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    La FIVB lancia una nuova serie di webinar sulla lotta al doping

    La FIVB e la ITA (International Testing Agency) hanno annunciato una nuova serie di webinar, in programma ad aprile e maggio 2024, sul tema del contrasto al doping e del “clean sport”. I seminari online sono destinati ad atleti, allenatori, arbitri, personale medico, procuratori, istruttori e membri delle Federazioni nazionali. Le 5 lezioni saranno proposte in sei diverse lingue (inglese, arabo, cinese, francese, russo e spagnolo) e chi le frequenterà tutte otterrà un certificato di partecipazione.

    I webinar organizzati da FIVB e ITA fanno parte dell’accordo stabilito all’inizio del 2023, in base al quale la Federazione internazionale ha delegato all’agenzia tutti i controlli antidoping, durante le competizioni e al di fuori di esse, pur mantenendo a suo carico la gestione dei risultati e le eventuali sanzioni.

    Gli incontri si terranno ogni martedì alle 14 (ora italiana) sui seguenti temi: il 9 aprile introduzione all’antidoping, il 6 aprile i controlli antidoping e le procedure di test, il 23 aprile la lista dei farmaci proibiti, il 30 aprile la valutazione e le conseguenze delle violazioni e il 7 aprile i test al di fuori delle competizioni. Per partecipare ai singoli webinar è sufficiente iscriversi seguendo i link sul sito della FIVB.

    (fonte: FIVB) LEGGI TUTTO

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    ITIA: ridotta la pena a Brooksby, può rientrare il prossimo 3 marzo

    Jenson Brooksby

    Jenson Brooksby potrà tornare sul tour ATP il prossimo 3 marzo 2024, visto che l’ITIA ha ridotto la pena da 18 a 13 mesi per aver saltato 3 controlli antidoping. La notizia arriva direttamente dalla International Tennis Integrity Agency (ITIA), che attraverso il suo portale ufficiale ha comunicato che oggi, 15 febbraio, è stato raggiunto un accordo con il giocatore americano.
    Brooksby, all’epoca n.33 del ranking ATP, era stato sospeso per 18 mesi da un tribunale indipendente per aver saltato tre test antidoping in un periodo di 12 mesi. Tuttavia, nuove informazioni relative alle circostanze che hanno dato origine ai test mancati – che in precedenza non erano state a disposizione dell’ITIA o del tribunale indipendente durante l’udienza iniziale – sono state presentate nell’ambito del procedimento di appello della Corte Arbitrale dello Sport (CAS) del giocatore. “Sulla base di un esame dettagliato delle nuove informazioni, l’ITIA, in consultazione con l’Agenzia mondiale antidoping (WADA), ha stabilito che il grado di colpa del giocatore per la violazione delle regole antidoping (ADRV) doveva essere rivalutato”, si legge nel comunicato.
    Così è avvenuto, tanto che la colpa di Brooksby è stata ritenuta meno grave rispetto alla sanzione ricevuta, e quindi una sospensione di 13 mesi è stata considerata come appropriata. La sanzione è stata retrodatata alla data del terzo ed ultimo mancato test antidoping di Jenson, quindi la sospensione di Brooksby, iniziata il 4 febbraio 2023, terminerà il 3 marzo 2024. Raggiunto l’accordo con l’ITIA, il giocatore ha ritirato il ricorso al CAS.
    Brooksby aveva argomentato sui social con dovizia di particolari le sfortunate circostanze che l’avevano portato a saltare il terzo controllo antidoping (ne avevamo parlato qua). A quanto sembra la tesi dello statunitense è stata considerata valida, e quindi la pena ridotta. Brooksby si è dedicato negli ultimi mesi a commentare i colleghi del tour su alcuni network USA. Si era anche sottoposto ad un intervento al polso, quindi è tutto da verificare come rientrerà sul tour.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Halep: “Ho fiducia nel giudizio, la verità verrà fuori”

    Simona Halep, squalificata per 4 anni

    Simona Halep è ottimista che il processo d’appello, in corso a Losanna di fronte al Tribunale arbitrale dello sport contro la sua squalifica per doping, la scagionerà totalmente dalle accuse, ritenute dalla tennista rumena assurde e ingiuste. L’ex numero 1 del mondo è stata sospesa dall’ottobre 2022 per 4 anni per due distinte violazioni dei protocolli antidoping. Oggi ha parlato del caso davanti al Tribunale.
    “Mi hanno giudicato in base a degli scenari”, ha detto Halep, come raccoglie la agenzia Reuters. “Non ci sono prove. È semplicemente folle”. “Ho avuto la possibilità di difendere la mia posizione e credo davvero che la verità verrà fuori. Il giorno in cui tornerò in campo si avvicina”.
    A meno che il procedimento non scagioni totalmente Simona, la sospensione durerà fino al 6 ottobre 2026. La 32enne ex campionessa di Wimbledon è risultata positiva al farmaco Roxadustat agli US Open del 2022. Il Roxadustat è legittimamente utilizzato per il trattamento dell’anemia, ma è presente nell’elenco delle sostanze vietate della WADA come agente dopante poiché aumenta l’emoglobina e la produzione di globuli rossi. Nel maggio del 2023, Halep è stata colpita da un’ulteriore e separata violazione del programma antidoping relativa a irregolarità nel suo passaporto biologico da atleta.
    Nella sentenza iniziale, un tribunale indipendente ha accettato la spiegazione della Halep di aver assunto inconsapevolmente quella sostanza per colpa di un integratore contaminato, ma ha ritenuto che la causa del fallimento dei test fosse “probabile doping”. Si è poi appurato che quell’integratore incriminato le è stato somministrato inconsapevolmente da un membro dell’Accademia di Mouratoglou, come confermato dallo stesso ex allenatore della rumena. Il prodotto sarebbe stato contaminato, e questo avrebbe alterato i valori del sangue della campionessa.
    Nel suo ricorso, Halep chiede alla Corte Arbitrale dello Sport di annullare la decisione del Tribunale e di ridurre la sua sospensione. Al termine dell’udienza il collegio delibererà ed emetterà un lodo arbitrale contenente la propria decisione e le relative motivazioni.
    “Al momento non è possibile indicare un periodo di tempo per l’emissione della decisione”, ha affermato il TAS in una nota. “La decisione del collegio CAS sarà definitiva e vincolante, ad eccezione del diritto delle parti di presentare ricorso al Tribunale federale svizzero entro 30 giorni per motivi limitati.”
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Halep sarà sentita dal CAS il 7 febbrario 2024

    Simona Halep

    Si torna a parlare del caso Halep. La ex n.1 WTA rumena è attualmente squalificata per due violazioni al protocollo anti doping dell’ITIA (assunzione di un farmaco proibito, il roxadustat, e irregolarità nel passaporto biologico), ma sta continuando a lottare per dimostrare la propria innocenza. Per questo dopo la sentenza a lei sfavorevole, che la condanna ad uno stop fino al 6 ottobre 2026, ha deciso si appellarsi al CAS, Court of Arbitration for Sport. Finalmente il tribunale ha deciso le date dell’udienza: Halep sarà sentita dal 7 al 9 febbraio 2024.
    Questo il commento di Simona, affidato anche da una breve clip: “Sono felice di avere la opportunità di presentarmi davanti ad un tribunale indipendente e provare la mia innocenza”.

    With the news of her hearing Simona shared saying this:
    “The Court of Arbitration for Sport has decided hearings in my case to be between 7-9 February 2024. I am glad to have the opportunity to present and prove my innocence before an Independent tribunal. Thank you!”. pic.twitter.com/0JsWuEwAu3
    — Romanian Tennis (@WTARomania) December 12, 2023

    Halep fu trovata positiva a US Open 2022. Fin da subito ha fatto tutto quello che era in suo potere per provare la propria innocenza, affermando che la sostanza proibita era entrata nel suo corpo per colpa di un integratore contaminato. I suoi coach (tra cui Darren Cahill, attualmente nell’angolo di Sinner) hanno sostenuto la sua innocenza, e Patrick Mouratoglou si è preso la colpa per la faccenda, visto che l’integratore incriminato è stato proposto alla rumena da un membro del suo staff. Al momento tuttavia la sentenza è in vigore e Halep sta scontando la squalifica.

    Romanian tennis player Simona Halep has been suspended for a period of four years following breaches of the Tennis Anti-Doping Program.https://t.co/dO3PdIruyF pic.twitter.com/cLRU7EhkjY
    — International Tennis Integrity Agency (@itia_tennis) September 12, 2023

    Vedremo se il CAS, che ha sede a Losanna ed è attivo dal 1984 e riconosciuto dal CIO, ribalterà la sentenza a favore di Simona o la ex campionessa di Wimbledon dovrà scontare i 4 anni di squalifica. LEGGI TUTTO

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    Squalifica di tre anni per il brasiliano Igor Marcondes, n.265 del ranking ATP

    Igor Marcondes nella foto

    L’International Tennis Federation, sezione Antidoping, ha reso noto che il tennista brasiliano Igor Marcondes dovrà scontare tre anni di squalifica (il provvedimento scatta dal 4 marzo 2022 e il giocatore potrà rientrare nel circuito professionistico a partire dal 3 marzo 2025) per aver violato il programma antidoping per la seconda volta in carriera. Già nel 2018, infatti, il sudamericano venne fermato per nove mesi.
    I risultati ottenuti da Marcondes, ora n.265 del ranking ATP in singolare, tra il 22 novembre 2021 e il 4 marzo 2022 restano validi in quanto le violazioni al programma antidoping non sono avvenute durante le competizioni: in questo arco di tempo, il brasiliano ha vinto i suoi primi titoli Challenger a Florianopolis nel dicembre 2021 (sconfisse il boliviano Dellien in due set) e Blumenau nel gennaio di quest’anno (si impose in rimonta sull’argentino Torres per 3-6 7-5 6-1). LEGGI TUTTO

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    Tandara, ipotesi ostarina come sostanza anabolizzante

    Di Redazione Dopo l’improvvisa notizia della sospensione provvisoria di Tandara, l’opposto brasiliano, per violazione delle norme antidoping, dalle testate brasiliane si evince che la sostanza trovata sarebbe l’ostarina, inclusa nella classe degli anabolizzanti e quindi vietata. L’ipotesi è, però, che questa sia usata per il controllo del ciclo mestruale delle atlete, in modo da controllarlo e impedirne il flusso durante manifestazioni del calibro olimpico. Pratica in uso da diverso tempo nella nazionale brasiliana, di accordo con la Confederazione Brasiliana. Tuttavia, la Confederazione Brasiliana Pallavolo, tramite comunicato ufficiale, informa che l’ostarina non è presente tra i medicinali che i ginecologi, di accordo con il dipartimento medico della nazionale, prescrivono alle atlete in questi casi, a differenza, ad esempio, del didrogesterone. (Fonte: webvolei.com.br) LEGGI TUTTO

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    La WADA chiarisce la posizione sui vaccini Covid-19

    Il primo vaccino anti Covid-19 approvato

    Da qualche settimana, soprattutto in ambito medico sportivo, è in corso un dibattito sull’impatto che i vaccini per il Covid-19 (già disponibili in UK, a breve in moltissimi altri paesi) possono avere a livello di normative anti doping. I tennisti al momento non sembrano “obbligati” alla vaccinazione per presentarsi al via di un torneo, ma visto che il calendario li porterà a viaggiare da un paese all’altro, una protezione contro il virus è altamente consigliata. I vaccini presto disponibili saranno diversi tra loro, e al momento non è chiaro se una vaccinazione rischia di causare conflitti con la lista di sostanza proibite dalla Wada (agenzia anti doping internazionale).
    Per questo è importante diffondere la nota ufficiale che arriva direttamente dalla Wada, sulla questione:
    “Come parte dei suoi sforzi in corso per monitorare l’impatto del COVID-19 sul panorama antidoping in tutto il mondo, l’Agenzia mondiale antidoping (WADA) desidera fornire chiarezza agli atleti e ad altre parti interessate riguardo allo stato dei vaccini per il SARS-Cov-2 e la relazione con l’elenco delle sostanze e dei metodi vietati. Sebbene ci saranno più vaccini sviluppati e implementati, e quindi le dichiarazioni definitive riguardanti la loro composizione sono premature, gli atleti possono essere certi che la WADA continuerà a monitorare tutte le informazioni disponibili e consigliare loro e gli altri membri della comunità antidoping nel caso in cui un ingrediente di un vaccino possa essere problematico.

    La salute degli atleti è la preoccupazione principale della WADA durante questa pandemia e possono essere certi che nell’improbabile eventualità che un vaccino possa causare una possibile violazione delle regole antidoping ai sensi del Codice mondiale antidoping, la supervisione della WADA garantirà che i vaccini e i principi dell’antidoping non entrino in conflitto. Per essere chiari, nonostante la novità di questi vaccini, non c’è motivo di credere che tali vaccini violino le regole antidoping.
    La WADA ha un memorandum d’intesa con varie società farmaceutiche, tra cui Pfizer, nonché con l’ente rappresentativo di tale settore, la Federazione internazionale dei produttori e delle associazioni farmaceutiche (IFPMA). La WADA è in contatto con loro su questo argomento al fine di accertare l’esatta composizione dei vari vaccini attualmente disponibili. La WADA continuerà a comunicare con gli atleti e altre parti interessate non appena saranno disponibili informazioni pertinenti”.
    Sul tema, al momento ATP, WTA e ITF non hanno rilasciato alcuna nota.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    L’ITF pubblica il resoconto dell’attività Anti Doping 2019, Chung il più testato

    L’ITF ha pubblicato ieri sul proprio sito ufficiale il report 2019 del programma “Anti Doping”. Una lunghissima tabella, con i nominativi dei tennisti professionisti sottoposti a controlli, suddivisi tra quelli effettuati nel corso di un torneo, e quelli “a sorpresa” in un momento in cui l’atleta non era impegnato in un eventi ufficiali. Si sottolinea […] LEGGI TUTTO