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    Zverev troppo solido: Musetti si ferma in semifinale a Vienna. In finale sarà sfida con Sinner

    Lorenzo Musetti

    Alexander Zverev si conferma un muro e vola in finale all’ATP 500 di Vienna battendo Lorenzo Musetti con un doppio 6-4. Il tedesco ha disputato una delle sue migliori partite indoor dell’anno, impeccabile al servizio e dominante nei momenti chiave. Nulla da rimproverare a Musetti, che ha tenuto testa per lunghi tratti, ma ha pagato a caro prezzo i due doppi falli nei game decisivi: contro uno Zverev in stato di grazia non era possibile concedere nulla.
    Per il tennista di Carrara si trattava di un ritorno in semifinale nella capitale austriaca, a un anno di distanza dal quarto di finale giocato proprio contro lo stesso Zverev. Dodici mesi dopo, la sfida si è riproposta con in palio la finale, e anche stavolta il duello non ha deluso per intensità e qualità.
    Musetti era arrivato a questo appuntamento dopo una settimana convincente, costruita su una ritrovata fiducia e sulla vittoria netta su Corentin Moutet nei quarti, dove aveva mostrato un tennis brillante e in controllo. Dall’altra parte, il numero 3 del mondo ha confermato lo stato di forma che lo ha reso uno dei giocatori più costanti della stagione. Il precedente del 2023, vinto da Musetti in due set equilibrati, aggiungeva un pizzico di rivincita alla sfida odierna: Lorenzo ha provato a riscrivere la storia e a centrare la sua seconda finale in un ATP 500 dopo quella di Amburgo 2022, ma si è dovuto arrendere a un avversario semplicemente superiore. La partita è stata frammentata e dominata dai servizi. Zverev ha costruito la vittoria sulla solidità della prima palla, favorita dalle condizioni indoor, e su una gestione perfetta dei turni di battuta. Anche Musetti ha servito bene, pur non potendo contare sulle stesse percentuali e potenza del tedesco. Da fondo, Lorenzo ha tenuto botta in modo eccellente, soprattutto sulla diagonale di rovescio, dove il suo elegante colpo a una mano ha retto contro il pesante bimane di Sascha.Il primo set si è deciso nel settimo gioco, quando un doppio fallo e un nastro sfortunato hanno offerto a Zverev l’occasione del break. Il tedesco non ha più concesso nulla, gestendo alla perfezione i punti cruciali e chiudendo 6-4. Musetti aveva avuto una mini opportunità sul 30-0 nel game di risposta, ma Zverev ha cancellato tutto con una sequenza di prime vincenti.Nel secondo parziale l’equilibrio è durato fino al nono game, poi un altro doppio fallo del toscano ha spalancato la porta al break decisivo. Zverev, implacabile, ha servito per il match chiudendo con autorità 6-4 6-4 in un’ora e mezza di gioco.Musetti lascia Vienna con sensazioni positive e la conferma di una crescita costante, soprattutto nella tenuta mentale e nella qualità del gioco da fondo. Ma oggi lo Zverev visto in campo era semplicemente ingiocabile al servizio, troppo solido per lasciare spazio a sorprese.Ora il tedesco troverà in finale Jannik Sinner, per una sfida tutta da seguire tra due tra i giocatori più forti indoor.
    La cronaca1.set Inizia Musetti che tiene il servizio senza problemi 1-0. Gioco a zero per Zverev 1-1. Perfetto al servizio Musetti ancora un gioco a zero 2-1. Avanti Musetti sul servizio di Zverev 0-30. Reagisce a modo su il tedesco 30 pari. Il servizio è l’arma vincente del tre del mondo 2-2. Gioco a zero per Musetti che sta servendo su ottimi livelli 3-2. Rovescio fuori per Zverev 0-15. Implacabile la prima del tedesco 40-15. Esce la risposta di Lorenzo 3-3. Avanti Lorenzo con servizio e dritto 15-0. Recupera Zverev con un cross di rovescio 15 pari. Doppio fallo 15-30. Nastro per Zverev con Lorenzo a rete 15-40 due palle break. Prima vincente 30-40. Serve and volley 40 pari. Spinge la risposta Zverev ancora palla break. Si scambia da fondo Musetti mette il rovescio in corridoio. Break 3-4. Conferma il break a zero Zverev 5-3. Musetti serve per restare nel set. Bene la prima del toscano 4-5. Ingiocabile al servizio in indoor Zverev 40-0. Risposta vincente di Lorenzo 40-15. Ancora una prima e set per Zverev 6-4.
    2.set Musetti al servizio: Miracolo di Lorenzo che recupera una palla difficilissima. Zverev spara la risposta sul soffitto dello stadio 30-15. Prima vincente 40-15. A rete Lorenzo che toglie il tempo a Zverev 1-0. Tiene il servizio a 30 Zverev. Bene Musetti che prova il serve and volley, gioco zero e Lorenzo sempre avanti 2-1. Attacca Musetti che gioca una splendida volée 0-15. Prima ad oltre 210 per Zverev 15 pari. Splendida risposta di Lorenzo 15-30. Ace 30 pari. Ancora una prima ad oltre 210 40-30. Smash vincente per il n.3 del mondo 2-2. Risponde aggressivo Zverev che si apre il campo 0-15. Sbaglia la risposta Zverev 15 pari. Non perdona Lorenzo con la prima 40-15. Sempre avanti Musetti 3-2. Prima esterna di Zverev 15-0. A rete Musetti, a segno il passante 30-0. Gioco a zero per Zverev che serve la prima seconda palla del set 3-3. Bene Musetti con la prima 30-0. A rete Lorenzo che sfrutta il nastro 40-0. Lento ad uscire dal servizio Musetti, dritto out 40-15. Si scambia da fondo, errore di dritto di Lorenzo 40-30. Doppio fallo il secondo della partita 40-40 da quaranta a zero. Servizio e dritto Musetti autoritario. Risposta vincente del n.3 del mondo parità. Ace il secondo della partita per Musetti. Ancora una prima vincente mantiene il vantaggio Musetti 4-3. Punto costruito perfettamente Musetti chiude con la volée 0-15. Sbaglia al volo Lorenzo 15 pari. Non perdona la prima di Zverev 40-15. Si difende bene a rete il tre del mondo 4-4. Cerca il dritto di Zverev Musetti 30-0. Palla facile Lorenzo purtroppo mette fuori 30-15. Esce il rovescio di musetti che esagera nel cercare il lungolinea 30 pari. Seconda coraggiosa a 176 km/h 40-30. Deliziosa palla corta di Musetti. Zverev non ci arriva 5-4. Ottima risposta di Musetti 15 pari. Magnifica volée di Lorenzo 15-30. Prima a 211 niente da fare 30 pari. Ancora una prima eccellente 40-30. Servizio e smash 5-5. Stecca il dritto Musetti 0-15. Terzo ace per Lorenzo 15 pari. Servizio e dritto vincente 30-15. Doppio fallo il terzo, 30 pari. Arretra Lorenzo e Zverev piazza il dritto incrociato vincente. Palla break. Gioca bene Musetti, ma cerca una palla corta su cui si avventa Zverev. Break 4-5 Zverev serve per il match. Prima a 215, 15-0. Un’altra prima vincente 30-0. Risposta fuori 40 -0 tre match-point. Dritto in rete del tedesco 40-15. Ace, Zverev in finale.Enrico Milani
    Musetti – Zverev ATP Vienna Lorenzo Musetti [4]45 Alexander Zverev [2]67 Vincitore: Zverev ServizioSvolgimentoSet 2A. Zverev 15-0 30-0 40-0 40-155-6 → 5-7L. Musetti 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 df 30-405-5 → 5-6A. Zverev 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-305-4 → 5-5L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-4 → 5-4A. Zverev 0-15 15-15 30-15 40-15 40-304-3 → 4-4L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 df A-40 40-40 A-40 ace3-3 → 4-3A. Zverev 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2A. Zverev 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-302-1 → 2-2L. Musetti 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1A. Zverev 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. Zverev 15-0 30-0 40-0 ace 40-154-5 → 4-6L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-5 → 4-5A. Zverev 15-0 ace 30-0 ace 40-03-4 → 3-5L. Musetti 0-15 df 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A3-3 → 3-4A. Zverev 15-0 15-15 30-15 40-15 40-303-2 → 3-3L. Musetti 15-0 ace 30-0 40-02-2 → 3-2A. Zverev 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace2-1 → 2-2L. Musetti 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1A. Zverev 15-0 30-0 40-0 ace ace1-0 → 1-1L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Zverev sul nuovo Masters 1000 in Arabia Saudita: “Ottima idea, ma la stagione deve essere più corta”

    Alexander Zverev nella foto – Foto Getty Images

    Dopo aver superato due ostacoli complicati come Jacob Fearnley e Matteo Arnaldi, Alexander Zverev è tornato tra i protagonisti dell’ATP 500 di Vienna 2025. Il tedesco, pur non attraversando la sua stagione più brillante, si è guadagnato un posto nei quarti di finale, dove affronterà l’olandese Tallon Griekspoor, avversario ostico e dotato di un servizio esplosivo.In conferenza stampa, Zverev ha analizzato la sua settimana in Austria, il suo stato di forma e anche le recenti novità legate al tennis mondiale, come la creazione del nuovo Masters 1000 in Arabia Saudita.
    “Non è stata la mia miglior stagione, ma 50 vittorie sono un buon traguardo”Il campione olimpico di Tokyo ha ammesso che il 2025 non è stato il suo anno più costante, ma guarda comunque con soddisfazione ai progressi delle ultime settimane:“Considerando che la stagione non è stata delle migliori, sono comunque arrivato a 50 vittorie, quindi direi che non è andata male. Oggi sono contento di poter continuare qui a Vienna. Non sempre ho espresso il mio miglior tennis, ma sto ritrovando fiducia e voglio chiudere bene la stagione.”“Griekspoor è pericoloso, sale sempre di livello contro i migliori”Zverev sa che il prossimo turno non sarà semplice. Griekspoor, infatti, ha già ottenuto risultati importanti nel circuito e in passato è riuscito anche a batterlo.“È un grande battitore, gioca in modo molto aggressivo. Contro i giocatori forti alza sempre il livello, ha battuto diversi top player, anche me. Contro avversari più deboli a volte fatica, ma quando affronta i migliori è davvero efficace. Mi aspetto una partita molto difficile.”
    Sul nuovo Masters 1000 in Arabia Saudita: “Servono meno tornei e più tempo per prepararci”Il tedesco ha poi espresso la propria opinione sull’espansione del calendario e sul nuovo ATP Masters 1000 che dal 2028 si disputerà in Arabia Saudita.“Se con il denaro del nuovo Masters si riuscisse a ricomprare alcune settimane del calendario e accorciare la stagione di tre o quattro settimane, sarebbe fantastico per noi giocatori. Poter terminare a metà novembre invece che a dicembre darebbe la possibilità di avere una pre-stagione più lunga, magari di otto settimane anziché quattro. Questo aiuterebbe tutti, soprattutto i top 10 e i top 20.”
    “In Arabia Saudita mi sono trovato bene, stanno cambiando”Zverev ha parlato anche del suo rapporto con l’Arabia Saudita, dove ha già partecipato a esibizioni e tornei negli ultimi anni:“Mi è piaciuto stare lì, ho avuto una bella esperienza. È un Paese che sta investendo molto nello sport, e questo è positivo. So che ci sono discussioni politiche, ma stanno cercando di cambiare. Tre anni fa non ero mai stato lì, e devo dire che mi è sembrato quasi un Paese nuovo. Io non sono un politico: se ci sarà un Masters 1000 lì, andrò a giocarlo. Si gioca a Dubai o Doha da 30 anni e non ci sono mai stati problemi. L’importante è che la ATP usi quei fondi per migliorare la vita dei giocatori e per restituire qualcosa al circuito.”
    Zverev, tra ambizione e realismoCon 50 vittorie stagionali e una ritrovata fiducia, Alexander Zverev punta a chiudere l’anno in crescendo. Il suo cammino a Vienna rappresenta non solo un’occasione per arricchire il palmarès, ma anche un segnale importante in vista del 2026.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Vienna: Arnaldi out, Zverev troppo solido al servizio

    Matteo Arnaldi a Vienna

    Poche prime palle in gioco, troppa fretta nel cercare l’affondo e un avversario estremamente solido e continuo al servizio, con queste variabili impossibile per Matteo Arnaldi venire a capo di Alexander Zverev negli ottavi di finale dell’ATP 500 di Vienna. Il tedesco, n.3 del mondo, sconfigge il sanremese per 6-4 6-4 e accede ai quarti di finale, dove trova l’olandese Tallon Griekspoor. Non era una sfida per niente facile per Matteo, passato per le qualificazioni nel maggiore torneo austriaco, di fronte ad un avversario così forte, ma si è anche complicato la vita da solo con un paio di passaggi a vuoto, caratterizzati da scelte di gioco non corrette per la fretta di voler incidere, mentre Zverev ha condotto una partita con pochi fronzoli e tutta sostanza, sostenuto da una prestazione di alto livello con il servizio. Il finalista dell’ultimo Australian Open ha servito talmente bene e continuo da impedire ad Arnaldi di trovare il modo di essere pericoloso con la risposta, eccetto rare occasioni, come il sesto game del secondo set, quando l’italiano è arrivato a palla break. Zverev non ha dato la sensazione di spingere a tutta, confermando una condizione fisica non ottimale (come ha affermato prima del torneo), ma è riuscito a gestire il gioco e rischiare complessivamente poco. Un tennis semplice, razionale, tutto votato all’efficacia con un rovescio molto potente e preciso e una buona propensione a venire a rete a raccogliere i frutti della spinta. Matteo resta ancora nel limbo tra momenti di gioco aggressivo e interessante a fasi in cui cade preda della frenesia e commette errori che alla fine paga a caro prezzo, una tendenza che l’incontro di Vienna non è riuscito a invertire.
    L’incontro scatta e prosegue con i due giocatori efficaci nei propri turni di servizio. Sul 2 pari Arnaldi è costretto ai vantaggi ma la chance per Zverev non arriva. Il tedesco serve quasi solo prime palle in gioco e i suoi colpi sono pesanti, difficile per Matteo incidere. Col secondo ace del match Arnaldi si porta 4-3. Il match è un po’ bloccato e anche lo spettacolo langue, in risposta troppo poco. Sul 4 pari arriva la prima scossa. Zverev inizia il game in risposta con un’ottima risposta ed entra forte col rovescio. Poi spreca un assist a porta vuota, ma Arnaldi rischia e sbaglia totalmente una palla corta, 15-30. Con una risposta precisa di diritto Zverev si prende le prime due palle break del match (arriva male Arnaldi sulla palla). Col terzo ace del match il ligure annulla la prima, ma sul 30-40 c’è lo scambio più lungo del match, nessuno dei due attacca e alla fine è Arnaldi il primo a sbagliare, un rovescio in rete. Zverev allunga sul 5-4 e si aggiudica il set per 6-4 forte del suo servizio.
    Arnaldi riparte al servizio nel secondo parziale ma sul secondo punto combina un vero disastro, perde di vista la palla su di una volè alta facile che gli costa un pericoloso 15-30. Seguono un paio di buoni punti di Matteo poi un doppio fallo. Alti e bassi, ma un buon attacco vale all’italiano il primo game. Anche il terzo game è complicato per il sanremese, ha fretta ed esagera, come sulla palla corta dopo il servizio che gli costa il 30-40 e palla break. Con un doppio fallo Arnaldi conclude un brutto game e subisce il secondo break dell’incontro, con Zverev avanti 2-1 e servizio. Proprio il servizio sostiene a dovere il gioco del tedesco, con tre prime palle in gioco su quattro è molto difficile per l’italiano (3-1). Sul 3-2, Zverev subisce un bello schema dalla risposta di Arnaldi e poi sul 30 pari sbaglia malamente una volè scolastica sulla rete, che gli costa la prima palla break da difendere nella partita. La annulla tirando forte un rovescio cross, troppo potente per essere difeso, per il 4-2. Il parziale scorre via sui game di battuta, Zverev va a servire per il match sul 5-4. Arnaldi riesce a strappare il primo punto, ma poi Alexander ingrana con servizio e rovescio e chiude alla prima palla match, vola via la risposta di Arnaldi sul 40-15.

    Matteo Arnaldi vs Alexander Zverev ATP Vienna Matteo Arnaldi44 Alexander Zverev [2]66 Vincitore: Zverev ServizioSvolgimentoSet 2A. Zverev 15-0 ace 15-15 30-15 40-154-5 → 4-6M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-15 ace 40-303-5 → 4-5A. Zverev 15-0 30-0 40-0 40-153-4 → 3-5M. Arnaldi 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-30 df2-4 → 3-4A. Zverev 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-3 → 2-4M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-151-3 → 2-3A. Zverev 15-0 30-0 40-01-2 → 1-3M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 df1-1 → 1-2A. Zverev 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 40-30 df1-0 → 1-1M. Arnaldi 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 df A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. Zverev 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-5 → 4-6M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 ace4-4 → 4-5A. Zverev 15-0 30-0 30-15 40-15 ace4-3 → 4-4M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 ace3-3 → 4-3A. Zverev 15-0 ace 30-0 40-03-2 → 3-3M. Arnaldi 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-2 → 3-2A. Zverev2-1 → 2-2M. Arnaldi 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1A. Zverev 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace1-0 → 1-1M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace0-0 → 1-0
    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: Arnaldi vs Zverev

    Statistica
    Arnaldi 🇮🇹
    Zverev 🇩🇪

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    259
    314

    Ace
    6
    6

    Doppi falli
    4
    1

    Prima di servizio
    28/59 (47%)
    38/53 (72%)

    Punti vinti sulla prima
    22/28 (79%)
    33/38 (87%)

    Punti vinti sulla seconda
    16/31 (52%)
    8/15 (53%)

    Palle break salvate
    1/3 (33%)
    1/1 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    209km/h (129 mph)
    215km/h (133 mph)

    Velocità media prima
    192km/h (119 mph)
    205km/h (127 mph)

    Velocità media seconda
    162km/h (100 mph)
    177km/h (109 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    60
    156

    Punti vinti su prima di servizio
    5/38 (13%)
    6/28 (21%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    7/15 (47%)
    15/31 (48%)

    Palle break convertite
    0/1 (0%)
    2/3 (67%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    0/0 (0%)
    0/0 (0%)

    Vincenti
    0
    0

    Errori non forzati
    0
    0

    Punti vinti al servizio
    38/59 (64%)
    41/53 (77%)

    Punti vinti in risposta
    12/53 (23%)
    21/59 (36%)

    Totale punti vinti
    50/112 (45%)
    62/112 (55%) LEGGI TUTTO

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    Zverev miglior tennista a non aver vinto uno Slam? Secondo Kafelnikov no

    Alexander Zverev

    È numero tre del mondo Alexander Zverev, una posizione che quasi tutti i colleghi tennisti sognano e invidiano, ma lui non è affatto felice della sua stagione come più volte esternato in varie interviste, e ora è uscito con le “ossa rotte” pure dal torneo di Shanghai, masticando amarissimo dopo l’ennesima delusione. Un torneo quello cinese che si era aperto in modo incredibile a tutti vista l’assenza del n.1 Alcaraz e il ritiro di Sinner in preda ai crampi per le difficilissime condizioni di caldo umido che opprime da giorni e giorni quest’area del paese asiatico. Invece Sasha ancora una volta non ha colto l’occasione, sconfitto al terzo turno da Rinderknech, stesso avversario che lo estromise addirittura all’esordio all’ultima edizione di Wimbledon. E pensare che lo scorso anno, durante le ATP Finals, Zverev era convintissimo di aver la prima agognata vittoria in uno Slam molto molto vicina. Lo diceva a chiare lettere durante ogni intervista, “So cosa devo fare e mi sto avvicinando”. A Torino, con la stagione ormai alla fine, se ne stava in campo più di tutti, addirittura un’ora abbondante dopo ogni singolo match disputato perché gennaio e l’Australia erano dietro l’angolo e c’era uno Slam da vincere.
    C’è andato molto vicino il tedesco a Melbourne, ad un passo… ma la prepotenza tennistica di Sinner l’ha stoppato ancora una volta, in quella che è stata la sua terza finale major persa (US Open 2020, Roland Garros 2024, Australian Open 2025). Quella sconfitta netta sulla Rod Laver Arena fu molto più di una normale partita persa. Per lui è stato un vero schiaffo in faccia, la dimostrazione di come ogni sforzo profuso, anche quelli di una off-season quasi spesa interamente a lavorare invece di riposarsi, non fosse sufficiente. Tanto che alla ripresa dell’attività dopo il ritorno dall’Australia ha inanellato una serie di risultati molto negativi. Il tutto aggravato da un’altra situazione per lui terribilmente scomoda: lo stop di tre mesi dell’allora n.1 Sinner gli aveva messo sul piatto d’argento la possibilità di diventare primo nel ranking ottenendo ottimi risultati tra fine inverno e inizio primavera, c’era la matematica a confermalo a suo favore. Il suo destino e nelle sue mani, ma…, ancora una volta, tra tensione e qualche acciacco, Zverev non ce l’ha fatta e anche questo grande obiettivo è svanito. Con Sinner così tosto e continuo e il “nuovo” Alcaraz non solo strepitosamente forte ma ora pure costante come rendimento, il trono del tennis si è allontanato forse definitivamente per Zverev, e lui ne è dannatamente consapevole.
    Ha tantissime qualità Sasha, ma anche problemi irrisolti. Con quel fisico imponente non ti puoi permettere di restare troppo lì dietro a costruire e remane. Non è un caso che forse il miglior torneo in carriera l’ha disputato nella prima edizione delle Finals di Torino dove, forte di un servizio mai così efficace ed di un’attitudine super aggressiva, a scambiare ci stava ben poco e sbaragliò tutta la concorrenza, anche un Djokovic ancora fortissimo e un Medvedev che da lì a poco sarebbe diventato n.1 del mondo. Quella settimana magica di Torno è rimasta una fiammata. Non mai stato nemmeno particolarmente fortunato il tedesco. A Parigi 2022 tutti ricordiamo il suo terribile infortunio sofferto in campo in semifinale vs. Nadal, una partita durissima che Zverev forse avrebbe vinto se non si fosse spezzato 7 legamenti della caviglia in una brutta caduta, col piede bloccato nella terra, perché lo spagnolo sembrava essere molto vicino al limite delle sue energie, mentre Sasha aveva in quel momento ben altra tenuta (e in finale c’era Ruud, non Djokovic…). Il rientro non fu facile ma alla fine ce l’ha fatta. Slam escluso, che resta ancora lì, come un miraggio. Magari un giorno il tedesco ce la farà, se mai Alcaraz e Sinner per una volta non saranno “cannibali” e perderanno qualcosa per strada, non si può mai sapere. Al momento per moltissimi commentatori Zverev è il tennista più forte nella storia moderna del gioco a non aver mai vinto uno Slam. A rafforzare questo “scomodo” primato i tanti tornei vinti in carriera (24) tra cui vari Masters 1000, le due edizioni delle Finals e la posizione di n.2 del mondo.
    Non tutti però indicano Zverev come il miglior tennista senza uno Slam in bacheca. Tra questi il russo Yevgeny Kafelnikov, due volte campione Slam ed ex n.1, che rispondendo ad un post sui social sulla questione, tuona “Non c’è un tennista nell’intero universo senza un titolo Slam migliore di Marcelo Rios!”. Il leggendario mancino cileno, famosissimo per il suo braccio fatato quanto il suo caratteraccio, in effetti vanta un altro primato assai particolare: è ad oggi l’unico n.1 ATP nella storia moderna del gioco a non aver vinto alcun titolo Slam. Per lui solo la finale agli Australian Open 1988, dove fu battuto da Petr Korda. Rios effettivamente è stato un tennista fuori dal comune: nonostante un fisico a dir poco “normale” aveva un senso geometrico del campo e una capacità di governare la palla senza pari, tra arrotate e cambi di ritmo pazzeschi. Faceva in campo quel che voleva, ma ha sempre difettato di di visione e costanza di rendimento, tanto aver vinto molto rispetto al proprio talento.
    Il “migliore senza vittorie Slam” è il classico tema che scatena un bel dibattito. Che dire allora di “Gattone” Mecir, uno con due finali Slam perse e uno stile di gioco unico? O David Ferrer, altro agonista feroce ma capitato in un’epoca quantomeno scomoda. Tomas Berdych è certamente un altro candidato forte in questa categoria, come l’americano Todd Martin (due finali Slam) o Jo Tsonga. Per non dimenticare anche Nikolay Davydenko e Robin Soderling (due finali a Roland Garros). Chissà se mai Zverev uscirà da questa categoria, vincendo finalmente uno Slam. Per farcela dovrà sicuramente compiere un grande salto di qualità a livello di consistenza, velocità nel battere gli avversari nei primi turni per non consumare troppe energie, e spogliarsi da quelle titubanze e attendismo che troppe volte lo rendono passivo e conservativo. Un titolo Slam devi andare a prendertelo di forza, non te lo regala nessuno…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Zverev accende la polemica: “Campi troppo lenti per favorire Sinner e Alcaraz”

    Alexander Zverev nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Zverev ha acceso la polemica al Masters 1000 di Shanghai 2025 con dichiarazioni che hanno fatto rapidamente il giro del circuito. Il tennista tedesco, dopo la vittoria nel secondo turno, ha criticato la velocità sempre più uniforme delle superfici, arrivando a insinuare che i direttori dei tornei stiano favorendo Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. “Odio che la velocità dei campi sia la stessa in tutti i tornei. So che i direttori degli eventi più importanti stanno andando in quella direzione perché vogliono che Jannik e Carlos facciano bene e arrivino in finale”, ha dichiarato senza mezzi termini, scatenando sorpresa e discussioni.
    Le parole di Zverev arrivano in un momento in cui la tendenza alla “omogeneizzazione” delle superfici è ormai evidente e supportata dai dati. Il Court Pace Index (CPI), l’indicatore che misura la velocità dei campi, mostra infatti un rallentamento generalizzato. Shanghai, per esempio, è passata da un CPI di 42.4 nel 2024 a 32.8 quest’anno, diventando una delle più lente del circuito insieme a Indian Wells (31.0). Solo Toronto, Cincinnati e Parigi restano sopra i 40 punti, considerate dunque superfici rapide.
    Il numero 3 del mondo è però andato oltre la semplice analisi tecnica, suggerendo che questa tendenza favorisca i due giovani dominatori del tennis mondiale. “Un tempo c’erano superfici molto diverse e non si poteva giocare allo stesso modo su tutte. Bisognava adattarsi all’erba, alla terra e al cemento, ma ora si può giocare nello stesso modo in ogni torneo”, ha aggiunto il tedesco, rimpiangendo un tennis più vario e tecnico.Le sue parole ricordano quelle di Roger Federer, che di recente aveva espresso preoccupazione per la perdita di diversità nelle superfici e la curiosità di vedere come Sinner e Alcaraz si comporterebbero su campi davvero veloci. Tuttavia, il tono di Zverev è apparso molto più polemico, quasi a voler denunciare un presunto “trattamento di favore” nei confronti dei due giovani rivali.
    In realtà, la lamentela del tedesco sembra riflettere più una frustrazione personale che un reale complotto. Dopo una stagione altalenante e lontana dai livelli di Sinner e Alcaraz, il suo sfogo sembra quello di un campione che fatica ad accettare la nuova gerarchia del tennis mondiale. Paradossalmente, anche nei tornei più rapidi — come Cincinnati, la seconda superficie Masters 1000 più veloce dell’anno — gli stessi Sinner e Alcaraz sono arrivati in finale, smentendo di fatto l’idea che le condizioni attuali siano costruite su misura per loro.
    Il dibattito sulla velocità dei campi resta aperto, ma le parole di Zverev rivelano qualcosa di più profondo: la difficoltà di un ex protagonista nel confrontarsi con una generazione capace di eccellere ovunque e di adattarsi a ogni tipo di superficie.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Zverev alla vigilia della Laver Cup: “Calendario insostenibile e Alcaraz-Sinner davanti a tutti” (con il programma di oggi della Laver Cup in campo anche Cobolli)

    Alexander Zverev nella foto – Foto Getty Images

    Sincero, diretto e senza filtri. Così si è presentato Alexander Zverev nella conferenza stampa del Team Europe alla vigilia della Laver Cup 2025, che scatterà venerdì. Il tedesco, chiamato a ritrovare fiducia dopo mesi complicati, ha affrontato i temi caldi del momento: dal calendario sempre più opprimente alla supremazia di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner sul resto del circuito.
    “Il calendario ATP è troppo denso”Zverev ha ribadito con forza una critica che da tempo circola tra i giocatori: “Questo è un tema ricorrente da quando sono entrato nel circuito e nulla è cambiato negli ultimi mesi. La nostra agenda è più fitta che mai”, ha dichiarato. Il n.3 del mondo ha sottolineato l’assenza di una vera pausa: “Noi tennisti meritiamo e abbiamo bisogno di una vera pre-season in cui allenarci e prepararci a 360 gradi, oltre che di qualche settimana di vacanza per ricaricare le pile. Con questo calendario non riusciamo nemmeno a prenderci due settimane di riposo. È troppo intenso: finiamo con le ATP Finals e iniziamo subito con uno Slam, non è possibile”.
    “Alcaraz e Sinner sono davanti a tutti”Zverev non ha nascosto la propria ammirazione per i due giovani dominatori del tennis mondiale: “La finale di Roland Garros tra Carlos e Jannik è stata qualcosa di mai visto, per la velocità e la qualità dei colpi. Abbiamo avuto grandi campioni negli ultimi 15 anni e i Big 3 ci hanno regalato partite indimenticabili, ma quello che hanno mostrato quei due a Parigi è stato unico”. Un riconoscimento che pesa, visto che proprio Zverev dovrebbe essere tra i principali rivali dello spagnolo e dell’italiano: “Sono chiaramente avanti a tutti. Il nostro compito è lavorare per avvicinarci al loro livello. Quest’anno non c’è riuscito nessuno, speriamo che accada la prossima stagione”.
    Obiettivo Laver CupVeterano della manifestazione, Zverev proverà a essere protagonista in questa Laver Cup 2025. Tra la necessità di ritrovare fiducia e la voglia di misurarsi contro i migliori, il tedesco ha lanciato un messaggio chiaro: il tennis ha bisogno di cambiamenti, ma nel frattempo lui è pronto a lottare.
    Prima giornata Laver Cup – Si parte staseraChase Center – ore 22:00Casper Ruud vs Reilly Opelka Jakub Mensik vs Alex Michelsen Flavio Cobolli vs Joao Fonseca (Non prima 04:00)Carlos Alcaraz / Jakub Mensik vs Taylor Fritz / Alex Michelsen LEGGI TUTTO

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    Alcaraz e Sinner, un duopolio che schiaccia il circuito: il divario con il “resto del mondo” è abissale

    Alexander Zverev nella foto – Foto Getty Images

    Suona forte e persino incredibile, ma i numeri non mentono: Carlos Alcaraz e Jannik Sinner stanno giocando un altro sport. Il livello espresso dai due giovani campioni è talmente superiore rispetto al resto del circuito che persino il ranking ATP fotografa un divario mai visto prima.
    L’ultimo dato, riportato dagli analisti, è impressionante: Jannik Sinner, attuale numero 2 del mondo, ha ben 4.850 punti di vantaggio su Alexander Zverev, terzo in classifica. Una distanza siderale, che equivale – e qui il paragone rende davvero l’idea – al margine che separa lo stesso Zverev dal numero 47 del mondo, il serbo Miomir Kecmanovic.
    Una sproporzione che racconta meglio di qualsiasi discorso l’egemonia esercitata da Alcaraz e Sinner sul tennis maschile. I due si dividono i titoli più importanti, giocano quasi sempre le finali dei tornei che contano e lasciano agli altri soltanto briciole.Se il presente è già un duopolio dominante, il futuro rischia di trasformarsi in un regno a due teste. La domanda che serpeggia nel circuito è la stessa: chi sarà in grado di colmare questa voragine? LEGGI TUTTO

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    Zverev, maturità ritrovata: “Non rompo una racchetta da tre anni e mezzo. Voglio lasciare un esempio”

    Alexander Zverev nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Zverev sembra finalmente aver ritrovato la serenità e il tennis dei giorni migliori, e lo sta dimostrando al Masters 1000 di Toronto 2025. Dopo la vittoria sofferta su Alexei Popyrin che gli è valsa l’accesso alle semifinali, il tedesco ha affrontato temi profondi in conferenza stampa, tra crescita personale, gestione della frustrazione e il desiderio di lasciare un’eredità positiva fuori e dentro il campo.
    La chiave contro Popyrin:“Gioire per la vittoria contro un avversario così è un gran segnale. Ho avuto un po’ di sfortuna nel primo set, ma sono stato bravo a cambiare posizione in risposta e giocare in modo più aggressivo. Lui è molto pericoloso quando è in fiducia, se continuerà così potrà entrare stabilmente tra i migliori”, ha dichiarato Zverev, che si prepara ora alla semifinale contro Khachanov.
    Toronto, condizione ideale per Sascha:“La superficie veloce e le palline rapide si adattano bene al mio tennis, ma ho dovuto lavorare tanto per sentirmi a mio agio. Il mese di pausa dopo Wimbledon è stato fondamentale: una settimana di vero riposo, poi tanto allenamento. Adesso finalmente raccolgo i frutti di questo lavoro”.
    Gestione della rabbia e il modello Federer:Ma più ancora del risultato, Zverev ha colpito per la sua maturità: “Fino a qualche anno fa, dopo aver perso il primo set, probabilmente avrei distrutto una racchetta. Ora sono tre anni e mezzo che non lo faccio e continuerà così. Sentire su di me la responsabilità di essere un esempio, anche da padre, mi ha cambiato. Voglio che si ricordi il mio tennis e l’impegno sociale con la mia Fondazione, non gli scatti d’ira. Federer mi ha ispirato: vedere come ha trasformato il suo carattere da giovane ribelle a esempio di perfezione mi ha fatto capire che anch’io dovevo cambiare”.
    Così, mentre il campo attende il verdetto delle semifinali, Zverev guarda avanti, determinato a lasciare un segno non solo per i suoi risultati, ma per i valori che porta dentro e fuori dal campo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO