More stories

  • in

    ATP 250 Bucarest: Cobolli ritrova energia e convinzione, batte Gasquet e vola ai quarti di finale

    Flavio Cobolli a Bucarest

    Per il miglior tennis e la continuità ci vorrà forse ancora del tempo, ma ritrovare nella prestazione di Flavio Cobolli quell’energia, impeto, intensità e decisione che tanto erano mancate negli ultimi mesi è ancor più importante del successo stesso, perché rappresentano la base su cui il romano ha costruito la scalata che l’ha portato alla trentesima piazza del ranking mondiale, a giocarsela con i più forti. Cobolli vince una buona partita all’ATP 250 di Bucarest contro il veterano Richard Gasquet, 6-4 4-6 6-1 il punteggio dopo poco meno di due ore di gioco condotto per la maggior parte dal romano, bravissimo a partire di slancio ma poi ancora vittima di incertezze che hanno rimesso in gioco il francese sia nel primo set che nel finale del secondo, ceduto per un turno di servizio girato male e giocato con troppa frenesia, frutto della poca fiducia accumulata negli ultimi mesi tutt’altro che positivi. Nel terzo set la bagarre è totale, e lì Flavio è stato bravo a restare calmo, non farsi prendere dallo scoramento per un contro break subito (e subito male), e continuare a martellare col diritto in spinta, colpo che ha sostenuto la sua prestazione e l’ha portato a spaccare la partita a suo favore, quando Richard è apparso anche in debito di energie. Proprio un bel pieno di energia, forza fisica e intensità sono state le chiavi del successo dell’azzurro, esattamente quella fisicità e convinzione nel picchiare la palla che erano mancate negli ultimi mesi e avevano depauperato la sua prestazione. Nei quarti di finale trova l’austriaco Misolic, passato dalle qualificazioni. È una partita da giocare ma occasione vera per vincere due match di fila, ritrovare fiducia e ripartire. Cobolli a livello ATP non vinceva dalla United Cup di gennaio, per questo il successo è ossigeno purissimo a cancellare una striscia negativa di otto sconfitte.
    Pronti via ed è piaciuta moltissimo l’attitudine di Cobolli: comando io. 15 anni di differenza con Gasquet non sono pochi, Flavio è stato deciso nel farli sentire tutti “martellando come un fabbro provetto” e prendendo di petto lo scambio, anche a costo di sbagliare ma facendo correre l’avversario e sbattendolo ben lontano dalla riga di fondo, dove le magie del suo braccio non sono più supportante dalla mobilità dei bei tempi. Ha pure l’occasione per volare avanti 4-0 l’azzurro, ma non va e, improvvisamente, si fa riprendere; con un tocco di bravura di Gasquet, scontata la sua reazione, ma soprattutto una rimonta figlia dell’incertezza che torna ad insinuarsi nella testa e braccio del romano. La partita torna in equilibrio ma per fortuna Cobolli si rimette a spingere tanto e quando riesce a saltare sulla palla dal centro o dall’angolo sinistro col diritto inside out proprio non ce n’è, Gasquet è piegato. La sensazione che è Flavio abbia la partita in pugno se riesce a spingere e comandare, nonostante degli errori. Ma Gasquet è un lottatore e in qualche modo riesce a inchiodare spesso l’azzurro sul rovescio e alza la parabola per non farlo colpire in anticipo. La tattica funziona e Cobolli spreca un break (3-1) nel secondo quando pareva fatta e poi incappa in un pessimo turno di battuta, con due errori davvero evitabili, figli di una fiducia ancora latitante. Per fortuna nella bagarre del terzo set Flavio riesce a mettere in campo buona spinta mentre Richard è in riserva e cede. Alti e bassi, ancora diverse incertezze e la tendenza perversa ad accelerare e rischiare un colpo aggressivo su palle troppo difficili, quelle che magari quando hai la fiducia al top ti stanno dentro, ma che lucidità tattica consigliano di evitare se non ti senti al meglio. Del resto il coraggio a “Cobbo” non è mai mancato, ma la condizione ancora non è delle migliori.
    Battere un Gasquet ormai sulla via del tramonto non è un risultato di rilievo per il miglior Cobolli, ma vista la fase delicata che sta vivendo in questo travagliato 2025, con sul groppone una preparazione non ottimale e diversi fastidi, è importantissimo aver ritrovato il successo e, nonostante troppi errori ed alti e bassi, averlo strappato a modo suo, con potenza e intensità, non solo di lotta. È piaciuto come Flavio abbia cercato col diritto di comandare il più possibile, attaccando e aprendo bene l’angolo. Meno bene quando invece è stato bloccato a sinistra e non sempre la soluzione per ritrovare il centro del campo è stata adeguata, ma del resto lo stesso Gasquet è tennista particolare, a suo modo unico, bravissimo nel rallentare e poi accelerare, un tennis tattico e a strappi che può essere difficile da districare per un tennista intenso, un “colpitore” come Flavio. Inoltre Cobolli deve assolutamente migliorare il rendimento del servizio: poco il 49% di prime palle in gioco, contro ribattitori più aggressivi in risposta di Gasquet è un handicap che non ti puoi permettere.
    Una vittoria importante, con ancora parecchia ruggine da mandare via, ma del resto l’unico modo è martellare di scalpello, botta dopo botta, per far tornare a splendere la miglior carrozzeria. Questo Flavio a Bucarest sembra aver ripreso la retta vita.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Cobolli entra bene fisicamente nel match: ottimo turno di servizio (nonostante un doppio fallo) con tanta energia col diritto, e poi in risposta mette grande pressione a Gasquet, pure con un tocco di volo eccezionale nel primo punto del secondo game. Richard fa enorme fatica a contenere la spinta di Flavio, bel piglio, aggressivo e carico come una molla nell’andare deciso sulla palla. Col quarto diritto vincente Cobolli vola 15-40 e strappa il BREAK alla seconda chance con una stecca di rovescio del francese, 2-0 Cobolli. Enorme la differenza di forza fisica e nelle gambe negli spostamenti tra i due (del resto c’è un gap di 15 anni). Il martellamento di Flavio è continuo, dal centro del campo lascia correre il braccio sospinto da un bel carico di energia con le gambe, si porta 3-0 in modo assai convincente, e continua a comandare lo scambio relegando Gasquet metri dietro la riga di fondo, ad arrancare. Il romano colpisce con potenza con i piedi quasi in campo, mentre il nativo di Bezier è sempre in ritardo e si ritrova sotto 15-30 e poi 15-40 con l’ennesima bordata inside out di diritti di Flavio dal centro. Gasquet trova un Ace (primo del match) e poi Cobolli regala in risposta sulla seconda di servizio, errore banale cercando la riga vincente in lungo linea. Richard con tanta fatica muove lo score, 3-1. Dal possibile 4-0 e dominio totale, la partita dell’italiano improvvisamente si complica. Gasquet riesce a tenere fermo Cobolli sul lato del rovescio e la spinta del francese, col suo colpo migliore, si intensifica. Flavio sparacchia malamente un diritto sul 15-30, troppa fretta e concede due palle break. Cobolli scende a rete ma la volée non è definitiva a Gasquet trova un gran passante di diritto. Contro BREAK, 3-2, e poi 3 pari con turno di battuta a zero del francese, salito notevolmente di livello e con una posizione migliore sul campo. Tutto da rifare, quando la partita pareva sotto controllo. Cobolli è di nuovo incerto sotto rete e ancora si fa prendere un po’ dalla fretta, ma a 30 porta casa il settimo game con un paio di diritti ottimi, poi ritorna a mettere pressione in risposta, con un rovescio lungo linea eccellente ma soprattutto più intensità senza errori. 0-30. Gasquet mette in campo tutta la sua esperienza, rallentando, servendo preciso con taglio senza mettere troppa forza. 4 pari. In risposta sul 5-4, Cobolli trova una bordata di diritto da sinistra impressionante, una di quelle “doc”, gli vale un interessante 15-30. Flavio cavalca il momento, martella bene fin dalla risposta e Gasquet tira lungo un rovescio disperato. 15-40 e due Set Point Cobolli. Ancora col diritto, inside out dal centro, saltando sulla palla e quasi facendo un “dunk” da basket, spacca la palla e trova un bellissimo vincente, che gli vale il SET, 6-4. Solo il 50% di prime palle in campo per Cobolli, ma un buon 41% di punti vinti in risposta sulla prima di Gasquet e soprattutto la certezza che quando Flavio spinge duro e comanda, è più forte.
    Cobolli ha il vantaggio di ripartire al servizio nel secondo set. Resta aggressivo e a 30 vince il game. C’è lotta in questa fase, anche Gasquet è ripartito piuttosto deciso, non ha patito mentalmente il set ceduto, ma seguono i turni di servizio. Ovviamente il francese cerca di bloccare l’italiano a sinistra con l’angolo di rovescio abbastanza stretto e bello carico per impedire a Flavio di saltare sulla palla. Durissimo il quarto game, ai vantaggi Cobolli arriva a palla break ma un servizio esterno seguito in avanti sorprende l’azzurro che sbaglia la risposta. Gasquet allarga le braccia dopo il secondo rovescio consecutivo sbagliato, due errori che lo condannano ad un BREAK quasi insperato per l’azzurro, più solido e conservativo, ma capace di far fare fatica al rivale, incappato alla fine in errori. 3-1 Cobolli. Flavio trova un gran vincente col rovescio lungo linea, vero contro balzo di puro timing, ma poi è impreciso nel tocco con una smorzata errata e sul 30 pari comanda ma alla fine sbaglia col diritto, errore che gli costa la chance del contro break. La annulla di prepotenza, servizio esterno e bordata col diritto in salto, tanta energia. La lotta continua, una stecca di diritto dopo il servizio costa a Flavio un’altra palla break da difendere. Stavolta la stecca è di Gasquet, su di una seconda palla… Traballa Cobolli, doppio fallo e poi sbaglia un rovescio in rete, troppa fretta. Contro BREAK, 3-2. C’è bagarre in questa fase, molti errori ma anche qualche perla tecnica come la smorzata di Gasquet e l’accelerazione di diritto lungo linea di Cobolli tirata con poco equilibrio. 3 pari. L’azzurro mostra grande sensibilità di mano con uno schema di tocco fantastico, palla corta e poi lob al volo, gran punto a lanciare un game vinto a zero, 4-3. Richard attacca appena possibile per non essere attaccato, combina un disastro sotto rete ma è bravo ad aprire l’angolo e infilare per due volte Flavio col diritto cross. 4 pari. Tensione per Cobolli nel nono game, un diritto di poco largo e poi un doppio fallo, si ritrova sotto 15-40 e sbaglia ancora col rovescio, tirando forte su di una palla un po’ alta, difficile da gestire. BREAK Gasquet, 5-4, serve per il set. Regala un accelerazione banale, poi serve bene e spinge col rovescio, gran colpo per manovrare e aprire l’angolo. Chiude il set 6-4 con un bel serve and volley. Paga a caro prezzo un game giocato con fretta ed errori.
    Cobolli torna al servizio all’avvio del terzo set, con in testa la delusione del parziale ceduto, e si vede. Doppio fallo e poi sbaglia malamente un rovescio sul 30 pari, c’è subito palla break, ma per fortuna Gasquet regala con una risposta lunga. Si soffre, ma vince un game fondamentale, può fare corsa di testa e mettere pressione al rivale. Qua scatta la bagarre più totale. Cobolli prova ad attaccare, non è preciso; a sua volta il francese non serve bene e sbaglia giocando carico ma troppo corto, con Flavio pronto ad avventarsi sulla palla col diritto. Sul 30 pari Richard sbaglia malamente un rovescio, anche per colpa di un rimbalzo sporco, e concede palla break. Bravo Cobolli ad aprire l’angolo col rovescio cross, angolo per lui poco usuale, ma poi prontissimo ad avventarsi col diritto inside out, tanta potenza che Gasquet non contiene. BREAK, 2-0 avanti, ma il vantaggio dura pochissimo, perché l’azzurro di nuovo affretta i tempi e sbaglia. 0-30 e poi 15-40, con un altro erroraccio. Il Contro BREAK arriva subito, rovescio in rete. 2-1. Ma Cobolli è bravo a scappare di nuovo subito avanti giocando aggressivo in risposta e punendo due attacchi non così profondi del rivale e poi strappare il punto decisivo con un’ottima costruzione dello scambio. 3-1 Cobolli, che finalmente è più preciso e intenso, 4-1. Gasquet sembra sulle gambe ormai, è meno reattivo, sbaglia subito e Flavio vola avanti 4-1 nonostante un doppio fallo. Il francese va a sedersi a testa bassa, come se avesse sentito un fastidio fisico. Va a servire Richard ma le gambe sono un po’ bloccate, come dimostra la stecca col rovescio e poi la pessima ricerca della palla con un diritto che muore in rete. 0-40 e BREAK sul 30-40 col doppio fallo, anche sfortunato con la deviazione del nastro. Cobolli serve per chiudere sul 5-1 e non trema, Chiude al primo match point sul 40-15 con una risposta out del francese. Una bella vittoria che gli regala i quarti di finale e un po’ di fiducia per invertire un momento assai negativo.

    Richard Gasquet vs Flavio Cobolli ATP Bucharest Richard Gasquet461 Flavio Cobolli [3]646 Vincitore: Cobolli ServizioSvolgimentoSet 3F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 40-151-5 → 1-6R. Gasquet 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 df1-4 → 1-5F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 df 40-15 40-301-3 → 1-4R. Gasquet 0-15 0-30 15-30 15-40 30-401-2 → 1-3F. Cobolli 0-15 0-30 15-30 15-400-2 → 1-2R. Gasquet 15-0 15-15 15-30 30-30 30-400-1 → 0-2F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 30-30 df 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2R. Gasquet 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-4 → 6-4F. Cobolli 0-15 15-15 15-30 15-40 df4-4 → 5-4R. Gasquet 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-4 → 4-4F. Cobolli 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4R. Gasquet 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-3 → 3-3F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A df1-3 → 2-3R. Gasquet 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A1-2 → 1-3F. Cobolli 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2R. Gasquet 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1F. Cobolli 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1R. Gasquet 0-15 15-15 15-30 15-404-5 → 4-6F. Cobolli 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5R. Gasquet 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-4 → 4-4F. Cobolli 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-303-3 → 3-4R. Gasquet 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3F. Cobolli 0-15 15-15 15-30 15-401-3 → 2-3R. Gasquet 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-400-3 → 1-3F. Cobolli 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 40-300-2 → 0-3R. Gasquet 0-15 15-15 15-30 15-40 30-400-1 → 0-2F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 df 40-15 ace0-0 → 0-1

    Statistica
    Gasquet 🇫🇷
    Cobolli 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    223
    238

    Ace
    1
    4

    Doppi falli
    1
    6

    Prima di servizio
    58/86 (67%)
    42/85 (49%)

    Punti vinti sulla prima
    32/58 (55%)
    25/42 (60%)

    Punti vinti sulla seconda
    13/28 (46%)
    25/43 (58%)

    Palle break salvate
    7/13 (54%)
    3/7 (43%)

    Giochi di servizio giocati
    13
    14

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    168
    191

    Punti vinti sulla prima di servizio
    17/42 (40%)
    26/58 (45%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    18/43 (42%)
    15/28 (54%)

    Palle break convertite
    4/7 (57%)
    6/13 (46%)

    Giochi di risposta giocati
    14
    13

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    3/8 (38%)
    4/8 (50%)

    Vincenti
    12
    33

    Errori non forzati
    33
    45

    Punti vinti al servizio
    45/86 (52%)
    50/85 (59%)

    Punti vinti in risposta
    35/85 (41%)
    41/86 (48%)

    Totale punti vinti
    80/171 (47%)
    91/171 (53%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    200 km/h (124 mph)
    217 km/h (134 mph)

    Velocità media prima
    184 km/h (114 mph)
    192 km/h (119 mph)

    Velocità media seconda
    153 km/h (95 mph)
    157 km/h (97 mph) LEGGI TUTTO

  • in

    Wawrinka, vittoria da record a Bucarest

    Stan Wawrnka a Bucarest

    40 anni e non sentirli. Un grandissimo lottatore e campione come Stan Wawrinka continua a stupire il mondo della racchetta vincendo un’altra grande battaglia e segnando un record personale che lo pone in una cinquina di lusso. All’ATP 250 di Bucarest, Wawrinka viene a capo di una partita terribilmente lottata e ricca di capovolgimenti di fronte, battendo Skatov per 6-4 6-7(5) 7-6(1), e staccando la prima vittoria sul tour maggiore da quarantenne. 3 ore e 18 minuti di partita impreziosita da alcune accelerazioni vincenti di Stan davvero formidabili, incluse quelle sbracciate di rovescio davvero iconiche nel suo tennis.
    La portata dell’impresa viene anche da come il match per lo svizzero si fosse terribilmente complicato: infatti era avanti 6-4 4-2 e 40-15, poi ha avuto tre chance per chiudere il match sul 6-5 40-0, ma non è riuscito a sfruttare i match point e quindi si è ritrovato sotto 3-1 e 5-3 nel terzo set, fino alla rimonta e clamorosa vittoria.

    Age 40. Body of a warrior. Mind of a champion 👉 😤
    Victory for @stanwawrinka as he outlasts Skatov in a THRILLER in Bucharest 6-4 6-7(5) 7-6(1)! #TiriacOpen pic.twitter.com/inDjZmKVOe
    — ATP Tour (@atptour) April 1, 2025

    Questo successo è il n.200 di Wawrinka in tornei su terra battuta. Tra i giocatori ancora in attività, anche Albert Ramos ha duecento vittorie e meglio di lui solo Fognini con 241 successi e Djokovic con 286. Inoltre questa vittoria, le sua prima nel 2025, vale allo svizzero la 22esima stagione con almeno un successo sul tour ATP, solo Connors con 25 stagioni, Federer e Gasquet (24) Nadal (23) hanno strisce migliori.
    Importante che quest’altro rilievo statistico: da quando esiste l’ATP (1990), Wawrinka è diventato il quarto tennista più maturo a vincere un match ufficiale. Federer si era fermato a 39 anni e 11 mesi, più grandi di Stan solo Feliciano Lopez (41 anni e 9 mesi), Ivo Karlovic (42 anni e 4 mesi) e Jimmy “Jimbo” Connors, il recordman assoluto con una vittoria ottenuta a ben 42 anni e 9 mesi. Che dire, bravissimo Stan!
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    ATP 250 Bucarest: Nardi poco incisivo, subisce la fisicità Fucsovics e cede in due set

    Luca Nardi a Bucarest

    Quattro vincenti e 29 errori, impossibile portare a casa una vittoria con un dato statistico così pesante, figlio di una prestazione modesta sia per qualità tecnica che per intensità di gioco. Luca Nardi è sconfitto nettamente da Marton Fucsovics all’esordio dell’ATP 250 di Bucarest, il 6-3 6-1 in soli 67 minuti ben spiega quanto il magiaro abbia dominato l’incontro, forte di un piglio, fisicità e tenuta nettamente superiore a quella dell’azzurro, incappato in una giornata abulica, incapace di trovare una chiave per scardinare gli schemi del rivale, e neppure una reazione quando le cose si sono messe male (il break subito nel primo set). Eppure fin dopo pochi punti è stato subito evidente che quando Luca lasciava correre il braccio prendendo il rivale in velocità, aprendo l’angolo e quindi anticipando per chiudere nell’altro, c’era una differenza netta di qualità tra i due. Purtroppo Fucsovics è stato assai più consistente e lucido nella gestione dei punti, rispondendo con profondità e bloccando la partita su scambi sicuri, verticali, con discreta rotazione, parabole più alte grazie alle quali allontanare Nardi dalla riga di fondo e così aprirsi il campo a qualche accelerazione, sempre tirata con buon margine. Bravo Marton anche a rischiare – con tocco ottimo, da sottolineare – molte palle corte, soluzione ideale visto il campo pesante e la palla che tendeva così a “morire” nei pressi della rete.
    Le condizioni non erano affatto facili: freddo, umido, vento, campo pesante, tutto contro il tennis rapido e in anticipo di Nardi, che infatti non è mai riuscito a trovare una buona posizione sul campo e questo gli è costato caro. Infatti quando ha provato ad indietreggiare un po’ per gestire meglio le traiettorie del rivale ha perso fin troppo campo, subendo le smorzate e angoli di Fucsovics; quando invece ha provato a gestire lo scambio verticale del rivale con anticipo, ha subito i molti rimbalzi irregolari e quindi la difficoltà nel reagire velocemente coi piedi per adattarsi. È stato evidente come Luca non abbia trovato feeling con la palla, col campo, …con niente, e infatti gli errori sono stati tantissimi e pochi i vincenti. Serviva una reazione più veemente, anche di forza fisica, per scambiare con altra velocità e far correre a tutta l’avversario, grande atleta ma non dotato di una mano così sicura quando è costretto a giocare continuamente sotto pressione. Poca la pressione imposta da Nardi, bloccato a scambiare ai ritmi e velocità dell’avversario.
    Davvero una prestazione modesta, troppo scadente in rapporto al talento e possibilità di Nardi. Nemmeno il servizio l’ha aiutato, zero Ace e solo un modestissimo 55% di trasformazione con la prima in campo (69% non un dato malvagio). Era necessario un Luca più aggressivo, con altra velocità di braccio e impeto nel cercare di prendere possesso della partita alle sue condizioni, con una velocità generale che avrebbe portato a galla i limiti di Fucsovics. Invece purtroppo la partita è filata via sui binari preferiti da Marton, che così inizia bene la difesa del titolo vinto lo scorso anno. Nardi invece è atteso a ben altra prestazione sul rosso, dove la sua mano e capacità di cambiare ritmo possono essere molto efficaci.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La partita scatta con un clima su Bucarest tutt’altro che primaverile e anche un campo in terra battuta che sembra piuttosto lento e umido. Nardi inizia al servizio e va in difficoltà nel terzo game, con una bella smorzata di Fucsovics e poi un errore di rovescio su di un rimbalzo irregolare, 0-30. Rimonta bene vincendo quattro punti di fila, bravo a comandare col diritto (2-1), quindi approfitta degli errori del rivale, davvero impreciso col diritto, per salire 15-40. L’ungherese annulla la prima palla break con un’ottima smorzata, poi Nardi spreca sulla seconda spedendo in rete un rovescio lungo linea dopo una buona costruzione del punto. 2 pari. Si scambia prevalentemente sulla diagonale di rovescio, con Luca che predilige spostarsi a sinistra e colpire col diritto, mentre Marton usa spesso la smorzata, ben eseguita, per spezzare lo scambio. Nardi va sotto nel settimo game: subisce le traiettorie più profonde e potenti di Fucsovics, poi sul 15-30 rischia una smorzata ma è buona la copertura del rivale, 15-40. Il magiaro rischia un diritto strettissimo sulla prima palla break e la palla gli esce di pochissimo, sarebbe stata vincente (30-40). Il BREAK arriva sulla seconda chance, un diritto di Luca s’impenna sul nastro e la palla atterra lunga, 4-3 Fucsovics. L’ungherese rischia poco, gioca solido e usa bene la smorzata quando vede Nardi ben dietro la riga di fondo. Luca cerca di muovere di più lo scambio, apre l’angolo ma sbaglia di più, 5-3 Fucsovic. Scuote la testa l’azzurro dopo il back di rovescio che gli è costato l’ottavo game, come se non riuscisse a cambiare ritmo e spezzare la difesa del rivale, che invece continua a giocare verticale e usare bene la palla corta che, col campo pesante, è un’ottima soluzione. Di nuovo la smorzata, poi una risposta molto profonda, Fucsovics vola 0-30 a due punti dal primo set. Nardi sbaglia malamente un rovescio di tre metri, giocato dal centro del campo e con le gambe bloccate. 0-40 e tre Set Point Fucsovics. Un diritto sparacchiato in corridoio costa a Nardi il set, 6-3. Terribile un dato statistico di Nardi nel primo set: 0 vincenti, 9 errori.
    Fucovics vince a zero il primo game del secondo set, con una striscia di 10 punti a 0. Sbuca un raggio sole sul campo, ma Nardi continua a sbagliare, stavolta un diritto lungo linea giocando cadendo col peso del corpo all’indietro. Sicuramente il campo non restituisce bene la palla, ma Fucsovics è più rapido a gestire la situazione e impattare con più precisione rispetto all’azzurro che anticipa di più, gioca sul tempo e meno di forza, con evidente difficoltà di controllo. Nel secondo game sul 30 pari finalmente Nardi vince un duro scambio, lungo e complicato, tenendo bene il ritmo, è forse il suo miglior punto del match finora. 1 pari. Il vento aumenta l’intensità, non sono facili le condizioni generali, e l’ungherese sembra gestirle meglio, con più determinazione e sicurezza. Sul 2-1 Nardi si ritrova sotto 0-30, non è reattivo ad uscire dal movimento di servizio e subisce la profondità delle risposte di Fucsovics. Rischia il doppio fallo (nastro sulla seconda), poi mette in moto il diritto, quel cambio di ritmo che finora si è visto troppo poco. Un errore di rovescio banale sul 30 pari gli costa palla break. Luca gestisce bene lo scambio dal centro ed è Marton a sbagliare per primo, buona stavolta la profondità dell’italiano. Fucsovics si prende una seconda chance per l’allungo alzando una gran parabola col rovescio, mal gestita da Luca, e quindi è grave l’errore del marchigiano che da metà campo tira in rete un diritto comodissimo per la sua manualità. BREAK, 3-1 avanti Fucsovics, che continua a giocare un tennis solido, concreto, pochi fronzoli e fisicità. Proprio aggredendo bene col rovescio il magiaro rimonta da 15-30 e chiude il quinto game con un bel diritto in avanzamento, giusto sulla riga laterale. 4-1. Nardi ha accusato il colpo, per l’ennesima volta perde il primo quindici al servizio e poi il secondo, sotto la spinta del rivale, 0-30. Finalmente aziona il braccio a grande velocità Luca, un vincente dei suoi, poi sul 15-30 Fucsovics arriva come un razzo su di una smorzata ottima dell’azzurro e vince uno scambio a dir poco rocambolesco, con l’errore in smash di Nardi, non facile tornando indietro. 15-40, due chance per il doppio break per Fucsovics, e non se la fa scappare, bravo a tirare un bel diritto vincente lungo linea da sinistra. Altro BREAK, 5-1 per l’ungherese. Servendo per chiudere, Marton concede due errori, rari gratuiti in una partita condotta con grande attenzione. Nardi non approfitta del momento per cercare di riaprire la partita, sbaglia malamente un rovescio in scambio e non trova qualità in risposta. Fucsovics chiude al primo Match Point, un errore di diritto in recupero di Nardi. Una prestazione modesta, poco aggressiva e con troppi errori per Nardi contro un rivale assai determinato a difendere il titolo vinto nel 2024. Serve altra spinta, fisicità e determinazione da parte di Luca, che inizia la stagione sul “rosso” con una sconfitta netta.

    ATP Bucharest Luca Nardi31 Marton Fucsovics66 Vincitore: Fucsovics ServizioSvolgimentoSet 2M. Fucsovics 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-5 → 1-6L. Nardi 0-15 0-30 15-30 15-401-4 → 1-5M. Fucsovics 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-3 → 1-4L. Nardi 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A1-2 → 1-3M. Fucsovics 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2L. Nardi 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 1-1M. Fucsovics 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Nardi 0-15 0-30 0-403-5 → 3-6M. Fucsovics 15-0 30-0 30-15 40-153-4 → 3-5L. Nardi 0-15 15-15 15-30 15-40 30-403-3 → 3-4M. Fucsovics 15-0 30-0 30-15 30-30 40-303-2 → 3-3L. Nardi 0-15 15-15 30-15 30-30 df 40-30 40-40 A-402-2 → 3-2M. Fucsovics 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-1 → 2-2L. Nardi 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-1 → 2-1M. Fucsovics 15-0 30-0 30-15 df 40-15 40-301-0 → 1-1L. Nardi 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0

    Statistica
    Nardi 🇮🇹
    Fucsovics 🇭🇺

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    206
    301

    Ace
    0
    1

    Doppi falli
    1
    1

    Prima di servizio
    33/48 (69%)
    28/46 (61%)

    Punti vinti sulla prima
    18/33 (55%)
    22/28 (79%)

    Punti vinti sulla seconda
    5/15 (33%)
    11/18 (61%)

    Palle break salvate
    2/6 (33%)
    2/2 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    8
    8

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    60
    229

    Punti vinti sulla prima di servizio
    6/28 (21%)
    15/33 (45%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    7/18 (39%)
    10/15 (67%)

    Palle break convertite
    0/2 (0%)
    4/6 (67%)

    Giochi di risposta giocati
    8
    8

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    2/6 (33%)
    2/2 (100%)

    Vincenti
    4
    14

    Errori non forzati
    29
    14

    Punti vinti al servizio
    23/48 (48%)
    33/46 (72%)

    Punti vinti in risposta
    13/46 (28%)
    25/48 (52%)

    Totale punti vinti
    36/94 (38%)
    58/94 (62%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    208 km/h (129 mph)
    200 km/h (124 mph)

    Velocità media prima
    193 km/h (119 mph)
    183 km/h (113 mph)

    Velocità media seconda
    158 km/h (98 mph)
    151 km/h (93 mph) LEGGI TUTTO

  • in

    Moutet si cancella da Bucarest, “Non mi sento mentalmente pronto dopo l’incidente di Miami”

    Corentin Moutet discute nel corso del match vs. Tabilo

    Corentin Moutet ha deciso di cancellarsi dal torneo ATP 250 di Bucarest, previsto per la prossima settimana, poiché ancora afflitto da quanto accaduto a Miami. Il francese è stato protagonista di uno scontro con il pubblico e quindi con il supervisor del torneo della Florida poiché si riteneva danneggiato da continui insulti e provocazioni ricevuti da una fetta di spettatori, tutto questo nel corso del match contro il cileno Tabilo.
    “Sfortunatamente ho deciso di cancellarmi dal torneo di Bucarest. Non mi sento mentalmente pronto dopo l’incidente di Miami. Grazie per la vostra comprensione, e non vedo l’ora di tornare ancora più forte”, si legge nel messaggio diffuso dal francese via social.

    Unfortunately, I have decided to withdraw from the Bucharest tournamentI don’t feel ready mentally yet after Miami incident.Thank you for your understanding, and I look forward to coming back stronger
    — Corentin Moutet (@moutet99) March 27, 2025

    Questo l’episodio di Miami che Corentin chiama “incidente”: sul punteggio di 5-3 40-30 nel secondo set, Moutet ha avuto un acceso scambio con alcuni spettatori, uno in particolare, rifiutandosi di continuare il gioco. Nonostante l’invito del giudice di sedia a riprendere, Moutet ha risposto con una parolaccia subendo un punto di penalità. La discussione è andata avanti e Moutet è stato quindi sanzionato con un un game di penalità.
    “Ho avuto contro il pubblico fin dai primi punti. Hanno fatto di proposito rumore quando ero al servizio tra la prima e la seconda palla, ho sentito fischi e insulti, mi hanno provocato di continuo. Chi ha visto la partita può confermare che non ho mai reagito per un’ora e mezza, ma più il match andava avanti più l’atmosfera diventava aggressiva” ha poi raccontato sui social Moutet.

    Drama in Miami #MiamiOpen pic.twitter.com/AhXu2E3kGY
    — Tennis TV (@TennisTV) March 21, 2025
    “Dopo due ore di gioco, senza alcun intervento dell’arbitro per placare il pubblico, ho reagito alzando le braccia tre volte per incitare gli spettatori a fare ancora più baccano. Allora uno spettatore mi ha fatto il dito medio e ho ritenuto che ciò superasse i limiti di quello che un atleta deve accettare durante una partita. Per questo ho chiesto all’arbitro di far uscire quella persona prima di riprendere a giocare. L’arbitro invece mi ha ordinato di riprendere il gioco rifiutandosi di intervenire. Ho allora chiesto di parlare con il supervisor e ho detto al giudice di sedia che non avrei ripreso finché quella persona fosse rimasta tra i pubblico. Il risultato? Ha deciso di penalizzarmi e di farmi perdere il set”.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO