More stories

  • in

    Uno Slam su 16 giorni? Il CEO di Tennis Australia valuta l’opportunità

    Melbourne Park

    L’appetito vien mangiando… C’è grande soddisfazione a Melbourne per l’eccellente risultato complessivo dell’Australian Open 2025, con il record assoluto di presenze e un torneo che grazie al fitto e interessante cartellone di eventi della settimana riservata alle qualificazioni è diventato un grande happening per tutta l’Australia e non solo. Esibizioni, eventi benefici, concerti e tanto altro, anche la “opening week” degli Australian Open è a tutti gli effetti un successo, attira molto pubblico e soddisfa la voglia di tennis e divertimento della gente. Un interesse crescente e un giro economico così importante da solleticare in Craig Tiley, factotum del tennis australiano, un’idea mai ipotizzata prima: far scattare il main draw maschile e femminile del primo Slam dell’anno già al sabato, aggiungendo un giorno di competizioni al torneo. Sarebbero quindi ben 16 le giornate di gare dei main draw, uno in più dell’attuale format degli Australian Open, che dal 2024 ha copiato l’idea di Roland Garros di iniziare l’evento già alla domenica e non al canonico lunedì.
    In pratica gli Australian Open punterebbero ad avere 3 weekend completi di gare, in modo da poter offrire al pubblico più tennis di massimo livello e l’opportunità di vedere i campioni della racchetta in più giornate festive. Questo porterebbe molto probabilmente a collocare gli incontri di primo turno su ben 4 giorni (i 64 match maschili e altrettanti femminili suddivisi in 32 al giorno, indicativamente) oppure spalmare su tre giorni anche i secondi turni. Per i giocatori forse quest’ipotesi non scombussolerebbe più di tanto i programmi: la maggior parte di loro infatti, anche solo per adattarsi al fuso orario australiano, arriva con largo anticipo nel continente e quindi, eccetto coloro che giocano la settimana precedente qualche ATP o WTA 250, sarebbero già in loco.
    Ovviamente la motivazione principale di questa possibile novità è economica: più giorni di torneo ufficiale, più spettatori, più diritti tv, più incassi. Una prima stima di Channel 9 parla di un possibile incremento degli introiti per il torneo di un bel 15% con una sola giornata, visto che un sold out potrebbe essere quasi assicurato essendo un sabato. Tiley, interpellato da 7News su quest’ipotesi, guarda lontano, cauto ma risoluto: “Non faremo nulla senza riflettere attentamente sull’impatto che avrebbe sui giocatori e sui tifosi, ma in Australia c’è un desiderio insaziabile per il tennis, tutti vogliono più tennis in questa epoca” ha detto il direttore del torneo ad AAP presso il Melbourne Park. “Voglio dire, stiamo crescendo in ogni ambito. Abbiamo più bambini che giocano, più persone che si iscrivono ai club, più adulti che giocano. Non abbiamo mai venduto così tante racchette e palle. Stiamo attraversando un vero boom nello sport e abbiamo sempre più persone che stanno acquistando biglietti per entrare a Melbourne Park per vedere il tennis. Stiamo crescendo ogni anno e valutiamo ogni opportunità di crescita”. 
    Ricordiamo che Tiley nei mesi scorsi è stato anche al centro di importanti manovre politiche per cercare di rafforzare la posizione del suo torneo contro il potenziale “attacco” dei ricchissimi fondi sauditi che hanno cercato di strappare un Masters 1000 a gennaio come possibile tappa di avvicinamento agli Australian Open, novità che però finirebbe per guastare l’attenzione e le settimane di tennis in Australia. Per questo era stata intavolata una proposta rivoluzionaria di un nuovo tour, guidato dagli Slam, per rilanciare contro i dollari arabi. Poi la situazione sembra al momento rientrata, con i fondi PIF entrati “forti” nel tour ATP e WTA, tra sponsorizzazioni e l’organizzazione delle WTA Finals e NextGen Finals. Oltre a queste manovre, è chiaro il desiderio di Tennis Australia di rafforzare il proprio prestigio e portafoglio investendo e cercando nuove vie per crescere. Tutti i giocatori amano la trasferta australiana, il cosiddetto “Happy Slam”, dove vengono coccolati come in nessun altro evento. Un torneo che potrebbe presto diventare non solo il più felice, ma anche il più lungo…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Brevi da Melbourne: record di pubblico, l’omaggio di Jannik a Kobe Bryant

    Sinner e Zverev durante la premiazione degli Australian Open 2025 (foto Brigitte Grassotti)

    Enorme nel mondo sportivo e non solo l’eco del successo di Jannik Sinner all’Australian Open 2025, in particolare per il dominio nella finale contro Zverev, match mai davvero in discussione come lo stesso tedesco sportivamente ha ammesso dopo la sconfitta. L’azzurro è riuscito a difendere il primo successo Slam dell’anno scorso, unendosi così a un gruppo di super campioni che nel nuovo secolo hanno confermato l’anno successivo un titolo Major. Ecco la lista di questi sei giocatori:
    – Andre Agassi – Roger Federer – Rafael Nadal – Novak Djokovic – Carlos Alcaraz – Jannik Sinner

    Posando con la coppa appena conquistata, Sinner si è reso protagonista anche di un bel gesto in ricordo di Kobe Bryant, stella della NBA prematuramente scomparso proprio il 26 gennaio di cinque anni fa in un incidente aereo sulle colline di Los Angeles. Jannik ha indossato un modello di scarpe prodotte in ricordo del cestista, amatissimo anche in Italia visti gli anni trascorsi da giovane tra Reggio Emilia e Pistoia, seguendo il padre Joe (anche lui professionista nel basket). Sinner in alcune interviste ha ricordato l’ammirazione per Kobe, per la sua mentalità vincente e dedizione alla professione.

    💛💜 Dopo il match, Jannik Sinner ha indossato le Nike Air Force 1 Low Retro QS Bryant in memoria della scomparsa di Kobe avvenuta esattamente 5 anni fa, il 26 gennaio 2020 🐍 pic.twitter.com/PziNALJszj
    — Eurosport IT (@Eurosport_IT) January 26, 2025

    Infiniti i messaggi di congratulazioni ricevuti da Sinner dopo la vittoria a Melbourne. Rafa Nadal uno dei primi a congratularsi con una bella storia Instagram, poi anche Djokovic, che ha dedicato belle parole a Zverev “Continua a crederci, ce la farai” e quindi scrive a Jannik “Congratulazioni Jannik”. Tra i colleghi, Carlos Alcaraz ha scritto un messaggio a Sinner, mostrando grande fair play e confermando la stima tra i due giovani campioni.

    Many congrats @janniksin! 👏🏻🏆🇦🇺 Bravo!!!
    — Carlos Alcaraz (@carlosalcaraz) January 26, 2025
    L’Australian Open 2025 si è concluso con un grandissimo successo di pubblico: complessivamente il torneo ha avuto 1.102.303 spettatori per il main draw,. È il record assoluto per il torneo, supera il dato del 2024 (1.020.763); considerando anche la settimana che “scalda” l’avvio del main draw con le qualificazioni ed eventi di vario tipo (incluse alcune esibizioni, quest’anno Sinner ne ha giocate due) si arriva 1.218.831 presenze, contro le 1.110.657 dell’anno scorso. L’Happy Slam cresce anno dopo anno, e il successo di pubblico lo conferma.

    Zverev invece purtroppo si unisce ad un club un po’ più scomodo, quello dei tennisti sconfitti nelle proprie prime 3 finali Slam nell’era moderna. Gli altri sono:
    – Andre Agassi
    – Goran Ivanisevic
    – Andy Murray
    – Dominic Thiem
    – Casper Ruud
    – Alexander Zverev
    Ruud e Zverev sono gli unici ancora senza un titolo Major, gli altri ovviamente hanno vinto uno dei quattro titoli principali. Ce la faranno a cancellare quello zero?

    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

  • in

    Djokovic mostra sui social il risultato dei suoi esami dopo l’infortunio

    Novak Djokovic all’uscita dalla Rod Laver Arena

    “Ho pensato di pubblicare questo qui per tutti gli “esperti” di infortuni sportivi che ci sono in giro…”
    Con questo messaggio polemico Novak Djokovic respinge le dure critiche sui suoi “presunti” infortuni, pubblicando la immagine del controllo diagnostico che ha confermato la lesione che l’ha costretto a gettare la spugna dopo un set contro Zverev in semifinale all’Australian Open.

    Thought I’d leave this here for all the sports injury “experts” out there. pic.twitter.com/ZO5mBtw9zB
    — Novak Djokovic (@DjokerNole) January 25, 2025

    Novak ha accusato il fastidio nella partita di quarti di finale contro Carlos Alcaraz, riuscendo a gestire il dolore dopo il primo set perso e portando a casa un bel successo contro il giovane rivale, mostrando una grandissima lucidità tattica oltre che resistenza. Purtroppo non è riuscito invece a resistere in semifinale, con l’amara decisione di mollare dopo un set, uscendo sotto una bordata di fischi della Rod Laver Arena, comportamento irrispettoso ed esagerato tanto da essere stigmatizzato anche da Zverev nell’intervista a caldo in campo.
    A questo punto Djokovic ha già annunciato il forfait in Davis Cup (dove era stato convocato per il round preliminare), e vedremo se riuscirà a recuperare in tempo per il torneo di Doha, passato a categoria ATP 500 e al quale si è iscritto.
    È anche da chiarire se continuerà o meno la collaborazione con Murray, l’accordo era per l’Australian Open. “Ne parleremo”, hanno chiosato entrambi. Adesso il serbo deve soprattutto focalizzarsi sul recupero dall’infortunio.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

  • in

    20 vittorie di fila, record personale per Sinner (e altre curiosità statistiche)

    Jannik Sinner e Jim Courier a Melbourne

    L’obiettivo è vincere il secondo Australian Open e terzo Slam in carriera, ma intanto Jannik Sinner continua a macinare record su record. La vittoria in semifinale a Melbourne contro Ben Shelton allunga a 20 la sua striscia di vittorie consecutive, è il suo record personale di successi. L’ultima sconfitta di Jannik risale alla finale del 500 di Pechino nell’ottobre del 2023 (fermato da Alcaraz), poi solo vittorie passando da Shanghai, ATP Finals, Davis Cup e Australian Open. La miglior serie precedente di vittorie si era fermata a 19, dalla Final 8 di Davis Cup 2023 a Indian Wells 2024.
    C’è un altro bel 20 che campeggia Pro-Sinner a livello statistico: venti sono infatti le vittorie consecutive su campi duri con un’età di 23 anni e 149 giorni. Solo John McEnroe nel 1981 è riuscito a fare altrettanto con un’età inferiore, 22 anni e 197 giorni per l’esattezza (nell’era Open).
    Tuttavia la striscia più impressionante è forse questa: 88 partite di fila vincendo almeno un set! L’ultima partita nella quale Jannik non è riuscito a portare a casa nemmeno un set è la finale delle ATP Finals 2023 a Torino, dove Djokovic lo sconfisse in due set. Un rilievo questo incredibile sulla consistenza di Sinner, mai domo e sempre pronto a lottare anche nelle rare sconfitte.

    Sinner Courier @janniksin #AO2025 pic.twitter.com/WuCUsFfZor
    — Tennis TV (@TennisTV) January 24, 2025

    Sinner è anche il tennista più giovane a disputare due finali consecutive all’Australian Open dai tempi di Jim Courier. Lo statunitense ci riuscì nel 1992 e 1993, a 22 anni e 167 giorni; Sinner con un anno in più, per l’esattezza a 23 anni e 163 giorni.
    Battendo Shelton, Sinner ha segnato la quindicesima vittoria negli Slam contro tennisti statunitensi, senza mai una sconfitta.
    Con la terza finale Slam raggiunta, Jannik è dietro solo a Nicola Pietrangeli tra i tennisti italiani (ne disputò 4 in carriera). In caso vittoria, diventerà l’italiano più vincente di sempre nei Major, visto che Pietrangeli si fermò a due Roland Garros.
    Ultima curiosità statistica: domenica lotteranno per il titolo degli Australian Open 2025 il n.1 e il n.2 del ranking mondiale. Non accadeva dal 2019, quando Novak Djokovic sconfisse nettamente in finale Rafael Nadal.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

  • in

    Sinner si è allenato con Alex Bolt (al coperto). Niente allenamento per Djokovic

    Jannik Sinner in allenamento a Melbourne

    Allenamenti al coperto e tranquillità, tra ampi sorrisi e concentrazione, questo è stato il programma giornaliero di Jannik Sinner in vista della semifinale di domani (ore 9.30 italiane) contro Ben Shelton. Il n.1 del mondo e campione in carica degli Australian Open ha optato nuovamente per i campi coperti di Melbourne Park per preparare il match che potrebbe aprirgli le porte per la seconda finale consecutiva a Melbourne. Dato la giornata ventosa e umida della capitale dello stato di Victoria, il team Sinner ha scelto di continuare la preparazione allenandosi indoor, in modo da non perdere ritmo e buon feeling sulla palla per colpa del vento. Una scelta dettata anche dalla voglia di restare concentrati e tranquilli, visto che al pubblico non è permesso l’accesso a quell’area.
    Ovvia la decisione di allenarsi con un mancino per testare traiettorie e rotazioni che attenderanno Jannik contro Ben. A condividere il campo con Sinner è stato il tennista locale Alex Bolt, oggi n.172 ATP ma con un passato da n.125. Il 32enne di Murray Bridge non possiede un servizio terrificante come quello di Shelton, ma usa bene lo spin ed è un macino “vero” come approccio al gioco. Shelton invece si è allenato con il promettente Cruz Hewitt, figlio del grande Lleyton.
    Quello di domani sulla Rod Laver Arena sarà il sesto confronto diretto tra Jannik e Ben: conduce l’azzurro per 4 vittorie a 1. L’americano si aggiudicò il primo, al 1000 di Shanghai 2023 (Sinner non sfruttò un match point), poi quattro successi di fila per il nostro campione, con l’ultimo incontro disputato ancora a Shanghai (6-4 7-6 per Jannik) negli ottavi di finale. Sinner finì per vincere il torneo cinese, battendo in finale Novak Djokovic. Che la storia possa ripetersi?
    Invece pare Djokovic abbia disertato l’allenamento previsto, preferendo riposare dopo il problema muscolare sofferto nell’incontro di quarti di finale contro Alcaraz. L’allenamento del serbo era previsto nel primo pomeriggio sul campo 16 di Melbourne Park, ma non si è presentato e nessuno l’ha visto nemmeno nell’area dei campi al coperto, quelli scelti ancora da Sinner. Djokovic affronterà Zverev nella notte italiana (ore 4.30) per un posto in finale.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

  • in

    TAS – Sinner: la difesa dell’azzurro ha nominato Lord John Dyson, ex giudice della Corte Suprema inglese

    Lord John Dyson

    Sarà Lord John Dyson, ex giudice della Corte Suprema inglese, a difendere Jannik Sinner nel collegio arbitrale che presso il TAS di Losanna il prossimo aprile esaminerà il ricorso della WADA contro l’assoluzione decretata da un tribunale indipendente dopo la positività del tennista azzurro al Clostebol lo scorso marzo. Secondo quanto riporta Sky Sport, non sarà quindi Jeffrey Benz a sedersi dalla parte di Jannik ma l’81enne giurista inglese, uno dei massimi esperti in materia legale del Regno Unito, e possiamo dire al mondo.
    Lord Dyson ha un passato a dir poco impeccabile nella sua carriera legale: è stato giudice di Corte d’Appello di Inghilterra e Galles dal 2001, poi giudice della Corte Suprema (2010 – 2012), e quindi anche Presidente della Corte d’Appello e consulente del Dipartimento Cultura, Media e Sport del governo del Regno Unito. Essendo stato un giudice della Corte Suprema, è stato anche insignito del titolo di Lord.
    La sua solidissima carriera di magistrato nelle più prestigiose istituzioni del paese si è interrotta nel 2016, quando Dyson ha lasciato la magistratura riprendendo quella di avvocato e consulente, prendendo parte ad importanti procedimenti come perito, esperto e mediatore, anche per quanto riguarda questioni sportive. Dyson è stato parte di collegi arbitrali per la federcalcio britannica, il TAS e Sport Resolution.
    Lo studio legale Onside Law, che difende Jannik Sinner in questo appello, si affida pertanto all’esperienza ed autorevolezza di un ex magistrato di estrema competenza e rispettato a livello internazionale. Secondo Sky Sport questa scelta sarebbe motivata, oltre che dall’importanza del personaggio, anche per un motivo tecnico – legale: il regolamento antidoping del tennis deve essere totalmente conforme al codice Wada, ma resta un regolamento adottato nell’ambito del diritto inglese e delle sue peculiarità. Se c’è una qualche divergenza nell’interpretazione di alcune norme, il riferimento resta la legge inglese, l’ambito di massima competenza di Lord Dyson.
    Ricordiamo che il collegio a tre del TAS di Losanna che esaminerà il ricorso della WADA è composto dal presidente del collegio stesso, Jacques Radoux (lussenburghese) nominato dal TAS, e Ken Lalo (israeliano) nominato dalla Wada, oltre ovviamente a Lord Dyson, scelto dai legali di Sinner. Il procedimento si svolgerà i prossimi 16-17 aprile.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

  • in

    Chi vincerà gli Australian Open? Henin punta su Sinner, Henman su Alcaraz

    Justine Henin

    A poche ore dall’avvio degli Australian Open 2025, molti esperti ed ex giocatori si lanciano in pronostici su chi alzerà il primo trofeo Slam del nuovo anno. All’interno di uno speciale su Eurosport, alcuni ex tennisti – oggi opinionisti del canale sportivo europeo – hanno espresso la propria opinione scegliendo il favorito per la vittoria finale. Riportiamo alcuni dei loro pareri, con le relative motivazioni. In generale sono Sinner e Alcaraz a raccogliere più consensi, ma occhio a Djokovic. Poche chance, sulla carta, a Zverev e nessuno cita un outsider.

    Mats Wilander: “Scelgo i due numeri uno, Sinner e Aryna Sabalenka. Entrambi sono forti giocatori sul cemento e hanno vinto titoli importanti di recente. Sinner e Sabalenka sono leggermente favoriti, anche se non così dominanti come i campioni del passato come Djokovic o Serena. Tuttavia, sono i principali contendenti ai miei occhi”. Mats quindi va sul sicuro, i due campioni in carica. “Novak è ancora un contendente, soprattutto all’Australian Open, dove ha vinto dieci volte. Le partite da cinque set lo aiutano alla sua età. Potrebbe anche fare bene a Wimbledon, ma penso che l’Australia sia la sua migliore possibilità quest’anno. C’è molta pressione mentale sui giocatori all’inizio della stagione, ma Novak prospera in quell’ambiente”.
    Tim Henman: “Credo che il vincitore uscirà tra Alcaraz, Sinner, Djokovic o Zverev. Se dovessi sceglierne uno, sceglierei Alcaraz. Direi che Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono i due principali favoriti, soprattutto dopo le loro prestazioni dell’anno scorso, dove hanno vinto tutti e quattro i Grandi Slam tra loro. Occhio a Berrettini o Norrie, potrebbero causare sorprese. Entrambi hanno l’esperienza e il talento per fare strada nel torneo. Denis Shapovalov è un altro da tenere d’occhio, dato che sta giocando meglio di recente”.
    Boris Becker non si sbilancia con un solo nome: “Non mi concentrerei sulla classifica. Sceglierei Sinner, Alcaraz, Zverev e Djokovic. Questi quattro sono i miei preferiti. Spero che rimangano tutti in salute e superino la prima settimana. Da lì partiremo per vedere chi arriverà in fondo”.
    Alex Corretja segue il tedesco: “Sinner e Alcaraz sono forti contendenti, ma non escludere Djokovic. Anche Zverev ha del potenziale, data la sua esperienza. L’Australian Open è sempre imprevedibile, dato che è il primo grande evento della stagione e i giocatori arrivano con diversi livelli di preparazione. Giocatori come Ruud potrebbero sorprendere, a seconda della loro forma. Non si può mai dubitare di leggende come Novak. Ci ha dimostrato che ci sbagliavamo molte volte quando pensavamo che non ce la potesse fare. L’assunzione di Andy Murray dimostra che crede ancora di avere qualcosa da dimostrare. Quest’anno sarà cruciale per lui. Lui e le altre leggende hanno quella qualità speciale che li distingue dai giocatori normali”.
    Justine Henin: “Sceglierei Jannik Sinner. È probabile che Djokovic e Alcaraz si affrontino nei quarti, il che rende le cose difficili per entrambi. Alcaraz ha avuto un inizio difficile l’anno scorso, ma la sua motivazione a iniziare forte questa stagione è enorme”.

    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

  • in

    TAS – Sinner: scelto il presidente del collegio giudicante

    Jacques Radoux

    Sarà il lussemburghese Jacques Radoux a completare e presiedere il collegio che il prossimo aprile giudicherà il ricorso della WADA contro la sentenza di un tribunale indipendente che lo scorso 20 agosto ha assolto Jannik Sinner dalla doppia positività dal Clostebol rilevata nel mese di marzo 2024. Radoux, lussemburghese, è il membro del collegio scelto dal TAS. È un ex tennista, protagonista di una carriera modesta che l’ha portato ad un best ranking di n.458 nel 1991, senza risultati di rilievo; poi ha ricoperto il ruolo di capitano in Davis Cup per la squadra del suo paese dal 2008 al 2013.
    Carriera modesta da Pro, poi professionista molto stimato in ambito legale, apprezzato in particolare per la sua profonda conoscenza della materia – sportiva e giuridica – e ritenuto persona assai equilibrata nei propri giudizi. Radoux ha completato i suoi studi giuridici in Francia, ricorrendo poi il ruolo di referendario alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Dal 2008 si occupa della sezione tennis di Special Olympics Lussemburgo.
    Ricordiamo che gli altri due arbitri a giudicare il “Caso Sinner” saranno Ken Lalo (66 anni, presidente della federazione israeliana sport equestri) scelto dalla Wada, e lo statunitense Jeffrey Benz, da ben 25 anni nella rosa degli arbitri del Tas, esperto scelto dal team di Sinner. Benz recentemente è stato coinvolto nel “Caso Halep”, aiutando la tennista rumena nell’arbitrato che l’ha vista protagonista, con una condanna passata dai 4 anni iniziali a 9 mesi.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO