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    Cristiano Ronaldo e il garage dei record: con la nuova Aston Martin vale 20 milioni

    Per il suo 37esimo compleanno, Cristiano Ronaldo ha ricevuto una Cadillac Escalade da 180mila euro. Un “regalino” dalla sua Georgina che conosce bene la passione per le auto del portoghese. Passione che non ha freni e quando c’è qualcosa da festeggiare sembra che sia tradizione, in questa famiglia, andare a comprare una nuova vettura. Proprio quello che è successo in questi giorni: reduce dalla tripletta al Tottenham, l’attaccante del Manchester United si è voluto premiare con una Aston Martin DBS Superleggera da quasi 240mila euro con cui si è recato agli allenamenti. Guarda la galleryCristiano Ronaldo: la collezione di supercar di lusso tra Ferrari, Porsche Bugatti e…

    Ronaldo tra Ferrari, Bugatti e Bentley

    Dalla sua, l’Aston Martin DBS Superleggera vanta un motore V12 biturbo da 5,2 litri, che eroga ben 715 CV, ha una velocità massima di quasi 340 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 in 3,4 secondi. Un’auto di lusso a cui non mancano i numeri, proprio come piacciono a Ronaldo che vanta un garage da record.

    Prima degli ultimi due recenti acquisti, Cristiano Ronaldo ha comprato non molto tempo fa una Bentley Flying Spur da quasi 300mila euro. Ma della sua ricchissima collezione fanno parte due Bugatti, Veyron e Chiron, del valore di 2,5 milioni e 2 milioni di euro, una rara McLaren Senna da poco più di 1 milione di euro. Si aggiungo alla lista anche una Ferrari F12 TDF e una Ferrari Monza SP2. Ma con Ronaldo non si può mai sapere: c’è sempre un nuovo acquisto a quattro ruote dietro l’angolo. Nel frattempo il valore del suo garage cresce mese dopo mese: siamo arrivati a superare i 20 milioni di euro!

    Cristiano Ronaldo, che disavventura sotto la pioggia: sfreccia in Lambo e l’acqua… LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Prima stagione in Aston Martin? Speravo di meglio”

    ROMA – Dopo i sei anni in Ferrari, Sebastian Vettel si è unito all’Aston Martin. Il bottino del tedesco è stato magro: un secondo posto in Azerbaigian, poi un altro podio, revocato però in Ungheria. Il quattro volte campione del mondo con la Red Bull, ha dunque confessato ai canali ufficiali della Formula 1 tutto il suo rammarico: “Io penso – ha detto Vettel – che la squadra sia fantastica. Mi piace molto lavorare con loro, ma non siamo soddisfatti per quanto riguarda i risultati. Tutti noi speravamo in qualcosa di più”. Se infatti si esclude il podio a Baku, l’ex Ferrari è andato a punti solo in sei tappe. Troppo poco per puntare in alto.
    Ricordi e speranze
    Anche se Vettel si è piazzato solo dodicesimo con appena 43 punti in classifica, la Formula 1 lo ha comunque premiato con il Crypto.com Overtake Award per i 132 sorpassi effettuati durante la stagione. Una consolazione che però non appaga il 34enne di Heppenheim: “La lotta per le posizioni centrali era serrata e la sfida con Fernando Alonso è stata speciale. L’ultima volta che abbiamo combattuto così è stato per la vittoria del titolo e sono tornati alla mente bei ricordi. È stato divertente, ma puntiamo a essere un po’ più avanti in pista”. Con la nomina di Mike Krack a nuovo team principal, l’Aston Martin sta cercando di risollevarsi e punta al 2022 con fiducia: “Ci sono stati alti e bassi – conclude Vettel – ma abbiamo grandi speranze per la nuova monoposto (10 febbraio data della presentazione, ndr) e per le nuove regole”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel ammette: “In Aston Martin ci aspettavamo di più”

    ROMA – Un secondo posto in Azerbaigian, poi un altro podio, revocato però in Ungheria. La prima stagione di Sebastian Vettel con l’Aston Martin presenta più ombre che luci. E il pilota tedesco, quattro volte campione del mondo con la Red Bull, ha confessato ai canali ufficiali della Formula 1 tutto il suo rammarico: “Io penso – ha detto Vettel – che la squadra sia fantastica. Mi piace molto lavorare con loro, ma non siamo soddisfatti per quanto riguarda i risultati. Tutti noi speravamo in qualcosa di più”. Se infatti si esclude il podio a Baku, l’ex Ferrari è andato a punti solo in sei tappe. Troppo poco per puntare in alto.
    Duello con Alonso
    Anche se Vettel si è piazzato solo 12esimo con appena 43 punti in classifica, la Formula 1 lo ha comunque premiato con il Crypto.com Overtake Award per i 132 sorpassi effettuati durante la stagione. Una consolazione che però non appaga il 34enne di Heppenheim: “La lotta per le posizioni centrali era serrata e la sfida con Fernando Alonso è stata speciale. L’ultima volta che abbiamo combattuto così è stato per la vittoria del titolo e sono tornati alla mente bei ricordi. È stato divertente, ma puntiamo a essere un po’ più avanti in pista”. Ora che Mike Krack è stato nominato nuovo team principal, l’Aston Martin può pianificare il 2022: “Ci sono stati alti e bassi – ha concluso Vettel – ma abbiamo grandi speranze per la nuova macchina (presentazione il 10 febbraio, ndr) e per il nuovo regolamento”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko consiglia Vettel: “Un anno sabbatico avrebbe aiutato”

    ROMA – La stagione di Sebastian Vettel, la prima con l’Aston Martin dopo l’addio alla Ferrari, non è iniziata nel migliore dei modi. In Bahrain, infatti, il tedesco ha deluso prima in qualifica, non superando neanche il taglio del Q1 e venendo penalizzato per non aver rallentato con le bandiere gialle esposte, e poi in gara dove ha tamponato Ocon rimendiando anche una penalità. Un avvio da dimenticare tanto che Helmut Marko, consigliere Red Bull ed ex mentore del pilota tedesco, in un’intervista a Formel1.de, ha rivelato come per il quattro volte campione del mondo sarebbe stato meglio fermarsi per una stagione: “Vettel avrebbe dovuto prendere un anno di pausa dalla Formula 1 per capire le sue esigenze. Credo che possa cambiare molto in Formula 1 il prossimo anno, ma lui non ha voluto seguire questa strada. Adesso si trova al volante della Aston Martin che, così come la Mercedes, soffre di problemi simili con il low rake”, le sue parole.

    Un problema, quello indicato da Helmut Marko, del quale sembrano soffrire in partiolar modo Mercedes e Aston Martin: “Se torniamo ai test la Mercedes aveva un retrotreno molto instabile ma il team è riuscito a porre in parte rimedio a questo problema. In Aston Martin, da quanto ho visto, non sono riusciti a trovare una soluzione. Alla fine riusciranno anche a migliorare la maneggevolezza, ma non credo che raggiungeranno il livello della Mercedes. Credo che il gap di 1 secondo e mezzo dalla Mercedes non sia dovuto solo a Vettel, ma in parte è colpa anche della vettura, anche se grazie al motore Mercedes credo che riusciranno a recuperare terreno. In ogni caso non mi spiego ancora come Vettel abbia potuto tamponare Ocon”, ha concluso Marko. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “A Vettel avrebbe fatto bene un anno sabbatico”

    ROMA – “Vettel avrebbe dovuto prendere un anno di pausa dalla Formula 1 per capire le sue esigenze”. La pensa così Helmut Marko, consigliere Red Bull ed ex mentore del pilota tedesco, che in un’intervista a Formel1.de ha parlato del momento complicato che sta attraversando il 4 volte campione del mondo. Il 2021 di Vettel non è infatti iniziato nel migliore dei modi. Dopo l’addio alla Ferrari e il passaggio in Aston Martin, in Bahrain il tedesco ha deluso, prima nelle qualifiche, dove non ha superato lo scoglio del Q1 ed è stato penalizzato per non aver rallentato con le bandiere gialle e poi in gara, dove ha chiuso fuori dalla zona punti in seguito al tamponamento con Esteban Ocon. Il mancato feeling con la nuova vettura potrebbe essere dovuto anche all’assetto low rake che si sposa male con il nuovo disegno dei fondi previsto dai regolamenti. Secondo Marko, però, un anno sabbatico avrebbe fatto bene a Vettel. “Credo che possa cambiare molto in Formula 1 il prossimo anno, ma lui non ha voluto seguire questa strada – ha detto – Adesso si trova al volante della Aston Martin che, così come la Mercedes, soffre di problemi simili con il low rake”. 

    Nel tentativo di tagliare i costi sulla scia della crisi dovuta al Covid, la FIA si è mossa per ridurre i livelli di deportanza e rallentare le auto, cosa che sembra aver danneggiato le monoposto con un rake poco accentuato. Al momento Mercedes e Aston Martin sembrano essere le vetture che hanno sofferto maggiormente di questa novità. “Se torniamo ai test – ha aggiunto Marko – la Mercedes aveva un retrotreno molto instabile ma il team è riuscito a porre in parte rimedio a questo problema. In Aston Martin, da quanto ho visto, non sono riusciti a trovare una soluzione. Alla fine riusciranno anche a migliorare la maneggevolezza, ma non credo che raggiungeranno il livello della Mercedes. Credo che il gap di 1 secondo e mezzo dalla Mercedes non sia dovuto solo a Vettel, ma in parte è colpa anche della vettura, anche se grazie al motore Mercedes credo che riusciranno a recuperare terreno. In ogni caso non mi spiego ancora come Vettel abbia potuto tamponare Ocon”. LEGGI TUTTO

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    Aston Martin, dal 2025 arrivano SUV e granturismo elettrici

    I progetti sono ancora a medio termine, retaggio della vecchia proprietà che voleva lanciare con il marchio Lagonda un modello a zero emissioni. Oggi, però, la prima elettrica Aston Martin è appannaggio della nuova proprietà di Lawrence Stroll, intenta a puntare sul marchio Aston per le due novità a partire dal 2025.

    Cruciale nella proposta elettrica è la collaborazione tecnica con Mercedes, a fornire non solo motori termici e ibridi plug-in personalizzati nei prossimi anni, ma anche sistemi elettrici. Quanto sia importante poter fare affidamento su architetture, motori e batterie frutto di un progetto già maturo, oggetto di investimenti e sviluppo, è noto. 
    L’acquisto da parte di Aston Martin vedrà comunque elementi di unicità, nell’assemblaggio previsto presso l’impianto di St. Athan, dove verranno prodotti sia il suv elettrico che una sportiva idealmente accostabile alla DB11 con motore termico. Assetto, design di carrozzeria e interni, dinamica, avranno tutti un’impronta propria.
    Mercedes e Aston Martin: partnership tecnica
    Mercedes ricordiamo come abbia delineato un programma di sviluppo dell’offerta elettrica che vedrà EQS arrivare sul mercato in estate, EQE – grande berlina equiparabile per segmento a Classe E – presentata a settembre, poi il maxi-crossover EQS. L’architettura modulare EVA sarà comune a tutti questi modelli ed è verosimile che venga fornita anche ad Aston Martin.
    Per potenze in gioco, l’elettrico che introdurrà Mercedes avrà potenze anche in eccesso dei 700 cavalli, assolutamente compatibili con una proposta Aston martin che sia granturismo di livello. Secondo quanto anticipato da Lawrence Stroll nel corso di un’intervista al Financial Times, i passi sul progetto elettrico “sportivo” non sono ancora alla fase avanzata di validazione del design, men che meno della sigla, che potrebbe non allinearsi alla storica DB. D’altronde, Aston martin ha chiarito come il futuro resterà imperniato su una sportività con motore termico, elettrificata, fino oltre il 2030. 
    In attesa che arrivi il suv elettrico nel 2025, nei prossimi mesi verrà presentata la versione ibrida plug-in di Aston Martin DBX, con un sistema ricaricabile e l’abbinamento del motore elettrico sulla linea di trazione composta con motore V8 biturbo 4 litri e cambio 9G-Tronic. Sarà lo schema in arrivo in primavera su Mercedes-AMG GT 4 porte 73 S.

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    F1, Aston Martin Vantage è la nuova Safety Car LEGGI TUTTO

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    F1, Lance Stroll: “Aston Martin cambiata dalla visione di mio padre”

    “Mio padre ha fornito gli strumenti giusti per esaltare il talento dei tecnici in fabbrica – prosegue Stroll junior a motorsport-magazin.com – e a tutti coloro che lavorano all’interno del team, che hanno potuto esprimersi al meglio andando oltre i loro limiti. Ora possiamo davvero guardare con fiducia in avanti, sperando di vivere tanti momenti emozionanti. Giù il cappello davanti a quanto fatto da Lawrence”. LEGGI TUTTO