difficile, servono a Bublik per 2-1. Nei game di Sasha si lotta, in quelli di Jan si…vola, altro turno a zero e 2 pari. Sul 3-2, Bublik in risposta trova due eccellenti giocate, un attacco dopo la risposta e poi un’accelerazione fantastica col rovescio lungo linea a chiudere un duro scambio. Per la prima volta è avanti 0-30 in risposta. Pessima la scelta di Sasha di affidarsi alla palla corta, dopo esser stato in controllo dalla risposta. Sinner ritrova la prima vincente, ma sul 30 pari niente può sul diritto fulminante di Bublik, tirato a tre mesi fuori dal campo. 30-40, palla break Bublik. Jannik la cancella con un servizio potente al centro. È “on fire” Bublik, altro diritto vincente dalla risposta, esecuzione fenomenale cross, e seconda PB. Bublik si difenda da campione, passa all’attacco ed è Jannik a difendersi bene con un back maligno che il kazako rimette lungo. Game splendido, livello alle stelle e grande spettacolo, solo colpi vincenti da entrambe le parti. Bublik si mangia il campo con colpi profondissimi e conquista la terza chance del game. È quella buona: Jannik stecca un diritto. BREAK Bublik, avanti 4-2 con merito visto l’eccellente game in risposta e poi 5-2 con un altro game fantastico. Incredibile a scriverlo ma Sinner in questa fase è sotto alla velocità e aggressività dei colpi del kazako. Ha accusato il colpo l’azzurro, due errori nell’ottavo game, mostra un po’ di nervosismo con il suo angolo. 0-30. E la prima palla non va. Finalmente il n.1 torna servire bene e poi “spaccare la palla” con un rovescio vincente dei suoi, quattro punti di fila e 5-3. Sasha torna a “incasinare” i suoi schemi con una smorzata pessima, poi rischia e spara l’Ace n.11 con la seconda palla. Bublik arriva a set point sul 40-30 con un serve and volley preciso. Ace. 6-3 Bublik, set meritato con un rendimento in risposta e nell’accelerare la palla salito alle stelle. Si va al terzo.
    Sinner scatta alla battuta, ma è ancora incerto. Sbaglia un diritto non da lui sul 15 pari, palla al centro facilmente aggredibile. Sasha rischia ancora in risposta ma gli esce di poco. Vince un game non facile Jannik, spingendo con cautela. Si incita con la punta della racchetta Jannik dopo una risposta che provoca l’errore del rivale, c’è tensione evidente in lui. Bublik esagera con la seconda palla, commette doppio fallo (15-30), ma rimedia subito con un servizio vincente. Sinner si prende una palla break grazie ad una risposta pesantissima che disarma il S&V del kazako. C’era spazio per il passante, non facile, di diritto ma la palla si Sinner non passa la rete. Pressa JS, con il diritto si prende un’altra chance. Stavolta si scambia ma Jannik non è incisivo come al suo meglio e sbaglia per primo. 1 pari. Sinner subisce le pallate a tutto braccio di Bublik e sbaglia ancora un diritto steccandolo. 30 pari. Attenzione: doppio fallo! C’è una palla break per il kazako con Jannik assai teso. E infatti la prima palla non c’è, ma sulla seconda la risposta di rovescio di Sasha scappa via, discretamente carica di spin la battuta del n.1 che sta sporcando troppo poco la palla accettando lo scontro a tutta velocità col rivale. Si lotta nel game, Sasha trova un passante stretto di tocco splendido. Finalmente torna l’Ace ma arriva un’altra risposta eccezionale di Bublik. Con tanta fatica e un nastro amico, Sinner vince il terzo game (2-1). In piedi Cahill a sostenere il suo pupillo dopo il 2 pari. Nel quinto game ancora un doppio fallo per Jannik (sul 30-0) e poche prime, pure un errore rincorrendo una palla corta, tirando con una forza non necessaria. Sul 30 pari Sinner rallenta con un taglio che però Bublik legge e rigioca con grande velocità di rovescio. 30-40, palla break. Sinner si salva con servizio e diritto in contro piede. Con un bellissimo diritto vincente Jannik chiude un altro game molto difficile, con una chance salvata. 3-2. Fa il pugno e si incita come poche volte l’azzurro dopo un gran passante di rovescio in risposta, ma il game lo vince il kazako, pure con la seconda di servizio da sotto sul 40-30. 3 pari. Jannik continua ad alternare ottime giocate ad errori, c’è una fretta evidente in certi passaggi, dettata dalla tensione (già 12 errori nel set). Esce un rovescio di scambio di Sinner, 30-40, ancora palla break da difendere. Niente, errore tattico clamoroso di Jannik, che ancora cerca di sfondare con un diritto al volo ma non è abbastanza profondo e addosso a Bublik, che la rimette con un passante vincente. BREAK Bublik, avanti 4-3. Sinner non molla. Sul 40-30 trova un recupero in avanzamento splendido un tocco eccezionale che porta il game ai vantaggi dal 40-0, ma Bublik si affida alla battuta e vola 5-3. Sinner, non senza problemi vince il nono game, Bublik serve per il match sul 5-4. Sinner trova un gran punto ma il servizio del kazako non perdona. Ha due match point sul 40-15, basta il primo, con uno smash potente. Sinner esce di scena, da campione in carica. Un brutta sconfitta, ma applausi a Bublik, praticamente perfetto.

    Jannik Sinner vs Alexander Bublik ATP Halle Jannik Sinner [1]634 Alexander Bublik366 Vincitore: Bublik ServizioSvolgimentoSet 3A. Bublik 15-0 15-15 30-15 40-154-5 → 4-6J. Sinner 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-303-5 → 4-5A. Bublik 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-30 40-40 A-403-4 → 3-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-403-3 → 3-4A. Bublik 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 df 40-303-2 → 3-3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 30-30 30-40 40-40 A-402-2 → 3-2A. Bublik 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-302-1 → 2-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 df 40-40 A-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-401-1 → 2-1A. Bublik 15-0 15-15 15-30 df 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-401-0 → 1-1J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2A. Bublik 15-0 ace 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 ace3-5 → 3-6J. Sinner 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-302-5 → 3-5A. Bublik 15-0 30-0 40-0 ace2-4 → 2-5J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A2-3 → 2-4A. Bublik 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace1-2 → 2-2A. Bublik 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 ace A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1A. Bublik 15-0 ace 30-0 30-15 df 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A df 40-40 ace A-40 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 ace 30-0 ace 40-05-3 → 6-3A. Bublik 30-0 40-0 ace5-2 → 5-3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-2 → 5-2A. Bublik 0-15 15-15 30-15 ace ace4-1 → 4-2J. Sinner 15-0 30-0 40-03-1 → 4-1A. Bublik3-0 → 3-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace2-0 → 3-0A. Bublik 0-15 0-30 df 0-40 15-40 30-401-0 → 2-0J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0

    Statistica
    Sinner 🇮🇹
    Bublik 🇰🇿

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    276
    289

    Ace
    6
    15

    Doppi falli
    3
    6

    Prima di servizio
    57/90 (63%)
    59/92 (64%)

    Punti vinti sulla prima
    44/57 (77%)
    46/59 (78%)

    Punti vinti sulla seconda
    16/33 (48%)
    17/33 (52%)

    Palle break salvate
    4/6 (67%)
    8/9 (89%)

    Giochi di servizio giocati
    14
    14

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    89
    122

    Punti vinti su prima di servizio
    13/59 (22%)
    13/57 (23%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    16/33 (48%)
    17/33 (52%)

    Palle break convertite
    1/9 (11%)
    2/6 (33%)

    Giochi di risposta giocati
    14
    14

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    7/13 (54%)
    8/14 (57%)

    Vincenti
    30
    36

    Errori non forzati
    25
    25

    Punti vinti al servizio
    60/90 (67%)
    63/92 (68%)

    Punti vinti in risposta
    29/92 (32%)
    30/90 (33%)

    Totale punti vinti
    89/182 (49%)
    93/182 (51%) LEGGI TUTTO

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    Bublik dopo la sconfitta: “Sinner è in un’altra dimensione, chiedo scusa ai tifosi”

    Alexander Bublik nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Bublik ha lasciato il Roland Garros 2025 con l’amaro in bocca per la pesante sconfitta contro Jannik Sinner, ma anche con la consapevolezza di aver vissuto le due settimane più importanti della sua carriera Slam. Il kazako, alla sua prima volta ai quarti di finale di un Grande Slam, ha analizzato con lucidità e onestà la sua prestazione e il percorso che lo ha portato a questo traguardo storico.
    “Può darsi che abbia deluso un po’ oggi contro Sinner” ha esordito Bublik con sincerità. “Sono arrivato persino a chiedere scusa alla fine dell’incontro, per non aver potuto regalare ai tifosi un po’ più di spettacolo e competitivité.” Una dimostrazione di rispetto verso il pubblico che testimonia la maturità raggiunta dal giocatore kazako.Nonostante la delusione per la prestazione odierna, Bublik ha sottolineato l’importanza di questo Roland Garros: “Non sono state settimane facili, né fisicamente né mentalmente. Ho avuto il miglior risultato della mia vita in un Grande Slam e arrivare ai quarti di finale significa molto per me. È un traguardo. È una nuova pietra miliare che ho conquistato. Ho vinto un 250, un 500, e sono stato nella seconda settimana di uno Slam, ma non ero mai arrivato ai quarti di finale.”
    Le parole più significative di Bublik sono state riservate a Jannik Sinner, con un’analisi tecnica e umana del numero uno del mondo: “Ovviamente non è facile. Gioca molto veloce, con intelligenza. Finisce tutte le partite in meno di due ore, quindi fisicamente è al massimo livello, non è facile, come puoi vedere. Non sono l’unico a cui ha dato una batosta. Gli auguro molta fortuna. Si merita di essere dove si trova. Tutti stiamo aspettando la finale che stiamo aspettando.”Bublik ha poi aggiunto: “Quello che sta ottenendo pochissimi possono farlo. È in un’altra dimensione per quanto riguarda il tennis. Affrontarlo è un’esperienza molto positiva per me. Sono riuscito a fargli un po’ di male nel secondo set, quindi spero di poter usare questo nelle prossime volte che affronterò giocatori simili.”
    Interrogato sul suo eccellente rendimento sulla terra battuta, superficie storicamente non congeniale al suo stile di gioco, Bublik ha rivelato: “Ho cambiato il mio approccio. Sono arrivato senza aspettative, ma con aspettative. Ha avuto un impatto tremendo sul mio ranking. Torno nel top 50, che è dove credo di appartenere. Spero che questo sia solo l’inizio di una grande scalata, spero, verso il top 20.”Una delle riflessioni più interessanti ha riguardato l’importanza del sorteggio nei Grandi Slam: “Non ho avuto una mentalità diversa. È solo che questa settimana ho avuto un po’ di fortuna. Nel primo turno ho affrontato James Duckworth. È stato abbastanza semplice. Poi ho fatto la sorpresa contro Alex (De Miñaur), e poi ho affrontato di nuovo un giocatore fuori dalla top 100. Non credo di aver avuto molti sorteggi come questi.”
    Bublik ha poi spiegato la sua filosofia: “Superare un top 10 in un Grande Slam non è facile. Soprattutto quando non sei testa di serie. Anche se lo sei. Per esempio, sono stato testa di serie per tre anni di fila e non sono mai andato oltre il terzo turno. Per me, nei Grandi Slam sono un po’ più importanti; secondo me, il sorteggio è fondamentale.”Il kazako ha anche toccato aspetti più personali, parlando del difficile equilibrio tra tennis e vita familiare: “Non so, dipende dall’offerta. Se sacrifico l’essere in Europa in quel periodo… Perché sarò tre settimane in Australia, poi tre in Sud America, poi Indian Wells e Miami… non sarò molto a casa. Dipende da quello che mettono sul tavolo. Non è qualcosa che cerco perché quelle settimane mi richiedono molto come marito e come padre, che è anche importante per me.”
    Concludendo sulla possibilità di vincere un Grande Slam, Bublik ha mostrato la sua natura pragmatica: “Non mi sono mai posto come obiettivo vincere un Grande Slam. Non credo di aver mai pensato che fosse possibile o impossibile. Non l’ho mai voluto. Per me, il tennis è un viaggio. È parte della vita, una parte importante, ma arrivare ai quarti di finale è come avere trofei al muro. Come vincere un 250 o un 500.”“Se in futuro arriverò ad altri quarti di finale in altri Slam, sarà un altro traguardo. Se ci riuscirò, bene. Se no, non importa. Sì, mi piacerebbe vincere un Masters 1000, o una finale, per guardare al passato e pensare a come ci sono riuscito. Se nei prossimi 10 anni riuscirò a stare tra il 50° e il 60° posto al mondo, andrà bene.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO