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    F1, Stroll celebra Alonso: “Livello altissimo tutta la stagione”

    ROMA – Il Mondiale 2023 di Formula 1 si sta articolando in due frangenti: il primo vede dominare incontrastato il due volte campione iridato Max Verstappen, mentre il secondo è quello che riguarda tutto il resto del gruppo. Tra i piloti in lotta per la seconda posizione nel campionato alle spalle dell’olandese c’è anche Fernando Alonso che, quasi durante ogni fine settimana, riesce ad avere la meglio nei confronti del suo compagno di squadra in Aston Martin Lance Stroll. Nonostante l’età, dunque, lo spagnolo è ancora pienamente in grado di competere con tutti i suoi più giovani avversari e lo sta ampiamente dimostrando.
    Stroll: “Non commette errori”
    “Alonso ha mantenuto un livello altissimo per l’intera stagione, commettendo pochissimi errori o forse nessuno. Il suo livello di guida è sempre stato estremamente alto e in ogni weekend meriterebbe 10 e lode per quanto fa vedere in pista. Ottiene sempre il massimo dalla sua macchina e sono orgoglioso di essere riuscito a stargli davanti in alcune occasioni, ma devo ancora migliorare molto”. Sono queste le parole del pilota dell’Aston Martin, Lance Stroll, che nel corso di un’intervista rilasciata a Motorsport Magazine ha parlato del confronto con il compagno di box Fernando Alonso. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso ripensa alla Ferrari: “Mi è dispiaciuto non vincere il titolo”

    Alonso: “Se potessi tornare indietro…”
    “Se potessi tornare indietro nel tempo, sicuramente sceglierei di vincere il Mondiale con la Ferrari come prima cosa. In due occasioni, nel 2010 e nel 2012, mancavano pochi giri alla vittoria del Mondiale, che avrebbe potuto cambiare molte cose. Mi è dispiaciuto molto non vincere, ma in questi casi entrano in gioco diversi fattori che sono difficili da prevedere e controllare”. Il due volte campione del mondo di Formula 1, Fernando Alonso, ha parlato così del suo passato in Ferrari al podcast High Performance. LEGGI TUTTO

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    F1, il bilancio di Alonso: “Prima metà di stagione incredibile”

    ROMA – Fernando Alonso è uno dei piloti più forti e più amati della Formula 1 e, nonostante la sua età avanzi, lui continua a regalare spettacolo in pista e anche fuori. Il suo futuro sembra essere ancora nel circus e probabilmente con l’Aston Martin, una scuderia che ha permesso all’asturiano di tornare sul podio. La speranza del pilota spagnolo è quella di poter tornare a lottare per la vittoria e, magari, anche per il titolo già nella prossima stagione, anche se Max Verstappen e la Red Bull sembrano essere inarrestabili.
    Le parole di Alonso
    “Secondo me questa prima parte di stagione è stata incredibile. Attualmente siamo terzi nel Mondiale Costruttori e in quello Piloti. Secondo me era impossibile pensare di raggiungere simili risultati ad inizio anno. C’è stata qualche preoccupazione dopo la gara in Gran Bretagna, ma ora è ampiamente superata grazie al grande lavoro del team”. Queste le dichiarazioni del due volte campione del mondo di Formula 1, Fernando Alonso, rilasciate dopo il quinto posto ottenuto nel Gran Premio del Belgio. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso punta il terzo titolo: “Non correrei se non ci credessi”

    ROMA – L’attuale Mondiale di Formula 1 ha un solo ed incontrastato padrone di nome Max Verstappen. Il pilota olandese, infatti, è reduce da sette vittorie consecutive ed occupa saldamente la prima posizione della classifica iridata. Nessuno sembra in grado di fermarlo e, con ogni probabilità, Max andrà a laurearsi per la terza volta campione del mondo, superando nell’albo d’oro un campione del calibro di Fernando Alonso. Quest’ultimo è tornato nel circus da qualche anno e alla guida dell’Aston Martin ha ritrovato una certa costanza nell’appuntamento con il podio.
    Alonso: “Serve posto giusto al momento giusto”
    Il pilota dell’Aston Martin, Fernando Alonso, nel corso di un’intervista rilasciata ad AS, non ha nascosto il suo desiderio di conquistare il terzo titolo mondiale in Formula 1: “Credo nella possibilità di raggiungere il terzo titolo mondiale, se non fosse così non correrei perché una stagione di Formula 1 prevede tanti sacrifici, tra viaggi e preparazione. Per arrivare in alto in questa categoria non serve soltanto l’ambizione personale, ma bisogna essere nel posto giusto al momento giusto. Ora sono in un buon posto e in un buon momento, ma non ho nessuna ossessione”. LEGGI TUTTO

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    Il preparatore di Alonso: “Tre segreti dietro al fenomeno”

    Fabrizio è uno che quando lo chiami in causa si rintana nella conchiglia come il paguro bernardo: non schivo, di più, ma se lo prendi bene ti squaderna una Neverending Story. Il tema è naturalmente questo promettente ragazzino di quarantun anni, sotto contratto con Aston Martin per correre sino ai quarantaquattro (fine 2024). E poi chissà, sarà lui il primo a saperlo visto che ogni mattina si alza per scoprire qualcosa di nuovo dentro sé stesso. Borra lo segue da vent’anni, alternandosi con Edoardo Bendinelli. «E dobbiamo stare bene attenti – racconta Borra -, perché Fernando ha una memoria prodigiosa e se tu sgarri con un’inesattezza, un dettaglio che magari negli anni ha finito per sfuggirti, ti riprende e ti corregge».
    E allora non c’è domanda con cui si possa davvero incominciare. Spieghi lei chi è oggi Fernando Alonso. «Un pilota con un approccio rigorosamente scientifico da quando lo conosco, e di anni ne aveva diciassette, allievo nella Minardi. C’è un talento di base come i grandissimi campioni, gli Schumacher, gli Hamilton, i Verstappen; ma questo DNA conta fino a un certo punto, perché va applicato nell’ambito di un continuo aggiornamento scientifico».
    Da dove partiamo? «Da un discorso vecchio ma sempre valido, il triangolo della salute: strutturale, emotivo, chimico-nutrizionale. E partiamo dalla buona vecchia vita da atleta, che lui segue da sempre. Questa è la base».
    E sopra la base ci si monta… «La scienza, che fa passi da gigante e ci spinge di anno in anno a inserire qualcosa di nuovo nei programmi di preparazione. Preciso che io ed Edoardo non facciamo i tuttologi, ma sui diversi temi consultiamo i migliori esperti, poi le cose vanno spiegate per bene a Fernando che deve prima accettarle, altrimenti non se ne fa nulla. Quando lui dice sì noi partiamo, inserendo nuovi aspetti nella preparazione».
    Viene voglia di saltare subito all’ultimo gradino. «La nuova frontiera è l’aspetto cognitivo. Ricerche universitarie negli Usa hanno dimostrato come la neuroplasticità del cervello si possa allenare e possa migliorare a qualsiasi età, anche a ottant’anni. Parliamo di più aspetti: memoria, attenzione, velocità nel prendere decisioni, capacità di elaborazione, intelligenza selettiva, decisioni doppie, reattività. Se alleni tutto questo, puoi sfruttare la neuroplasticità per combattere l’invecchiamento e mantenere qualità che avevi a vent’anni. Ma bisogna cominciare da ragazzi, è troppo facile scoprirlo quando ne hai bisogno a quarant’anni. Fernando, su fronti avanzati come questo, sperimenta su sé stesso».
    D’accordo, ora torniamo un passo indietro, a scoperte già applicate da tempo. «Il sistema nervoso autonomo e il ritmo circadiano, sistema simpatico/parasimpatico. Di giorno dev’essere attivo il primo, di notte il secondo. Lui ogni mattina, appena sveglio, fa un test della variabilità cardiaca con un apparecchio; scopre così se di notte è stato attivo il sistema parasimpatico, che fa recuperare. Se, al contrario, è rimasto attivo il simpatico, è stato prodotto cortisolo, l’ormone dello stress: noi diciamo di aver dormito male. E’ come aver lasciato acceso un computer che non ha funzionato ma ha consumato. In quel caso adattiamo l’allenamento».
    Attento Borra, lei sta ammazzando la poesia. «Quella arriva alla fine della storia, quando uno dell’età di Fernando riesce a produrre quel livello di prestazioni, e a mantenerle. Alonso è Alonso anche perché, per fare un altro esempio, allena la reattività con un sistema di luci che alcuni hanno scoperto di recente, ma lui usa dal 2006. Giochiamo d’anticipo, prevenendo i problemi».
    E c’è l’aspetto emotivo. «Che è una parola generica, perché raccoglie studio del sistema nervoso autonomo, gestione neuromuscolare e motivazione. Tre cose che si completano tra loro e che continuiamo a studiare».
    Dunque: se la neuroplasticità si allena fino agli ottant’anni, avremo Fernando in Formula 1 per altri quaranta, giusto? (ride) «In realtà non sappiamo quanto correrà ancora, neanche lui lo sa perché, come dicevo, scopre sé stesso giorno dopo giorno. Fino a che il fisico e la testa gli danno queste risposte, continua. E la Formula 1 attuale lo aiuta, perché è sempre più importante la gestione delle risorse tecniche, a cominciare da gomme e benzina».
    Ultima cosa: come fa Fernando ad avere questa straordinaria lucidità in gara, a sapere sempre dove sono gli avversari e dov’è il suo compagno? «Guarda i maxischermi».
    Scusi? «Controlla la gara tenendo d’occhio i maxischermi per il pubblico, oltre a richiedere costantemente informazioni via radio».
    Le sue migliori armi? «Talento e approccio scientifico li abbiamo già detti; poi prodigiosa memoria, la capacità di elaborarla velocemente, la motivazione. Ma fondamentalmente: si diverte».  LEGGI TUTTO

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    F1, nuovo record per Alonso: è il pilota con più chilometri percorsi

    ROMA – Altro giro nuovo record per Fernando Alonso, che con il Gran Premio di Gran Bretagna diventa il pilota con più chilometri percorsi (ben 92.643) in Formula 1. Lo spagnolo dell’Alpine, dopo essere diventato il pilota più longevo, lascia un altro segno nella storia del Circus e si prende anche quest’altro primato che sa di esperienza e affidabilità. Superato Kimi Raikkonen, che guidava questa speciale classifica con 92.636 chilometri, mentre scala al terzo posto Lewis Hamilton che insegue a 85.776.
    Sempre (o quasi) in pista
    Alcuni di questi chilometri, pari in totale a 2,3 volte la circonferenza terrestre, devono aver avuto un sapore speciale per Fernando Alonso. Come il primo percorso in Formula 1. Era il 4 marzo 2001 e all’Albert Park di Melbourne lo spagnolo fa il suo esordio sulla PS-01 del Minardi Team. Dolci ricordi sono legati alle distanze percorse nel 2005 e nel 2006 quando l’iberico conquistò i suoi due titoli mondiali, mentre il rammarico segna il periodo in Ferrari, dove per tre stagioni è arrivato secondo. Se il pilota di Oviedo avesse però dato un seguito definitivo al suo addio nel 2018 e non fosse tornato all’Alpine l’anno scorso, questo primato non sarebbe stato possibile. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso da record: è il pilota con più chilometri percorsi

    ROMA – Altro record infranto da Fernando Alonso. Ora è lui il pilota con più chilometri percorsi in Formula 1, ben 92.643. L’alfiere dell’Alpine, dopo essere diventato il pilota più longevo, lascia un altro segno nella storia del Circus e si prende anche quest’altro primato che sa di esperienza e affidabilità. Superato Kimi Raikkonen, che guidava questa speciale classifica con 92.636 chilometri, mentre scala al terzo posto Lewis Hamilton che insegue a 85.776.
    Dal primo all’ultimo chilometro
    Alcuni di questi chilometri, pari in totale a 2,3 volte la circonferenza terrestre, devono aver avuto un sapore speciale per Fernando Alonso. Come il primo percorso in Formula 1. Era il 4 marzo 2001 e all’Albert Park di Melbourne lo spagnolo fa il suo esordio sulla PS-01 del Minardi Team. Dolci ricordi sono legati alle distanze percorse nel 2005 e nel 2006 quando l’iberico conquistò i suoi due titoli mondiali, mentre il rammarico segna il periodo in Ferrari, dove per tre stagioni è arrivato secondo. Poi l’addio nel 2018 e il ritorno in Alpine dove mostra ancora quel talento che lo ha portato a conquistare il rispetto di tutti i piloti nel paddock. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Canada: Alonso penalizzato di cinque secondi, scivola al nono posto

    MONTREAL – Oltre al danno, anche la beffa per Fernando Alonso. Il pilota dell’Alpine partiva infatti dalla prima fila nel Gp del Canada, nona tappa del mondiale di F1, ma a causa di una strategia da rivedere ha tagliato il traguardo settimo, alle spalle di Leclerc che partiva 19° e del compagno di squadra Ocon. Come se non bastasse, per lo spagnolo sono arrivate brutte notizie anche a gara conclusa. Convocato dagli steward insieme a Valtteri Bottas, il responso non è stato affatto positivo per lui e neppure per la scuderia.
    Alonso sanzionato
    Fernando è stato infatti penalizzato di cinque secondi a causa dei troppi cambi di traiettoria tra curva 10 e curva 12 nel corso del penultimo giro. In quel frangente, lo spagnolo stata tentando di difendersi dagli attacchi di Valtteri Bottas, ma secondo i commissari l’ha fatto in maniera irregolare. Fernando perde dunque due posizioni, scivolando dal settimo al nono posto. Di conseguenza, cede punti in classifica generale e li fa perdere anche all’Alpine in classifica costruttori, proprio a discapito di una rivale diretta come l’Alfa Romeo, che ora insegue a -6. LEGGI TUTTO